ALESSIO IV ANGELO (1182 - 1204)



ALESSIO IV


Nascita: 1182 Costantinopoli
Morte: 8 febbraio 1204
Regno: 1203 - 8 febbraio 1204
Padre: Isacco II Angelo
Madre: Irene


« Il Tempo, nel suo scorrere perpetuo e irresistibile, trascina via con sé tutte le cose create, e le sprofonda negli abissi dell'oscurità, siano esse azioni di nessun conto o, al contrario, azioni grandi e degne di essere celebrate, e pertanto, come dice il grande poeta tragico, "porta alla luce ciò che era nascosto e avvolge nell'oscurità ciò che è manifesto [Sofocle]". Ma il racconto dell'indagine storiografica è un valido argine contro il fluire del tempo, e in certo modo costituisce un ostacolo al suo flusso irresistibile, e afferrando con una salda presa quante più cose galleggiano sulla sua superficie, impedisce che scivolino via e si perdano nell'abisso dell'Oblio.»

(Anna Comnena, Proemio dell'Alessiade)

Alessio IV Angelo (in greco: Αλέξιος Δ' Άγγελος) è stato un imperatore bizantino che fu basileus dei romei dal 1203 fino alla sua morte. Era figlio dell'imperatore Isacco II Angelo e della sua prima consorte, Irene, una nipote di Manuele I Comneno.

Quando era ancora un ragazzo venne fidanzato dal padre ad una principessa russa di Kiev. Spodestato il padre nel 1195 dallo zio Alessio III, fu lasciato libero, per la sua giovane età, ma sorvegliato. Nel 1201 lo zio imperatore lo condusse con sé in Tracia.

Ma qui Alessio riuscì a fuggire su una nave pisana, che lo trasportò in Italia. Visitò Innocenzo III che lo appoggiò e lo inviò poi a Filippo di Svevia, imperatore eletto, suo cognato.



LA IV CROCIATA

Fu l'ultimo sovrano della dinastia degli Angelo e per conquistare il trono portò l'armata della Quarta Crociata alla conquista di Costantinopoli. La sua incapacità di mantenere le promesse fatte fu la causa infine del crollo dell'impero bizantino, dopo il sacco di Costantinopoli.

Alessio fu imprigionato dallo zio Alessio III; quando questi spodestò il fratello, Isacco II, anch'egli incarcerato, e accecato. Riuscì a fuggire e si rifugiò presso Filippo di Svevia. Nel 1202, dopo la presa di Zara da parte dell'armata crociata, prese contatto con Bonifacio I di Monferrato, capo della spedizione, ed Enrico Dandolo doge di Venezia, stipulando con i capi latini il Trattato di Zara.

Con questo patto Alessio, in cambio dell'aiuto fornito dai crociati per fargli conquistare il trono, si impegnava a fornire aiuti economici e militari alla loro impresa, e inoltre ad impegnarsi affinché il clero greco riconoscesse la superiorità del Papa, ricomponendo in questo modo lo scisma aperto nel 1054. I crociati, già diretti in Egitto, accettarono, sperando in questo modo di riuscire a saldare il debito contratto con la Repubblica di Venezia, la cui flotta trasportava la spedizione.

Il 24 giugno i crociati arrivarono in vista della capitale imperiale; due giorni dopo, Alessio cercò di farsi proclamare imperatore dalla popolazione, che invece lo respinse, considerandolo un traditore, soprattutto per il suo impegno a far accettare alla Chiesa orientale la supremazia di Roma.

L'assedio durò fino alla notte tra il 17 e il 18 luglio, quando i crociati, guidati dall'anziano doge Enrico Dandolo, scalarono le mura e tentarono di entrare in città. Costantinopoli vide i soldati crociati mettere in atto una terribile e poco cristiana carneficina: Alessio III prima si nascose nel palazzo, poi fuggì via nave.
 
INGRESSO DEI CROCIATI A COSTANTINOPOLI
 

INCORONAZIONE

La popolazione di Bisanzio trasse Isacco II fuori dalla prigione e questi, rivestito degli indumenti imperiali, ricevette il figlio. Solo ad agosto Alessio salì al trono come Alessio IV, ma fu costretto ad accettare Isacco come co-imperatore. Forse per rafforzare il suo potere, ottenne dai crociati che non ripartissero subito per l'Egitto, come altrimenti avrebbero fatto, ma si fermassero fino alla primavera successiva.

Ma già in autunno, dopo una sfortunata campagna congiunta in Tracia, i rapporti tra gli Imperatori ed i Latini si deteriorarono, e la situazione si aggravò a causa dell'ostilità dei greci ai crociati. Il 19 agosto i Latini furono banditi dalla città e in novembre i crociati lanciarono un ultimatum agli Imperatori, affinché rispettassero le promesse del Trattato di Zara.

Alessio e Isacco erano riusciti ad alienarsi oramai tutti gli alleati: il popolo ed il clero osteggiavano la loro politica religiosa, i Latini pretendevano il soddisfacimento delle promesse ed ora anche il palazzo si mosse contro di loro, a causa della loro azione di governo considerata troppo prona ai voleri dei soldati occidentali.

L'8 febbraio del 1204 una congiura portò al potere Alessio Ducas, un alto cortigiano di famiglia imparentata coi Comneni e gli Angeli, che divenne abilmente capo della fazione antilatina che odiava sia Isacco II che Alessio IV, che subito si sbarazzò dei suoi predecessori spodestati: Alessio fu fatto strangolare insieme al padre.
    

BIBLIO

- Georg Ostrogorsky - Storia dell'Impero bizantino - Milano, Einaudi, 1968 -
- Gerhard Herm - I bizantini - Milano - Garzanti - 1985 -
- Niceta Coniata - Grandezza e catastrofe di Bisanzio - Milano - Mondadori - 1994 -
- John Julius Norwich - Bisanzio - Milano - Mondadori - 2000 -
- Silvia Ronchey - Lo stato bizantino - Torino - Einaudi - 2002 -
- Giorgio Ravegnani - Imperatori di Bisanzio - Bologna - Il Mulino - 2008 -
- Goffredo de Villehardouin - La conquista di Costantinopoli - Milano - Testi e documenti - 2008 -


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