DEI ROMANI DELL'AGRICOLTURA



CERERE E ADE

Gli Dei incaricati alla cura dell'agricoltura erano innumerevoli, erano in quattordici solo per occuparsi del buon fine delle biade. Chi se ne prendeva cura, ancorché fossero ancora sepolte nella terra, e quando appena iniziavano a formarsi i nodi sullo stelo, o quando si formava lo sviluppo della spiga. Basti pensare inoltre che la stessa Cerere Dea delle messi aveva alle sue dipendenze 11 aiutanti che venivano tutti invocati e omaggiati nelle feste dei Cerealia.


RUSTICI 
Soprannome delle divinità dei campi. 


ARVALI
Erano così chiamati gli Dei del Lazio antichissimo che proteggevano l'agricoltura. Fra essi: Dia, Marmar, Cerere, Libero, ecc. Presero lo stesso nome i sacerdoti della Bona Dea.


DEA DIA 
Nella Chiesa Santa Maria Scala Coeli si nota che ai lati dell'altare vi sono due finestrelle e da quella di sinistra lascia vedere un altare pagano dedicato alla Dea Dia, divinità agricola romana cui tributavano culto gli Arvali.
BONUS EVENTUS


ANNONA 
Era un'antica divinità italica dell'abbondanza e degli approvvigionamenti, da non confondere con la Dea Abbondanza, in quanto Annona (o Cura Annona) presiedeva al raccolto di un unico anno, insomma era una Dea annuale, per cui andava propiziata nella semina e nella germogliazione e dopo, se era il caso, si rendeva grazie per il buon raccolto. 
La Dea era peraltro addetta alla protezione dei mezzi di trasporto del cereale, alla sua manutenzione e alla sua equa distribuzione.


BONUS EVENTUS
Bonus Eventus ("buon risultato") era una divinità dell'antica religione romana. Lo studioso della tarda età repubblicana Varrone lo annovera come una delle dodici divinità che presiedevano l'agricoltura, abbinato con Lympha, la Dea delle acque sorgive, che in quanto irrigatrice dei campi, contribuiva anch'essa all'agricoltura.
La funzione originaria del Bonus Eventus potrebbe essere stata solo agricola, ma
durante l'epoca imperiale, rappresentò un concetto più generale di successo e fortuna.


CONSUS
Conso (Consus) è un'arcaica divinità della religione romana, derivata da un precedente culto italico. Come accadeva per la maggioranza delle divinità legate alla terra e alla fertilità, la figura di Conso era vista in stretto rapporto con il mondo sotterraneo. 
Probabilmente si trattava della divinità del seme del grano e dei depositi per la sua conservazione, che tra i romani venivano posti sottoterra, dentro olle o giare affinchè stessero al fresco e non fossero invasi dai topi.


CERERE - DEMETRA
Fu venerata come Madre Terra; ma mentre Gea rappresentava l'elemento primordiale e Rea la potenza generatrice, Demetra era la divinità della terra coltivata, la Dea del grano. Con il dono dell'agricoltura, fondamento di civiltà, Demetra dette agli uomini il vivere civile e le leggi.

Accanto a Tellus e Ceres venivano invocate dodici divinità corrispondenti ciascuna ad una delle attività necessarie alla più generica coltivazione dei campi: 
- 1) la prima aratura (Vervactor), 
- 2) la seconda aratura (Reparator), 
- 3) la terza aratura (Inporcitor), 
- 4) la semina (Insitor), 
- 5) l’aratura sopra il seminato (Obarator), 
- 6) l’erpicatura (Occator), 
- 7) la raschiatura (Saritor), 
- 8) l’eliminazione delle erbe infestanti (Subruncinator), 
- 9) la mietitura (Messor), 
- 10) il trasporto del grano (Convector), 
- 11) lo stoccaggio (Conditor), 
- 12) la consegna del grano (Promitor).

LAVORO DEI CAMPI

1) VERVACTOR
"Colui che ara " era il primo Dio invocato per l'inizio della stagione agricola, perchè era il dio della prima aratura. Ver era infatti la primavera, quando il terreno doveva essere arato. Insieme ad Obarator provvedeva all'aratura. Il lavoro per l'uomo consisteva nel guidare la coppia di buoi che stava davanti camminandogli a lato e tenendo in mano le funicelle che erano legate al freno applicato al naso degli animali. Dietro un altro agricoltore doveva tenere l'aratro nella giusta posizione e contemporaneamente guidare i buoi attaccati all'aratro. Era un aiutante di Cerere.


2) REPARATOR
"Colui che prepara la terra" in realtà colui che ripara la terra. Vale a dire spianare o tritare la terra dei campi lavorati con l'erpice. Era un aiutante di Cerere e provvedeva dunque alla seconda aratura.


