SAMARIA (Israele)




La Samaria (ebraico: השומרון, ha-Shomron; arabo: السامرة, as-Sāmira; greco: Σαμαρεία, Samareía) è una regione montuosa situata tra la Galilea a nord e la Giudea a sud. Essa era situata quasi nel mezzo della Palestina, che fu la capitale del regno settentrionale ebraico detto anche d'Israele o di Samaria. Oggi il piccolo villaggio che ne occupa il posto si chiama Sebasṭiyyeh. 

Riferendosi alla Bibbia, 1Re 16,24, il nome di Samaria potrebbe derivare da un individuo (o clan) Shemer, da cui Omri, un re d'Israele, condottiero militare e primo della stirpe dei re Omridi, acquistò il terreno. In effetti la città fu costruita verso l'880 a.c. da Omri, il sesto re d'Israele, per fornire al suo regno una capitale, strategicamente ben situata e militarmente forte.

ENTRATA IN SAMARIA
Egli vi costruì inoltre un palazzo reale, che i suoi successori Acab e Geroboamo II, ingrandirono, abbellirono e resero meglio difeso e agguerrito. Il re Acab vi introdusse, per l'influenza della moglie fenicia, il culto di Baal e di Astarte, a cui fece edificare un tempio; ma in seguito il re Jehu distrusse il tempio e uccise tutti i seguaci del culto.

Shomron (Samaria) è al centro delle montagne di Israele, e a pochi Km da Sichem, c'è la "collina di Someron", una montagna isolata. È una collina slanciata, con pareti scoscese ma accessibili con un altopiano alla sua sommità.

La Samaria confina a nord con la valle di Esdrelon, a est con il fiume Giordano, a nord-ovest con il Monte Carmelo, a ovest la pianura di Sharon, a sud con la Giudea (monti di Gerusalemme). Le montagne samaritane non sono molto alte, raramente raggiungono gli 800 metri di altezza. Il clima di questa regione è più ospitale rispetto a quello della Giudea.



IL RE DI ISRAELE

Secondo la Bibbia, Omri, il re di Israele, acquistò questa montagna da Shemer per due talenti d'argento, e costruì sulla sommità a cui diede il nome di "Someron", o Samaria, come nuova capitale del suo regno al posto di Tirzah (1 Re 16,24). Come suoi possedimenti, godevano di numerosi privilegi. Omri stabilì qui la sua residenza negli ultimi sei anni del suo regno.

ROVINE DI SAMARIA NEL SECOLO SCORSO
Samaria divenne capitale del Regno di Israele durante il regno di Omri intorno all'884 a.c. Prima fu il centro di un'estesa area con produzione di olio e vino, che potrebbe essere il motivo della sua scelta come nuova capitale. 

Avendo perso una guerra contro la Siria, sembra che Omri dovesse garantire ai siriani il diritto di "costruire strade in Samaria", permettendo così ai mercanti siriani di mantenere i commerci con la capitale israelita, il che implicava la presenza di una considerevole presenza di siriani.

«Fu l'unica grande città della Palestina creata da un sovrano. Tutte le altre furono consacrate dalla tradizione patriarcale o da possedimenti precedenti. Ma Samaria fu esclusivamente una scelta di Omri. Lui, effettivamente, diede alla città che fece costruire il nome del suo proprietario, ma lo stretto legame è giustificato da alcune iscrizioni Assire in cui viene definita come "Beth-khumri" ("casa o palazzo di Omri")»
(Stanley)



LA TORRE DI GUARDIA

Secondo altri però il nome della città deriverebbe da shâmar, 'guardare', quindi letteralmente un punto di osservazione o una torre di guardia;  Lo stesso nome è riferito alla maggiore città samaritana e capitale del regno di Israele durante la secessione in due regni. La maggior parte della regione di Samaria si trova nel nord della Cisgiordania. 

ROVINE DEL VILLAGGIO DI SAMARIA


LA STORIA

Secondo la Bibbia, ai tempi di Acab, re di Israele (875-852 a.c,), Ben-Adad II si mosse con trentadue re, ma fu difesa con molto spargimento di sangue (1Re 20,1-21). Fece un altro tentativo l'anno successivo ma fu ancora sconfitto, e dovette arrendersi ad Acab (1Re 20,28-34), il cui esercito, paragonato a quello di Ben-Adad, non era se non un "gregge di capre".

Ai tempi di Joram, altro re di Israele (849-842 a.c.) Ben-Adad assediò ancora Samaria ma ruppe l'assedio, allarmato da un misterioso rumore di carri e cavalli e di un grande esercito, e fuggì, abbandonando il campo con i suoi beni.

Poi Salmanassar V, re dell'Assiria (727- 722 a.c.) invase Israele ai tempi di Osea, ultimo re di Israele (732 -724 a.c.) e lo ridusse a vassallo, ma Samaria tentò più volte di riacquistare la sua indipendenza, ma alla fine fu occupata da Sargon II (722-721 a.c.), che distrusse completamente la città e deportò molte tribù in cattività.

