BRITANNIA (Province Romane)



VALLO DI ADRIANO

La Britannia fu una provincia prima, poi il nome di più province dell'impero romano dell'isola di Gran Bretagna tra il 43 e il 410 d.c.. Dopo la conquista avvenuta ad opera di Claudio nel 43, la Britannia divenne una provincia imperiale, governata da un Legatus Augusti pro praetore di rango consolare. La capitale divenne Camulodunum, spostata a Londinum dopo la rivolta di Boudicca. Dal 207, la provincia venne divisa in Britannia Superior con capitale Londinum e Britannia Inferior con capitale Eburacum.

Dopo che Gallia e Britannia fecero parte dell'Impero romano, la Britannia fu divisa da Diocleziano (fine III-inizi IV secolo) in quattro province:

- Maxima Caesariensis (sud-est, capitale Londinium, Londra),
- Flavia Caesariensis (est, capitale Lindum Colonia, Lincoln),
- Britannia Secunda (nord, capitale Eburacum, York)
- Britannia Prima (ovest, incluso il Galles, con capitale Corinium Dobunnorum, oggi Cirencester).
Una quinta provincia, nel nord, chiamata Valentia (con capitale Luguvallium, Carlisle), nacque nel 369 ma durò poco. 

A capo dell'amministrazione della Britannia era posto un Praetor Vicarius, che controllava quattro governatori di rango equestre (i praesides). Nel tardo IV secolo, il governatore della Maxima Caesariensis divenne di rango consolare. Per i comandi militari vi erano:: il Dux Britanniarum, il Comes Britanniarum e il Comes litoris Saxonici per Britannias. 

PROVINCIA DELLA BRITANNIA


LE TRIBU'

Questa è la lista delle tribù che vivevano nella Britannia e Hibernia all'epoca: 

Ancaliti - Hampshire e Wiltshire, Inghilterra - vivevano nella valle del Tamigi attorno al I secolo a.c., attestati da Gaio Giulio Cesare, non esistono prove archeologiche sulla loro ubicazione.

Attacotti - Scozia o Irlanda - Ammiano Marcellino (IV secolo) include questo popolo tra quelli (insieme a Scoti, Sassoni e Pitti) che creavano problemi alla dominazione romana in Britannia. San Girolamo (IV secolo) afferma di averne visti personalmente in Gallia, con costumi promiscui e cannibalismo (in genere attribuito ai popoli irlandesi. Dal 395 alcuni Attacotti furono reclutati nell'esercito romano. Infatti, la Notitia Dignitatum li elenca tra i reggimenti che stazionavano in Gallia, in Italia e nell'Illirico, ma Attacotti ostili sono ricordati solo dopo il 367. Studiosi moderni li hanno ubicati sulla frontiera settentrionale della Britannia romana.

Atrebati - Hampshire e Berkshire, Inghilterra - Gli Atrebati erano una tribù belgica della Gallia e della Britannia prima della conquista romana. 

Autini - Per tradizione un tempo vivevano a ovest del fiume Shannon. Il loro nome deriva da un proto-celtico ricostruito Autēniī, e sono stati identificati come gli Auteini a cui si fa riferimento nella Geografia di Tolomeo del II secolo come residenti all'incirca nella contea di Galway.

I BELGI

Belgi - Wiltshire e Hampshire, Inghilterra -

Bibroci - Berkshire, Inghilterra - Una tribù celtica incontrata da Giulio Cesare durante la sua seconda spedizione in Britannia nel 55 a.c.. Si arresero a lui durante la sua campagna contro Cassivellauno, e questo suggerisce che fossero stanziati nel sud-est della Britannia.

Briganti - Inghilterra settentrionale -

Briganti - Irlanda - L'ipotesi di una presenza temporanea in Hibernia di legionari romani ai tempi di Agricola prende sempre più consistenza tra gli studiosi. Lo storico Barry Raftery ritiene che il forte romano di Drumanargh fosse una base commerciale e militare romana abitata non solo da legionari, ma da Britanni romanizzati, da Irlandesi locali e da commercianti romani.