3) IMPORCITOR 
Divinità minore dell'agricoltura, si occupava di tutti quei lavori che venivano dopo la semina. Era la divinità dell'aratura della terza aratura della terra con un ampio solco ed era una delle 12 divinità aiutanti di Cerere. È anche etichettato come il creatore dei maiali. Il suo nome era invocato durante i Cerealia, insieme agli altri 11 dei aiutanti di Cerere.

LA RACCOLTA

4) INSITOR 
Divinità agricola minore, "Colui che pianta i semi" era il Dio dedito alla protezione della semina e degli innesti. Tutte queste divinità provvedevano al buon andamento delle diverse azioni compiute dagli agricoltori. Era un aiutante di Cerere.


5) OBARATOR 
Dio agricolo che presiedeva all'aratura delle terre, soprattutto alla prima aratura assoluta in quel campo, o almeno dal suo proprietario. E' un campo nuovo e quindi avrebbe bisogno più che mai di tutte le benedizioni degli Dei. L'accezione più logica è però che il grano, avendo bisogno di più operazioni, avesse nell'aratura la prima operazione che muoveva la terra. Era un aiutante di Cerere.


6) OCCATORE 
O Occator, Dio protettore di coloro che spianavano il terreno facendo uso dell'erpice. "Colui che erpica, erpicatore" colui che usa l'erpice dopo l’aratura per spianare e sminuzzare il terreno smosso con i suoi denti, e poi per interrare semi e concimi, rompere le sottili croste superficiali del terreno, ma anche per asportare erbacce e residui vegetali. 
Si usava in genere prima l’erpice piano, un attrezzo di legno molto semplice, che i contadini costruivano da soli. Poi si usava l'erpice di ferro fatto in genere da due specie di gabbie in ferro che sotto avevano ciascuna 20 lunghi e grossi chiodi con la punta leggermente piegata in avanti. Era un aiutante di Cerere.


7) SARITOR o SERRITOR
"Colui che scava" ovvero era il Dio della zappatura e del diserbo. Sembra più appropriato la derivazione da sarchiatura (sarritio). La sarchiatura consiste nel taglio o nel rimescolamento del suo strato superficiale di terra, accompagnata in genere dalla rincalzatura, che si eseguiva con la zappa rimuovendo il terreno dall'interfila e addossandolo sul piede delle piante. Insomma era il Dio della "raschiatura" ed era un aiutante di Cerere.

LA RACCOLTA DEI FRUTTI

8) SUBRUNCINATOR
"Colui che semina " però più che seminatore appare come il Dio del diserbamento, l'atto di rimuovere le erbacce dai raccolti. Aveva una corrispondente Dea femminile di nome Runcina. Ora il runcinator è colui che spiana, e il subruncinator è colui che spiana sotto. Un'azione che sembra più riguardare la lavorazione della terra prima della semina, più che la semina stessa. Era un aiutante di Cerere.


9) MESSOR 
Divinità agricola che proteggeva la mietitura, era un aiutante di Cerere e il suo nome significa "il mietitore".


10) CONVENCTOR
Convettore, "Colui che porta il grano". L'operazione di trasportare il grano mietuto nei posti della battitura doveva essere fatto nel tempo giusto, così come il trasporto dei semi e della paglia. Era un aiutante di Cerere.


11) CONDITOR
"Colui che immagazzina il grano". Ora immagazzinare il grano era un'arte, per la pulizia dei locali, altrimenti il grano ne rimaneva inquinato, per l'arieggiatura, affinchè il grano non ammuffisse, ma pure per la protezione dai topi, specie se il locale che lo raccoglieva stava in basso, e dagli uccelli, specie se il locale stava in alto. 
Importante era poi mettere da parte i semi per la nuova semina. Per questo a volte gli agricoltori affidavano i loro semi a un capo-villaggio che li custodiva e ne impediva l'uso prima della semina. Era un aiutante di Cerere.

VITE E VINO

12) PROMITOR
"Colui che distribuisce il grano", in realtà sarebbe il promotore del grano. Sappiamo però che spesso anticamente gli agricoltori mettevano da parte del grano per la semina e lo affidavano al capo-villaggio che lo raccoglieva nei silos, per ridistribuirlo poi al momento della semina. Infatti i semi per la nuova semina non dovevano assolutamente essere toccati anche se il raccolto era scarso pena l'impossibilità di una nuova semina. 
Se il raccolto era andato particolarmente bene se ne teneva anche una parte ulteriore, conservata per i futuri raccolti carenti, sostituendo naturalmente il grano vecchio con il grano nuovo. Questa operazione, come tutte le altre, erano ovviamente compiute dagli uomini ma la loro efficacia dipendeva dall'attenersi all'ispirazione di questi Dei minori che andavano ossequiati e invocati. Era un aiutante di Cerere.


