APOLLONIA (Albania)



ACROPOLI DI APOLLONIA
Apollonia è oggi un sito archeologico locato sulla riva destra del fiume Vjosa, nei pressi del villaggio di Pojan, nell'attuale Albania. Apollonia fu una città della Cirenaica, e venne fondata 588 a.c.,  dai coloni Greci di Kerkyra (odierna Corfù) e Corinto, edificata come porto di Cirene, la metropoli greca posta nel nord della odierna Libia.

Sembra che la città si chiamasse in origine Gylaceia, dal nome dal suo fondatore, un certo Glyax, ma in seguito la città venne dedicata al Dio Apollo. Si arricchì poi con il commercio degli schiavi e l'agricoltura, ma soprattutto per il porto.



LA STORIA

- dopo il 513 a.c. - Poichè Apollonia dipendeva dalla città più vecchia, non era un centro molto importante, e seguì il destino di Cirene. Così entrò a far parte dell'impero persiano o achemenide dopo il 513 a.c..
Il luogo era già usato dai commercianti di Corinto e dai Taulanti, una tribù dell'Illiria, che convisse con questo insediamento per secoli a stretto contatto con la civiltà greca.

PIANTA DEL SITO ARCHEOLOGICO (INGRANDIBILE)
365 a.c. - Un terremoto danneggiò la città nel 365 a.c., ma nonostante la distruzione di tanti edifici, Apollonia sopravvisse, e divenne ancor più importante, fino al V secolo (quando cadde nelle mani dei nomadi  Laguatan libici, Synesio di Cyrene descrive questi anni disastrosi nella sua Catastasis).

- 331 a.c. - Dopo che Alessandro Magno ebbe conquistato i persiani nel 331 a.c., Apollonia e Cyrene erano diventate parti dell'impero tolemaico, che venne fondato da uno dei generali di Alessandro, Tolomeo I Soter (367-282). essendo in zone periferiche, le città conservarono molto della loro autonomia.

- 296 a.c. - La città fece parte dei domini di Pirro (318 a.c. – 272 a.c.), re dell'Epiro tra il 306 e il 300 a.c. e tra il 298 e il 272 a.c. Fu uno dei più temibili antagonisti della Repubblica romana e fu uno dei migliori condottieri alessandrini, tanto che Annibale lo ritenne il più astuto degli strateghi. Avendo sposato nel 296 a.c. Lanassa, figlia di Agatocle, re di Siracusa, che gli portò in dote Corcira con annessa Apollonia, ne ricevette il dominio.

- 229 a.c. - la Cyrenaica venne integrata nella repubblica romana e Apollonia divenne un municipio indipendente da Cirene, sua antica padrona.


- 168 a.c. - Apollonia venne occupata dall'ultimo re degli Illiri, Genzio, che tuttavia venne sconfitto poco dopo dai Romani insieme all'alleato macedone Perseo, re di Macedonia. 

- 148 a.c. - Apollonia divenne parte della provincia romana di Macedonia, più tardi incorporata nella provincia romana dell'Epiro. 

- 48 a.c. - Durante la guerra civile tra Pompeo Magno e Cesare Apollonia si schierò dalla parte di Cesare, ma si consegnò a Marco Giunio Bruto, uno degli assassini di Giulio Cesare, nel 48 a.c.

- 44 a.c. - Il futuro imperatore romano Augusto compì alcuni studi in Apollonia nel 44 a.c. con il maestro Atenodoro di Tarso, e qui ricevette la notizia che il patrigno, Cesare, era stato assassinato.
Apollonia fiorì sotto l'impero romano come ci racconta Marco Tullio Cicerone nelle sue Filippiche, definita "magna urbs et gravis", vale a dire grande ed importante città.

- III secolo - qui iniziò il suo declino, quando un terremoto cambiò il corso del fiume Voiussa, causando al porto problemi di navigabilità e nelle zone circostanti casi di malaria. In quest'epoca vi si insediò il cristianesimo.

LE TERME
- 404 - La Catastasi, o Caduta della Cirenaica, è un lungo lamento sulle incursioni nomadi che avevano destabilizzato la regione dal 404 circa. Synesius scrisse questo testo, forse non per pubblicarlo, probabilmente per un discorso alla corte imperiale. 

- 411 -  La Catastasi fu composta dopo un intervento militare del generale Anysius e della sua unità di Unnigardae, che aveva offerto ai Cirenaici una tregua nel 411.

- 431 - 451 d.c. - L'arcivescovo di Apollonia presenziò il Concilio di Efeso del 431 e quello di Calcedonia del 451. Ma la città cominciò a svuotarsi in questo periodo per il continuo e progressivo sviluppo della vicina città di Valona, divenuta ora più importante. La città ridusse sempre di più la sua popolazione.

- Intorno al 300 - Apollonia divenne capitale di una nuova provincia, la Libia Superiore, creata dall'imperatore Diocleziano (284-305). Fu ribattezzata Sosouza ("salvatrice"), probabilmente in onore di una Dea qui venerata, probabilmente Iside. Il capo militare della regione, il dux, costruì il suo palazzo in città e ricostruì le mura originali del III secolo a.c..