Cereni - Sutherland Scozia - tribù nativa celtica della Scozia

Caledoni - Invernessshire - Scozia - tribù nativa celtica della Scozia

Cantiaci - Kent, Inghilterra - o Cantii, tribù celtica o belgica della Britannia prima della conquista romana. Vivevano nell'odierno Kent (Inghilterra sud-orientale) e la loro capitale era Durovernum Cantiacorum, ora Canterbury. Cesare giunse nel Cantium nel 55 e 54 a.c. (De bello Gallico) e cita quattro re: Segovage, Carvilio, Cingetorige e Tassimagulo, che tennero il potere nel Cantium al tempo della sua II spedizione militare in Britannia (54 a.c.). Il capo britannico Cassivellauno, assediato nella fortezza a nord del Tamigi, chiese ai quattro sovrani che attaccassero il campo romano, ma la manovra fallì e Cassivellauno dovette cercare un accordo.
Sotto Claudio, i re in Britannia furono: 1) Dubnovellauno. alleato o sovrano-dipendente di Tasciovano re dei Catuvellauni, o un figlio di Addedomaro re dei Trinovanti che andò supplice da Augusto nel 7 a.c.
2) Vosenio, regnò fino a circa il 15 a.c..  3) Eppillo, sovrano degli Atrebati, re dei cantiaci nel 15 a.c., quando suo fratello Verica divenne sovrano degli Atrebati. 4)  Cunobelino, il re dei Catuvellauni.  5) Adminio, figlio di Cunobelino. Regnò per conto del padre dal 30, ma fu esiliato da Cunobelino nel 40.

LONDINIUM (LONDRA)

Carnonaci - Highland scozzesi occidentali - tribù della Britannia settentrionale menzionata soltanto da Tolomeo (161 circa).

Carvezi - Cumberland, Inghilterra - tribù probabilmente facente parte dei Briganti, poi popolo britannico con una civitas della Britannia romana che viveva in Cumbria e nel Lancashire nella Inghilterra nord-occidentale.

Cassi - Inghilterra - tribù incontrata da Giulio Cesare nella II spedizione in Britannia, quando traversò il Tamigi a Kew. Si suppone che tra la II spedizione di Cesare (54 a.c.) e quella di Claudio nel 43 d.c. i Cassi si siano uniti con Ancaliti e Bibroci per formare i Catuvellauni; lo stesso Cassivellauno potrebbe essere membro della tribù dei Cassi.

Catuvellauni - Hertfordshire, Inghilterra - tribù celto-belgica del sud-est della Britannia, che secondo Cassio Dione avrebbero guidato la resistenza anti-romana nel 43. Nella Geografia di Tolomeo (II secolo) era una delle civitates britanniche, che occupava gli odierni Hertfordshire, Bedfordshire e Cambridgeshire meridionale, con capitale Verulamium. Vi apparteneva Cassivellauno che combattè contro la I spedizione di Cesare in Britannia (54 a.c.), e Tasciovano che fu il primo re a coniare monete a Verulamium a partire dal 20 a.c.. 
Suo figlio Cunobelino salì sul trono nel 9 a.c., e sotto di lui e la sua famiglia i Catuvellauni divennero i dominatori nella Britannia sud-orientale. Suo fratello Epaticco ottenne il sud e l'ovest a scapito degli atrebati, che tenne fino alla morte. Adminio, re del Kent, fu esiliato dal padre Cunobelino nel 40. L'esilio del sovrano degli Atrebati, Verica, fornì a Claudio il pretesto per l'invasione della Britannia. Togodumno morì subito dopo la battaglia sul Tamigi. 
I Romani lanciarono l'assalto finale a Camulodunum e i territori dei Catuvellauni divennero provincia romana. Ostorio sconfisse Carataco nel 50 nella battaglia di Caer Caradoc, catturandone i familiari. Carataco fuggì presso i Briganti, ma la loro regina, leale ai Romani, lo imprigionò, Claudio però concesse la grazia a lui e alla sua famiglia, lasciandoli vivere in pace a Roma.
Verulamium divenne municipium nel 50, fu distrutto nella rivolta di Budicca nel 60, ma fu ricostruita e vennero dedicati da Gneo Giulio Agricola all'imperatore Tito il teatro e il foro. Un'iscrizione ricorda che la civitas dei Catuvellauni fu coinvolta nella ricostruzione del Vallo di Adriano, al tempo di Settimio Severo.


- Cauci - Irlanda - Sono ricordati solo dal geografo Claudio Tolomeo nella sua Geografia, che li colloca nella regione delle odierne contee di Dublino e di Wicklow. Vivevano nell'area dei Paesi Bassi e della Germania nord-occidentale.

Corieltauvi - Leicestershire - o coritani, o Coritavi nella Geografia di Tolomeo. o Corieltauvi. Il loro territorio era nelle odierne Midlands orientali, nelle contee di Lincolnshire, Leicestershire, Nottinghamshire, Derbyshire e Northamptonshire. La loro capitale era Ratae Coritanorum (o Ratae Corieltauvorum), l'odierna Leicester. Popolo agricolo, una federazione di piccoli gruppi tribali indipendenti. Dall'inizio del I secolo a.c. coniarono monete con iscrizioni di più sovrani. Nelle monete del 45, compare il nome di Volisios, re supremo, insieme a tre sovrani sottoposti: Dumnocoveros, Dubnovellauno o Dumnovellauno, e Cartivelios. Si opposero poco o nulla, alla conquista romana, vedendo nei romani una protezione contro l'aggressiva tribù dei "Briganti". Ratae cadde in mano ai romani attorno al 44, e vi fu acquartierata la VIIII Hispana.

