FESTE ROMANE DI NOVEMBRE




Per i romani durante la Repubblica i giorni destinati ai ludi erano 77; nel periodo imperiale divennero 177: 101 giorni contemplavano i ludi scenici, 66 i ludi circenses e 10 i munera.
Durante l'impero i romani ebbero poi 45 giorni di feriae publicae e 22 giorni di festività singole obbligatorie. Inoltre avevano 12 giorni di ludi singoli e 103 di ludi raggruppati su più giorni. Insomma circa la metà dell'anno era non lavorativa.

 Le festività romane dette “Feriae” erano giorni di festa celebrati solennemente, perché normalmente celebrate in onore di una divinità o per una dedica a un tempio. Questi giorni di festa vennero poi aboliti con l’editto di Tessalonica del 27 febbraio 380 d.c., emesso dall’imperatore Teodosio I quando il cristianesimo divenne la religione ufficiale di stato e ogni altro tipo di religione venne abolito pena la morte e la confisca dei beni alla famiglia.

Novembre prese il nome dal fatto di essere il nono (novem) mese nel calendario di Romolo, e pur diventando l'undicesimo mese, conservò il suo nome, che in latino era november.


 - 1 novembre - EPOLUM IOVIS 🔎
- (Kalendis Novembribus), banchetto sacro in onore di Giove. un convito sacro a una divinità, e per questo il simulacro della stessa è posto nei pressi della tavola imbandita. La consuetudine del pasto sacro risalirebbe alla più remota antichità. In origine si sarebbe trattato di semplici offerte alla divinità, ma poi il re Numa avrebbe dettato precise disposizioni, come risulta da Plinio (N.H. 32, 10).
Secondo Festo (Pollucere) si poteva offrire in queste occasioni: farro, polenta, vino, pane, fichi secchi, carne porcina e di bue, di agnello e di pecora, formaggio, farina di spelta, sesamo e olio, pesci con le scaglie, eccetto lo scaro.
Gellio ricorda un famoso Epulum Iovis, durante il quale Publio Cornelio Africano e Tiberio Gracco, essendo seduti vicini e ispirati divinamente, diventarono amici da nemici acerrimi quali erano stati in precedenza.

- 1 novembre - LUDI VICTORIAE SULLANAE -
- istituiti in memoria della vittoria di Silla alla porta Collina (i novembre 82). Andavano dal 27 ottobre al 1 novembre. Vi fa riferimento l'epigrafe del pretore Sesto Nonio Sufenate che fornì per primo il denaro per i suddetti Ludi: l(udos) V(ictoriae) p(rimus) f(ecit).

- 1 novembre - ISIA -
- proseguono le festività in onore di Iside. Inizia l' Inventio Osiridis, rappresentazione sacra in cui si ricordava l'uccisione del Dio, ad opera di Set, che lo chiuse in una bara e lo gettò nel fiume. Iniziano le lamentazioni di iside, che per questo è chiamata " La Piagnona".

DEA EPONA
- 2 novembre - EPONAE - 
(ante diem quartum Nonas Novembres) in onore di Epona Dea prima celtica e poi romana dei cavalli e dei muli.
Come simbolo aveva la cornucopia, come dispensatrice di doni e di fertilità.
Spesso era raffigurata seduta su un trono con cesti di frutta in grembo. Le erano molto devoti gli equites romani.

- 3 novembre - HILARIA - 
(ante diem tertium Nonas Novembres) Il culto, antichissimo, si svolgeva nel nono mese dell'anno, visto che all'epoca l'anno aveva solo 10 mesi e che l'anno iniziava a marzo. In epoca repubblicana Valerio Massimo citò dei giochi in onore della Madre degli Dei.
In epoca imperiale, sappiamo da Erodiano che si teneva una lunga e solenne processione nella quale si trasportava una grande statua della Dea, di fronte alla quale si esponevano oggetti preziosi ed opere d'arte appartenenti ai più facoltosi della città ed all'Imperatore stesso. In questa festa festa si organizzavano scherzi e giochi, con la predilezione per il mascheramento.
Ad ognuno era permesso assumere l'identità e l'aspetto di ciascuno, persino di appartenenti ad alte cariche pubbliche come i magistrati. Le celebrazioni degli Hilaria rappresentavano l'ultimo giorno dei festeggiamenti dedicati a Cibele, il Sanguem.
Il suo culto venne introdotto a Roma nel 204 a.c., quando la pietra nera simbolo della Dea, venne trasferita da Pessinunte per scongiurare il pericolo di Annibale, secondo il consiglio dei Libri Sibillini. Venne collocata sull'Ara nella Curia del Foro e successivamente in un tempio sul Palatino realizzato nel 191 a.c. nei pressi della casa di Romolo. La pietra nera costituiva uno dei sette pignora imperii, cioè uno degli oggetti che garantiva il perpetuo potere dell'impero.

