GENS PETREIA




La Gens Petreia fu una gens plebea, originaria della città di Atina (Prov. di Frosinone - Lazio) I membri di questa gens sono menzionati per la prima volta verso la fine del II secolo a.c., con la fama di ottimi combattenti. Si pensa che Petreius sia un cognome patronimico, derivato dal praenomen osco Petrus o Petro.

Dal momento che il primo dei Petrei menzionati proveniva da Atina, nel Sannio, sembra probabile che la famiglia fosse di origine sannita. L'unico praenomen usato dai Petreii furono Gnaeus e Marcus. Nelle iscrizioni si trovano: Marcus, Gaio, Lucio e Quinto, mentre altri nomi sono poco usati.



I MEMBRI RICORDATI

- Gneo Petreio -
GNAEUS PETREIUS
Le uniche notizie sulla sua vita ci sono date da Plinio il Vecchio nel XXII libro della Naturalis Historia. Questi narra che Petreio ricevette l'onorificenza della corona di gramigna (o corona d'erba in latino: corona graminea), un'alta onorificenza della Repubblica e dell'Impero, il massimo simbolo di valore militare e spettava al comandante che avesse salvato un esercito assediato o a colui che avesse, con il proprio intervento, salvato un esercito dalla sicura distruzione). 
Venne conferita a Gneo Petreio per aver compiuto un atto di eroismo durante la Guerra contro Cimbri e Teutoni. Durante una spedizione contro i Cimbri nelle foreste svizzere fece presente al comandante della sua legione che si stavano dirigendo verso un'imboscata dei nemici, ma il comandante non gli diede ascolto. Petreio decise allora di ucciderlo e di prendere il comando della legione, riuscendo appena in tempo a farla schierare e a tenerla pronta per l'attacco dei Cimbri che arrivò poco dopo. Grazie alla sua prontezza e al suo coraggio la legione sconfisse così i nemici.  VEDI

- Marcus Petreius - generale romano appartenente alla Gens Petreia, partigiano di Pompeo Magno e nemico di Cesare. Dopo la sconfitta di Tapso ed il duello con il re Giuba I, Marcus fuggì da Zama, sbarcò in Liguria ad Alba Docilia (Albisola) e si rifugiò sugli Appennini accolto da una tribù di Liguri.

- Marcus Petreio
Fu un centurione romano della fazione di Giulio Cesare. Apparteneva all'VIII legione di Gaio Giulio Cesare al tempo della guerra gallica. Dimostrò sempre un grandissimo valore in battaglia, combattendo sempre allo stremo delle sue forze per ottenere la vittoria per Cesare; e proprio la sua audacia lo portò alla morte gloriosa.
Durante l'assalto delle truppe cesariane alla rocca di Gergovia, la foga dell'ottava legione giunse fino alle mura: lì Petreio e la sua centuria riuscirono ad entrare ma ben presto si ritrovarono circondati. Allora Petreio in un ultimo gesto di altruismo verso i suoi, decise di rimandarli indietro e di trattenere i Galli il più possibile sul posto. Dopo aver ucciso una decina di Galli, stremato dai dardi che piovevano dalle mura, morì eroicamente riuscendo però a salvare la vita ai suoi.

- Marco Petreio -
(110 – 46 a.c..) , figlio di Gneo Petreio, fu il primo della sua famiglia a diventare senatore. Iniziò la sua carriera militare circa nel 90 a.c. diventando prima tribuno militare, poi prefetto. Nel 62 a.c. divenne legato del proconsole Gaio Antonio Ibrida, governatore della Macedonia (62/61 a.c.) e come tale guidò l'esercito romano sconfiggendo  Lucio Sergio Catilina presso Pistoia, mentre lo stesso Ibrida rimase lontano dalla battaglia. 
Non concedendo tempo ai congiurati costretti ad una ritirata strategica, Petreio, aiutato da Publio Sestio, riuscì a costringerli in un passaggio angusto tra due montagne che conduceva ad una rupe. Lì i congiurati, tra cui Catilina, si ritrovarono chiusi in trappola ma comunque resistettero all'impeto dei legionari. Allora Petreio raggiunse le prime file assieme ad una cohors praetoria (la coorte che fungeva da protezione del condottiero) determinando le sorti della battaglia che finì nel giro di poche ore. La vittoria di Petreio fu schiacciante  e le perdite romane di appena un centinaio di uomini, mentre per i congiurati non ci furono superstiti, compresi Catilina e Manlio, il braccio destro del cospiratore. 
CATILINA
Dopo questa vittoria, Petreio si alleò con Catone, contro il primo triumvirato nel 59 a.c. Nel 55 a.c. si ritrovò come amministratore in Spagna insieme a Lucio Afranio, mentre il governatore ufficiale, Pompeo, rimase a Roma. Nel 49 a.c. scoppiò la guerra civile; Cesare, dopo aver preso il controllo di Roma si diresse verso la Spagna e dopo una serie di piccoli scontri circondarono gli uomini di Petreio e di Afranio sche si arresero presso Lerida. Petreio chiese di essere ucciso per la vergogna della sconfitta, ma Cesare li risparmiò. 
Ma la clemenza di Cesare non fu ricompensata e i due legati si recarono in Grecia per unirsi alle forze pompeiane ma dopo la battaglia di Farsalo del 48 a.c., Petreio e il suo amico e alleato Catone si rifugiarono nel Peloponneso e poi in Nord Africa, dove riorganizzarono la resistenza. Petreio e Tito Labieno riuscirono ebbero alcune vittorie sull'esercito di Cesare. 
Dopo la battaglia di Tapso, dove Gaio Giulio Cesare sconfisse l'esercito pompeiano sotto Metello Scipione, Petreio fuggì insieme al re numida Giuba I e nei pressi di Zama, i due decisero di cercare la morte in un duello. Nello scontro concordato Petreio uccise il re numida con relativa facilità, e poi si suicidò con l'aiuto di uno schiavo. VEDI