Coriondi - Irlanda - vengono menzionati da Tolomeo nella Geografia come abitanti nel sud del Leinster.

Corionotozi - Northumberland, Inghilterra - una contea del nord-est dell'Inghilterra, nel Regno Unito, ai confini con la Scozia.

Cornovi - Caithness, Scozia - Forse popolo del corno: Cornavii, Cornabii, e Curnavii. C'erano i Cornovi delle Midland, nell'area dello Shropshire. Tolomeo nella sua Geografia menziona due loro città: Deva Victrix (Chester) e Viroconium Cornoviorum (Wroxeter) la loro capitale. C'erano poi i Cornovi del Caithness, nella Scozia settentrionale menzionati solo da Tolomeo e infine, i Cornovi di Cornovaglia, della tribù dei Dumnoni, nella Britannia sud-occidentale.
La Cosmografia ravennate nel 700, riferisce un forte o insediamento fortificato dei cornovi, forse Tintagel o Carn Brea. Secondo il professor Philip Payton i cornovi facevano parte della più grande tribù dei Dumnoni, il cui territorio comprendeva la Cornovaglia, il Devon, la parte occidentale del Somerset e forse alcune zone limitanee del Dorset. Ma si chiamavano Cornovi anche quelli che vivevano nel nord della Gran Bretagna (Caithness), e nelle Midlands occidentali (a nord-ovest dello Staffordshire e a nord-est del Shropshire.
I cornovi costruirono molte fortezze collinari, tra cui: Titterstone Clee Hill e Old Oswestry. Una di queste, secondo Tacito, sarebbe stato l'ultimo rifugio del capo della resistenza anti-romana Carataco nel 50. Dopo l'occupazione romana, le terre del cornovi divennero centro di operazioni militari ed economiche. Viroconium Cornoviorum divenne una delle città più importanti della Britannia romana, in cui si acquartierò la XIV legione. Alcuni di loro servirono come legionari.

VALLO ANTONINO

Cornovi - Cheshire, Inghilterra - erano coloro che vivevano nel nord della Gran Bretagna (odierna area di Caithness), e nelle Midlands occidentali (a nord-ovest dello Staffordshire e a nord-est del Shropshire)

Cornovi - Cornovaglia, Inghilterra - appartenevano alla tribù dei Dumnoni, ubicati nella Britannia sud-occidentale. La loro esistenza si evince da un passo della Cosmografia ravennate del VII secolo, dove compare la parola purocoronavis, che viene considerata come un errore di trascrizione per durocornavis (o durocornovium), che significherebbe "fortezza dei Cornovi"

Creoni - Argyllshire - tribù celtica dell'antica Britannia, citata solo da Tolomeo. Fu probabilmente ubicato lungo la costa occidentale della Scozia, dall'isola di Skye a sud, e l'isola di Mull a nord. Tolomeo non fornisce indicazioni riguardo alla loro principale città.

Damnoni - Strathclyde, Inghilterra - o Damni erano un popolo della Britannia, che nel tardo II secolo viveva nel futuro regno di Strathclyde, oggi Scozia meridionale. Sono menzionati nella Geografia di Tolomeo, che li chiama Damnonii e Damnii. Non è da escludere una loro parziale origine pitta (Scozia orientale e settentrionale).

Darini - Irlanda - menzionati nella Geografia di Claudio Tolomeo, scritta nel II secolo. è una delle tribù più antiche dell'Irlanda.

Deceangli o Deceangi - Flintshire, una contea del nord-est del Galles -  erano una tribù celtica della Britannia che viveva nel Galles settentrionale, nelle odierne contee di Flintshire e Denbighshire (Galles nord-orientale).
Il primo attacco contro il Galles partì da Publio Ostorio Scapula, attorno al 48, proprio contro i Deceangli, che sembra si siano arresi dopo una blanda resistenza, a differenza delle altre tribù gallesi dei Siluri e degli Ordovici, che, invece, si opposero strenuamente ai Romani.
Non si conosce il nome di alcuna città romana nel territorio di questa tribù, sebbene sia probabile vi fosse il forte di truppe ausiliarie di Canovium (Caerhun), dotato di insediamento civile.

Decanzi - Forse nel Ross orientale,  in Scozia -

LA RIVOLTA DI BOUDICCA

Demezi - Dyfed, Galles - tribù celtica della Britannia, stanziata nelle odierne contee del Pembrokeshire e del Carmarthenshire (nel sud-ovest del Galles), dando il loro nome alla contea di Dyfed. Tolomeo li vede stanziati ad ovest dei Silures La loro capitale era Moridunum (Carmarthen). Fu tribù che, non essendo bellicosa, non si oppose alla conquista romana. 
Forse per questo il loro territorio non fu pesantemente presidiato. Comunque, i romani lo esplorarono alla ricerca di oro che stava nelle miniere di Luentinum (la Miniera d'oro di Dolaucothi vicino Pumsaint, Carmarthenshire). Non sono menzionati da Tacito nelle guerre romane nel Galles, che sono incentrate invece sui loro vicini, Silures e Ordovices.

