QUINTO POMPEO FALCONE - Q. POMPEIUS FALCO



GENS POMPEIA

Nome: Quintus Roscius Coelius Murena Silius Decianus Vibullius Pius Iulius Eurycles Herculanus Pompeius Falco, ovvero Quinto Roscio Celio Murena Silio Deciano Vibullio Pio Giulio Euriche Ercolano Pompeo Falcone, esemplificato in Quintus Pompeus Falco, ovvero Quinto
Nascita: 70 circa
Morte: dopo il 140
Padre naturale: Sextus Pompeo Collega
Padre adottante: Marco Roscio Celio
Moglie: Sosia Polla
Figlio: Quinto Pompeo Sosio Prisco, console nel 149
Professione: politico e militare romano
Gens: (naturale) Pompeia
Gens: (adottante) Roscia



LE ORIGINI

La sua famiglia era originaria della Sicilia, suo padre si chiamava Sextus e probabilmente era Sesto Pompeo Collega, console nel 93. Quinto Pompeo ebbe importanti legami di parentela, sembra anzitutto che sia stato adottato dal senatore siciliano, Marco Roscio Celio, durante il regno di Traiano. Costui era legato della Legio XX Valeria Victrix, di stanza nella provincia di Britannia nel 68. 

Essendo in disaccordo col governatore della Britannia Marco Trebellio Massimo, allo scoppio della guerra civile nell' "Anno dei quattro imperatori", Roscio Celio si ribellò insieme alla sua legione a causa della cupidigia di Marco Trebellio, sia verso i cittadini che verso i militari. 

Trebellio dovette fuggire in Germania presso Vitellio, che, divenuto imperatore, mandò come nuovo governatore Marco Vettio Bolano, che riprese in mano il controllo della situazione. Nel 71, il nuovo imperatore Vespasiano rimosse Celio dal comando della XX Valeria Victrix, affidandola a Gneo Giulio Agricola.

Pompeo Falcone fu l'uomo dagli incarichi infiniti, tanto militari che civili e amministrativi. Uomo di fine intelligenza riusciva a pronunciarsi in ogni campo e con una certa lungimiranza. Per questo fu apprezzato da diversi imperatori e uomini di potere, anche perchè non vedevano in lui le smanie di potere che portarono spesso ai tentativi di usurpazione del trono imperiale.

Ebbe anche legami di parentela con i discendenti del poeta, avvocato, e politico romano Silio Italico, i Catii Silii, che erano imparentati con Silio Deciano, il figlio di Silio Italico, console suffetto al nundinum da settembre a dicembre 94, sotto Domiziano e sotto Traiano, che fu nominato "curator operorum publicorum", incaricato cioè di sovrintendere alle numerose opere pubbliche di Roma.

Il soprannome di Vibullius Pius Iulius Eurycles Herculanus dimostrano che era inoltre legato alla famiglia reale spartana degli Eurycles, che apparteneva al tempo di Traiano alle grandi aristocrazie imperiali.

Si imparentò anche con Quinto Sosio Senecione, console nel 99 e 107, stretto collaboratore di Traiano e nipote di Sesto Giulio Frontino, famoso scrittore di trattati militari e della cura delle acque, ma anche tre volte console e generale, di cui sposò la figlia Sosia Polla, che morì mentre Pompeo Falcone era proconsole, tra il 123/124 e il 129. Da lei Pompeo ebbe un figlio, Quinto Pompeo Sosio Prisco, che fu console nell'anno 149.

GENS ROSCIA ADOTTANTE


SOTTO TRAIANO

Quinto Pompeo Falcone iniziò il cursus honorum come: 

- 1)  Tribuno della legio X Fretensis (86-90), 

- 2)  Successivamente continuò la sua carriera in qualità di questore nel 96/98, 

- 3)  Poi di tribuno della plebe (98/99), 

- 4)  Divenne poi pretore nel 99/100 come testimonia un'iscrizione:
qAESTORI  TRIBuno  PLEBis  PRaetori  INTER  CIVes / 
et PEREGRINOS.

- 5)  Ottenne nel 101-102 la carica di legatus legionis della legio V Macedonica, sotto il comando di Manio Laberio Massimo, console suffetto nell'89 ed abile generale durante la I campagna dacica dell'imperatore Traiano, per la quale in base alle sue prestazioni Quinto Pompeo ottenne alcune ricompense militari come testimonia una epigrafe successiva:
LEGato LEGionis V MACEDONICae / 
IN BELLO DACICO DONIS MILITARIbus donato

Fu in questo stesso periodo che sposò Sosia Polla divenendo genero di Quinto Sosio Senecione, uno dei più stretti collaboratori dell'imperatore, entrando nella ristretta cerchia degli uomini di fiducia di Traiano.

