DIVINITA' POLIADI



DEA AFAIA

DIVINITA'  PROTETTRICI  O  POLIADI

Per divinità poliade si intende una divinità che ha un legame più stretto con una città rispetto a quello che la lega alle altre città dello stesso stato o regno, per cui essa viene venerata con un culto particolarmente importante e solenne.

Nelle grandi religioni politeistiche dell’ambiente mediterranee si nota frequentemente che le singole città, pur venerando tutte le divinità del pantheon, per una di esse hanno un culto particolare, considerandosi protette da essa. 

Nella Mesopotamia già le prime città sumere avevano ciascuna la propria divinità particolare, e infatti le tre divinità sumeriche principali, An, Enlil ed Enki erano rispettivamente le divinità sovrane delle città di Uruk, Nippur ed Eridu.

Nella civiltà fenicia già esistevano gli Dei poliadi e protettori, e pure in Egitto ogni singola città aveva la propria divinità poliade e una tale idea era così radicata nella mentalità egiziana che, dopo la conquista greca, per la nuova città di Alessandria si dovette fondare il culto di una nuova divinità, Serapide, nuovo ed esclusivo per quella città, che vi potesse esercitare le funzioni poliadi in esclusiva e a pieno titolo.

Anche i Greci, pur venerando ovunque gli stessi Dei, conoscevano legami particolari tra una città e una divinità, anzi ogni città della Grecia antica aveva una o più divinità protettrici. Ciò rendeva più difficile l'evocatio romana, potendo la città venire protetta da un'altra divinità, magari di uguale o simile potenza.

ATENA PROMACHOS POLIADE DI ATENE

- così Atene era difesa da Atena (Minerva), 
- Argo e Samo dalla Dea Era (Giunone), 
- Delfi e Delo erano difesi da Apollo, 
- Cipro e Citera erano difese da Afrodite (Venere), 
- Sparta era difesa da Ares (Marte), 
- Efeso da Artemide (Diana), 
- Corinto e Rodi da Elio (Sole),
- Egina era protetta da Afaia, il cui tempio venne eretto sopra una collina dell'isola;
. Creta, Olimpia e Dodona da Zeus (Giove) 
. l'Istmo di Corinto, la Beozia, la Tessaglia, il Peloponneso, Calauria, Taranto e Poseidonia da Poseidone (Nettuno) 
- Eleusi da Demetra, (Cerere) 
- Creta, Olimpia e Dodona erano protette da Zeus, ecc. ecc.

Ma ciò riguardava pure l’Italia arcaica: le città dei Prisci Latini che, seppur riunite nella federazione religiosa accentrata intorno al culto di Iuppiter Latiaris (Giove Laziale), avevano ciascuna un proprio culto per la divinità poliade: 

- Ariccia aveva quello di Diana, 
- Lanuvio quello di Giunone Sospita, 
- Palestrina quello della Fortuna Primigenia ecc. 

Nel periodo ellenistico si diffuse nel mondo antico un nuovo concetto di divinità poliade: come ogni luogo, così anche ogni città aveva la propria «fortuna». La Tyche della città non aveva una fisionomia propria come le grandi divinità del pantheon classico e si riduceva alla sola funzione di rappresentare la città. È su questo modello di divinità poliade che si sviluppò l’idea di una Dea Roma, la cui venerazione è documentata già al principio del II sec. a.c. in Oriente prima e in Occidente poi.

La divinità poliade di Roma era, almeno sin dalla fondazione del tempio capitolino (509 a.c.), Giove, ma la tradizione religiosa romana conosceva anche una ‘segreta divinità protettrice’ della città, di cui non si divulgava il nome, perchè nessuna magia potesse attaccarla ma anche per evitare che potesse essere evocata dai nemici. 

IUNO SOSPITA DI LANUVIO

NEL CRISTIANESIMO

Il bisogno di una tutela religiosa della città, venne mantenuta, nonostante il totale abbattimento degli Dei e dei templi pagani, dal cristianesimo, che dovette ripristinare una certa forma di politeismo che non sconfessasse il monoteismo, ma che consentisse a ogni fedele di rifugiarsi in un sacro simulacro da lui scelto. 