Dobunni - Gloucestershire - tribù celtica della Britannia sulle odierne contee del Somerset settentrionale, di Bristol e del Gloucestershire. e per un certo periodo sull'Herefordshire, Oxfordshire, Wiltshire, Worcestershire e Warwickshire. Sotto il dominio romano la capitale fu Corinium Dobunnorum, odierna Cirencester. Confinavano a nord con i Cornovi delle Midlands e i Corieltauvi, a est con i Catuvellauni, a sud con gli Atrebati e i Belgai e a ovest con i Siluri e gli Ordovici. Vivevano in villaggi lavorando la terra, conoscevano la moneta prima dell'arrivo dei Romani, non erano bellicosi e si romanizzarono facilmente.

Dumnoni - Devon, Inghilterra - Una tribù celtica della penisola sud-occidentale della Britannia durante l'Età del Ferro e il primo periodo romano. La città di Exeter, cioè Isca Dumnoniorum (Isca dei Dumnoni), era un oppidum celtico sulle rive dell'Exe, prima della fondazione dell'insediamento romano attorno al 50 d.c.. Amédée Thierry (Histoire des Gauloises, 1828) collegò questo popolo con gli abitanti della Cornovaglia. Si pensa avessero occupato il Somerset, il Devon la Cornovaglia e, forse, parte del Dorset. 
Nella sua Geografia, Tolomeo colloca i Dumnoni a ovest dei Durotrigi e menziona quattro città: Isca Dumnoniorum (Exeter), Tamara (forse sul fiume Tamar), Uxella (forse sul fiume Axe, nel Somerset) e Voliba. La Cosmografia ravennate aggiunge due insediamenti: Nemetostatio, (forse North Tawton, nel Devon) e Durocornavium. Nel periodo post-romano emerse il regno britannico della Dumnonia, che copriva l'intera penisola, sebbene divisa in regni dipendenti.
Secondo alcuni la battaglia del Monte Badon, in cui i Dumnoni scacciarono gli Anglosassoni, sarebbe stata combattuta nel Devon, ma molti storici la collocano vicino a Bath. Il territorio della Dumnonia fu ridotto a poco più dell'odierna Cornovaglia dall'espansione del Wessex.

Durotrigi - Dorset, Inghilterra - Una delle tribù celtiche che vivevano nelle isole britanniche prima della invasione romana, nell'attuale Dorset, sud Wiltshire e Somerset meridionale. Dopo la conquista romana, le loro principali civitates furono Durnovaria (attuale Dorchester, "la probabile capitale originaria") e Lindinis (attuale Ilchester).
Furono una confederazione tribale basata sulla coltivazione delle terre protette da robuste "fortificazioni collinari" ancora in uso nel 43 a.c. Maiden Castle è un esempio di uno di queste. A nord e ad est avevano gli Atrebati. La sepoltura dei Durotrigi prevedeva l'inumazione, con un ultimo pasto rituale fornito anche in situazioni critiche, come nelle otto sepolture a Maiden Castle, compiute immediatamente dopo l'attacco romano.
I Durotrigi resistettero all'invasione romana nel 43, e Svetonio riporta qualche scontro fra la tribù e la seconda legione Augusta, allora comandata da Vespasiano. Dal 70, la tribù venne romanizzata e inclusa nella provincia romana di Britannia. 

Eblani - Irlanda - Gli Ebdani o Eblani o Eblanii o Ebdani o Blani o Blanii, erano un popolo dell'antica Irlanda registrato da Tolomeo. che lo pone in una regione sulla costa orientale, a nord della Contea di Dublino. Cita anche una "città" chiamata Eblana, che colloca tra gli estuari dei fiumi Buvinda e Oboca.

Epidi - Kintyre, Inghilterra - Gli Erano una tribù celtica della Britannia che viveva nelle regioni di Argyll e Kintyre e nelle isole di Islay e Jura in Scozia. Gli Epidi (in greco Επίδιοι) sono menzionati nella Geografia di Claudio Tolomeo. Secondo recenti studi, avrebbero parlato una lingua goidelica e non una britannica. Il loro territorio avrebbe in seguito fatto parte del regno di Dál Riata. Tolomeo non menziona nessuna loro città, ma la Cosmografia ravennate menziona Rauatonium, identificata in Southend, Kintyre.

IL VALLO DI ADRIANO

Gangani - penisola di Lleyn - in gallese Penrhyn Llŷn, abitavano una penisola del Galles nord-occidentale, situata tra la Baia di Tregaron, un tratto della Baia di Cardigan, e la Baia di Caernarfon (Mare d'Irlanda), nella contea di Gwynedd. Il Llyn fu, insieme, alla vicina isola di Anglesey, una delle ultime zone del Galles ad essere raggiunte dai Romani.