- 6)  Divenne, quindi, governatore della Licia e Panfilia: 
LEGato PRo PRaetore PROVinciae LYCIAE / 
ET PAMPHYLiae 103-105 

- 7)  Divenne poi governatore della Giudea, dove disponeva della legio X Fretensis: 
LEGato AUGusti PRo PRaetore PROVINCiae / 
Iudaeae eT LEGionis X FRETensis 105-107

a cui successe Gaio Giulio Quadrato Basso. Si trovava in questa posizione quando fu decisa l'annessione dell'Arabia Nabatea, effettuata da Aulo Cornelio Palma Frontoniano, governatore della Siria.

- 8)  A Pompeo Falcone venne allora affidato l'incarico eccezionale di inizio dei lavori della Via Traiana:
CURATORI /
viaE TRAIANAE; 107/108

L'incarico era importante perchè si trattava della variante della via Appia che collegava Benevento (Beneventum) a Brindisi (Brundisium), una via che permetteva di raggiungere più rapidamente da Roma il porto di Brundisium, località dove imbarcarsi per la Grecia e l'Oriente, soprattutto in vista della guerra contro i Parti.

- 9)  Nel 108 divenne console suffetto. 

- 10)  Ricoprì quindi la carica di quindecimviri sacris faciundis: 
XV VIRo SAcris FACiundis (nel 109). 

- 11)  Più tardi gli venne affidato il governo provinciale della Mesia Inferiore: 
LEGato PRo PRaetore IMPeratoris CAESaris NERVAE / 
TRAIANI AUGusti GERMANICI DACICI / 
proVINCiae MOESIAE INFERIORis

nel 116-117, la Mesia Inferiore provincia militare di fondamentale importanza visto che essendo l'imperatore impegnato nella guerra contro i Parti, le tribù sarmatiche di Iazigi e Roxolani, scorrazzavano in lungo e largo in questo tratto di limes danubiano, in modo fortemente sospetto. Giusto per questo era stato inviato nella vicina provincia di Dacia, Gaio Giulio Quadrato Basso, per contenere queste scorrerie.



SOTTO ADRIANO

- 12)  Morto Traiano e succedutogli Adriano, divenne governatore della Britannia: 
LEGato PRo PRaetore / 
IMPeratoris CAESaris TRAIANI HADRIANI AUGusti PROVINCiae / 
BRItANNIAE; 118-122. 

Nel suo ultimo anno di governatorato la provincia fu visitata dall'imperatore Adriano, che ordinò svariate opere pubbliche e la costruzione del vallo. 
Nel 118 Pompeo aveva represso una rivolta in cui erano coinvolti i Briganti e i Selgovi, tribù della Britannia settentrionale e della Caledonia meridionale. Nel luglio del 122 venne rimpiazzato nell'isola da Aulo Platorio Nepote.

- 13)  Nel 124 venne nominato proconsole d'Asia che amministrò con la solita solerzia e onestà. 

Sappiamo che era amico di Plinio il Giovane e, dall'uomo intelligente che era, si ritirò a vita privata in una villa in campagna, dove si dedicò a scrivere e, tra le altre cose, all'orticoltura. 

Nel 140 gli fece visita il futuro imperatore Marco Aurelio, per chiedergli consigli sulla conquista definitiva della Britannia, compresa la Caledonia, e si racconta rimanesse molto colpito dai suoi pregevoli alberi da frutto. Si ignora la data della sua morte.


BIBLIO

- Iulius Frontinus - gouverneur de Cappadoce-Galatie - 1983 -
- Plinio Secondo - Epistularum Libri Decem -
- Anthony R. Birley - The Origin and Career of Q. Pompeius Falco -  Arheoloski Vestnik - 1977 -
roman-britain.org, Quintus Pompeius Falco (ILS 1035 et 1105)
- Plinio il Giovane, Epistulae, I, 23.
- The Oxford Classical Dictionary, Oxford University Press, 2005 (3ª edizione), «Pompeius Falco, Quintus».
- Lucius Silius Decianus - Der Neue Pauly - vol. XI - Stoccardadiae - 1999 -


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