GENS LATERANA



GENS SESTIA

GENS LATERANA
Due famiglie romane usarono il cognome di Laterani: i Sestii ed i Plauzi. 


GENS SESTIA

Lucius Sextius Lateranus

La gens Sextia era una famiglia plebea che allignò a Roma dall'epoca della prima Repubblica all'epoca imperiale. Lucio Sestio Laterano fu il primo plebeo a raggiungere la carica di console, appartenente alla gens Sestia, faceva parte dei patrizi romani chiamati Laterani. Il loro nome fu mantenuto in forma Lateranense perché la Basilica di San Giovanni in Laterano è stata eretta su un terreno appartenuto ai Plautii Laterani. Lateranus è invece il nome latino del Dio del focolare o creatore di forno.

Il membro più famoso della gens fu così Lucius Sextius Lateranus, che come tribuno della plebe dal 376 al 367 a.c., impedì l'elezione dei magistrati annuali, fino al passaggio della lex Licinia Sextia, nota anche come "Rogazioni liciniane". nell'ultimo anno.

Questa legge, portata avanti da Sestio e dal suo collega, Gaio Licinio Calvo, aprì il consolato alla plebe, e l'anno successivo Sestio fu eletto console, il primo console plebeo, ma, solo un altro membro ottenne il consolato durante la Repubblica. Il loro nome è più ricordato nei fasti consolari sotto l'Impero.

Il nomen Sextius è un cognome patronimico, derivato dal praenomen Sextus, cioè "sesto", nel senso di sesto figlio, che doveva appartenere all'antenato della gens. Viene spesso confusa con quella della gens Sestia che invece era patrizia, anche se le due famiglie potrebbero aver avuto la stessa origine.

I principali praenomina dei primi Sestii erano Marco, Lucio e Gaio, i nomi più comuni della storia romana. Alcuni però usavano anche Sesto e Numerio, quest'ultimo piuttosto raro. In seguito usarono spesso Publio, Tito e Quinto. L'epigrafia cita anche Vibius, utilizzato anche dai patrizi Sestius.

La maggior parte dei Sextii sotto la Repubblica non portavano cognomi, oppure avevano solo cognomina personale, invece di cognomi. Tra questi ricordiamo Baculo , Calvino , Laterano , Nasone , Paconiano e Sabino.
 

Lucius Sestius Quirinalis

Il componente di questa Famiglia che batte' monete fu Lucius Sestius Quirinalis Albinianus, figlio di Publius Sestius Quirinalis. Fu Pro Questore nel 43/42 a.c. e segui i cesaricidi Bruto e Cassio in Macedonia dopo l’ assassinio di Cesare. Emise una sola serie di Denari, con multipli in oro e multipli quinari, le cui legende del dritto e del rovescio tramandano: 
D/ L. SESTI PRO Q. con busto della LIBERTA’ , 
R/ Q. CAEPIO BRUTUS PRO COS. Al centro un tripode con apex e simpulum; conio di zecca militare itinerante .


Lucius Sestiius Quirinalis Albinianus

Lucio Sestio Quirinalis Albiniano, fu un aristocratico della tarda Repubblica Romana che, pur avendo tendenze repubblicane, teneva in casa un busto di Bruto. Augusto lo nominò console suffetto nel 23 a.c. per ricoprire un vuoto nella carica.

Sebbene Orazio lo abbia reso oggetto di una delle sue odi, Ronald Syme spiega che era semplicemente per "indicare l' anno di pubblicazione dei primi tre libri" delle sue odi. Syme nota che sebbene Sestius servì come proquestore di Marco Giunio Bruto, "non lascia traccia né del rango né della capacità per la magistratura suprema" e sostiene che "Sestius potrebbe aver condotto una vita tranquilla nel tempo libero". 

Ciò avrebbe potrebbe indicare che Sestius aveva un' avversione per la vita pubblica, una delle caratteristiche di un epicureo, una buona scelta per servire come Console e infatti lo divenne nel 23 a.c., ma all' ultimo momento sostituito da Calpurnio Pisone, in quanto accusato di cospirazione contro Augusto e assassinato durante il suo arresto.

PLAUTIA

GENS PLAUTIA

La Gens Plautia era tra le prime quaranta gens di Roma e la zona lateranense prendeva il nome dai proprietari originali, la famiglia Romana dei Plauzi Laterani che vi possedevano un grande palazzo. 

- Caius Plautius Proculus fu il primo di questa gens a raggiungere il consolato nel 358 a.c.. 

- Aulus Platius fu un lontano parente della prima moglie di Claudio, Plauzia Urgulanilla, e fu suo fratello minore Quinto Plauzio, eletto console nel 36. Dunque Aulus Plautius fu un politico e generale romano durante la metà del I sec. dc. e condusse la conquista romana della Britannia nel 43, di cui fu il primo governatore, dal 43 al 47.

- Tra i membri di questa famiglia il più noto è Plautius Lateranus, console designato, senatore romano (I sec. d. c.), fu espulso dal senato (48) perché amante di Messalina, ma vi fu riammesso da Nerone (55). Venne però accusato verso il 66 di aver preso parte alla congiura di Pisone contro Nerone (Tac. Ann. XI 30, 36, XIII 11, XV 49, 60; Arrian, Epictet. Dissert) e fu giustiziato. La sua casa (aedes Lateranorum) fu confiscata a vantaggio del demanio imperiale; essa era situata nella zona dell'attuale Laterano, che ne conserva il nome.

Le proprietà dei Laterani, con l'annesso palazzo, che Giovenale (Sat. X, 15) definì "egregias Lateranorum ædes", furono confiscate. Fu allora che i loro beni furono confiscati e poi restituiti in seguito, perché sotto Settimio Severo (146 - 211) troviamo un Laterani che vive in Laterano. Nel 161 Marco Aurelio costruì un palazzo nella zona. Nel 226 Settimio Severo restituì una parte dei possedimenti ai Laterani.

Il nome della famiglia rimase comunque alla zona. All'inizio del IV secolo, a ridosso delle Mura Aureliane si trovavano i quartieri delle truppe scelte di Massenzio, gli equites singulares. Costantino, dopo aver sconfitto Massenzio (312), ordinò di distruggere queste caserme, come damnatio memoriae di Massenzio. Il loro palazzo divenne nel 324 d.c. la Chiesa Lateranense. Famosa la loro tomba monumentale.

La Basilica Laterana era l'unica delle tre grandi basiliche costantiniane situata dentro le mura della città. L'edificio originario non era lontano dal Palazzo imperiale fatto edificare da Aurelio (parti del quale sono ancora identificabili nella chiesa di Santa Croce in Gerusalemme).


BIBLIO

- Philippe Lauer - Palazzo Lateranense - Parigi - Ernest Leroux - 1911 -
- Cassio Dione Cocceiano - Historia Romana - libri LXVI-LXVII -
- La falsa Donazione di Costantino - Discorso di Lorenzo Valla sulla Donazione di Costantino da falsari spacciata per vera e con menzogna sostenuta per vera - a cura di Gabriele Pepe - Ponte alle Grazie - Firenze - 1992 -
- Eutropio - Breviarium ab Urbe condita -
- D. Bowder - Dizionario dei personaggi dell'antica Roma - Newton Compton editori - 2001 -
- Sesto Aurelio Vittore - De viris illustribus Urbis Romae -


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