Gangani - Irlanda - una parte dei Gangani del Galles si trasferirono nell'Irlanda.

- Erpeditani - Irlanda - Gli Erdini o Erpeditani erano un popolo di cui nella geografia di Tolomeo del II secolo viveva nel nord-ovest dell'Irlanda, nell'area della Baia di Donegal, un'insenatura, o baia, nel nord-ovest dell'Irlanda.

Iberni - Irlanda - Gli Iberni, o Hiberni, erano gli antichi abitanti dell'Irlanda, chiamata dai Romani Hibernia. Erano di origine celtica, probabilmente misto ad autoctoni, forse un residuo dei popoli megalitici o degli Iberi, insediatisi anticamente nell'isola. Gneo Giulio Agricola, durante la sua campagna di Britannia, volle sbarcare in Hibernia nell'81 per assoggettarla, ma dopo la sua partenza per Roma, nell'85, il progetto venne abbandonato.

- IceniAnglia orientale, Inghilterra - Gli Iceni o Eceni erano una tribù celtica britannica che, tra il I secolo a.c. e il I secolo d.c., viveva all'incirca nelle odierne contee inglesi di Norfolk e Suffolk. I Cenimagni, che si arresero a Gaio Giulio Cesare durante la sua seconda spedizione, nel 54 a.c., erano forse un ramo degli Iceni e vivevano nel Kent nord-occidentale

Lugi - Sutherland orientale, Inghilterra - O Lugii, Lygii, Ligii, Lugiones, Lougoi, tribù di origine indoeuropea che visse tra il 400 a.c. ed il 300 d.c. nell'Europa centrale, a nord dei Sudeti nel bacino dell'alto Oder e della Vistola, occupando buona parte dell'attuale Polonia centro-sud, cioè Slesia, Grande Polonia, Masovia e Piccola Polonia. Controllavano il tratto centrale della Via dell'ambra dalla Sambia al Mar Baltico, fino a: Pannonia, Norico e Rezia.
La Federazione Lugia è citata da Strabone come un "grande popolo" che, insieme a Semnoni, Zumi, Butones, Mugilones e Sibini, fecero la federazione guidata da Maroboduo, re dei Marcomanni, con sede in Boemia. Durante il regno di Domiziano, i Lugi si allearono coi Romani chiedendo aiuto contro la tribù germanica dei Suebi. Domiziano spedì 100 cavalieri per aiutare i Lugi. Non si sa se arrivarono a destinazione; sarebbe la prima presenza di soldati romani sul suolo polacco. I Buri, che per Tolomeo facevano parte dei Lugi, ebbero un ruolo importante nelle Guerre Marcomanniche (166-180): i romani dovettero organizzare una campagna contro di loro, l'Expeditio burica, nel 182-183, durante il regno di Commodo.
Alcuni storici sostengono si possano identificare con la tribù dei Longiones (o Logiones) citata da Zosimo, guidata dal capo Semnone, e sconfitta dall'imperatore Probo nel 279 in Rezia. Secondo Tacito, i Lugi erano divisi in numerose tribù le cui più potenti furono: Arii, Elveconi, Manimi, Elisi e Naarvali. Tolomeo cita i Lugi Omani, i Lugi Diduni ed i Lugi Buri, vicini all'alto corso della Vistola nella Germania Magna, quella che ora è la Polonia. Sembra fossero divisi in Omani, Diduni e Buri.

Magnazi - Irlanda - antica tribù dell'Irlanda.

Manapi - Irlanda - Secondo Tolomeo i Manapi erano stanziati nel sud-est dell'Irlanda. Ma toponimi come Fermanagh fanno pensare anche a una loro presenza nel nord-ovest dell'isola.

Novanzi - Galloway, Inghilterra - abitanti della Scozia sud-occidentale composta dalla Contea di Wigtown, storicamente conosciuta come West Galloway, e dalla Contea di Kirkcudbright. storicamente conosciuta come East Galloway.

Ordovici - Gwynedd, Galles - tribù celtica della Britannia prima dell'invasione romana, estesa tra i Siluri a sud e i Deceangli a nord-est. Furono sottomessi Gneo Giulio Agricola nel 77/78. Il nome Ordo-vic- significherebbe "coloro che combattono con il martello".
Erano agricoltori e pastori, ma audaci combattenti e vivevano in fortezze collinari. Furono tra i pochi popoli britannici a opporsi all'invasione romana. La resistenza fu soprattutto organizzata dal capo Carataco, esiliato dopo la sconfitta della sua tribù nella Battaglia di Medway. Divenne il signore degli Ordovici e dei Siluri e nemico pubblico dei Romani. Dopo la Battaglia di Caer Caradock, dove il governatore Publio Ostorio Scapula sconfisse Carataco, gli Ordovici csi arresero. Però si ribellarono anni dopo distruggendo uno squadrone di cavalleria, per cui Agricola sterminò l'intera tribù e non se ne sentì più parlare.


