LEGIO XXVII DI CESARE



LA BATTAGLIA DI FARSALO
La legio XXVII di Cesare fu una legione di epoca tardo repubblicana che venne reclutata da alcuni emissari di Giulio Cesare, tra i quali vi era Marco Antonio, ed allenata dai veterani della legio X, che aveva però almeno in parte, combattuto in Gallia, per affrontare la Guerra Civile combattuta tra Cesare e Pompeo dal 49 al 45 a.c.
La troviamo alla fine di dicembre del 49 a.c. a Brundisium (Brindisi), pronta ad attraversare il Mare Adriatico con altre legioni. Agli inizi di aprile del 48 a.c. fu inviata agli ordini del legatus legionis Lucio Cassio Longino Varo in Thessalia (Tessaglia) ed Aetolia (Etolia), in Grecia, per assicurare questi territori a Gaio Giulio Cesare.

Partecipò poco dopo alla battaglia di Dyrrhachium, combattuta nell'estate del 48 a.c. nei pressi di Durazzo (Albania) tra gli eserciti di Gneo Pompeo Magno (106 - 48 a.c.) e quelli di Gaio Giulio Cesare (101 0 100 a.c. - 44 a.c.) nel corso della II guerra civile di Roma.
Cesare fece costruire intorno al campo di Pompeo una linea di trincee, a semicerchio; un'altra più interna, di difesa, fu fatta costruire da Pompeo. La mancanza d'acqua costrinse Pompeo a forzare il blocco. Cesare tentò con le sue legioni di separare il grosso delle truppe pompeiane dal resto dell'esercito ma non gli riuscì e venne sconfitto.
Il successivo 9 agosto la legio XXVII partecipò alla decisiva battaglia di Farsalo. Lo scontro decisivo fra Cesare e Pompeo avvenne in Tessaglia, in una zona pianeggiante in cui la potente cavalleria di Pompeo avrebbe potuto sfondare l’ala destra dell’esercito nemico. 
Ma Cesare prevedendolo lasciò un corpo di riserva che uscito allo scoperto all’improvviso spezzò la manovra pompeiana. Così nonostante Pompeo disponesse di un numero di forze doppio, fu sconfitto.



Dopo Farsalo la legione XXVII passo in Acaia, quindi a Rodi, per giungere in Egitto nel settembre del 47 a.c. agli ordini di Quinto Fufio Caleno, che aveva già combattuto nel 51 a.c. in Gallia come legato di Cesare, per aiutare ancora Cesare nella difficile situazione egiziana.
 
Ma l’Egitto era in preda alla guerra civile fra Cleopatra VII e suo fratello Tolomeo XIII, cui partecipò al seguito di Cesare e in favore di Cleopatra che venne posta sul trono. La XXVII rimase in Egitto fino a poco prima della morte di Cesare (marzo del 44 a.c.).

Alla morte del dittatore la XXVII di Cesare si trovava in Siria, pronta ad entrare in azione nella prevista campagna di Cesare contro i Parti, battaglia naturalmente che non avvenne. Sappiamo anche che fu di stanza nella provincia romana di Macedonia, anche se non sappiamo con precisione in quale periodo. 

Molto probabilmente passò, insieme ad altre legioni schierate in Oriente, dalla parte di Gaio Cassio Longino (86 - 42 a.c.) e quindi dovrebbe aver militato nel campo dei cesaricidi nella battaglia di Filippi, con la loro sconfitta da parte di Ottaviano e Marco Antonio.

In seguito la legione fu reintegrata tra le forze dei triumviri, in particolare con Ottaviano di cui abbracciarono la causa in qualità di erede di Cesare, partecipando poi alla battaglia di Azio (31 a.c.), una battaglia navale che concluse la guerra civile tra Ottaviano e Marco Antonio; quest'ultimo alleato al regno tolemaico d'Egitto di Cleopatra.

Sembra che sia stata sciolta nel 30 a.c. quando Ottaviano riformò l'esercito romano, o comunque non più tardi del 14 a.c., quando furono congedati tra i 105.000 ed i 120.000 veterani.


BIBLIO

- J. R. Gonzalez - Historia del las legiones romanas - Madrid - 2003 -
- Joanne Berry, Nigel Pollard - The Complete Roman Legions - ed. Thames Hudson - 2012 -
- H. M. D. Parker - The Roman Legions - New York - 1993 -
- H.Parker - Roman legions - Cambridge - 1928 -
A. Goldsworthy - Storia completa dell’esercito romano -
G. Cascarino - L’esercito Romano - Vol. II E.N. -


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