MICHELE VII |
Nascita: Costantinopoli, 1050
Morte: Efeso, 1090
Regno: 24 ottobre 1071 - gennaio 1078
Moglie: Maria d'Alania, figlia del re di Georgia Bagrat IV
Figlio: Costantino Ducas, co-imperatore 1075-1078 e 1081-1087.
Padre; Costantino Ducas
Padre; Costantino Ducas
Madre: Eudocia Macrembolitissa
Fratello minore; Costanzo Ducas
Patrigno: Romano IV Diogene
“Il suo aspetto si direbbe quello di un anziano, adatto, quasi, a un censore o simile a quello di un pedagogo. Il suo sguardo è fisso e il sopracciglio non è altezzosamente inarcato e nemmeno basso sugli occhi e come sospettoso, ma franco e convenientemente atteggiato. Il suo incedere non è sostenuto e come concitato né indolente e svogliato, ma quale loderebbe un metricista che s’intende di cadenze ritmiche; e anche il tono della sua voce è musicale e armonioso, né gorgogliante come per un correre d’acque dal labbro, né cupo e stentato”.
(Michele Psello, Cronografia, VII, c 5).
Michele VII Ducas (in greco: Μιχαήλ Ζ΄ Δούκας , Mikhaēl VII Doukas Parapinakēs) è stato un imperatore bizantino, ovvero basileus dei romei dal 24 ottobre 1071 al gennaio 1078. Veniva soprannominato Parapinace (che in greco significa "meno un quarto", per il deprezzamento della valuta bizantina durante il suo regno).
Nacque nel 1050 circa a Costantinopoli, figlio primogenito di Costantino Ducas, basileus dei romei dal 1059 fino al 1067. e di Eudocia Macrembolitissa, seconda moglie dell'imperatore Costantino Ducas e, dopo la sua morte nel 1067 ella divenne reggente a pieno titolo.
Della sua infanzia si sa solo la sua istruzione fu affidata a Michele Psello e che nell'inverno del 1059 il padre diventò imperatore dei Romei con il nome di Costantino X, dopo che il suo predecessore, Isacco I Comneno, era stato spinto a ritirarsi in convento; con lui inizia la dinastia dei Ducas. Michele divenne co-imperatore al fianco del padre, insieme o comunque poco prima del suo fratello minore Costanzo Ducas, disponendo che in caso di sua morte la reggenza fosse assunta da Eudocia.
ROMANO IV DIOGENE
Ma alla morte di lui, questa, violando la promessa fattagli, passò nel 1067 a seconde nozze con Romano IV Diogene, che quindi ascese al trono come basileus autokrator ed i suoi fratelli minori Costanzo e Andronico furono nominati co-imperatori ma senza alcuna funzione effettiva di governo.
Alla morte del padre, nel 1067, Michele, già diciassettenne, avrebbe potuto governare autonomamente ma, nutrendo ben poco interesse per il governo, lasciò l'impero alle cure della madre Eudocia e dello zio paterno, il Cesare Giovanni Ducas.
Alla morte del padre, nel 1067, Michele, già diciassettenne, avrebbe potuto governare autonomamente ma, nutrendo ben poco interesse per il governo, lasciò l'impero alle cure della madre Eudocia e dello zio paterno, il Cesare Giovanni Ducas.
Il governo di Romano, tuttavia, favorendo gli interessi dell'esercito e della nobiltà anatolica, fu contrastato dall'alta burocrazia e dal Senato di Costantinopoli. Michele rimase sottomesso al padrigno fino al 1071 quando parte dell'esercito imperiale disertò facendo sì che l'imperatore Romano IV Diogene fosse sconfitto nella battaglia di Manzicerta (Malazkirt) e cadesse nelle mani del sultano turco Alp Arslan.
I capi della fazione avversa a Romano IV, Michele Psello e Giovanni Ducas cospirarono per impedire il rilascio dell'imperatore e relegando Eudocia in un monastero; Romano IV, liberato dal sultano turco con il quale aveva raggiunto una tregua, tentò di riconquistare il trono ma morì poco dopo, fatto accecare da Michele VII che costrinse la madre a entrare in un monastero e assunse in proprio nome l'autorità imperiale venendo incoronato il 24 ottobre 1071 come basileus autokrator.
MICHELE VII |
IL REGNO
Schivo e dedito solo agli studi accademici, Michele VII dipendeva dai consigli del suo precettore Michele Psello, di suo zio Giovanni Ducas e del suo ministro delle finanze, il subdolo eunuco Niceforitze, quelli che in realtà dirigevano lo stato.