La città venne riformata durante l'Ananeosis ("rinnovamento") ma alla fine conquistata dagli arabi, fu abbandonata nel Medioevo, ma reinsediata nel 1897 con i profughi musulmani di Creta, che la chiamarono Susa (da Sosouza).

L'ODEON

GLI SCAVI

Il primo a rendersi conto della localizzazione dell'antica Apollonia fu Ciriaco d'Ancona (1391- 1452), archeologo, umanista, epigrafista e viaggiatore italiano, considerato il padre dell'archeologia, che ne descrisse nel 1435 i resti e le iscrizioni.

«Spinto da un forte desiderio di vedere il mondo, ho consacrato e votato tutto me stesso, sia per completare l'investigazione di ciò che ormai da tempo è l'oggetto principale del mio interesse, cioè le vestigia dell'antichità sparse su tutta la Terra, sia per poter affidare alla scrittura quelle che di giorno in giorno cadono in rovina per la lunga opera di devastazione del tempo a causa dell'umana indifferenza…»
(Ciriaco d'Ancona)

La città fu poi "riscoperta" con il movimento del Neoclassicismo europeo del XVIII secolo, benché non fu indagata da archeologi austriaci prima dell'occupazione del 1916-1918. I primi scavi furono seguiti da un'équipe francese negli anni 1924-1938 e parte del sito fu danneggiato durante la II guerra mondiale. 

Dopo la guerra nuovi scavi furono condotti da esperti albanesi a partire dal 1948, benché molto del sito archeologico non sia stato ancora scavato ai giorni nostri. Molti degli oggetti trovati sono stati trasportati nel museo della capitale, Tirana. Durante il periodo di anarchia che seguì la fine della dittatura in Albania nel 1990, molti dei beni archeologici, manufatti e rovine, furono trafugati per essere venduti a ricchi mercanti e collezionisti occidentali all'estero.



I MONUMENTI

Fuori della cinta urbana, un km a ovest, sul rilievo di una piccola collinetta, è possibile vedere ben conservata la piattaforma di un tempio dorico di m 31,39 × 17,30. Le misure hanno permesso di ricostruire idealmente 6 colonne in facciata e 16 nei lati lunghi. 

Oltre ai tagli nella roccia, sono stati trovati sul posto alcuni frammenti architettonici, tra cui un capitello dorico con l'echino molto teso. L'echino è un elemento dei capitelli dorico e ionico, a profilo convesso verso l'alto, posto sotto l'abaco (la parte piatta sopra le volute del capitello).

Gli scavi di Montet hanno portato alla luce un frammento di altare con una dedica ad Atena e Ares, databile alla prima metà del V sec.; manca però ogni indicazione sulla originaria ubicazione dell'altare e del relativo santuario.

IL TEATRO

IL TEATRO

Il teatro di Apollonia si trova a est della città, appena fuori dalle mura. Fu costruito nel III secolo a.c. ed è uno dei monumenti più antichi di Apollonia. All'epoca non era così vicina al mare come lo è oggi; il rumore delle onde era probabilmente molto distante; le ventotto gradinate di posti a sedere sono ancora presenti.

Durante il regno dell'imperatore romano Domiziano (81-96) fu aggiunto un muro al palcoscenico. e venne costruito un muretto che circondava l'orchestra (lo spazio semicircolare di fronte al palcoscenico); questo suggerisce che il teatro sia stato ora utilizzato anche per le gare di gladiatori. 

Nel 365, Apollonia soffrì molto a causa di una grande onda di marea, e il teatro fu improvvisamente molto più vicino al mare. Il rumore delle onde deve aver reso impossibile una normale rappresentazione, e il muro del palcoscenico fu demolito nel V secolo, per riutilizzare le colonne della Basilica Orientale.

LE TERME

LE TERME

Le Terme vennero edificate durante il regno dell'imperatore Adriano (117-138). Probabilmente la corte, che è il cuore delle terme, è il peristilio di una casa più antica. Molte case greche di età ellenistica vennero costruite intorno ad un cortile-giardino, come la Villa del Mosaico delle Quattro Stagioni a Ptolemais e la Villa di Giasone Magno a Cirene.

Ancora oggi si può vedere il cortile, un tempo circondato da colonne corinzie, che doveva essere utilizzato da chi faceva gli esercizi sportivi (palaestra). Sono visibili anche le terme vere e proprie, che erano ancora in uso nel IV secolo.

L'ingresso originale doveva essere a nord, dove si trovava la strada principale di Apollonia fino a quando, nel 365, un grande maremoto distrusse gran parte della città. Dopo di che, le Terme furono abbandonate; sembra che la gente abitasse nel vecchio monumento.

PAVIMENTO DELLA BASILICA

LA BASILICA OCCIDENTALE

La basilica risale al 500 - 600 d.c. , ha l'ingresso a est e l'abside a ovest, ed è stata ricavata da una torre della cinta muraria. Al suo interno è stato reperito un Battistero tipico dell'epoca, che era comunemente usato nei primi periodi del cristianesimo come simbolo del rito del battesimo di Gesù nelle acque del Giordano.

