DANZA FUNEBRE APULA |
L'Apulia era una regione dell'Italia antica confinante a nord-ovest con il Sannio, a sud-ovest con la Lucania e a sud-est con l'allora Calabria (Salento), e a nord-est col mare Adriatico. Il nome Apulia deriva dal nome indigeno "Japudia", derivato dal termine greco Ἰαπυγία, poi latinizzato in Iapygia. La sua fascia costiera era in gran parte rettilinea, tranne che all'estremo nord ove si ergeva il promontorio del Gargano.
LA POSIZIONE DELL'APULIA (INGRANDIBILE) |
Al centro godeva di una vasta pianura detta il Tavoliere che si affacciava sul golfo di Manfredonia. All'estremo sud invece, oltre le Murge, la regione si affacciava sul golfo di Taranto, il cui dominio marittimo spettava però alla colonia magnogreca di Taras.
- I Peuceti abitavano la parte centrale dell'Apulia, più o meno l'attuale provincia di Bari, in un'epoca in cui l'attuale capoluogo pugliese era ancora un centro minore e insieme ai Dauni e ai Messapi costituivano il popolo degli Iapigi (o Apuli). I Dauni si stanziarono nella Puglia centrale, con centri principali quali Thuriae (Turi), Butuntum (Bitonto), Rubi (Ruvo), Silvium (Gravina), Putinianum (Putignano) e Azetium (Rutigliano).
Dal 343 a.c. al 338 a.c. i Tarantini si scontrarono nuovamente con i Messapi, ma vennero sconfitti. A differenza dell'antica Japigia, popolata da Dauni, Peuceti e Messapi, nell'Apulia abitavano solo gli Apuli ma, a differenza dell'attuale Puglia, il loro territorio non comprendeva la penisola salentina, la quale costituiva invece una regione a sé stante denominata Calabria.
Sulla lingua si pensa che gli Apuli, pur possedendo un proprio alfabeto di origine greca e di forma messapica, si servissero soprattutto della lingua osca come le vicine popolazioni italiche. Così, mentre nelle legende delle antiche monete coniate a Teanum Apulum (oggi Teati, antecedenti al 300 a.c.) si leggono iscrizioni esclusivamente in lingua osca, sulle monete rinvenute a Rubi e Azetium sono invece incise legende trilingui in osco, greco e messapico (quest'ultimo di derivazione iapigia).
La progressiva colonizzazione romana del territorio apulo determinò comunque la graduale scomparsa dei diversi idiomi locali in favore del latino e la civilizzazione della zona che aveva comunque un suo aspetto artistico di grande levatura.
APULIA IAPIGIA E PUGLIA
Occorre distinguere l''Apulia, dalla Iapigia e dalla Puglia. Tutti i popoli che abitavano la regione Japigia erano Iapigi, pur essendo distinti nei tre gruppi tribali dei Dauni, Peucezi e Messapi. La Japigia fu popolata in origine da genti sia illiriche che greche, e comprendeva anticamente i territori della Daunia (la Puglia settentrionale) Peucezia (Puglia centrale) e la Messapia (antico Salento).
Occorre distinguere l''Apulia, dalla Iapigia e dalla Puglia. Tutti i popoli che abitavano la regione Japigia erano Iapigi, pur essendo distinti nei tre gruppi tribali dei Dauni, Peucezi e Messapi. La Japigia fu popolata in origine da genti sia illiriche che greche, e comprendeva anticamente i territori della Daunia (la Puglia settentrionale) Peucezia (Puglia centrale) e la Messapia (antico Salento).
- La Daunia costituiva la Japigia, un territorio che si estende dal Gargano al Vulture e dai Monti Dauni al golfo di Manfredonia, includendo il Tavoliere delle Puglie e confinando con il Sannio all'altezza del bacino del Fortore, mentre la valle del Cervaro è condivisa con l'Irpinia.
SCULTURA DAUNIA |
Dal 1962 al 1969 venne riportato alla luce un abitato di Monte Saraceno, provvisto di fossato difensivo, scavato nella roccia calcarea. Un fossato di m 15x5 isolava il villaggio dalla necropoli, sovrastato da una muraglia alta 6 m, necropoli che rivelò ben 500 tombe. Le abitazioni erano del tipo a capanna sub-circolare, o a ferro di cavallo, fatte di frasche e pelli con sostegni di legno.
I Dauni furono anche gli autori delle famose steli daunie, blocchi lapidei scolpiti risalenti al VI secolo a.c., trovate nella piana sud di Siponto, presso Manfredonia, e conservate nel Museo nazionale di quella città. con figure umane maschili e femminili fortemente stilizzate ed infisse verticalmente nel terreno, in corrispondenza delle sepolture di coloro che raffiguravano.
