NOVA TRAIANA BOSTRA - BOSRA ( Siria )




Bosra, detta anche: Bostra, Busrana, Bozra, Nova Trojana Bostra, è un'antica città nel sud della Siria, che per un certo periodo fu capitale del regno nabateo (l'area che fungeva da confine fra la Siria e l'Arabia, dall'Eufrate al mar Rosso) e successivamente divenne capitale della Provincia Arabica (creata nel 106 da Traiano e affidata ad un legatus Augusti pro praetore di rango pretorio sotto i romani, detta Arabia Petraea.

Bosra, che in aramaico significa cittadella, è una cittadina dal prestigioso passato, caratteristica per le sue costruzioni in pietra nera di basalto. Situata a circa 140 km a sud di Damasco, nei pressi della frontiera giordana, fu nel passato un importante punto strategico all'incrocio delle vie carovaniere tra Mar Mediterraneo e Golfo Persico e tra l'Anatolia ed il Mar Rosso.

Attualmente è un importante sito archeologico con un ben conservato teatro romano e, dal 1980, fa parte dei patrimoni mondiali dell'umanità della nazione mediorientale.



LA STORIA

Il nome di Bosra è citato nelle preziose tavolette di Tell el-Amarna in Egitto, che risalgono al XIV secolo a.c. e rappresentano la corrispondenza reale scambiata tra i faraoni e i re fenicio e amorrei.
Qui la città viene citata per la prima volta negli archivi del Faraone Akhnaton esattamente nel 1334 a.c.

Dopo la conquista della regione da parte di Alessandro Magno (365 a.c. - 323 a.c.), Bosra fece parte del regno della Dinastia seleucide. Nel 163 a.c., la città venne conquistata da Giuda Maccabeo, l'eroe della ribellione ebraica contro l'oppressione del re Antioco IV Epifane, sovrano di Siria e dell'area palestinese, che, salito al trono nel 176 a.c., aveva tentato di ellenizzare il mondo ebraico e di abolire il monoteismo, nominando sommi sacerdoti greci, obbligando gli Ebrei ad abiurare, pena la morte, proibendo la circoncisione nonché l'osservanza del sabato.

Inoltre consacrò a Zeus un altare del tempio di Gerusalemme. Fece insomma quello che gli ebrei fecero per mezzo di Ezechia (716-687), distruggendo tutti i culti cananei, uccidendo i cittadini o obbligandoli a convertirsi pena la morte. Nel I secolo a.c., la città venne dominata dal regno nabateo e, tra il 70 e il 106 d.c. divenne capitale dei Nabatei sotto il re Rabbel II.

IL DECUMANO
Dopo una lunga campagna Aulo Cornelio Palma Frontoniano, un generale dell'imperatore Traiano, nel 106, sconfisse i Nabatei e per questo fu nominato governatore d'Arabia, dove godette di una forte popolarità.

Traiano nel 105 conquistò la nuova provincia d'Arabia, posta tra il fiume Giordano ed il Mar Morto, zona desertica e povera di risorse, ma fiorente per i commerci con Persia, India ed altri prosperosi centri quali Petra e Bosra, che divenne capitale della Provincia Arabica, col nome di "Nova Traiana Bostra", nonchè sede stanziale della Legio VI Ferrata e poi, dal 123, della Legio III Cyrenaica.

In questo periodo la città assunse importanza strategica e aumentò la sua importanza dal punto di vista economico. Nel 129, la città venne visitata dall'imperatore Adriano. 

Nel III secolo ebbe il periodo di massimo splendore, poi Alessandro Severo (208 -235) il buon imperatore dal motto:«Quod tibi fieri non vis, alteri ne feceris» (Non fare agli altri quel che non vuoi sia fatto a te) la rese colonia per cui si chiamò "Colonia Bostra". 

Infine Filippo l'Arabo (204 - 249), successore di Gordiano III, la dichiarò metropoli cambiando il suo nome in "Colonia Metropolis" ovvero "Filippopoli" per la quale l'imperatore fece coniare una moneta speciale. (244-249). Con i Bizantini fu sede arcivescovile.
RESTI DEL PALAZZO DI TRAIANO
Nel 260, la cerchia di mura fu rinforzata per difesa dagli eventuali assalti dei re sasanidi, ma, nel 269, la città venne conquistata dall'esercito di Palmira della regina Zenobia (240 - dopo 275), che distrusse il tempio di Giove Ammone, nume tutelare della Legio III Cyrenaica.

