CURIA DI POMPEO



LA CURIA DI POMPEO DOVE FU ASSASSINATO CESARE

La curia nel periodo monarchico era un termine che indicava la suddivisione del popolo nelle varie tribù, ma che col tempo finì per indicare il luogo dove le tribù si radunavano per discutere degli affari dello stato.

La Curia di Pompeo (in latino: Curia Pompeia) fu una delle numerose aule di riunione della Roma repubblicana di grande significato storico. Essa faceva parte del grande complesso del Teatro di Pompeo, nel Campo Marzio.

La curia divenne dunque una struttura destinata alle sedute del Senato o delle assemblee delle tribù. Nel 55 a.c., Gneo Pompeo Magno (106 a.c. - 48 a.c.) inaugurò il più grande teatro del mondo antico, prima che fosse del tutto completato. Esso era stato edificato con i ricavi delle sue campagne belliche, per cui ora era un simbolo politico che esaltava la figura del generale romano celebrandone le grandi vittorie.

Nel periodo in cui si stava trasferendo la sede principale del Senato dalla Curia Cornelia (la più grande delle Curie presenti a Roma, dove si riunì il Senato tra il 52 a.c. e il 44 a.c.) alla nuova Curia Iulia ancora in costruzione, terminata e inaugurata da Ottaviano il 28 agosto del 29 a.c., il Senato si riuniva nella Curia di Pompeo, di dimensioni più piccole. Fu qui che, alle idi di marzo del 44 a.c., i congiurati assassinarono Giulio Cesare, compiendo un delitto che cambierà la storia del mondo.

"Appresso a questo (teatro di Pompeo), cioè da quella parte verso la chiesa di s. Andrea della Valle, edificò il medesimo Pompeo la Curia, acciò in tempo delli spettacoli vi si tenesse Senato; ed in questa fu Giulio Cajo Cesare ucciso da' Congiurati, cadendo a piè della statua di Pompeo. Per lo che fu chiusa e poi per astio abbruciata dal Popolo. Eravi unitamente un magnifico portico sostenuto da 100 colonne, ed ornato di pitture, e fontane con varie fiere fatte in marmo".

(Giuseppe Vasi - 1761)


Narra Svetonio che dopo l'assassinio di Cesare, Augusto (63 a.c.-14 d.c.) rimosse la grande statua di Pompeo e fece murare la sala come "locus sceleratus" (luogo maledetto), che in seguito venne trasformata in latrina, come riportato anche da Cassio Dione (155-235). 

In realtà a ovest dell'Area Sacra di Largo Argentina è visibile un grosso basamento di tufo che appartiene alla base della Curia di Pompeo, dove si riunivano i senatori di Roma. Secondo Cassio Dione Cocceiano, la curia era tra due latrine di epoca imperiale, in effetti presenti. Il teatro ebbe lunga vita ma la Curia di Pompeo durò solo un decennio.

La Curia aveva la forma di un'esedra con il muro posteriore curvo, era collegata al quadriportico retrostante il teatro e si trovava sul lato corto opposto al teatro. All'interno vi erano più file di sedili disposte su livelli diversi.

RICOSTRUZIONE DELLA CURIA DI POMPEO

"Avanti al medesimo teatro di Pompeo si conosce da Appiano esservi stata la Curia, nella quale Cesare fu ucciso dai congiurati a piedi della statua dello stesso Pompeo. E questa stava situata probabilmente nella parte d'avanti al teatro ch'era rivolta verso la Cancelleria; imperocchè da tale parte fu rinvenuta la pretesa statua di Pompeo. Benchè, come si conosce dal medesimo Appiano, tale statua sia stata da Augusto trasformata in un Giano di marmo, è da credere peraltro che questo arco, dovendo essere evidentemente situato vicino alla nominata Curia, stasse ivi pure prossima agli edifizj Pompejani."

Oggi il sito della struttura corrisponde al Largo di Torre Argentina. Il sito archeologico fu studiato da Giuseppe Marchetti Longhi ( 1884 - 1979) e quindi preservato su ordine di Benito Mussolini negli anni trenta del XX secolo.

Nell'area scavata, sono state rinvenute solamente le fondazioni della struttura originale e attualmente il sito della Curia si trova sotto a una strada moderna e a una linea tranviaria. Nel 2012 è stato annunciato che ulteriori scavi hanno identificato il punto preciso dell'assassinio di Cesare, evidenziato da una lastra di due metri per tre metri che Augusto fece porre prima che l'edificio fosse murato. 