Parisi - East Riding, Inghilterra - La tribù romano-britannica dei Parisi, negli attuali Yorkshire orientale e nell'Humberside (Britannia), considerata come una parte della tribù gallica dei Parisi, stanziati nell'Île-de-France. Secondo Barry Cunliffe, i Parisi britannici sarebbero una colonia di quelli gallici. Alcuni di loro potrebbero infatti essersi recati in Britannia dopo che Gaio Giulio Cesare aveva sedato la rivolta anti-romana capeggiata nel 52 a.c. da Vercingetorige e alla quale i Parisi avevano partecipato insieme ai Suessioni.

Regnensi - Sussex, Inghilterra - O Regni o Regini, con capitale Noviomagus Regnorum, "Nuovo Campo dei Regnensi" oggi Chichester nel Sussex occidentale. Prima della conquista romana facevano parte dei domini degli Atrebati che i i Romani mantennero come regno cliente e stato cuscinetto tra la provincia a est e le terre ancora non conquistate dell'ovest. Il sovrano era Tiberio Claudio Cogidubno, a cui era stata data la cittadinanza romana da Nerone. Dopo la sua morte, il regno venne diviso in civitates, tra cui Atrebati, Belgi e Regnensi.

- Selgovi - bacino superiore del Tweed, Inghilterra - antica tribù celtica della Scozia centrale, vicini ai Votadini, collocati a est. La loro capitale si trovava su un Eildon hill settentrionale vicina a Melrose, nei pressi di dove i Romani costruiranno in seguito il forte di Trimontium, a Newstead.
Il loro territorio sembra aver formato parte del regno di Gododdin, nato dopo la partenza dei Romani.

Setanzi - nel Lancashire, in Inghilterra.

- Siluri - Gwent, Galles - Potente tribù britannica, nelle attuali contee di Monmouthshire, Brecon e Glamorgan, nel Galles. Si opposero ferocemente alla conquista romana del 48 con l'aiuto del leader militare Carataco, principe dei Catuvellauni, scappato dall'est in questi territori. Il legato Publio Ostorio Scapula attorno al 48. aggredì i Deceangli nel nord-est, che si arresero. Poi combattè contro Siluri e Ordovici, guidati da Carataco, che fu sconfitto da Scapula nel 51.
I Siluri però si dettero alla guerriglia e fecero molti prigionieri romani, e morto Scapula, ottennero una vittoria contro la seconda legione "Adiutrix". Alla fine vennero sottomessi da Sesto Giulio Frontino con una serie di campagne che terminarono nel 78. I Romani costruirono il fortilizio di Isca Silurum, (Caerleon), nel mezzo del loro territorio. La città di Venta Silurum (Caerwent), fu romanizzata. Dagli scavi archeologici: un foro, un tempio, bagni, un anfiteatro, negozi e molte case con mosaici

Smerzi - Sutherland meridionale Inghilterra - popolo della contea della Scozia settentrionale, compresa tra le contee di Caithness a est, di Ross and Cromarty a sud, l'Oceano Atlantico a nord e ovest, il Mare del Nord a sud-est.

Tassali - Aberdeenshire - abitanti di una regione situata nel nord della Scozia, sul Mare del Nord. l'Aberdeenshire

Trinovanti - Essex, Inghilterra - O Trinobanti, tribù celtica sul lato settentrionale dell'estuario del Tamigi nell'Essex e nel Suffolk, comprese le terre della Greater London (i 32 borghi di Londra). Avevano come capitale Camulodunum (Colchester) che, secondo alcune leggende, sarebbe Camelot. Poco prima dell'invasione di Gaio Giulio Cesare nel 55- 54 a.c., i Trinovanti erano la tribù più potente della Britannia comandati dal re Imanuenzio (De bello Gallico). Prima della seconda spedizione cesariana, il re fu spodestato da Cassivellauno, e suo figlio, Mandubracio, fuggì in Gallia sotto la protezione di Cesare che sconfisse Cassivellauno e rimise Mandubracio sul trono.
I Trinovanti si ribellarono ai romani, guidati dalla regina Budicca nel 60 e compaiono tra le civitas della Britannia romana, con capitale a Cesaromago (Chelmsford, nell'Essex).

Vacomagi - Banffshire Inghilterra - tribù celtica britannica, conosciuta solo attraverso l'unica citazione del geografo Tolomeo. Dalla descrizione e l'ubicazione approssimativa, il territorio doveva essere la regione di Strathspey, inclusa la costa settentrionale della Scozia. Tolomeo afferma che le loro principali città erano chiamate Bannatia, Tamia, Pinnata e Tuesis

Velabri - Irlanda, contea di Kerry - sono un popolo citato dal geografo antico Claudio Tolomeo

Veniconi - Strathmore? Inghilterra - Ne scrisse Tolomeo nel suo Geografia che la loro città era 'Orrea, identificata con il forte romano di Horrea Classis, situato da Rivet e Smith presso Monifieth, dieci Km ad est di Dundee. Si pensa che abbiano vissuto tra il Tay ed il Mounth, a sud di Aberdeen. Ammiano Marcellino afferma che nel 367 al tempo dei Pitti, di cui esistevano due tribù, i Dicalidoni ed i Verturioni, assieme con i popoli guerrieri degli Attacotti e degli Scoti, si spostavano creando grande devastazione".

