COLLATIA - COLLAZIA (Città scomparse)



L'ANTICA VIA COLLATINA

Secondo la tradizione Collatia sarebbe stata una colonia di Alba Longa, (Verg., Aen., VI) città a capo della confederazione dei popoli latini (populi albenses), di incerta localizzazione. Alba Longa venne distrutta da Roma sotto il re Tullo Ostilio, dopo l'anno 673 a.c., 

La sua colonia Collatia sarebbe stata fondata dal re latino Silvio, fratellastro di Ascanio, in quanto figlio postumo di Enea e di Lavinia, così almeno narrano Aulo Gellio e Dionigi di Alicarnasso mentre, secondo Tito Livio, Silvio era invece il figlio di Ascanio.

Il grammatico romano Sesto Pompeo Festo riferisce che Conlatia (Collatia), città già scomparsa già ai suoi tempi, si chiamava così perché era il luogo in cui in passato si era usato portare e raccogliere (latino conferre, "raccogliere") le risorse e le vestigia di altre città della zona abbandonate. 



LA VIA CONLATINA

Collatia è collocata da Strabone a circa trenta stadi dall'antica Roma e viene citata tra le scomparse città del Lazio ridotte all'epoca dell'autore a semplici villaggi o tenute agricole. Riferisce inoltre Strabone che la via Collatina (Collatina) partiva in origine dall'antica porta Collatina nelle mura di Roma, anch'essa ormai scomparsa.

La via Collatina era la via romana che, distaccandosi sulla destra dalla via Tiburtina, conduceva a Collazia, nel Lazio; il nome è conservato ancor oggi nella via Collatina e nella via Collatina Vecchia (dove sono visibili alcuni resti dell’antica strada).


GLI SCAVI

Nel 2008 sono stati dissotterrati due tratti della antica Collatina presso il centro commerciale Roma Est a Ponte di Nona, grosso modo fra il VII e l'VIII miglio dalla Porta Tiburtina. Un altro breve tratto è venuto alla luce durante i lavori per la realizzazione del parco Fabio Montagna in zona La Rustica, all'interno del GRA. In parte è stato rinterrato, in parte è visibile all'interno del parco.

L'antichissima città del Lazio, posta a circa 15 km a est di Roma, nella tenuta di Lunghezza, o Castel dell'Osa che dir si voglia, quindi nel Latium Vetus, sarebbe posta giusto al termine dell'antica via Collatina, che recenti indagini archeologiche localizzano nella zona della Rustica e di conseguenza alla città di Collatia. 

Collatia rimase a lungo sotto la dipendenza della città di Alba, finché questa non venne distrutta per opera di Orazio Coclite, e per ordine di Tullo Ostilio. Collazia dopo quella epoca venne governata dai Sabini, forse dopo la morte di Anco Marzio avvenuta l’anno 616 a.c.. Nel racconto di Tito Livio la città fu poi tolta ai Sabini dal re Tarquinio Prisco, il V re di Roma, che la fece governare da suo nipote, figlio di Tarquino Arunte, Egerio, progenitore della famiglia dei Collatini.

A Collatia nacque Lucio Tarquinio Collatino, primo console di Roma insieme a Lucio Giunio Bruto, e marito di Lucrezia, che proprio a Collatia si suicidò, per aver dovuto cedere con le minacce alle richieste sessuali di Sesto Tarquinio, figlio di Tarquinio il Superbo. Fu agli abitanti di Collatia che Bruto rivolse un accorato appello perché si ribellassero alla tirannia dei Tarquini, prima ancora di fare appello ai Romani.

Decaduta poi rapidamente nella repubblica, al tempo di Cicerone (De leg. agr., II, 35) era più che altro un luogo di ville, e al tempo di Plinio (Nat. hist., III, 68) era completamente scomparsa: il ricordo di essa rimase nel nome della via che vi conduceva, la Via Collatina.

LA POSIZIONE

SITO ARCHEOLOGICO

Un tempo si pensava che Collatia corrispondesse all'attuale località di Lunghezza, a est di Roma, dove sorge un castello a guardia del fiume Aniene. Secondo l'archeologo e topografo Antonio Nibby in questo luogo sorgeva la cittadella di Collatia, citata da Tito Livio e nota la violenza usata a Lucrezia, la cui tomba si ipotizzava trovarsi al di sotto del Castello di Lunghezza.
 
Invece il sito della città è stato poi identificato dalla Soprintendenza archeologica, nei pressi del quartiere della Rustica, dove sono stati ritrovati tratti delle mura in blocchi squadrati di tufo, databili fra l'età tardo arcaica e repubblicana, oltre alle 418 tombe a fossa portate alla luce nel 2009.

L'area di questi scavi è tra via Costi, via Amarilli, via Naide e via Nerina, nel parco Fabrizio Montagna e dal dicembre del 2015 alcuni tra i più importanti reperti di questa campagna di scavi sono esposti in una nuova sala del Museo nazionale romano.

Chissà se la presenza di quest’importante pezzo della Roma antica possa portare ad una rivalutazione di questo quartiere periferico. Intanto già si parla dell’ipotetica apertura di un museo.



- ABITARE A ROMA -

Scoperta la città di Collatia al di sotto de La Rustica -

Confermata dalla Soprintendenza la localizzazione dell'antica città latina dopo il ritrovamento di nuovi reperti - di M.G.T. - 1 Ottobre 2013.

Il ritrovamento dell’antica città, famosa per essere stata citata dallo storico Tito Livio che gli attribuiva un ruolo chiave nella rivolta tra Tarquinio Prisco e Tarquinio il Superbo, era stato già annunciato dall’allora capo della soprintendenza Mariarosaria Barbera nel 2009 anche se a quei tempi si parlava solo della scoperta di una necropoli principesca databile tra il VIII e il VII secolo a.c.

Mentre l’annuncio ufficiale dell’estensione al di sotto de La Rustica di una vera e propria città è stato dato solo ora dal responsabile delle indagini Stefano Musco, che ha spiegato: 
La localizzazione di Collatia è stata lunga e controversa. Una delle ipotesi più seguite – continua Musco – collocava questo centro in corrispondenza del Castello di Lunghezza. Però le indagini in quest’area hanno escluso la presenza di un centro abitato ed inoltre si esclude anche l’ipotesi che identificava La Rustica come l’antichissimo centro di Caenina”.



ADNKRONOS 

- Al Museo Nazionale Romano le principesse dell'antica 'Collatia' -

Tre corredi principeschi, uno maschile e due femminili, di cui è stata appena concluso il restauro e lo studio. Sepolture, di cui è stato ritrovato anche il carro da guerra, la spada e lo scettro, rinvenute nel sito archeologico di La Rustica e datate tra l’VIII e il VII secolo a.c. (III e IV periodo della cultura laziale).

Reperti che vengono ora esposti nella nuova sala della sezione 'Protostoria dei popoli latini' del Museo Nazionale Romano, la sala 'Principesse e principi dall’antica Collatia', che è stata aperta oggi alle Terme di Diocleziano a Roma.


BIBLIO

- Strabone - Geografia - V -
- Dionigi di Alicarnasso -  Antichità romane -  III -
- Sesto Pompeo Festo - De verborum significatione - Parte I - Budapest - 1889 -
- W. Gell - The topography of Rome and its Vicinity - Londra - 1846 -
- A. Nibby - Analisi dei dintorni di Roma - Roma - 1849 -
- Westphall - Die Römische Kampagne - Berlino - 1829 -


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