La base della Legio III Cyrenaica, occupava circa 17 ettari; nel 115 fu colpita da un terremoto e venne ricostruita soprattutto mediante il lavoro di questa legione. La III Cirenaica la ritroviamo ancora a Bosra all'inizio del V secolo.

Fin dal II secolo la città era divenuta sede episcopale; dopo varie vicissitudini Bosra conobbe ancora un periodo di prosperità, nel VI secolo, sotto il regno di Giustiniano I, arricchendosi di nuovi palazzi e nuove chiese, purtroppo molto a spese dei vecchi edifici romani e soprattutto pagani, visto che ormai il cristianesimo era obbligatorio per tutti.

Ma nel 634 verrà conquistata da Khalid ibn al-Walid (592 - 642) considerato il miglior uomo d'armi del periodo islamico classico, tanto da essere normalmente ricordato come la "Spada dell'Islam" (Sayf al-Islām).e da questa data rimase sotto il dominio arabo.

PORTA OCCIDENTALE DEL VENTO

I RESTI ARCHEOLOGICI

Il glorioso passato dell'antica Bosra si evince dai numerosi e splendidi resti archeologici, che possono rivaleggiare con Jerash, Palmyra, e Apamea. Tra questi il monumento più importante è il teatro romano del II secolo d.c., numerose chiese cristiane sorte sui monumenti romani, le strade e le mura. 

La città è stata inserita nella lista dei siti di importanza mondiale dell'UNESCO nel 1980.
Certamente le sue opere d'arte si accrebbero soprattutto quando divenne la capitale della appena fondata Provincia di Arabia, l'Arabia Felix, in seguito alla conquista romana della fertile regione di Hauran nel 106 d.c.

Di certo una nuova era si aprì per la città quando fu integrata nell'impero romano, data l'abitudine degli imperatori romani di abbellire, ingrandire e arricchire le proprie province e soprattutto le proprie colonie. Riedificarle sullo stile romano era il miglior modo per romanizzarle.

Durante il periodo bizantino, la Bosra ebbe un ruolo importante come mercato di frontiera per le carovane arabe. I suoi vescovi hanno preso parte al Concilio di Antiochia. Bosra è la prima città bizantina a cadere nelle mani degli arabi nel 634, durante la fase di espansione islamica. 


Oggi, Bosra è un importante sito archeologico in cui convivono rovine di epoca romana, bizantina e musulmana. La città ha anche monumenti nabatei e romani, chiese cristiane, moschee e madrase.
Vennero edificati nel II secolo: il teatro, diverse cisterne, le terme e forse un ippodromo; risale agli inizi del III secolo l'arco della porta centrale. 

Di questa città, che una volta contava 80.000 abitanti, oggi rimangono importanti resti di edifici nabatei, romani, bizantini. I monumenti più caratteristici rimasti a Bosra testimoniano l'eccezionale valore universale del sito. 

La loro ambientazione, tuttavia, pone problemi perché un villaggio moderno si è sviluppato in mezzo alle rovine. Una politica di reinsediamento istituita dalla Direzione Generale delle Antichità e dei Musei (DGAM) consente alla maggior parte delle famiglie di trasferirsi in nuove case al di fuori delle vecchie mura cittadine. 

Alla fine di questa operazione, la città vecchia sarà nuovamente abbandonata per essere completamente portata alla luce e diventare una città morta che rinascerà come museo all'aperto.
IL TEATRO

IL TEATRO

Il suo monumento più caratteristico è il teatro romano del II secolo, probabilmente costruito sotto Traiano, che è stato completamente preservato. E 'stato fortificato tra il 481 e il 1251.

Il teatro romano del II secolo, eccezionalmente intatto e completo con la sua galleria superiore, fu incorporato nelle successive fortificazioni per creare una potente cittadella a guardia della strada di Damasco, costituendo così un risultato architettonico unico.