Vennicni - Irlanda - tra le tribù più antiche in Irlanda di cui si ha notizia sono menzionati dal geografo Tolomeo.

Vodie - Irlanda - uno dei più antichi popoli di Irlanda.

Votadini - Lothian - o Wotadini erano un popolo britannico abitante nel sud-est della Scozia e nel nord-est dell'Inghilterra, a sud del Firth of Forth. Si estendeva dalla zona di Stirling al fiume Tyne, includendo Falkirk e il Lothian, le regioni di confine della Scozia orientale e il Northumberland (nord-est dell'Inghilterra). 
La loro capitale era probabilmente Traprain Law, una fortezza nel Lothian dell'est, I Votadini tra il 138 e il 162 vennero conquistati dai Romani che dal III secolo fu divisa in quattro province. In una tarda riorganizzazione fu creata la provincia Valentia, che forse includeva il territorio votadino. Quando i Romani si ritirarono al di qua del Vallo di Adriano, i Votadini divennero uno stato cuscinetto alleato di Roma, privo di occupazione militare, fino al 400 circa, quando i Romani si ritirarono dall'Inghilterra. 

GIULIO CESARE

CESARE

Giulio Cesare, già impegnato nella conquista romana della Gallia, condusse due campagne militari in Britannia, poichè i popoli di quest'isola aiutavano la resistenza gallica. La prima spedizione si ebbe nel 55 a.c. più una ricognizione che un' invasione. Le navi approdate sulla costa del Kent, a causa di una tempesta vennero danneggiate e Cesare tornò in Gallia.

Anche se fu un insuccesso, il Senato indisse 20 giorni di feste pubbliche a Roma per celebrare il nuovo territorio di conquista. Cesare tornò in Britannia nel 54 a.c. con un esercito più forte, non fece conquiste territoriali, ma stabilì un sistema di clientele almeno parte della Britannia. Il che significò nuovi commerci e nuove ricchezze per Roma.



CLAUDIO

Nel 43, le forze romane, al comando di Aulo Plauzio sconfissero i catuvellauni e i loro alleati. Uno dei loro capi, Carataco sopravvisse, continuando la resistenza, ma venne aggiunto da Claudio in persona con i rinforzi, e i romani conquistarono la capitale capitale Camulodunum, conquistandola, mentre il futuro imperatore Vespasiano sottometteva il sud-ovest. Conquistato il sud dell'isola, i Romani si rivolsero al Galles. Siluri, Ordovici e Deceangli con a capo Carataco li combatterono ma furono sconfitti nel nel 51. Carataco fuggì presso Cartimandua, regina dei Briganti, che però lo consegnò ai Romani.

Nel 61 scoppiò una rivolta nell'isola di Mona nel Galles del nord, guidata da druidi che praticavano culti sanguinari, ma il governatore Gaio Svetonio Paolino stroncò decisamente la ribellione. A causa del dominio romano piuttosto brutale, Boudicca, regina degli Iceni, si pose a capo di una rivolta. I Trinovanti e i Catuvellauni si unirono agli Iceni, assalendo e distruggendo la colonia romana di Camulodunum. Londinium fu distrutta e la popolazione massacrata. Infine Svetonio sconfisse i Britanni. Boudicca si suicidò.

Nel 69, cioè nell'"anno dei quattro imperatori", a causa del disordine che si diffuse nell'Impero romano, Venuzio dei Briganti scacciò l'ex moglie e assunse il controllo del nord del paese, ma salito al potere Vespasiano l'ordine tornò, e Quinto Petillio Ceriale domò la rivolta.



AGRICOLA

Il governatore Gneo Giulio Agricola, suocero dello storico Tacito, sottomise gli Ordovici nel 77 e i Caledoni nell'83 ma fu richiamato in patria e i romani si ritirarono sulla linea del più difendibile istmo del Forth-Clyde. Alcuni forti romani a sud del limes Forth-Clyde, furono ricostruiti ed ampliati dopo la partenza di Giulio Agricola, sebbene molti altri fossero abbandonati e comunque proseguì la romanizzazione dell'area.

Nel 105 i Pitti devastarono molti forti di confine si che alcuni furono abbandonati. Così la frontiera venne spostata verso sud fino allo Stanegate, la strada romana che correva subito dietro al Vallo di Adriano, presso la linea del fiume Solway-Tyne.

