TOLISTOBOGI (Nemici di Roma)



CAMPAGNA CONTRO I TOLISTOBOGI

I Tolistobogi (o Tolostoboci, o Tolistoboi) erano un popolo celtico proveniente dalla valle del Danubio, 
che nel III secolo a.c. avevano attraversato il Bosforo (lo stretto che unisce il Mar Nero al Mare di Marmara) per insediarsi nella Frigia orientale, poi divenuta Galatia. I Tolistobogi facevano parte della tetrarchia dei Galati, ed avevano come capitale la città di Bloukion. 

I Celti erano organizzati in tre tribù: gli Ambitouti, i Tosiopi e i Voturi; quelli che abitano a Mæonia e Paphlagonia sono chiamati Trocmi. 

La Cappadocia si estende a nord-est della Galazia, le sue parti più fertili sono possedute dai Tectosage e dai Teutobodiaci. Queste sono le nazioni da cui quelle parti sono occupate; e sono divise in popoli e tetrarchi, 195 in numero. Le sue città sono: 
- tra i Tectosages, Ancyra; 
- tra i Troemi, Tavium; 
- tra i Tolistobogi, Pessinus. 

"I popoli più noti di questa regione sono: 
gli Actalenses, gli Arasenses, i Comenses, i Didienses, i Hierorenses, i Lystreni, i Neapolitani, gli Eandenses, i Seleucenses, i Sebasteni, i Timoniacenses, e i Thebaseni. 

La Galazia tocca anche Carbalia a Pamphylia, e la Milyæ, su Baris; anche Cyllanticum e Oroandicum, un distretto di Pisidia, e Obizene, e una parte di Lvcaonia. Oltre a quelli già citati, i suoi fiumi sono il Sangarius e il Gallus, dai quali ultimi i sacerdoti della Madre degli Dei hanno preso il loro nome".

(Plinio il Vecchio, Storia naturale, 5.41)

LA GALATIA IN ROSSO

I tetrarchi dei Tolistobogi del 189 a.c., gli unici di cui si conosca il nome, furono: Combolomaro, Eposognato, Gaudoto e Orgiagone. Quell'anno la maggior parte dell'Asia Minore occidentale finì sotto il controllo Romano sotto la supervisione di Scipione l'Africano, che venne eletto princeps senatus per la terza volta.

Nello stesso anno, senza aver ricevuto il consenso del Senato romano, in Asia minore, Gneo Manlio Vulsone, stanziatosi nel quartier generale di Sardi, condusse l'armata romana a combattere per conto dell'alleato Eumene II di Pergamo contro le popolazioni celtiche dei Galati. 

Questi furono sconfitti in due principali battaglie: la prima si combatté presso l'Olimpo contro i Tolostobogi; la seconda contro i Tectosagi presso il monte Magaba. Roma sciolse pertanto la Lega Etolica. Quando Manlio Vulsone ritornò a Roma fu accusato di aver minacciato la pace fra i Seleucidi e Roma e non gli venne concesso il trionfo, assolto poi da tali accuse celebrò il trionfo nel 187 a.c.

Nella metà del I secolo a.c. ebbero l'egemonia della lega dei Galati con il loro re Deiotaro, che fece alleanza con Augusto facendo così entrare la Galazia nell'orbita romana nel 25 a.c., data dell'annessione in seguito alla morte dell'ultimo re Aminta.

IL GALATA MORENTE


BIBLIO 

- Strabone - Geografia - XII - 3 -
- Tito Livio - Ab Urbe Condita -XXXVIII - 19 -
- Venceslas Kruta - Les Celtes. Histoire et dictionnaire - Bouquins - 2000 -
- Sanson, Guillaume - Galatia cujus Populi Tolistobogi, Tectosages, Trocmi, mox Provinncia sub Romanis in Primam et Secvndam divisa et in ea Romana Itineraria ex Tabula Peutingeriana et ex Antonio descripta - Ed. Mariette, Pierre - Paris - 1678 -


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