STERCUZIO 
C'era poi il Dio chiamato anche Sterculo o Stercoratio, ovvero il Dio della concimazione dei campi in quanto Stercolinus, il concime derivante dallo sterco, veniva steso sui campi a mano, utilizzando come contenitori dei panieri fatti da intrecci di rametti di vinco o altri vegetali flessibili, rivestiti all’interno con un panno per evitare che il concime uscisse. I contadini con una mano tenevano il paniere e con l’altra, camminando, spargevano il concime in modo più uniforme possibile. Da alcuni autori venne considerato un ulteriore  aiutante di Cerere.


TERMINE
O Terminus Dio custode delle proprietà terriere e dei confini dello stato, vendicatore delle usurpazioni territoriali. Di probabile origine sabina aveva un altare nel tempio di Minerva sul Campidoglio. 
A lui erano sacre le pietre che segnavano i confini tra le proprietà e presero il nome di Termini, a volte in queste pietre era figurata una testa. 
Secondo la tradizione, il culto sarebbe stato introdotto da Numa Pompilio. In suo onore si celebravano le feste terminalie. 
Durante le feste Terminali erano offerte al Dio focacce e corone.

POMONA

POMONA 
Dea che si occupava della maturazione dei frutti e della coltura dei giardini e degli orti. Era sposa di Vertùnno anch'egli Dio dei frutti e dei cambiamenti di stagione. 
Era figurata come giovane donna con in mano una cornucopia piena di ogni sorta di frutta e nell'altra un ramo fiorito. Custodiva le erbe medicinali.


OPI 
Dea sposa di Saturno, aveva il compito di proteggere la fertilità, la natura, il grano mietuto e posto nei granai. Venerata come grande madre degli Dei.


SATURNO
Divinità romana identificata con Crono. Dio dell'agricoltura. La leggenda narra che Saturno spodestato da Giove approda sulle coste del Lazio dove è accolto da Giano, per sdebitarsi dell'ospitalità Saturno insegna al popolo i segreti dell'agricoltura. Giano per ricambiare a sua volta divise il suo regno con Saturno.


FRUCTUSCA
Dea preposta alla inseminazione dei fiori per i frutti e alla crescita degli stessi, ma soprattutto alla loro raccolta per la consumazione.


RUNCINA 
Dea romana della mietitura e del taglio del fieno con un compito simile a quello di Subruncinator.


MUTINO
Dio della fertilità dei campi (ma pure delle donne).


NOTODO 
Dio romano del grano nel momento in cui la tenera piantina incominciava a mettere rami alla base del fusto. La proteggeva dagli eventi atmosferici negativi e l'aiutava a crescere.


LACTURNO 
Divinità latina che presiedeva alla conservazione della biada e alla prosperità.

IMMAGAZZINAGGIO E TRASPORTO

LATTURCINA 
Dea del Grano che secondo i Romani si occupava di fare formare le spighe.

 
OSTILINA 
Dea della raccolta della Biada.


TUTILINA 
Divinità romana che si occupava di sorvegliare le messi e i prodotti della terra dopo che erano stati raccolti. In altre parole fungeva da magazziniere.


RURINA 
Divinità protettrice dei campi. Ma potrebbe essere un altro appellativo della Dea Runcina.


RUSORE 
Altra divinità protettrice dei campi.

IL TORCHIO ROMANO

SPINOSA 
Divinità latina dei campi, era invocata per liberare le messi dalle spine.


SEGEZIA 
Divinità dei campi, invocata durante la maturazione delle messi. Era chiamata anche col nome di Segesta.


SEIA 
Divinità dei campi invocata durante il periodo della germinazione sotterranea dei semi.


PATALENA 
Divinità secondaria che presiedeva alla raccolta della biada.


BIBLIO

- Cicerone - De divinazione -
- Agostino d'Ippona - La città di Dio - trad. e cura - Torino - Einaudi - 1992 -
- Arnaldo Marcone - Storia dell'agricoltura romana - Carocci - 2004 -
- Carlo Carena - Lucio Giunio Moderato Columella - L'arte dell'agricoltura e Libro sugli alberi - Torino - Einaudi - 1977 -
- Robert Maxwell Ogilvie - De vita Agricolae - 1967 -
- Scriptores rei rusticae, seu Cato, Varro, Columella, Palladius Rutilius Taurus, Venetiis, apud Nicolaum Ienson - editio princeps - 1472 -


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