PORTA FLUMENTALIS (Porte Serviane)



PORTA FLUMENTANA

"Era questa cosi chiamata perchè trovavasi in vicinanza del Fiume Tevere e perchè da questo era facilmente inondata nelle escrescenze. Alcuni han creduto che fosse situata presso la odierna porta del Popolo ma questa opinione è tanto erronea quanto è certo che il Campo Marzio ove sarebbe stata quella situata in questi tempi non era entro il recinto di Roma. 

Vi è stato chi l'ha pur collocata tra il Quirinale ed il Capitolino verso quella parte chiamata oggi Macel de Corvi, ragionando su di alcun espressioni di Tito Livio e Cicerone. Tito Livio però mostra in altro luogo con più chiarezza che la porta Flumentana era situata vicino al Tevere verso il ponte oggi detto de Quattro Capi. 

Parlando infatti questo storico di una escrescenza del fiume ci assicura che l'impeto dell'Acque rovesciò due Ponti e molti edificj vicino alla porta Flumentana. Se questa porta non fosse stata molto prossima al Tevere è improbabile che la violenza del Fiume avesse diroccate le fabbriche prossime alla porta medesima."

(Annali di Roma - Luigi Pompili Olivieri - 1836)

In effetti anche se il nome indica la locazione della Porta Flumentana (o Flumentalis) accanto al fiume Tevere, in genere gli studiosi la collocano nell'area tra il Campidoglio, il Palatino ed il Tevere, probabilmente presso la chiesa di S.Teodoro, all'inizio di quello che ancora oggi si chiama Vico Jugario (dove però sembra debba collocarsi anche la Porta Carmentalis), o poco distante, tra questa posizione ed il Tevere.  Secondo altri deve ubicarsi nella zona del Tempio di Portunno.

Di certo la porta si trovava in quella zona dell'ansa del Tevere, subito dopo l'isola Tiberina, che fino in epoca augustea era regolarmente soggetta ad inondazioni ad ogni piena del fiume, con danni anche ingenti in tutta l'area che, col tempo, si era andata popolando anche fuori dalla porta, dove il terreno e le case costavano molto meno.

C'è da chiedersi però il motivo della vicinanza tra la Porta Flumentana e la Porta Carmentalis, che avevano la stessa funzione di accesso verso il Campidoglio dalla zona del Foro Boario, ma la questione tra gli studiosi è ancora aperta.

La Porta Flumentana si apriva, con asse ovest-est, sul Vicus Tuscus, lussuosa via commerciale, il cui nome deriva dal fatto che la via era il centro economico della colonia di immigrati etruschi (Tusculani) che si erano stanziati in quell'area, posta tra il Campidoglio ed il Velabro, esposta ai frequenti disastri causati dagli straripamenti del Tevere.

Di certo i raffinati etruschi insegnarono alle mogli dei pastori-soldati romani a vestirsi, truccarsi e pettinarsi con molta raffinatezza e sicuramente vi installarono un florido commercio con oggetti di lusso locali e stranieri. si comprende meno perchè avessero scelto un territorio così afflitto dai frequenti straripamenti del Tevere.


LA PORTA FLUMENTANA OGGI PORTA del POPOLO

Festo dice:
"Questa Porta di Roma chiamavasi Flumentana perchè un Ramo del Fiume Tevere quivi presso scorrea." 
Ella però non era ove è or quella del Popolo, ma sulla ripa Tiberina dove al presente sorge il Palazzo Farnese) poco distante dal Campo di Flora, volgarmente detto Campo di Fiore, e dirimpetto alle Mura della Città edificate dal Re Anco sul Ianicolo o Monte Gianicolo.
E quindi Tito Livio nel Capitolo 21 del Lib 34 
"Il Tevere con impeto più infesto di prima inondata la Città distrusse diece Ponti e molti Edifici particolarmente nelle vicinanze della Porta Flumentana".

Credo che Aureliano la facesse trasportare nel sito presente allor che vi distese le Mura di Roma e fissatala sulla via Flaminia fece che le fosse dato ancora lo stesso nome. Vien nominata del Popolo dal nome latino forse dell'Albero Pioppo perch'era poco distante dal Mausoleo d'Augusto ombreggiato allora da tali altissimi alberi o forse perchè Augusto avea concesse all'uso del Popolo le selve intorno a quell'Edificio.

Più verisimile, anzi vero, però sembra che tal nome a detta Porta derivasse dalla Chiesa contigua dedicata alla Vergine Madre di Dio edificatavi dal Pontefice Pasquale II XX Come all'Avvocata del Popolo Romano, quella Città, non che per tutto altrove, dove sogliono le genti nominar le Chiese col nome del Santo cui son dedicate, e perciò la suddetta Chiesa fu ed è la Madonna del Popolo onde parimente l'adiacente Porta della Città contrasse la denominazione. Di più la Plebe delle circostanti contrade si fa gloria del nome di Popolanti. Meravigliomi che la detta Chiesa fusse edificata sulle ruine del Sepolcro di Nerone.

(Bonaventura Von Overbeke)


BIBLIO

- The Monthly Repertory of English Literature - Vol II - Parsons, Galignani e Co. Bestsellers - Paris - 1807 -
- Eutropio - Storia di Roma - Introduzione di Fabio Gasti - Traduzione e note di Fabrizio Bordone -Santarcangelo di Romagna - Rusconi Libri - 2014 -
- Mauro Quercioli - Le mura e le porte di Roma - Newton Compton Ed. - Roma - 2005 -
- Laura G. Cozzi - Le porte di Roma - F. Spinosi Ed. - Roma - 1968 -





1 comment:

Giulia on 1 febbraio 2021 alle ore 11:04 ha detto...

Hai ragione, in realtà solo la prima riga è di Festo, il commento successivo è di Bonaventura Von Overbeke. L'ho modificato. Grazie per avermelo fatto notare.

Posta un commento

 

Copyright 2009 All Rights Reserved RomanoImpero - Info - Privacy e Cookies