Schivo e dedito solo agli studi accademici, Michele VII dipendeva dai consigli del suo precettore Michele Psello, di suo zio Giovanni Ducas e del suo ministro delle finanze, il subdolo eunuco Niceforitze, quelli che in realtà dirigevano lo stato.
Durante il suo regno aumentarono le spese di corte, mentre l'esercito diminuì e venne affidato ai mercenari. I suoi sette anni di regno furono una serie di sconfitte all'esterno e di rivolte all'interno.
Ricevette, dopo lo Scisma d'Oriente, un delegato di Papa Alessandro II nel 1071 per tentare una riconciliazione fra la Chiesa cattolica e quella ortodossa, ma anche qui fallì.
Michele VII violò poi la tregua con il sultano Alp Arslan che iniziò la conquista dell'Anatolia Bizantina. Solo dopo due anni, l'imperatore diede ordine allo zio Giovanni Ducas di radunare un esercito mercenario, che però privo di paga, si ammutinò e nominò come nuovo imperatore proprio Giovanni Ducas.
Costretto ad affrontare l'usurpazione dello zio, Michele fu costretto a chiedere aiuto proprio ai turchi ai quali garantì il riconoscimento delle conquiste ottenute sul suolo bizantino; solo nel 1074 l'esercito bizantino, guidato da Alessio Comneno, con l'appoggio di truppe turche, riuscì a sconfiggere ed a catturare l'usurpatore. I turchi però occuparono gran parte dell'altopiano dell'Anatolia centrale, grande fornitrice di cereali.
Michele VII credette di trovare un ministro energico nell' eunuco Niceforitze che per mantenere le entrate fiscali onde mantenere le truppe mercenarie monopolizzò il trasporto ed il commercio del grano verso la Capitale imponendovi una forte tassa. Così il prezzo del grano aumentò e generò inflazione svalutando di un quarto anche la moneta, motivo per cui Michele VII ricevette il nomignolo di "Parapinace"
Michele VII violò poi la tregua con il sultano Alp Arslan che iniziò la conquista dell'Anatolia Bizantina. Solo dopo due anni, l'imperatore diede ordine allo zio Giovanni Ducas di radunare un esercito mercenario, che però privo di paga, si ammutinò e nominò come nuovo imperatore proprio Giovanni Ducas.
Costretto ad affrontare l'usurpazione dello zio, Michele fu costretto a chiedere aiuto proprio ai turchi ai quali garantì il riconoscimento delle conquiste ottenute sul suolo bizantino; solo nel 1074 l'esercito bizantino, guidato da Alessio Comneno, con l'appoggio di truppe turche, riuscì a sconfiggere ed a catturare l'usurpatore. I turchi però occuparono gran parte dell'altopiano dell'Anatolia centrale, grande fornitrice di cereali.
Michele VII credette di trovare un ministro energico nell' eunuco Niceforitze che per mantenere le entrate fiscali onde mantenere le truppe mercenarie monopolizzò il trasporto ed il commercio del grano verso la Capitale imponendovi una forte tassa. Così il prezzo del grano aumentò e generò inflazione svalutando di un quarto anche la moneta, motivo per cui Michele VII ricevette il nomignolo di "Parapinace"
Come conseguenza nel 1078, il generale Niceforo Briennio, che pochi anni prima aveva soppresso la rivolta di Bulgaria, si proclamò imperatore ad Adrianopoli; altrettanto fece il governatore della Bitinia, Niceforo Botaniate, che, ottenuto l'appoggio dei turchi selgiuchi, ormai padroni dell'Anatolia, marciò su Costantinopoli.
Michele VII abdicò in favore del Botaniate il 31 marzo del 1078 e si ritirò nel monastero di Stoudion, e abbracciò lo stato ecclesiastico. Fu poi nominato arcivescovo di Efeso. divenendo Metropolita di Efeso e morì serenamente a Costantinopoli nel 1090, forse con una serenità poco meritata.
BIBLIO
- C. Ducange - Historia byzantina - Parigi -1680 -
- Georg Ostrogorsky - Storia dell'Impero bizantino - Milano - Einaudi - 1968 -
- Salvatore Impellizzeri - Imperatori di Bisanzio (Cronografia) - Vicenza - 1984 -
- Gerhard Herm - I bizantini - Milano - Garzanti - 1985 -
- John Julius Norwich - Bisanzio - Milano - Mondadori - 2000 -
- Giorgio Ravegnani - La storia di Bisanzio - Roma - Jouvence - 2004 -
- Alain Ducellier, Michel Kapla - Bisanzio (IV-XV secolo) - Milano - San Paolo - 2005 -
- Charles Diehl - Figure bizantine - introduzione di Silvia Ronchey - 2007 -
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