- Marco Petreio -
M. f., Figlio di Marcus Petreius, il legato di Pompeo, viene riferito da Orosio (storico cristiano) per essere stato catturato dopo la battaglia di Thapsus e messo a morte per ordine di Cesare; tuttavia, Orosio attribuisce erroneamente un destino simile alla famiglia di Faustus Cornelio Silla, figlio di Silla, quindi questo racconto del destino di Petreius è altamente sospetto.



I PETREII NELLE EPIGRAFI

- Petreia -
sepolta a Milevum in Numidia (di venticinque anni)

- Petreia
C. f. Celerina, sorella di Gaius Petreius Rufinus, insieme al fratello dedicò un monumento alla loro madre, Floria Rufina, a Terventum inel Sannio.

- Petreia -
M. f. Clara, Moglie di Marco Asinio Triarius, sepolto a Nertobriga Concordia Julia nella Hispania Baetica.
CESARE

- Petreia -
M. l. Prota, una liberta sepolta a Roma.

- Petreia -
C. f. Faustina, sepolta a Sicca Veneria in Africa Proconsularis, di trentanove anni.

Petreia - 
P. f. Januaria, sepolta a Mustis, all'età di settantacinque anni.

Petreia Extricata - 
 sepolta a Castellum Elefantum in Numidia, ottantenne. 

- Petreia Felicitas
 sepolta a Cartagine in Africa Proconsularis, di trentotto anni, dieci mesi e dodici giorni. 

- Petreia Hospitis
Sepolta a Castellum Tidditanorum in Numidia (di venticinque anni)

- Petreia Bonifatia
vissuta nell' Africa Proconsularis, poi sepolta nell'attuale sito di Borj El Amri (Tunisia) a sessantacinque anni. 

- Petreia Iacchi
f. Helis Maxima, vissuta in Siria, di venticinque anni, sepolta vicino a Zahlé (Libano). 

- Petreia Januaria
sepolta a Castellum Elefantum, all'età di novant'anni.
 
- Petreia Kasta
sepolta a Castellum Elefantum, all'età di novantacinque anni.
- Petreia Laeta
sepolta a Castellum Elefantum, all'età di novantacinque anni.
- Petreia Marcella
ha dedicato un monumento a suo marito, Martialis Cobelcus, a Emerita in Lusitania. 

- Petreia Marisa
sepolta a Castellum Elefantum, all'età di centocinque anni.
- Petreia Paula
sepolta a Castellum Tidditanorum, all'età di centocinque anni.- Petreia Turpa - una liberta sepolta ad Aesernia nel Sannio. 
 
- Petreia Rustica
 sepolta a Castellum Elefantum, all'età di novantacinque anni.

- Quinto Petrei
in una iscrizione del Nemus Dianae nel Lazio. 

- Marcus Petreius
S. f. Callisto, sepolto a Roma, nel I secolo d.c., a quindici anni e trentacinque giorni. 

- Lucius Petreius
POMPEO
L. l. Felix, un liberto di nome in un'iscrizione da Brixia.
 
- Gaius Petreius Fortunatus
sepolto a Mustis in Africa Proconsularis, a settantun anni.
 
- Lucio Petreius Gentianus
sepolto a Roma con un monumento di suo fratello, Lucio Petreius Saturnino.
- Marcus Petreius
L. f. Mustulus, sepolto a Mustis, a quarantotto anni. 

- Lucius Petreius
L. f. Ottaviano, sepolto a Mustis, a ottantacinque anni. 

- Quinto Petereo Quieto
sepolto a Castellum Celtianum in Numidia, a cinquantacinque anni. 

- Gaius Petreius
C. f. Rufinus, insieme a sua sorella Petreia Celerina, dedicò un monumento alla loro madre, Floria Rufina a Terventum. 

- Lucio Petreius Saturnino
costruì un monumento a Roma per suo fratello, Lucio Petreius Gentianus. 

- Gaius Petreius Sodalis
sepolto a Castellum Elefantum, a settant'anni. 

- Quintus Petreius
Q. l. Stabilio, un liberto sepolto a Venusia in Samnium.
- Marcus Petreius Stazio
in un'iscrizione a Roma. 

- Quintus Petreius
Q. l. Strenuus, un liberto sepolto a Venusia, a vent'anni. 

- Lucius Petreius Victor - nominato in un'iscrizione vicina a Mataró, già parte dell'Hispania Tarraconensis. 

- Marcus Petreius Victor
 sepolto a Castellum Tidditanorum in Numidia, di quattordici anni.


BIBLIO

- Andrea Frediani, Sara Prossomariti - Le Grandi Famiglie di Roma Antica - Roma - Newton Compton Editori - 2014 -
- Edward Gibbon Nomina Gentesque Antiquae Italiae (1763-1764) -
- Mario Enzo Migliori - L’Origo Gentis Romanae. Ianiculum e Saturnia - 2015 -


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