PORTA CORNELIA - PORTA SAN PIETRO (Porte Aureliane)



RICOSTRUZIONE DELLA PORTA CORNELIA

La porta Cornelia, oggi non più conservata, si trovava sulla riva destra del Tevere, presso l’angolo sud-orientale del Mausoleo di Adriano e protetta da uno dei suoi torrioni. Il tratto di mura che costeggiava l'argine sinistro del Tevere, fu demolito poi da Papa Alessandro VI Borgia (1492/1503).

Alla Porta Cornelia si accedeva dall’antica via Cornelia (da cui il nome) ricalcata in parte dall’odierna via della Conciliazione, per proseguire oltre il colle Vaticano, e proveniente dal ponte Elio, rinominato oggi ponte Sant’Angelo.

Da qui iniziava anche, seguendo per un breve tratto il fiume e poi piegando a destra presso l'attuale Porta Santo Spirito, la via Aurelia nova, e la porta era infatti chiamata anche “Porta Aurelia”, nome che ha spesso creato confusione con l'altra Porta Aurelia (l'attuale Porta San Pancrazio) da cui partiva la via Aurelia vetus. Secondo alcuni autori il nome di “Aurelia” non deriverebbe dal nome della via, ma dal Mausoleo di Adriano in cui erano sepolti i gloriosi membri della nobile gens Aurelia. 

In epoca cristiana, quando i nomi romani vennero quasi tutti sostituiti da nomi di santi, assunse il nome di “Porta San Pietro”, porta Sancti Petri, in quanto passaggio privilegiato per raggiungere la tomba di Pietro e la basilica vaticana, la cui edificazione cancellò il tratto iniziale della via Cornelia, e a cui era collegata da un lungo portico, ricordato nel VI secolo da Procopio di Cesarea, storico e consigliere di Belisario.

PORTA S. PELLEGRINO - VISTA INTERNA

Secondo alcuni studiosi invece la via Cornelia, attraversato il ponte, presso il Mausoleo di Adriano, incontrava una seconda Porta, che era la vera porta Cornelia, quella che fu chiamata poi nel medioevo "Porta Sancti Petri" o "Porta Aurea".

La via avrebbe percorso il territorio Vaticano (Ager Vaticanus), l'asse di Piazza S. Pietro e della Basilica con la tomba dell'apostolo Pietro, volgendo poi a sinistra per unirsi alla via Aurelia Nuova. Entrambe le strade uscivano da Porta Cavalleggeri per salire le alture sovrastanti il Vaticano, a fianco del seicentesco ramo Paolino dell'acquedotto traianeo, posto a sinistra presso l'attuale cavalcavia dell'Aurelia sull'Olimpica, arrivando poi al bivio dove sorge la chiesa della Madonna del Riposo.

In un resoconto della solenne cerimonia celebrata da papa Leone IV il 27 giugno 852 per l'inaugurazione delle mura leonine, si cita una “posterula”, che forse si riferisce ad un'apertura secondaria nelle immediate vicinanze, la posterula Sant'Angelo, probabilmente verso l'inizio di via della Conciliazione.

Pur essendo scomparsa, diversi documenti antichi la citano come protetta dal torrione sporgente dalla Mole Adriana, il cui inglobamento nelle mura risale agli anni 401-403, quando l'imperatore Onorio inserì nella cerchia cittadina anche il colle Vaticano che già l'imperatore Aureliano aveva invece escluso. 


Secondo altri autori la Porta dovrebbe invece risalire all'epoca aureliana, verso il 270, posta a difesa del ponte Elio che era collegato al mausoleo con due ali di spesse mura che lo proteggevano. Secondo altri ancora la Porta sarebbe stata secondaria già nelle fortificazioni Aureliane e collocata all'interno di una delle ali che collegavano il mausoleo di Adriano al ponte Elio

In un'altra versione la porta Cornelia delle mura aureliane venne denominata “posterula Sancti Angeli” e stava presso la “posterula Saxonum” (poi divenuta porta Santo Spirito) ambedue accessi alla città leonina nelle mura originali aureliane, e riporta infatti una lunga iscrizione di papa Leone IV che celebra con entusiasmo e altisonanza l'edificazione della cinta muraria, già presente sulle altre due porte più antiche:

- Viandante che entri ed esci, ammira questo splendido edificio che papa Leone IV edificò con animo lieto. 
- Belle splendono, in marmo squadrato, queste alte guglie che, lavorate dalla mano di uomini, piacciono per il loro ornato decoro. 
- Monumento dell’epoca dell’invitto Lotario è questa grande opera che il pontefice realizzò in modo trionfale. 
- A te in verità mai nuoceranno guerre di empi né mai più il nemico celebrerà i suoi trionfi, o Roma, prima nel mondo, splendore, speranza, città aurea, alma sei, Roma, come il pontefice ti dimostra nella sua opera. 
- Questa è la città che, dal nome del suo edificatore, si chiama Leonina.
LA PORTA SANCTI PETRI SULLE MURA LEONINE-AURELIANE

Insomma la Porta Cornelia secondo gli studiosi ebbe varie denominazioni in uso nel Medioevo: 
- Porta Aurea, 
- Porta Sancti Petri, 
- Porta Viridaria, 
- Porta S. Peregrini (oggi Porta San Pellegrino), 

che indicherebbero la stessa porta della Città Leonina ai piedi del palazzo pontificio e vicino alla attuale Porta Angelica, ora inserita nel cortile della caserma della Guardia Svizzera, uno degli accessi più antichi da cui i pellegrini provenienti dal Nord entravano in Vaticano. Fu sistemata da Alessandro VI (Rodrigo Borgia 1492-1503) nel 1497, come testimonia una grande targa marmorea, forse ad opera di Giuliano o Antonio da Sangallo. Oggi è nascosta dietro il Colonnato del Bernini.

Non esistono notizie sulla sua struttura originaria e perfino gli accenni sono molto incerti, e non è nemmeno attestato il suo aspetto successivo. Ne esiste una rappresentazione anteriore all'intervento di sistemazione di Alessandro VI  con architrave, una croce ed immagini sacre, ma dopo le modifiche della fine del XV secolo è rappresentata nel 1493 come passaggio ad arco con merli e bugnato.


BIBLIO

- Mauro Quercioli - Le porte di Roma - Newton Compton - Roma - 1997 -
- Laura G.Cozzi - Le porte di Roma - F. Spinosi Ed. - Roma - 1968 -
- Mauro Quercioli - Le mura e le porte di Roma - Newton Compton Ed. - Roma - 2005 -



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