PONTE DELLE SERRETELLE (Benevento)




Il ponte delle Serretelle è un ponte ad arco ritenuto dai più di origine romana, e nonostante ciò lasciato miseramente crollare nelle sue arcate e sommergere nella parte restante dalla infestante vegetazione. Il ponte sorge nei pressi di Benevento, fra la collina della Gran Potenza e il torrente Serretelle da cui prende il nome.

Sotto di esso scorreva un modesto corso d'acqua che, scendendo dalla collina, si riversava nel torrente. Il suo nome lascia intendere (Serretelle, Serratelle) che un tempo vi fossero delle chiuse atte a regolare l'irrigazione del terreno a coltivazione. Il sistema delle chiuse fu adottato dapprima dagli etruschi e poi dai romani che le mantennero e ne fecero di nuove.
Il cardinale Stefano Borgia, storico erudito, riteneva che la via Appia Antica, nel suo tratto fra il ponte Corvo e il ponte Leproso con cui accedeva alla città di Benevento, passasse anche dal ponte delle Serretelle. 

Ma l' architetto e archeologo Almerico Meomartini, fece notare il passaggio per detto ponte avrebbe significato un percorso inutilmente lungo e tortuoso per la strada, mentre era più credibile che essa corresse lungo il pendio della collina.

L'ANTICO PROFILO DEL PONTE

Il che sembra anche a noi più credibile, sia perchè i romani erano molto sensibili alla esemplificazione dei percorsi stradali che studiavano con grande puntigliosità e capacità, sia per la competenza del Meomartini sia come architetto che come archeologo, come ebbe a dimostrare nella questione della tratta ferroviaria Cancello-Benevento nel 1913 che vinse con onore e competenza.

Il ponte è ricordato nel Chronicon di Falcone Beneventano perché nel 1113 esso fu teatro di uno scontro fra i Normanni e i Beneventani soggetti al dominio papale. Il connestabile beneventano (comes stabuli, «conte di stalla», con poteri militari), Landolfo della Greca, aveva combattuto e vinto più volte le invasioni normanne.

Pertanto i Normanni, onde togliersi dai piedi il pericoloso personaggio, gli tesero un'imboscata, ma Landolfo, mentre stava presidiando con un gruppo di soldati il ponte delle Serretelle, notò cinquanta uomini del conte Roberto normanno di Alife nascosti fra i frutteti. Ne scaturì un combattimento in cui Landolfo nuovamente vinse, facendo dieci prigionieri. 


E' in questa occasione che troviamo una nuova menzione del ponte di cui stiamo trattando, evidentemente all'epoca ancora perfettamente funzionante e anche di una certa importanza se necessitava di un presidio.

Il Ponte delle Serretelle, che come è detto dianzi cavalcava un torrente (probabilmente il torrente Corvo, oggi non più esistente) sembra fosse costituito di due arcate di cui la minore misura un varco di 6,8 m, la seconda non si è potuta misurare con certezza in quanto crollata.


BIBLIO

- Falcone Beneventano - Chronicon Beneventanum - traduz. introduz. e note di Raffaele Matarazzo -Napoli - Arte Tipografica - 2000 -
- Almerico Meomartini - Della via Appia da Roma a Benevento - in I monumenti e le opere d'arte della città di Benevento - Benevento - Tipografia di Luigi De Martini e figlio - 1889 -
- Marina R. Torelli - "Benevento romana"- L'Erma di Bretschneider - Roma - 2002 -
- Vittorio Galliazzo - I ponti romani - Vol I - Treviso - Edizioni Canova - 1995 -



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