- I Peuceti abitavano la parte centrale dell'Apulia, più o meno l'attuale provincia di Bari, in un'epoca in cui l'attuale capoluogo pugliese era ancora un centro minore e insieme ai Dauni e ai Messapi costituivano il popolo degli Iapigi (o Apuli). I Dauni si stanziarono nella Puglia centrale, con centri principali quali Thuriae (Turi), Butuntum (Bitonto), Rubi (Ruvo), Silvium (Gravina), Putinianum (Putignano) e Azetium (Rutigliano).
CAVALIERE MESSAPO |
- I Messapi, popolazione di origine illirica o egeo-anatolica, abitavano la penisola salentina, posta tra il mar Ionio a ovest e il mar Adriatico a est, che figurativamente costituisce il tacco dello stivale italiano. Quasi tutte le città messapiche erano costruite su un luogo elevato ed erano cinte da una o più cerchie di mura costruite a blocchi, regolarmente squadrati, di dimensioni medie di metri 1,30×0,6.
La fondazione della città di Taranto, importantissimo porto della Magna Grecia, è datata al 706 a.c., ad opera di alcuni coloni Spartani giunti in questa zona per necessità di espansione e di commercio. La colonia tarantina Taras lottò a lungo contro i Messapi. come natta Erodoto, Messapi e Lucani, alleatisi tra loro, sterminarono gli eserciti di Tarentini e Reggini nel 473 a.c..
Dal 343 a.c. al 338 a.c. i Tarantini si scontrarono nuovamente con i Messapi, ma vennero sconfitti. A differenza dell'antica Japigia, popolata da Dauni, Peuceti e Messapi, nell'Apulia abitavano solo gli Apuli ma, a differenza dell'attuale Puglia, il loro territorio non comprendeva la penisola salentina, la quale costituiva invece una regione a sé stante denominata Calabria.
VASO APULO - PERSEO SALVA ANDROMEDA |
La civiltà apula fu a stretto rapporto sia con i Greci, che all'epoca, dominavano il Mediterraneo centrale, sia con i Sanniti che dominavano nell'entroterra. Necessariamente gli Apuli, per mantenere una certa autonomia, dovettero appoggiarsi sempre più a Romani:
- Nel 326 a.c. gli Apuli si allearono con i Romani contro i Sanniti.
- Nel 326 a.c. gli Apuli si allearono con i Romani contro i Sanniti.
- Nel 320 a.c. i Romani assediarono Lucera, in mani sannitiche, ove nel 314 a.c. fondarono una colonia latina, la prima nella regione.
- Durante le guerre puniche gli Apuli si allearono con i Romani, ma passarono (a esclusione di Lucera) dalla parte dei Cartaginesi dopo la sconfitta alla battaglia di Canne nel 216 a.c.;
- Gli Apuli, dopo il decisivo assedio di Arpi del 214 a.c., si schierarono definitivamente dalla parte dei Romani ma non aderirono attivamente alla guerra sociale del 91-88 a.c. (ad eccezione di Canosa e della vicina Venosa).
- Infine l'imperatore Augusto, intorno al 7 d.c., istituì la regio II Apulia et Calabria che includeva però, oltre all'Apulia propriamente detta, anche l'ex-colonia greca di Taras, il Salento, la città di Benevento e il Sannio irpino.
BIBLIO
- Strabone - Geografia - VI -
- Marcella Chelotti - Epigrafia e territorio, politica e società: temi di antichità romane - vol. 5 - Edipuglia - 1983 -
- Edward Herring - Daunians, Peucetians and Messapians? Societies and Settlements in South-East Italy - 2012 -
- Giuseppe Micali - XVI – Iapigi, Dauni, Peucezi e Messapi - Storia degli antichi popoli italiani - Milano - 1836 -
- Angelo Russi - Teanum Apulum - Roma - 1976 -
- Popoli e culture dell'Italia preromana. Gli Iapigi, gli Apuli e i Dauni - Il mondo dell'archeologia - Istituto dell'Enciclopedia Italiana - 2002-2005 -
BIBLIO
- Strabone - Geografia - VI -
- Marcella Chelotti - Epigrafia e territorio, politica e società: temi di antichità romane - vol. 5 - Edipuglia - 1983 -
- Edward Herring - Daunians, Peucetians and Messapians? Societies and Settlements in South-East Italy - 2012 -
- Giuseppe Micali - XVI – Iapigi, Dauni, Peucezi e Messapi - Storia degli antichi popoli italiani - Milano - 1836 -
- Angelo Russi - Teanum Apulum - Roma - 1976 -
- Popoli e culture dell'Italia preromana. Gli Iapigi, gli Apuli e i Dauni - Il mondo dell'archeologia - Istituto dell'Enciclopedia Italiana - 2002-2005 -
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