ADRIANO

ADRIANO

Con Adriano nel 117 vi fu una rivolta militare soppressa dal governatore provinciale Quinto Pompeo Falcone. Quando Adriano raggiunse la Britannia nel 122, dispose la costruzione di un vallum, il vallo di Adriano, innalzato lungo la linea di frontiera dello Stanegate a cui provvide il governatore Aulo Platorio Nepote con la nuova legione dalla Germania inferiore: la VI Victrix.



ANTONINO PIO

La frontiera venne spostata verso l'istmo di Forth-Clyde a partire dal regno di Antonino Pio, quando venne costruito un vallum più a nord di quello di Adriano nel 142 circa. Ma nel 155-157 i Briganti costrinsero le armate romane a ritirarsi all'antico vallum Hadriani. Il confine del vallo di Antonino venne rioccupato l'anno dopo, ma abbandonato definitivamente nel 163-164. 



MARCO AURELIO

Sotto Marco Aurelio, alcuni forti a nord del vallo di Adriano furono rioccupati, e 5.500 Sarmati Iazigi furono inviati in Britannia nel 175 a protezione dei suoi confini. Nel 181 il vallo di Adriano subì pesanti attacchi dai Pitti ed il governatore fu ucciso in battaglia, tanto che il nuovo governatore dovette combattere per tre lunghi anni finchè, nel 184 riuscì sconfisse le tribù ribelli del nord della Scozia ed ottenere la pace. Venne inviato il futuro imperatore Pertinace, che ottenne la resa dei capi della rivolta e riportò l'ordine nelle armate della provincia.

SETTIMIO SEVERO

SETTIMIO SEVERO

L'usurpazione di Albino nel 195 provocò l'abbandono delle 3 legioni dell'isola per marciare su Roma e prendere il trono nel 196. Sconfitto Albino, Settimio Severo divise la provincia in Britannia inferiore e superiore. Poi condusse nuove campagne in Scozia, dal 208 al 211, ma i territori conquistati vennero nuovamente ceduti dal figlio Caracalla, alla morte del padre.



COSTANZO CLORO

Il nuovo imperatore, Caro, prima di partire per la campagna contro i Persiani, affidò la parte occidentale dell'impero al figlio maggiore, Carino, il quale nel 284 compì una campagna oltre il vallo di Adriano, riuscendo a battere le popolazioni del nord e a riportare ordine ma nel 286-297 la rivolta di Carausio costrinse Costanzo Cloro, a creare la diocesi della Britannia, suddivisa in quattro province: Britannia Prima, Britannia Secunda, Flavia Caesariensis e Maxima Caesariensis. Nel 369 fu creata anche una quinta provincia, la Valentia. Costanzo Cloro tornò in Britannia nel 306 per invadere la parte settentrionale dell'isola, vinse una notevole battaglia ma morì nel 306.

MAGNENZIO

MAGNENZIO  

Dal 350 al 353 la Britannia fu in mano a un nuovo usurpatore, Magnenzio, ma la Britannia fu soggetta a sempre maggiori attacchi dall'esterno , da parte dei Sassoni ad est e degli Scoti da ovest. Fu quindi costruita tutta una serie di forti, ma un assalto generale di Sassoni, Irlandesi e Attacotti, combinato con una rivolta generale della guarnigione sul Vallo di Adriano, devastò e prostrò la Britannia romana nel 367. Questa crisi venne sedata dal Conte Teodosio, padre del futuro imperatore Teodosio I, con una serie di riforme militari e civili.

L'usurpatore, Magno Massimo, nel 383 attraversò in armi il canale della Manica conquistando gran parte dell'Occidente vincendo Pitti e Scoti attorno al 384, ma partendo per le sue campagne in Europa svuotò le guarnigioni britanniche. La sua ribellione fu stroncata nel 388, ma non tutte le truppe furono rimandate in Britannia, per sopperire così alla mancanza di soldati. 

E così attorno al 396 ci fu una crescente ondata di invasioni barbari in Britannia. Venne ristabilita la pace nel 399 ma, nel 401, altre truppe furono ritirate dall'isola e trasferite in Europa per fronteggiare Alarico.
Alcuni centri urbani come Canterbury, Cirencester, Wroxeter, Winchester e Gloucester restarono attivi durante il V e VI secolo. Tuttavia la vita urbana rallentò progressivamente a partire dal secondo quarto del IV secolo,



LA FINE

Il dominio romano sulla Britannia si può considerare concluso dal 407, anno in cui Costantino III fu acclamato imperatore dalle legioni stanziate in Britannia, attraversando poi la Manica con l'esercito. In questo modo l'isola restò completamente indifesa. Nel 410 l'imperatore d'Occidente Onorio scrisse agli abitanti della Britannia che da quel momento avrebbero dovuto badare da soli a loro stessi e alla propria difesa. Fu la fine della Britannia Romana.


2 comment:

Anonimo ha detto...

Grazie per le informazioni molto interessanti

Anonimo ha detto...

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