- 4 novembre - LUDI PLEBEI 🔎
(pridie Nonas Novembresforse per festeggiare la fine della lotta tra patrizi e plebei nonchè il
ritorno di questi in città. Riconosciuti dal 216 a.c.

- 5 novembre - LUDI PLEBEI 🔎
(Nonis Novembribus) Erano organizzati dagli aediles plebei.

 - 6 novembre - LUDI PLEBEI 🔎 
(ante diem octavum IdusNovembres) Erano organizzati dagli aediles plebei. - 7 novembre - Ludi Plebei - - Erano organizzati dagli aediles plebei.

- 7 novembre - MUNDUS PATET - 
(ante diem septimum IdusNovembres) detto anche Mondo Vasto. Uno dei tre giorni in cui era aperto il mundus Cereris, terza festa degli Dei inferi. Nel comitium esisteva una apertura che metteva in comunicazione con il mondo infernale. L'apertura era chiusa dal lapis manalis.
Tre volte l'anno il lapis veniva sollevato: il 24 agosto, il 5 ottobre e l'8 novembre. Si trattava di una fossa posta nel santuario di Cerere e consacrata agli Dei Mani, che ha forma circolare, scavato al centro della città al congiungimento degli assi di decumano e cardo.
La fossa rimaneva chiusa per tutto l'anno ad eccezione dei tre giorni in cui mundus patet, il mundus è aperto. L'apertura del mundus metteva in comunicazione il mondo dei vivi e quello dei morti, il rito di apertura del mundus aveva un carattere ctonio con valenze anche agricole, in quanto Cerere non solo faceva crescere le messi ma era anche guardiana dei fenomeni tellurici e del mondo sotterraneo dei morti.

- 8 novembre - MUNDUS PATET - 
(ante diem sextum IdusNovembres) Il mundus mette in comunicazione l'esterno della Terra con il mondo sotterraneo e gli Dei inferi che le abitano. Nel "mundus patet" le anime dei defunti potevano ritornare nel mondo dei vivi e aggirarsi per la città. Era il giorno in cui le maghe praticavano i loro riti.

- 8 novembre - LUDI PLEBEI 🔎 
- I Ludi Plebei erano tenuti nel Circo Flaminio, con rappresentazioni teatrali (ludi scaenici) e competizioni atletiche. Erano inoltre presentati dagli edili plebei
Il Circo Flaminio fu costruito dal censore plebeo Gaio Flaminio Nepote nel 220 a.c., e i primi giochi potrebbero essere stati istituiti da quello stesso anno per ogni anno a venire, ma potrebbero essere anche più antichi, Cicerone credeva che fossero i ludi più antichi di Roma.
Secondo T.P. Wiseman furono creati dalla plebe già dal V-IV secolo a.c.. Potevano essere celebrati senza una data sul calendario, poi vennero istituzionalizzati. Durante la manifestazione, si teneva anche la festa di Giove (Epulum Iovis),

- 9 novembre - LUDI PLEBEI 🔎 
(ante diem quintum IdusNovembres) Erano organizzati dagli aediles plebei. Tito Livio nota che i ludi furono ripetuti tre volte nel 216 a.c., a causa di un errore rituale (vitium) che interruppe il corretto svolgimento.

- 10 novembre - LUDI PLEBEI  🔎 
- (ante diem quartum IdusNovembres) Erano organizzati dagli aediles plebei. Una processione simile a quella dei Ludi Romani era pure parte di questa festività.

- 11 novembre - LUDI PLEBEI 🔎 
(ante diem tertium IdusNovembres) Erano organizzati dagli aediles plebei. Plauto per primo presentò la sua commedia Stichus ai giochi plebei dei 200 a.c.

- 12 novembre - INVENTIO OSIRIDIS -
(pridie Idus Novembres) in cui segue la ricerca dei brani del suo corpo da parte di Iside.

- 12 novembre - LUDI PLEBEI 🔎
- Erano organizzati dagli aediles plebei.

- 13 novembre - INVENTIO OSIRIDIS -
- Iside ritrova i pezzi e dà sepoltura al corpo del marito.

- 13 novembre - LUDI PLEBEI 🔎
(Idibus Novembribus) Erano organizzati dagli aediles plebei. Contemporaneamente ai ludi si esibiva una parata di cavalleria.