Venne successivamente ricostruita finchè nel 331 a.c. Samaria venne conquistata da Alessandro Magno, a cui dapprima si sottomise poi tentò di ribellarglisi, perciò Alessandro la smantellò e vi tradusse dei coloni ellenisti.

FORO E BASILICA SEVERIANA

GLI SCAVI

La prima fu la spedizione Harvard, inizialmente diretta da G. Schumacher nel 1908 e poi da George Reisner nel 1909 e 1910, con il supporto degli architetti C.S. Fisher e D.G. Lyon.

La seconda spedizione è invece conosciuta come ‘Spedizione Comune", un'unione di 5 istituzioni dirette da J.W. Crowfoot tra il 1931 e il 1935, con il supporto di K. Kenyon, E.L. Sukenik e G.M. Crowfoot. Le principali istituzioni furono la Scuola britannica di Archeologia a Gerusalemme, il Palestine Exploration Fund e l'Università Ebraica di Gerusalemme.

Nel 1960 piccoli scavi proseguirono diretti da F. Zayadine insieme con il Dipartimento di Antichità della Giordania. La città fu costruita sopra una collina rocciosa, e le fondamenta delle costruzioni monumentali dell'ultimo periodo poggiano direttamente sugli strati più antichi di roccia, non molto profondi. 

In tempi recenti il sito non è stato tutelato ed è stato utilizzato come terreno coltivabile dai contadini moderni della vicina Sebaste, quindi molte delle aree scavate sono state ricoperte e ripristinate all'uso agricolo, il che ha bloccato le ricerche e sepolto il sito, con grave perdita culturale ed economica.



I MACEDONI

Samaria divenne una città ellenistica nel 332 a.c. e migliaia di soldati macedoni furono inviati per sedare una rivolta dei samaritani. Tre torri circolari del diametro di 13 metri risalenti a quel periodo sono state scavate (le prime due da Harvard che le attribuì al periodo israelita) e un successivo, maestoso, muro di fortificazione con le torri quadrate. 

Queste fortificazioni furono demolite durante la distruzione della città da Giovanni Ircano I nel 108 a.c. Le tracce della distruzione causata da Ircano sono state trovate dagli archeologi, ma la città fu ricostruita sotto Alessandro Ianneo.

Ianneo, figlio di Giovanni Ircano re di Giudea e Sommo sacerdote. assassinò il fratello Aristobulo I e regnò dal 103 al 76 a.c. insieme con la moglie Salomè Alessandra, che poi regnò sola dal 76 al 67 a.c., dopo la cosiddetta guerra degli scettri, combattuta tra Ianneo e i rivali tolemaici Tolomeo IX, Tolomeo X e Cleopatra III.

Durante il regno dell'ultimo re Osea (2Re 10), gli Assiri invasero la Samaria nel 722/721 a.c. (sotto Salmanassar V e sotto Sargon II) con il controllo completo sulla capitale e sul resto del regno settentrionale.

Resti di frammenti di una stele con un'iscrizione assira attribuita a Sargon II fu trovata sulle pendici orientali dell'acropoli. Inoltre, in base alle iscrizioni del palazzo di Sargon a Khorsabad, gli abitanti di Samaria furono deportati in Assiria. 

I nuovi abitanti furono portati li da Cuta e dall'area siro-mesopotama e formarono una nuova popolazione samaritana, detta Cuthim. La città e le terre vicine vennero chiamate Samerina e furono poste sotto un governatore Assiro.

TEMPIO DI AUGUSTO O AUGUSTEUM

IL DOMINIO ROMANO


Il dominio romano iniziò con Gneo Pompeo Magno che, al termine della vittoriosa III Guerra Mitridatica e di quella giudaica, creò la nuova provincia di Siria nel 63 a.c., facendo della Giudea un protettorato romano. 

Ricostruì Gadara, che era stata distrutta dai Giudei. Proclamò libere dai Giudei le città di Ippo, Scitopoli, Pella, Samaria, Iamnia, Marisa, Azoto, Aretusa, Gaza, Ioppe, Dora e Torre di Stratone, unendole alla nuova provincia di Siria, a cui diede come governatore Emilio Scauro con due legioni.

Nel 30 a.c. l'imperatore Augusto assegnò la città a Erode il Grande, che le cambiò il nome in Sebaste in onore di Augusto (gr. Sebastos = Augusto), e la popolò di veterani dell'esercito romano e di commercianti. 

I resti di questo periodo sono:

- l'Augusteum, consistente in un tempio e in un grande cortile costruito sopra il palazzo omride in cima all'acropoli dove veniva svolto il culto dell'Imperatore con cerimonie, feste e sacrifici.

- Sull'acropoli una solenne gradinata conduce a un'unica e vasta terrazza su su cui sorgevano oltre all'Augusteo, un edificio absidale e una casa con portici.