Poco tempo dopo fu annunciato anche che gli scavi sotterranei della Curia sarebbero stati aperti al pubblico nel 2013, ma così non è stato. A tutt'oggi, nel 2021, nulla si è mosso in tal senso.

IL LUOGO ESATTO DELLA MORTE DI CESARE


ANDREA CARANDINI

ROMA - L’archeologo Andrea Carandini interviene nella vicenda del luogo della morte di Giulio Cesare. Lo studioso, che ha ricostruito nel dettaglio la posizione della Curia di Pompeo (il risultato è visibile nel nuovo Atlante di Roma Antica da lui curato per Electa), ha già sollevato il problema della grande opportunità di riportare alla luce la Curia con l’occasione che si offre per lo spostamento del capolinea del tram numero 8.

«SCAVARE VERSO LE MURA DEI PALAZZI» - Nell'Atlante di Carandini emerge la necessità di scavare in quella porzione di terreno che partendo dalla «tamponatura del muro cementizio» (che si vede nel sito archeologico di Largo Argentina a ridosso del Teatro e in particolare in direzione dei palazzi che affiancano il teatro a sud), proseguisse poi fino alle mura degli immobili, creando uno spazio archeologico sufficiente a vedere abbastanza della Curia che poi potrebbe essere anche ricoperto e chiuso.

INDAGARE SUI SEGRETI DELLA CURIA - Quanto alle nuove rivelazioni fatte dall’archeologa Marina Mattei responsabile degli scavi nel sito archeologico e in particolare dell’individuazione del muro cementizio con cui Augusto avrebbe chiuso la Curia di Pompeo negli anni successivi alla morte di Giulio Cesare, Andrea Carandini premette subito un’importante precisazione: «Conosco bene quella tamponatura sovrastata da un pino, ma non riguarda l’ingresso della Curia bensì il retro. La Curia si apriva infatti dalla parte opposta».

STATUA DI POMPEO DELLA CURIA

«Non sono mancati i progetti per rendere quelle rovine raggiungibili e comprensibili, ma fino a oggi nulla è stato fatto. – ha scritto poco tempo fa l’archeologo - 

Se dalla strada dove è la stazione del tram ci si affaccia sui ruderi, si osserva, subito al di sotto e dietro al tempio rotondo, un muro che ingloba una nicchia, dalla quale spunta un pino. 

E la nicchia del salone (440 metri quadrati) in cui era alloggiata la statua di Pompeo, ai piedi della quale cadde Cesare. Muro e nicchia sono il retro della Curia di Pompeo, che per il resto si estende sotto la strada».

«La Curia si apriva in fondo al portico dietro il teatro di Pompeo e le case moderne si dispongono ancora secondo teatrali semicerchi. Il portico conteneva viali alberati, boschetti, bacini d'acqua. Le strade attuali ricalcano quei percorsi. La Curia era decorata, all'interno e su tre lati, da colonne e nel colonnato era la nicchia con la statua di Pompeo».

«Nella “Vita di Cesare” di Plutarco leggiamo: “Cesare si accasciò contro il piedistallo su cui era la statua di Pompeo. Fu inondato di sangue, sicché parve che Pompeo stesso guidasse la punizione del rivale disteso ai suoi piedi”. Secondo lo storico Cesare cadde sul pulpito al di sotto la statua, che aveva ai lati - sopra bassi gradini? - i seggi dei senatori…». 

«Lo spostamento del tram sarebbe l' occasione - prosegue Carandini - per mettere in luce la Curia (resterebbero da scavare 1.740 metri quadrati). Cosi si potrebbe accedere, dietro ai templi, al salone dello straordinario evento. Un Paese civile si precipiterebbe...».

C’è qualcuno, a Roma, che voglia ascoltare la voce di Carandini e la sua proposta? Non interessa a nessuno vedere il luogo in cui è stato ucciso Giulio Cesare?

(Paolo Brogi - 2012)


BIBLIO

- Plutarco - Vita di Pompeo - X -
- Filippo Coarelli - Guida archeologica di Roma - Arnoldo Mondadori Editore - Verona - 1984 -
- Famiano Nardini - Roma antica - Roma - 1771 -
- John Henry Middleton - The remains of ancient Rome - University of Michigan Library - 1892 -
- Giulio Cesare, trovato il punto esatto in cui fu pugnalato da Bruto - Il Giornale - 11 ottobre 2012 -
- Barry Strauss - La morte di Cesare: L'assassinio più famoso della storia - Laterza - 2015 -
- Michael Parenti - The Assassination of Julius Caesar: A People's History of Ancient Rome - The New Press - 2003 -



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