- 13 novembre - TEMPLUM FORTUNAE PRIMIGENIAE IN COLLE 🔎 
- Festa in onore della Dea Fortuna Primigenia in Colle, ossia sul Quirinalis.

- 13 novembre - EPULUM IOVIS - 
- banchetto sacro in onore di Giove. Si ricordava la fondazione del Templum Iovis in Capitolio. I triumviri epulones organizzavano l'epulum, ossia il sacro banchetto celebrato nel corso dei Ludi Romani e i plebeii Ludi.
Il collegio degli epulones venne istituito nel 196 a.c. Gli Dei venivano formalmente invitati, portando le statue in letti ricchi, arredati con morbidi cuscini, chiamati pulvinaria.

- 13 novembre - TEMPLUM PIETATIS - 
- Festa celebrata in onore della Dea Pietas, personificazione del sentimento del dovere, della religiosità, dell'amore. Si ricordava la dedicatio del tempio. Esistevano due templi di Pietas, uno nella regio IX e uno nella XI regio di Roma.

FERONIA

- 13 novembre - FERONIAE 🔎
- in onore della Dea Feronia , la Signora delle belve, protettrice delle sorgenti e dei boschi. Il santuario più importante, il Lucus Capenatis o Feroniae, era nella valle del Tevere, vicino Capena.

- 14 novembre - LUDI PLEBEI 🔎 
- (ante diem duodevicesimum Kalendas Decembres) Erano organizzati dagli aediles plebei. Erano contemporanei ai giochi nei circo (ludi circenses, principalmente corse dei carri). Però il Circo Flaminio non aveva una pista per corse di carri, quindi secondo alcuni si dovevano fare al Circo Massimo, ma la cosa è dibattuta..

- 14 novembre - INVENTIO OSIRIDIS -
- risurrezione di Osiride e suo ingresso solenne nel tempio.

- 15 novembre - FERONIAE 🔎 
(ante diem septimum decimum Kalendas Decembres) Festa in onore di Feronia. Feronia, Dea della fertilità, protettrice dei boschi e delle messi, celebrata dai malati e dagli schiavi riusciti a liberarsi, onorata da Romani e Sabini, nel territorio dei quali, si trovava il Lucus Feroniae.
Tra i luoghi sacri ad essa dedicati figurano: Scorano, (frazione di Capena), ove sorge il Lucus Feroniae, Trebula Mutuesca (Monteleone Sabino), Terracina, Preneste (Palestrina), Etruria e l'area sacra di largo di Torre Argentina (tempio C) a Roma.
Si narra che fosse la madre di Erilo, mostro con tre vite e tre corpi, concepito con il re di Preneste, a cui la madre aveva donato tre corpi e tre anime.
Evandro, alleato di Enea, figlio di Mercurio e della ninfa Carmenta, capo degli Arcadi provenienti da Argo, arrivò sulle coste del Lazio, e fu la seconda popolazione proveniente dalle Grecia dopo i Pelasgi.
Evandro, fondatore della città di Pallante, sul Palatino) uccise Erilo per tre volte ed ebbe anche un altare a lui dedicato, sotto l’Aventino, nei pressi della Porta Trigemina, detta anche Porta Minucia.

- 15 novembre - LUDI PLEBEI 🔎 
- Erano organizzati dagli aediles plebei.

- 16 novembre - LUDI PLEBEI 🔎
- (ante diem sextum decimum Kalendas Decembres) Erano organizzati dagli aediles plebei.

- 17 novembre - LUDI PLEBEI 🔎 
-  (ante diem quintum decimum Kalendas Decembres) forse per festeggiare la fine della lotta tra patrizi e plebei nonchè il ritorno di questi in città. Più che altro festeggiava la plebe per i diritti acquisiti.

- 18 novembre - MERCATUS - 
 (ante diem quartum decimum Kalendas Decembres) Festa celebrata a conclusione dei Ludi Plebei. Sicuramente vi si svolgevano mercati e fiere per acquistare o vendere merci.

- 19 novembre - MERCATUS - 
 (ante diem tertium decimum Kalendas Decembres) Festa celebrata a conclusione dei Ludi Plebeii.

- 19 novembre - LECTISTERNIA CIBELE - 
- banchetto sacro in onore di Cibele.

- 20 novembre - MERCATUS - 
(ante diem duodecimum Kalendas Decembres) Festa celebrata a conclusione dei Ludi Plebeii.