- Al sud del tempio di Augusto fu riconosciuto, dal tipo di costruzione, da anfore rodiane, da cocci, da iscrizioni aramaiche e greche, il quartiere persiano ed ellenistico che ricopriva il palazzo di Omri e di Acah. Questo è un grande cortile su cui si aprono vani e camere sul tipo dei palazzi dei re d'Assiria.

- Inoltre una porta della città e una strada colonnata che la attraversa da est a ovest;

- un teatro nella parte nord-est dell'acropoli;

- un tempio dedicato a Core nella terrazza settentrionale dell'acropoli,

- uno stadio nella parte nord-orientale della sottostante vallata.

- Il foro, fiancheggiato a ovest da una basilica parzialmente scavata, sta a est dell'acropoli in una zona che oggi collega la città antica con il moderno villaggio di Sebaste. Esso insiste su una vasta area di m. 128 per 72 di larghezza, racchiuso da potente muro e da colonnato esterno.

- La basilica civile, una sala di m. 63 per 32 di larghezza divisa in tre navate da due ordini di colonne.

- L'acqua per la Sebaste romana veniva rifornita da un acquedotto sotterraneo che la portava nell'area del foro da una sorgente orientale.

- La città era circondata da una cinta muraria lunga quasi 4 Km, con torrette che collegavano il nord con l'occidente.

- Alcuni mausolei con sarcofagi decorati sono stati trovati nell'area del moderno villaggio e nelle zone attigue. Una statua imperiale mutila e quella della dea Kore o Persefone trasportata al Museo nazionale di Gerusalemme.

- Una piccola basilica, di inizio V secolo, fu scavata nella parte sud dell'acropoli, vicino al sepolcro in cui i discepoli avrebbero portato i resti di Giovanni il Battista, dopo la decollazione ordinata da re Erode.

TEMPIO DI OMRIT

DOPO ERODE

Alla morte di Erode il Grande, nel 4 a.c., il suo regno fu suddiviso da Augusto seguendo in linea di massima le volontà del defunto sovrano.

- Ad Archelao furono affidate Giudea, Idumea e Samaria;

- Antipa ottenne Galilea e Perea;

- a Filippo (II) andarono Batanea, Traconitide, Auranitide e Gaulantide;

- Salome, sorella di Erode, ottenne alcune città (Jabneh, Azotas, Phaesalis e Askalon) e le relative rendite.



LA SYRIA IUDAEA

Nei primi del I secolo a.c., la Syria Iudaea dei romani fu divisa in tre province, Giudea, Galilea e Samaria che occupava il centro della Syria Iudaea.

Nel 41, l'imperatore Claudio concede a Erode Agrippa I la Giudea e la Samaria, e nomina suo fratello Erode tetrarca di Calcide. Tre anni più tardi, nel 44, alla morte di Erode Agrippa I, Claudio decise di riportare Giudea e Samaria sotto diretto controllo romano, nominando un procurator Augusti, Cuspio Fado, a governarla. Al fratello di Agrippa I, Erode di Calcide, è affidato il controllo del Tempio di Gerusalemme e la nomina del Sommo sacerdote.

In seguito, durante il periodo imperiale romano la Syria Iudaea fu rinominata nel 135 Syria Palaestina in seguito alla III Guerra Giudaica.



SAMARIA  

La città di Samaria fu ricostruita com'era nel II secolo d.c. da Settimio Severo quando la città divenne colonia.  Un monastero fu aggiunto in una data successiva. Nel dodicesimo secolo d.c. una cattedrale latina dedicata anche lei a Giovanni il Battista, fu costruita nella parte orientale del foro romano e presentava degli elementi della cinta muraria del periodo romana. Successivamente fu trasformata in una moschea.

Così la descrive Giuseppe Flavio al tempo di Nerone:
«La regione della Samaria si trova in mezzo tra Galilea e Giudea; essa infatti comincia dal villaggio di nome Ginea sito nella Grande Pianura e finisce alla toparchia di Acrabatene; la sua natura non è diversa in niente da quella della Giudea. 
Possiedono, infatti, entrambe sia montagne sia pianure, fertili e adatte ad essere coltivate, ricche di alberi, con frutti selvatici e coltivati, visto che in nessun luogo queste regioni sono desertiche, al contrario sono bagnate dalla pioggia. 
Qui ogni corso d'acqua è particolarmente dolce. Grazie, inoltre, all'abbondanza di buon pascolo il bestiame produce più latte che altrove. La prova principale di questa produttività e della ricchezza della terra è che entrambe sono fittamente popolate.»

(Giuseppe Flavio, Guerra giudaica, III, 3.4.)



BIBLIO

- G. A. Reisner, C. S. Fisher, D. G. Lyon - Harvard excavations at Samaria - Cambridge Mass - 1934 -
- Léon Poliakov - I Samaritani - Feltrinelli - 1994 -
- Flavio Giuseppe - Guerra giudaica - I -
- Cassio Dione Cocceiano - Storia romana - XXXVII -



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