Venne costruito con pietra basaltica, risalente alla prima metà del II sec. e poteva contenere seduti fino a 15.000 spettatori che potevano essere accomodati o evacuati in soli 15 minuti. La scena e il frontescena sono ben conservati, mancano però i marmi policromi che lo rivestivano, e delle colonne corinzie che lo decoravano, è rimasto solo il primo ordine.
CHIESA A TRE NAVATE DELLE TERME SUD

LA BASILICA

I resti della basilica del VI secolo, i martiri Sergios, Bacchos e Leontios, che divenne la cattedrale di Bosra, rappresentano un esempio estremamente significativo di una chiesa con un piano centrato che ha segnato l'evoluzione delle prime forme architettoniche di chiese.

Non dimentichiamo che Bosra, a circa 140 km a sud di Damasco, nei pressi della frontiera giordana, fu nel passato un importante punto strategico all'incrocio delle vie carovaniere tra Mar Mediterraneo e Golfo persico e tra l'Anatolia ed il Mar Rosso.

LE TERME

LA SOFFERENZA DEL SITO

Il sito ha sofferto di atti di vandalismo e negligenza e non ci sono piani completi per la sua conservazione. Le risorse finanziarie e tecniche sono estremamente necessarie per lo sviluppo e l'attuazione di un piano generale di conservazione per questa meraviglia classica.

Il bombardamento ininterrotto nella campagna orientale di Daraa ha inflitto danni sufficienti all'anfiteatro romano nell'antica cittadella Bosra al-Sham, nel sud della Siria.

Ahmad al-A'dawi, capo dell'Ufficio delle Antichità di Bosra, ha dichiarato a Enab Baladi che le forze aeree siriane e russe hanno preso di mira la cittadella con quattro raid aerei il 28 giugno, causando un enorme danno al luogo.

Ha aggiunto che i raid aerei hanno in gran parte influenzato il secondo e il terzo piano del teatro romano, oltre al danno "serio" del cortile dell'orchestra della Cittadella.

In effetti le città e i paesi di Daraa stanno subendo un'escalation di azioni militari da parte del regime siriano e del suo alleato russo, iniziato nove giorni fa, in un notevole progresso delle forze del regime nelle parti rurali orientali e occidentali di Daraa a spese del fazioni di opposizione.

I DANNI DEL TEATRO
Le fazioni dell'opposizione hanno avuto il controllo totale sulla città di Bosra al-Sham nel marzo 2015 e hanno formato un corpo noto come "Ufficio delle Antichità di Bosra", per proteggere, restaurare e documentare i monumenti e i musei della città.

Questa non è la prima volta che il regime siriano prende di mira le rovine di Bosra, perché questo è stato preceduto da un'altra offensiva che ha seguito il controllo della fazione di opposizione sulla città, che si è conclusa con la deturpazione del sito archeologico.


Necessità di protezione e gestione (2009)

La proprietà è protetta dalla legge 222 sulle antichità, modificata nel 1999. Non ha un piano di gestione e sorgono problemi di conservazione a causa di controversie con la comunità e mancanza di fondi e risorse così come la mancanza di manodopera qualificata.

La Direzione Generale delle Antichità e dei Musei cerca di risolvere questi problemi con l'aiuto di istituzioni nazionali e internazionali e di esperti stranieri.


Il governo siriano ha recentemente lanciato una bozza di piano generale per riconoscere l'importanza del sito e supervisionare l'uso futuro della città di Bosra. Nel 2007 è stato istituito un comitato di protezione per sostenere questo progetto.

La Direzione Generale delle Antichità prepara una serie di specifiche per l'implementazione di un sistema di informazione geografica (GIS) sul sito; il progetto è iniziato nel 2009 e durerà un anno. La struttura della proprietà dovrebbe essere protetta creando una zona cuscinetto definita e concordata.


BIBLIO

- Alfonso Anania - Antonella Carri - Lilia Palmieri - Gioia Zenoni - Siria, viaggio nel cuore del Medio Oriente . 2009 - Polaris -- La Stampa di Torino - 8/11/2013 - a cura di Carla Reschia - Siria - in macerie i gioielli dell'Unesco -
- G. Bejor, M.T. Grassi, S. Maggi, F. Slavazzi - Arte e archeologia delle Province romane - Milano 2011 -
- Paul Zanker - Arte romana - Bari - Economica Laterza - 2008 -






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