 - 22 novembre - PLUTONIS ET PROSERPINAE  - 
(ante diem decimum Kalendas Decembres) in onore degli Dei dell'Ade. Il culto di Proserpina a Roma fu introdotto accanto a quello di Dis Pater (Ade), nel 249 a.c. Inizialmente considerato dio delle ricchezze del sottosuolo, Dis Pater divenne il Dio del sottosuolo e si identificò in Plutone, l'equivalente di Ade.
Dis, ditis è un aggettivo latino contratto di dives, divitis cioè ricco. Il suo nome significa "il padre delle ricchezze". Anche Pluto significava ricco in greco.
Si celebravano in loro onore i Ludi Tarentini, così chiamati da una località nel campo di Marte, il Tarentum, divenuti poi Ludi secolari, con sacrifici e spettacoli teatrali, tenuti per tre giorni e tre notti a delimitare la fine di un saeculum (secolo) e l'inizio del successivo (tra i 100 ed i 110 anni).
Sembra risalissero al 509 a.c., ma le uniche attestate nella Repubblica romana ebbero luogo nel 249 e nel 140 a.c. circa.
Seguirono poi quelli del 17 a.c., sotto Augusto, poi sotto Claudio nel 47 per celebrare l'ottocentesimo anniversario dalla fondazione di Roma, che condusse ad un secondo ciclo di Giochi, nel 148 e nel 248, che vennero infine aboliti dagli imperatori cristiani.

 - 24 novembre - BRUMALIA 🔎
(ante diem octavum Kalendas Decembres) Festa in onore di di Saturno, Cerere e Bacco, celebrata al solstizio d'inverno (bruma) I Brumalia venivano festeggiati come periodo di riposo per gli eserciti, gli agricoltori e i cacciatori, ma avevano pure un carattere ctonio associato ai raccolti, i cui semi venivano interrati prima di germogliare.
I contadini sacrificavano maiali a Saturno e Cerere, mentre i viticoltori sacrificavano capre in onore di Bacco (dal momento che le capre erano un pericolo per le viti), che venivano poi scuoiate per ricavarne bisacce, su cui si saltava. I magistrati portavano le primizie delle viti, degli olivi, del grano e del miele ai sacerdoti di Cerere. Si usava scambiarsi l'augurio " Vives annos!", "Vivi per molti anni".

- 25 novembre - LUDI SARMATICI -
(ante diem septimum Kalendas Decembres) in onore delle vittorie di Costantino I o di Costanzo II sui Sarmati, duravano sei giorni, dal 25 al 30 novembre e il 1° dicembre. Istituiti da Costantino I. Erano ancora celebrati nel 354 ( Cronografo del 354).

- 26 novembre - LUDI SARMATICI -
(ante diem sestum Kalendas Decembres) in onore delle vittorie di Costantino I o di Costanzo II sui Sarmati, duravano sei giorni, dal 25 al 30 novembre e il 1° dicembre.

- 27 novembre - LUDI SARMATICI -
(ante diem quintum Kalendas Decembres) in onore delle vittorie di Costantino I o di Costanzo II sui Sarmati, duravano sei giorni, dal 25 al 30 novembre e il 1° dicembre.

- 28 novembre - LUDI SARMATICI -
(ante diem quartum Kalendas Decembres) in onore delle vittorie di Costantino I o di Costanzo II sui Sarmati, duravano sei giorni, dal 25 al 30 novembre e il 1° dicembre.

- 29 novembre - LUDI SARMATICI -
(ante diem tertium Kalendas Decembres) in onore delle vittorie di Costantino I o di Costanzo II sui Sarmati, duravano sei giorni, dal 25 al 30 novembre e il 1° dicembre.

- 30 novembre - LUDI SARMATICI -
 in onore delle vittorie di Costantino I o di Costanzo II sui Sarmati, duravano sei giorni, dal 25 al 30 novembre e il 1° dicembre.

- 30 novembre - DIANAE - 
(pridie Kalendas Decembres) in onore di Diana Dea della caccia, della luna e degli inferi. Era chiamata Diana Aricina nei pressi del lago di Nemi, nella macchia di Aricia, dove sorgeva un celebre tempio in suo onore. Servio Tullio ne eresse uno per lei sull'Aventino, protettrice di servi e schiavi.
Identificata con l'Artemide greca, fu soprannominata 'Trivia', in relazione ai suoi tre aspetti relativi alla terra, al cielo e agli inferi.


Le feste romane nei mesi dell'anno:




1 comment:

Anonimo ha detto...

Buonasera. Nel mosaico Hermanubi che connessione ha con il mese di Novembre?

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