ELENIO ACRONE - HELENIUS ACRO




Nome: Helenius Acro 
Nascita: II secolo 
Morte: III secolo
Professione: grammatico romano

Elenio Acrone (in greco antico: Helenius Acro; II secolo – III secolo) è stato un grammatico romano.
Fu contemporaneo di Aulo Gellio (125 - 180), probabilmente visse tra il II e III secolo d.c. e si occupò di poeti "classici" della commedia e della satira, specializzandosi su Terenzio (190 - 159), forse su Persio (34 - 62) e soprattutto su Orazio (65 a.c. - 8.a.c.) 



LE OPERE

- Scrisse un commento a Terenzio "Adelphoe ed Eunuchus" che è andato perduto, ma in parte riutilizzato nella tradizione grammaticale posteriore.- La inscriptio "Acronis commentum super satyras Persii" che nel codice Ambrosiano I, 38, supportano quegli scolî al poeta di Volterra i quali sono generalmente detti di Cornuto, farebbe pensare a un suo "Commento a Persio".

- Tracce del suo celebre commento su Orazio si trovano nelle varie recensioni degli scoli (un insieme di annotazioni e glosse, cioè l'interpretazione di parole oscure in quanto in disuso, che si trovano spesso annotate sui margini dei codici medioevali delle opere della letteratura greca e latina. L'autore delle annotazioni è indicato come scoliaste), in particolare in Porfirione, che ne fa uso.

CICERO CONTRO VERRE - SATIRA

Pomponio Porfirione

Pomponio Porfirione fu un grammatico latino e un erudito, discepolo di Elenio Acrone (o Pseudo-Acrone), vissuto all'inizio del III secolo d.c., scrisse un commento, giunto sino a noi, sulle "Satire di Orazio" (di Quinto Orazio Flacco, che l'autore chiamò Sermones) per essere usato nelle scuole di grammatica per l'insegnamento.

Infatti, dopo brevi cenni biografici, vi si illustra il significato, il metodo stilistico e la poetica (gli intenti espressivo-contenutistici che un artista, attraverso un'"estetica" esplica nelle sue opere) dell'opera oraziana. In base alla lingua e allo stile dell'opera, si suppone che fosse africano.» «

Il suo non è il commento più antico, ma i precedenti, come quello di Quinto Terenzio Scauro [(il più illustre grammatico del suo tempo, ebbe rapporti con Plinio il Giovane e con l'imperatore Adriano, che si rivolgevano a lui per questioni letterarie e grammaticali, fiorito durante i principati di Traiano (98-117) e di Adriano (117-138)], sono andati perduti e anche quello di Porfirione si è spesso mescolato con gli scritti di Acrone.



Pseudo-Acrone
 
Comunque, in una biografia del poeta è riportato proprio che il suo fosse il miglior commento oraziano tra quelli disponibili. Tuttavia, gli scoli a Orazio tramandati con il suo nome, sono una rielaborazione posteriore (detta, perciò, "Pseudo-Acrone") di autori medievali.

Le opere di Acrone disponibili oggi: 

- Pseudacronis Scholia in Horatium Vetustiora - Vol. 1: Schol. AV in Carmina Et Epodos (Classic Reprint) - di Helenius Acron -
- Eclogae - di Quintus Horatius Flaccus, Helenius Acro - di Quintus Horatius Flaccus (Autore), Helenius Acro (Autore), e William Baxter (Autore)
- Acronis et Porphinionis Commentarii in Q. Horatium Flaccum - Vol II - di Helenius Acro (Autore), e Pomponius Porphyrio (Autore).
- V. Ussani - Acrone, in Enciclopedia Italiana - Roma, Istituto della Enciclopedia Italian, 1929, vol. 1. Ad Orazio, Satire, I 1, 85. -
- Schmidt, Peter L. (Constance), Helenius Acron, in Brill’s New Pauly, Antiquity volumes edited by: Hubert Cancik and Helmuth Schneider, English Edition by Christine F. Salazar, Classical Tradition volumes edited by Manfred Landfester, English Edition by Francis G. Gentry.



BIBLIO 

- Otto Keller, Über Porphyrion, Pseudoacron und Fulgentius, scoliasten des Horaz, in Symbola philologorum Bonnensium in honorem Friderici Ritschelii collecta - Leipzig, Teubner - 1864-7 -
- Pseudacronis scholia - in Horatium vetustiora - ed. Otto Keller, Leipzig, Teubner, 1902, 2 voll.
- Chiara Formenti - Il commento pseudacroneo A' e lo studio di Orazio nella scuola tardoantica, tesi di dottorato in Antichistica - Curriculum Filologia, Letteratura, Glottologia - Ciclo XXVIII - Milano - Università degli Studi - a.a. 2015-2016 -
- L. Müller - Zu Acro und Porphyrio - in "RhM" - n. 25 - 1870 -
- G. C. Giardina - Note a Porfirione - in "Museum Criticum" - n. 18 - 1983 -



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