LEGIO XVIII




La storia delle legioni distrutte nella battaglia nella foresta di Teutoburgo del 9 settembre, e cioè la XVII, la XVIII e la XIX non è ben chiara. Sappiamo di una diciottesima legione combatté con un governatore di nome Gaio Cornelio Lentulo Spinther in Cilicia nel 56-53. Non è probabile che questa unità sia identica alla successiva diciottesima legione, ma non si può neppure escludere.

La Legio XVIII fu una legione romana arruolata probabilmente nel 41- 40 a.c. da Ottaviano, il futuro primo imperatore romano Augusto, e che andò letteralmente distrutta nella tristemente famosa Battaglia della foresta di Teutoburgo nell'anno 9. L'emblema della XVIII non è noto.

Sono note diverse XVIII legioni prima di quella radunata da Ottaviano: 
- Una prima Legio XVIII combatté in Cilicia, nel 56-53, agli ordini del governatore Gaio Cornelio Lentulo; 
- sia Gaio Giulio Cesare che Pompeo Magno ebbero delle Legio XVIII nei propri eserciti nel corso della loro guerra civile, ed è possibile che la XVIII di Pompeo fosse quella di Lentulo, dato che entrambi avevano comandato in oriente; 
- la XVIII di Cesare, se non fu distrutta sotto il comando di Caio Scribonio Curione in Africa, potrebbe essere stata la capostipite di quella di Ottaviano.

C(aius) Pompeius C(ai) f(ilius)
Ter(etina)
Proculus
trib(unus) mil(itum) leg(ionis) XVIII
praefectus fabrum
sevir centur(iarum) equit(um)
hic sepultus est

(data 60 a.c. - 30 a.c.)
- Roma - Terme di Diocleziano -

(Museo Epigrafico, Terme di Diocleziano, Roma)

STELE DI GAIUS POMPEIUS PROCULUS


OTTAVIANO

È molto probabile che la XVIII sia stata fondata dopo la battaglia di Filippi (dove furono sconfitti gli assassini di Cesare, Bruto e Cassio), fondata dall'erede di Cesare, Ottaviano, che aveva bisogno di nuove unità per porre fine all'occupazione della Sicilia da parte di Sesto Pompeo, che pregiudicava l'approvvigionamento di grano per Roma. 

La prima generazione di soldati potrebbe essere composta anche da veterani dell'esercito di Bruto e Cassio, come sembra da alcune epigrafi, e le iscrizioni suggeriscono che altre reclute provenissero dal nord Italia.

Comunque la legione di Augusto fu probabilmente arruolata da Ottaviano per far fronte alla minaccia di Sesto Pompeo, ma in seguito la legione combatté per Ottaviano contro Marco Antonio, fino alla vittoria definitiva nella battaglia di Azio (31 a.c.). Successivamente i veterani della legione ricevettero come premio per il congedo delle terre in Veneto, segno forse che fossero stati reclutati in Gallia Cisalpina.

Dopo una possibile, ma non documentata, permanenza in Aquitania, la XVIII fu inviata, probabilmente attorno al 15 a.c., sulla frontiera del Reno, assieme alle legioni XVI Gallica XVII.


CENOTAFIO DI MARCO CELIO

La possibilità che la diciottesima legione sia identica alla diciottesima legione Lybica di Marco Antonio, non può essere esclusa, ma è più probabile che questa unità sia stata fondata da Ottaviano.

L'immagine in alto mostra il cenotafio del centurione della XVIII legione Marco Celio, le cui ossa non furono mai recuperate, caduto nell'imboscata di Teutoburgo. e due degli schiavi che aveva liberato (ed erano probabilmente con lui durante il disastro nella foresta di Teutoburgo). 

Il centurione, dell'età di 53 anni, era di Bononia Bologna) appartenente alla Gens Lemonia, è rappresentato con i suoi liberti Privato e Thimiano che ne condivisero la sorte ed è raffigurato con le sue decorazioni militari.
Castra Vetera - I sec d.c. -

Il monumento può essere visto nel museo di Xanten. L'iscrizione (CIL 13.8648) è la seguente:

MARCO CAELIO TITI FILIO LEMONIA TRIBU BONONIA
I ORDINIS LEGIONIS XIIX ANNORUM LIIIS
OCCIDIT BELLO VARIANO OSSA
INFERRE LICEBIT PUBLIUS CAELIVS TITI FILIUS
LEMONIA TRIBU FRATER FECIT



DRUSO MAGGIORE


DRUSO MAGGIORE

Le legioni germaniche furono impegnate nelle campagne di Augusto: sotto gli ordini dei generali Druso maggiore (13-9 a.c.) e Tiberio (8 a.c. e 4-5 d.c.) portarono a termine la conquista della Germania. Durante questo periodo il campo della XVIII furono i Castra Vetera della Germania inferiore, fortezza che si trovava nei pressi dell'odierna città tedesca di Xanten (Ulpia Traiana).

