LEONZIO - LEONTIUS (Usurpatore: 695-698)



SEMIASSE DI LEONZIO

Nome: Leontius 
Nascita: Isauria 660
Morte: Costantinopoli 705
Usurpazione: 695 - 698


Leonzio (in greco: Λεόντιος, in latino: Leontius) è stato un generale bizantino del VII secolo d.c. assurto alla carica di imperatore che detenne il potere dal 695 al 698. Già stratego bizantino, nel 695 s'impadronì infatti del potere esiliando l'imperatore Giustiniano II a Cherson, (latino Chersonesus,) nella penisola di Crimea. 

Costretto nel 698 da un ammutinamento della flotta a cedere il potere all'ammiraglio Apsimaro (Tiberio III), fu giustiziato da Giustiniano quando riconquistò il potere tornando a Costantinopoli nel 705.

Nonostante la sua straordinaria longevità, l’Impero bizantino fu spesso turbato da feroci lotte interne per la successione al trono: la nomina del sovrano, che doveva essere elettiva e gestita dal senato di Costantinopoli, fu spesso invece determinata da complotti di fazioni interne al palazzo e da usurpazioni violente, che portarono a poteri militari sostenuti dall'esercito e dalle “fazioni del circo” della capitale (i verdi e gli azzurri).

Ma spesso i più accaniti oppositori al sistema elettivo dell'imperatore erano gli stessi sovrani, determinati a creare una propria dinastia stabile, sostituendo alla volontà del senato il concetto di ereditarietà del potere, spesso appoggiato dall'esercito e dalla popolazione.

Nella monetazione, una delle forme di propaganda più efficaci, Leonzio indossa il “loros”, un capo di abbigliamento che diverrà una delle principali insegne del potere imperiale bizantino, costituito da una lunga e ricca stola che veniva avvolta intorno al corpo del sovrano.

Questa traeva la sua origine dalla “trabea trionfale”, una sciarpa che faceva parte del vestito degli antichi consoli e che, nel corso del tempo, aveva finito per essere adottata dai basilei, i quali tuttavia ritenevano, o dicevano di ritenere, che essa rappresentasse le bende con cui il Cristo era stato avvolto. Col mutare delle religioni non sempre cambiano i simboli ma cambiano i loro significati.

SOLIDO DI LEONZIO

LE VICISSITUDINI

Leonzio, nato molto probabilmente in Isauria, una regione sud-orientale dell'Anatolia (Turchia), da una famiglia di origini armene, fu nominato generale del “thema” (o tema, distretto militare) dell'Ellade sotto Giustiniano II, poi venne dallo stesso imprigionato per la sconfitta contro gli Arabi, finché organizzò una rivolta contro l'imperatore con l'appoggio delle sue truppe che lo apprezzavano ed amavano. 

Salito al trono esiliò Giustiniano dopo avergli fatto mozzare il naso onde togliergli la possibilità di riconquistare il trono, che era precluso a coloro che mostrassero difetti fisici. Sembra che su questo non vi fosse una legge scritta ma fosse piuttosto una regola religiosa: chi aveva difetti, di nascita o procurati, non era prediletto da Dio.

Il breve impero di Leonzio non fu brillante, tanto è vero che gli Arabi riuscirono con grande facilità a conquistare l'Esarcato di Cartagine (distretto amministrativo sia civile che militare) nel 697. L'imperatore inviò allora una flotta in Africa e riuscì a vincere riprendendo il controllo e il dominio della provincia. 

Ma gli Islamici rafforzarono il loro esercito reclutando soprattutto molti cavalieri, e nella primavera del 698 attaccarono i Bizantini infliggendo loro una dura sconfitta si che questi furono costretti a cedere il territorio africano da poco riconquistato.

Nel 698 poi scoppiò una nuova rivolta, capeggiata da Tiberio III, un ammiraglio bizantino, anche se di origine germanica, della regione della Panfilia, posta sulla costa dell'Asia Minore presso Cipro. Il suo nome originale era Apsimar, poi romanizzato in Tiberio a memoria dell'antico imperatore romano, ed era stato incaricato di difendere i possedimenti africani dagli Arabi.

Le truppe di Tiberio vinsero quelle di Leonzio che venne costretto a lasciare il trono e ad andare in esilio perenne dentro un monastero. Quando però, nel 705, Giustiniano riuscì a riprendere il suo posto sul trono fece giustiziare entrambi i generali ribelli, sia Leonzio che Tiberio.


BIBLIO

- Liber Pontificalis - ed. L. Duchesne - Le liber pontificalis. Texte, introduction et commentaire - II vol. (Paris, 1886-92) - ripubblicato con III volume da C. Vogel - (Paris, 1955-57) -
- Priscianus - in Catholic Encyclopedia - New York - Encyclopedia Press - 1913 -
- Teofane Confessore - Chronographia - ed. C. de Boor - II vol. (Leipzig, 1883-85, repr. Hildesheim/NewYork, 1980) - traduz. e note di C. Mango e R. Scott - The Chronicle of Theophanes Confessor - Oxford - 1997 -
- P. Grierson - Byzantine Coinage - London - 1982 -
- Ralph-Johannes Lilie - Bisanzio la seconda Roma - Roma - Newton & Compton - 2005 -


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