LONGULA (Città scomparse)



BATTAGLIA DI LONGULA
 
Longula (in lingua greca: Λόγγολα) fu una città del Latium Vetus, ma comunque nel territorio dei Volsci. Secondo Plinio il Vecchio, era una città latina e inserisce i suoi abitanti, i Longani, fra le popolazioni albane che tuttavia alla sua epoca erano già scomparse (I secolo d.c.).

Comunque una città molto antica dei Volsci, ricordata specialmente da Livio (II, 39, 3) e da Dionigi (VIII, 36 e 85) a proposito delle imprese di Coriolano. Il suo territorio confinava con Anzio, Satrico, Ardea e Polusca, estendendosi forse fino al mare e il fosso di Cavallo Morto fungeva da linea di confine tra i Rutuli di Ardea ed i Volsci anziati.



LA POSIZIONE

A. Nibby identifica Longula con la moderna località di Buon Riposo, a destra della Via Anziatina, circa 27 miglia lontano da Roma, su una collina che ha la forma allungata, da cui sembra che la città abbia tratto il nome. Essa si trova nel territorio comunale di Aprilia in cui sorgono anche i resti di Polusca (a Campoleone, tra i comuni di Lanuvio e Aprilia) nonchè insediamenti Rutuli a Casalazzara.

Tuttavia la città di Longula è stata localizzata più recentemente in località Colle Rotondo, presso Lavinio, nel comune di Anzio. Qui è venuto alla luce un insediamento prolungato, dalla media età del Bronzo fino alla media età repubblicana, difeso con due aggeri. Nei pressi è venuta alla luce anche un'ampia necropoli, in località Cavallo Morto, risalente all'età del Bronzo recente (XIII-XII secolo a.c.), connessa con questo insediamento ed i cui reperti sono conservati oggi al Museo Pigorini di Roma. 



LA STORIA

Dopo essere stata occupata dai Volsci, fu riconquistata nuovamente dal console Postumio Cominio nell'anno 493 a.c. nel corso della campagna militare contro i Volsci di Anzio. Postumio Cominio infatti sbaragliò i Volsci, li inseguì fino a Longula, che conquistò, come pure conquistò Polusca, per giungere finalmente fino alle mura di Corioli che cinse d'assedio.

Nel 489 a.x. fu una delle città attaccate dai Volsci condotti da Gneo Marcio Coriolano che, posto l'assedio a Lavinium, congedati cinque ambasciatori (tra cui Postumio Cominio) inviati da Roma per farlo desistesse dai suoi vendicativi propositi, prese facilmente Longula, facendone schiavi gli abitanti. 

Dopo la guerra combattuta da Roma contro i Volsci, guidati da Coriolano, che viene datata al 488, non se ne ha più notizia. O venne abbandonata o venne distrutta. Plinio la dà come non più esistente al suo tempo, ammesso che sia giusta l'identificazione di Longani con Longalani. 

Nel 484 a.c. i Romani, in rotta dopo la sconfitta patita ad Anzio contro i Volsci, riuscirono a sconfiggere questi ultimi nella battaglia di Longula, sovvertendo così le sorti della guerra.



BATTAGLIA DI LONGULA

La battaglia di Longula venne combattuta nel 309 a.c., durante la dittatura di Lucio Papirio Cursore; diretto alla volta del Sannio, per prendere il comando dell'esercito romano, dalle mani del console dell'anno precedente Gaio Marcio Rutilo Censorino (console nel 310 a.c.), e si incontrò con quest'ultimo a Longula. Qui i Romani affrontarono i Sanniti che furono sbaragliati in uno scontro campale.

Se la località viene citata è segno che ancora esisteva. L’abbandono del colle è infatti documentato a partire dal III secolo a.c., come conseguenza della presa di Anzio e dell’esito della Guerra Latina (338 a.c.), a seguito della quale la cittadella di Longula perse la sua importanza strategica e militare, perdendo abitanti e case, diventando un piccolo villaggio fino a sparire.


BIBLIO

- Tito Livio - Ab Urbe condita libri -
- Dionigi di Alicarnasso - Antichità romane -
- Plutarco - Vita di Coriolano -
- Antonio Nibby - Analisi storico-topografica-antiquaria della Carta de' Dintorni di Roma - Roma - Tipografia delle Belle Arti - 1848 -
- Christian Mauri - Latium arcaico - Aracne editrice - 2022 -
- A. Guidi, A.M. Jaia, G. Cifani - Nuove ricerche nel territorio di Colle Rotondo ad Anzio (Roma) - in Lazio e Sabina 7 - Roma - 2010 -


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