Gli Dei pagani erano così chiamati in senso derisorio in quanto albergavano in ogni pagus, cioè villaggio, e pertanto erano in gran numero. Tutto ciò doveva cambiare come era cambiato nelle altre due religioni monoteiste, l'Islamismo e l'Ebraismo dove non poteva essere raffigurata nemmeno l'immagine del Dio unico, ma per il Cristianesimo, e ancor più nel Cattolicesimo vi fu una pressante richiesta di idoli a cui la gente era abituata a rivolgersi.

Pertanto il politeismo trovò e trova tuttora espressione nella venerazione dei santi patroni locali, e i patroni o poliadi dell'Europa sono: San Benedetto da Norcia, Santa Brigida di Svezia, Santa Caterina da Siena, Santi Cirillo e Metodio, Santa Teresa Benedetta della Croce.
Protettori del suolo italico sono invece San Francesco e Santa Caterina da Siena, mentre sono patroni di Roma i Santi Pietro e Paolo.

Poi ci sono i santi protettori delle città capoluogo così:
- San Giovanni Battista è il protettore di Genova - Sant'Ambrogio è il protettore di Milano - San Gennaro è il protettore di Napoli - San Marco è il protettore di Venezia - San Valentino è il protettore di Terni - Sant'Antonio è il protettore di Padova - San Giorgio è il protettore di Ferrara - San Prospero è il protettore di Reggio Emilia - San Gaudenzio è il protettore di Rimini - San Benedetto è il protettore di Norcia - San Nicola è il protettore di Bari - Santa Rosalia è la protettrice di Palermo

Ma poi ci sono i patroni di ogni altra città, e i patroni di ogni paese. Seguono poi i patroni di ogni continente, di ogni nazione con relativi patroni di città e paesi. Ma ci sono santi patroni deputati a salvaguardare ogni tipo di persone, di attività umane e naturali, o guarire da ogni tipo di malattie:

S. FRANCESCO D'ASSISI PATRONO D'ITALIA

- ammalati in generale, incurabili, angina pectoris, dolori e malattie dell'addome, dolori e malattie agli arti, ciechi, sordi, dolori di artrosi, reumatismi, herpes zoster, lebbrosi, moribondi e agonizzanti, pestilenze, zoppi, morte violenta, veleni e avvelenamenti,
- madri (madri in difficoltà, madri che allattano, pericolo di aborto, partorienti) 
- infanti, trovatelli, bambini, adolescenti, vergini, fidanzate, innamorati, vedove,
- accademie cattoliche, catechisti, ecumenismo, Gioventù Cattolica, lupetti, missioni, scautismo, esploratori e guide, emigranti, pellegrini, uomini di Azione Cattolica, telecomunicazioni, internet,
- anime del Purgatorio
- automobilisti, donatori di sangue, scrittori e giornalisti, mendicanti, studenti, viaggiatori, filatelici, radioamatori
- tempeste, terremoti, fulmini, grandinate, cose perdute o smarrite
- carcerati, ladri, ubriachi, senzatetto,
- frutti della terra, vino
- Ordine di Malta, Ordine di sant'Isidoro, Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, Marina militare, Regno delle Due Sicilie

Ma esistono pure i santi poliadi protettori degli animali:
- Animali in genere, Animali da cortile, Gallinacei, Oche, Colombi, Uccelli, Bovini, Cavalli, Muli, Maiali, Cani, Gatti, Api, Bachi da seta.


BIBLIO

- Antonino Liberale - Metamorfosi 40 (Britomarti)
- Pausania libro II, 30,3
- Pietro Mander - La religione dell'antica Mesopotamia - Roma - Carocci - 2009 -
- Pausania - Viaggio in Grecia Libro II: Corinzia e Argolide - Milano - BUR - 2001 -
- Anna Ferrari - Dizionario di mitologia - Litopres - UTET - 2006 -
- Anna Maria Carassiti - Dizionario di mitologia classica - Roma - Newton - 2005 -


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