MONETA E RICOSTRUZ: DEL VOLTO DI P. VARO
"Druso guidò le legioni da Castra Vetera attraverso i territori boscosi dei Tucheri, dei Catti e dei Cherusci, tra continui combattimenti e imboscate. 

L'imboscata più pericolosa giunse verso la fine ma Druso seppe contrastarla con coraggio e fermezza."

"Nell'11 a.c. Druso, nominato praetor urbanus l'anno precedente, una volta tornato a Roma, operò più a sud, battendo prima le popolazioni limitrofe ai confini imperiali, come Usipeti e Sigambri, che si trovavano di fronte a Castra Vetera, poi percorse il fiume Lippe, costruendovi alcune fortezze tra il Reno e il Weserm sconfiggendo le popolazioni germaniche di Marsi e Cherusci."


IN GERMANIA

Dopo una probabile permanenza in Aquitania, la XVIII fu inviata, attorno al 15 a.c., sulla frontiera del Reno, assieme alle legioni XVI Gallica e XVII.

Le legioni germaniche furono impegnate nelle campagne di Augusto: sotto gli ordini dei generali Druso maggiore (13-9 a.c.) e Tiberio (8 a.c. e 4-5 d.c.) portarono a termine la conquista della Germania. Durante questo periodo il probabile campo della XVIII fu Castra Vetera. 

Nel 6 d.c., Tiberio doveva guidare almeno otto legioni (VIII Augusta dalla Pannonia, XV Apollinare e XX Valeria Vittoria dall'Illirico, XXI Rapace dalla Raetia, XIII Gemina, XIV Gemina e XVI Gallica dalla Germania Superiore e un'unità sconosciuta) contro il re Maroboduus dei Marcomanni in Cechia.

Intanto la I Germanica, V Alaudae, XVII, XVIII e XIX avrebbero attaccato la Cecenia lungo l'Elba. Si prospettava come l'operazione più grandiosa mai condotta da un esercito romano, ma una ribellione in Pannonia annullò il piano.




QUINTILIO VARO

Con la fine della campagna di Tiberio, le nuove conquiste vennero organizzate a provincia, e Publio Quintilio Varo fu scelto come governatore. Nel 9 il capo dei Cherusci, nonché alleato romano, Arminio, che era stato allevato dai romani e presso cui aveva svolto una carriera militare, organizzò una trappola contro i Romani: informò Varo di una inesistente rivolta delle tribù occidentali, e lo consigliò di portare l'esercito sul Reno.

Varo si mosse con tre legioni, la XVII, la XVIII e la XIX, ma il tradimento di Arminio aveva preparato un'imboscata: le legioni, bloccate vicino Osnabrück, vennero sconfitte e distrutte nella battaglia della foresta di Teutoburgo.


TEUTOBURGO

Arminio dette a Varo la falsa notizia di rivolta delle tribù occidentali, e lo invitò a portare l'esercito sul Reno. Varo si mosse con tre legioni, la XVII, la XVIII e la XIX, ma finì nella trappola: le legioni, bloccate vicino Osnabrück, vennero attaccate e distrutte nella battaglia della foresta di Teutoburgo.

Fu solo sotto i regni di Tiberio e Caligola che le aquile della legione sterminata furono riconquistate. Mai più una legione romana ricevette il numero XVIII.


BIBLIO

- Appiano di Alessandria - Historia Romana - libro III.
- Cesare - Commentarii de bello Gallico, libri VII-VIII.
- Cesare - Commentarii de bello civili, libri I-III -
- Plutarco - Vite parallele, Vita di Cesare e Vita di Pompeo.
- Svetonio - De vita Caesarum libri VIII, Cesare.
- Federica Guidi, Il mestiere delle armi, Oscar Mondadori
- R. Wiegels - Legiones XVII, XVIII, XIX - in: Yann Le Bohec, Les légions de Rome sous le Haut-Empire - Lyon - 2000 -


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