GENS LEMONIA



GENS LEMONIA

Le quattro Tribù urbane:
- Collina (Col.) - Esquilina (Esq.) - Palatina (Pal.) - Suburana (Sub./Suc.)

Le 31 Tribù rurali:
- Aemilia (Aem.) - Aniensis (Ani.) - Arniensis (Arn.) - Camilia (Cam.) - Claudia (Cla.) - Crustumina (Clu.) - Cornelia (Cor.) - Fabia (Fab.) - Falerina (Fal.) - Galeria (Gal.) - Horatia (Hor.) - Lemonia (Lem.)
- Maecia (Mae./Mai.) - Menenia (Men.) - Papiria (Pap.) - Pollia (Pol.) - Pomptina (Pom.) - Publilia (Pub./Pob.) - Pupinia (Pup.) - Quirina (Qui.) - Romilia (Rom.) - Sabatina (Sab.) - Scaptia (Scap.) - Sergia (Ser.) - Stellatina (Ste.) - Terentina (Ter.) - Tromentina (Tro.) - Ufentina (Ouf.) - Velina (Vel.) - Veturia (Vet.) - Voltinia (Vol.)

La gens Lemonia fu un'antichissima famiglia patrizia, compresa fra le 31 gens rurali, che si dice esistente già ai tempi di Romolo, e quindi inclusa nelle cento gentes originarie ricordate dallo storico Tito Livio. Secondo l'illustre studioso Theodor Mommsen l'antichità di questa famiglia si deduce dal fatto che essa diede il nome ad una delle antiche Tribù rustiche, l'omonima Tribù Lemonia, che comprendeva oltre ad Ancona e Bononia, anche alcuni centri umbri come Sentino, Attidio e, più a sud, Hispello.

In base a quanto riferisce lo storico Pompeo Festo, la Tribù Lemonia appartenne all'omonimo “Pagus”, posto in origine lungo la Via Latina, nella zona attualmente denominata “Roma Vecchia”.

Poiché in epoca storica si trovano esponenti della Gens Lemonia soltanto di ceto plebeo, il Mommsen ritiene che la famiglia patrizia originaria si fosse estinta precocemente, lasciando tuttavia il nome alla propria Tribù, divenuta nel 495 a.c. una delle prime 16 Tribù Rustiche.

Le notizie storiche relative alla Tribù Lemonia sono piuttosto scarse: sappiamo che all'epoca di Silla il Pago Lemonio venne fortificato, e da villaggio rustico si trasformò in un piccolo "oppidum", cioè una colonia militare; alla Tribù Lemonia vennero in seguito ascritti vari territori italici e provinciali oggetto di conquista da parte dei Romani, tra i quali quelli delle città di Bologna e Durazzo.

Stele tombale del centurione bolognese Marco Celio, caduto nell'imboscata di Teutoburgo. Questi i tre epitaffi in latino:

- Marcus Caelius Marci libertus Privatus
- Marcus Caelius Marci libertus Thiaminus
- Marco Caelio Titi filio Lemonia Bononia

centurioni legionis XIIX annorum LIII semissis cecidit bello Variano ossa inferre licebit
Publius Caelius Titi filius Lemonia frater fecit. 

In realtà questa stele, trovata a Xanten (Castra Vetera) è un cenotafio (monumento sepolcrale privo delle spoglie del defunto) eretto dal fratello Publio Celio nella speranza di recuperarne i resti. Il centurione è rappresentato con i suoi liberti Privato e Thimiano che ne condivisero la sorte ed è rappresentato con le sue decorazioni militari.

La Tribù Lemonia ebbe connessioni con:
Sentinum - Sentino - (Marche) amministrata dalla tribù Lemonia (30 a.c. - 300 d.c.)
Parentium - Parenzo  - (Croazia) amministrata dalla tribù Lemonia (30 a.c. - 300 d.c.)
Felsina/Bononia - Bologna - (Emilia Romagna) amministrata dalla tribù Lemonia (30 a.c. - 300 d.c.)


BIBLIO

- Vasiliki Papathanasiou, Jeffrey Becker - Tribus Lemonia: a Pleiades place resource - Pleiades: A Gazetteer of Past Places - 2019 -
- Sesto Aurelio Vittore - De viris illustribus Urbis Romae -
- Gabriella Poma - Le istituzioni politiche del mondo romano - Bologna - 2009 -
- Dionigi di Alicarnasso - Antichità romane -
- Eutropio - Breviarium historiae romanae -

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