DEI ROMANI SILVESTRI



DIANA

DOMANDE E RISPOSTE

- Chi erano gli Dei Silvestri romani?
Gli Dei Silvestri romani erano divinità abitatrici e protettrici delle selve, delle zone non coltivate, degli alberi spontanei, della macchia, dei cespugli, delle piante e degli animali selvatici.

- Quali erano i nomi degli Dei silvestri romani?
I nomi degli Dei silvestri romani erano: Diana, Marica, Giuturna, Egeria. Feronia, Marte Silvano, Pan, Fauno, Fauna, Abnoba, Silvani, Geni, Panagea, Arduina, Ligodesma, Dafnia, Licea, Cariatide.



DIVINITA' DELLE SELVE

Gli Dei Silvestri sono gli abitatori e i protettori delle selve, Dunque degli alberi, delle piante selvatiche e degli animali. Non necessariamente sono amici dell'uomo che anzi talvolta vedono come nemico delle selve e dei boschi per le sue opere di devastazione. 


DIANA
Dea della caccia e delle selve. 
Per un approfondimento: CULTO DI DIANA


MARICA 
Ninfa dei boschi ne aveva uno a lei sacro presso il fiume Liri.
Per un approfondimento: CULTO DI MARICAE 


GIUTURNA
Divinità delle fonti e delle sorgenti, moglie di Giano e madre di Fonto.
Per un approfondimento: CULTO DI GIUTURNA


EGERIA
Ninfa delle acque e delle sorgenti, protettrice delle puerpere, abitatrice di una fonte del Lazio, amica e consigliera di Numa Pompilio. Onorata a Roma in una grotta ove sgorgava una fonte presso la Porta Capena. Un'altra tradizione narra che Egeria sarebbe stata presente in una fonte del bosco sacro a Diana presso Aricia. Altra tradizione la voleva ancora, abitante di una fonte del bosco di Nemi, sacro a Diana, presso il lago di Nemi.
Per un approfondimento: CULTO DI EGERIA 


FERONIA
Dea latina dei boschi, degli orti e delle fonti. Gli schiavi liberati andavano nel suo tempio a prendere il cappello che li contrassegnava come liberi.
Per un approfondimento: CULTO DI FERONIA 


MARTE SILVANO
Gli Atti degli Arvali testimoniano nel territorio portuense il culto del Dio etrusco Selvans (latinizzato in Silvanus o Mars-silvanus, in associazione a Marte). Dunque Silvano protegge animali e piante ma anche gli uomini dalle malattie, ma occorre guardarsi da lui, perchè è pericoloso per i neonati che mira a condurre agli inferi, e quando una donna ha partorito si pongono tre guardiani che di notte girano attorno al perimetro della casa, che colpiscono con la scure, poi col pestello, e infine spazzano con la scopa.
Per un approfondimento: CULTO DI SILVANO

FAUNO

PAN o FAUNO
Il 15 febbraio, la confraternita dei Luperci, giovani sacerdoti vestiti di pelli di capre appena immolate, occupava il Palatino in nome del Dio Fauno. Essi avrebbero allontanato i lupi dalla comunità e protetto le greggi in nome di Fauno, colpendo soprattutto le donne con fruste di pelle caprina che avevano il potere di fertilizzarle.
Poi a due giovani nobili veniva toccata la fronte con la lana sacrificale ancora sanguinante, successivamente asciugata con un fiocco di lana bagnato nel latte. Sembra ci fosse una commistione tra il Dio Luperco e il Dio Fauno, perchè la capra è legata al Dio Fauno e pure al Dio Silvano e alla fecondità, e spesso l'animale sacro era quello immolato.
Ma il contatto col sangue e col latte sembra rimandare al contatto con la madre e col figlio, dove sacrificare la madre è nutrirsi delle creature della madre, dei prodotti della terra, di cui però siamo anche noi figli. A questo cerimoniale seguiva la risata rituale dei due, che fa pensare a una presa di coscienza che pone fine al dramma della vita e della morte.
Per un approfondimento: CULTO DI FAUNO E FAUNA


ABNOBA 
Dea silvestre e delle sorgenti, identificata con Diana col nome di Diana Abnoba. Era venerata nella Foresta Nera.


SILVANI 
Divinità inferiori dei campi e delle foreste, erano confusi coi Satiri e coi Fàuni a causa del loro aspetto, in quanto anche i Silvàni avevano gambe caprine e due corni in fronte. Da essi la Chiesa Cattolica trasse l'immagine del diavolo.


GENI  
In specie spiritelli a carattere benevolo o (raramente) malevolo, collegati alla natura e ad aspetti dell'esistenza, geni della foresta, dei fiumi. 


PANAGEA
Antica Dea italica che regnava nei boschi.


ARDUINA
Antica Dea della caccia che lanciava le frecce.


LIGODESMA
Dea legata al salice, per un’immagine della Dea in un boschetto di salici sostenuta dalle fronde degli alberi che la avviluppavano.


DAFNIA
Antica Dea dei boschetti di alloro.


LICEA 
Dea lupa delle selve.


CARIATIDE 
Dea dei boschi di noce.


BIBLIO

- Renato Del Ponte - "Nostra Signora delle selve" - in Dei e miti italici - Genova - ECIG - 1985 -
- Plinio il Vecchio - Naturalis historia - III -
- Strabone - Geografia - 5 -
- Robert Graves - La Dea bianca. Grammatica storica del mito poetico - Milano - Adelphi - 2012 -
- Robert Turcan - The Gods of Ancient Rome - Routledge - 1998, 2001 -
- Nonno di Panopoli - Dionysiaca - XIV -
- D. Sabbatucci - La religione di Roma antica - Il Saggiatore - Milano - 1989 -


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