BASILICA CENTRALE

LA BASILICA CENTRALE

La Basilica Centrale era la chiesa principale di Apollonia; è citata nel Sinesio di Cirene e deve quindi risalire almeno al IV secolo d.c. L'abside si trova nella parte orientale di questa basilica e l'ingresso è posto a occidente.

Oggi sono visibili il cortile, le tre navate e l'abside; l'ubicazione dell'altare è riconoscibile perché sono ancora in piedi quattro colonne, che un tempo sostenevano un baldacchino. Dietro l'abside c'era un battistero, il fatto interessante è che accanto ad esso c'era un forno per scaldare l'acqua del battesimo.

Le pareti della chiesa sono di scarsa qualità, il che è strano, perché alcune colonne di marmo e parti dei mosaici dovevano essere molto costose. Ma i mosaici sono incompleti e alcune colonne non sono di marmo. 

Si pensa che gli abitanti fossero riusciti ad ottenere un carico di materiali da costruzione ma non c'erano più gli abili costruttori romani di una volta. La chiesa fu a quel che sembra distrutta intenzionalmente: le colonne sono indeterminate nella loro provenienza.

BASILICA ORIENTALE

BASILICA ORIENTALE

Edificata nel V secolo, la Basilica Orientale è una delle chiese più antiche nel mondo ad essere stata costruita a forma di croce.

Venne eretta sopra un edificio più antico del I secolo a.c., il che spiega come mai l'entrata sia a nord: si entra in questa chiesa dalla strada principale.

Un'iscrizione suggerisce che la struttura più antica fosse un tempio, dedicato al Dio Apollo.

Pertanto le basi della colonna di granito rosa sono spolia di questo santuario.

Le colonne di marmo cipollino, d'altra parte, non erano certamente del vecchio tempio; sono stati rimossi dal teatro. 

Originariamente importato da Eubea alla fine del primo secolo, erano originariamente utilizzati nella parete del palcoscenico.

Dopo che il maremoto di 365 aveva reso impossibile l'uso del teatro, le colonne furono riutilizzate in questa chiesa.

La chiesa aveva alcuni interessanti mosaici del VI secolo, alcuni dei quali si trovano ora nel museo. Altri possono essere visti nel transetto meridionale e nell'abside

LE MURA

LE MURA

Apollonia venne fondata come porto di Cyrene, il che significa che non era il sito principale che, in caso di emergenza, doveva essere difeso. La cortina muraria è scandita ad intervalli di circa 60 m da torri aggettanti (ne rimangono 19) normalmente rettangolari, con la sola eccezione di due circolari ad occidente.

Delle porte che si aprivano nelle mura, conosciamo soltanto quella occidentale, mentre ogni torre è munita di una posterula. Le mura di Apollonia non possono essere anteriori al IV sec. a.c., in quanto tombe di questo periodo sono state ritrovate sotto il circuito murario.

Esse quindi dovrebbero datare all'età ellenistica, quando anche altre città cirenaiche furono munite di difesa. Sono molto ben conservate, soprattutto nella parte sud-est, anche se non è sempre facile riconoscere le porte.

IL PALAZZO

IL PALAZZO

Il palazzo risale al 300 a.c. Nella prima foto si può osservare uno dei cancelli che dava accesso alla corte centrale.

Come si può vedere, una croce è stata tagliata nella pietra sopra questa porta, a testimoniare che il cristianesimo era diventata religione di stato, soppiantando qualsiasi altro culto.
La croce è dunque il ricordo della cristianizzazione dell'impero romano durante il regno di Costantino il Grande (regno 306-337) e di suo figlio Costanzo II (regno 337-361).

Il palazzo un tempo aveva due piani, ma ne rimangono solo le stanze al piano terra, dove il governatore riceveva i suoi ospiti. 
Vicino a questo monumento c'erano due grandi ville, che probabilmente erano utilizzate come annesso al palazzo.

Apollonia divenne particolarmente importante nel V secolo, quando poi l'interno fu abbandonato ai nomadi laguatani (Sinesio di Cirene descrive questi anni disastrosi nella sua Catastasi). 
Il porto rimase una delle ultime basi delle truppe bizantine e il palazzo del dux doveva essere uno degli edifici militari più importanti della Cirenaica.

TERME E PORTO

IL PORTO

Il porto di Apollonia è stato costruito intorno a due o tre porti naturali, che sono scomparsi sotto le onde nel 365 d.c., quando un gigantesco maremoto ha distrutto le coste dell'Africa settentrionale. Sembra che il porto interno - che era circondato da banchine e magazzini - fosse utilizzato per le navi da guerra, e il porto esterno per le navi mercantili. 

Nella parte orientale c'erano un grande molo e un faro. Questo molo e il porto esterno sono stati costruiti dai Romani; il porto interno invece sembra essere greco. Nel 1987 è stata scoperta una piccola nave (lunga tredici metri), i cui resti si trovano ora nel museo di Sousa.



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