CURE DI BELLEZZA NELL'ANTICA ROMA





Nell'impero romano anche gli uomini si depilano, massaggiano e truccano, il che scandalizza Plinio, ma non più di tanto, perchè: "E' da meravigliarsi che l'uso di queste delicatezze sia giunto fino all'esercito, perché invero le aquile e le insegne polverose richiedono altri custodi. Tuttavia è vero che le aquile corrotte da questo premio hanno soggiogato il mondo"

D'altronde Cesare disse che i suoi soldati erano profumati ma combattevano bene, e i fatti dimostravano che fosse vero.

E se un soldato si profumava, figuriamoci cosa facessero i civili.

A Pompei Felicione aveva un bel giardino in cui coltivava lupini, che, insieme al miele costituivano la base della pomata lomentum, ma anche erbe e legumi per la preparazione di quelle maschere di bellezza citate da Plinio, Galeno, Ovidio.

Nei graffiti Felicione fa capire quanto sia complesso e accurato il suo lavoro, di coltivatore prima, e di laboratorista poi, che deve soddisfare una clientela ricca e sofisticata.

"Ho visto una donna - scrive Ovidio in Medicamena - che pestava papaveri fatti macerare nell'acqua gelida e li spargeva sulle sue morbide guance…"

L'arte si apprende osservando, copiando e sperimentando.

In Medicamena faciei faeminae, Ovidio raccomanda:

" Non esitare ad abbrustolire i pallidi lupini e nel contempo fa' cuocere grani di fava gonfiata: gli uni e gli altri abbiano la medesima misura: sei libbre, riduci in polvere entrambi con delle mole nere. Abbi a portata di mano della biacca, schiuma di rosso nitro e dell'iris proveniente dalla terra illirica. Braccia di giovani forzuti provvedano a un vigoroso impasto, ma che i componenti tritati abbiano il peso di un'oncia ( 27 g circa). Dopo aver aggiunto la sostanza presa dal nido dei queruli alcioni, vedrai che elimina le macchie dal volto ( la chiamano alcioneo). Se mi chiedi quale quantità sia per me ottimale, ti dico che è sufficiente un'oncia divisa in due parti. Perché si mescolino bene e possano essere spalmati sulla pelle, aggiungi del miele dorato prodotto dai favi dell'Attica".
COSMETICI ROMANI RINVENUTI IN EGITTO
Plinio il Vecchio (I sec.), riferisce che le donne romane utilizzavano talvolta preparati a base di sterco di coccodrillo, che aveva un effetto sbiancante sull’epidermide. Per essere belle anche l'urina o lo sterco vanno bene. Del resto la pelle doveva essere assolutamente bianca ma rosata sulle guance e rossa sulle labbra, come una bambola.

RITROVAMENTO A LONDRA DI UNA SCATOLINA IN OTTONE CONTENETE CREMA PER IL VISO
VECCHIA DI 2000 ANNI. LA MISTURA ERA GRASSO ANIMALE, AMIDO ED OSSIDO DI STAGNO


LE RICETTE

Crema emolliente e dopobagno
  • la crema più semplice era ungere la pelle con olio di balano, o di dattero, di mandorle, sesamo, ricino, oliva, palma, grano.
  • Lomentum - lupini macerati in acqua fredda e miele.
  • Lomentum - farina di fave e gusci di lumache essiccati e triturati.
  • massaggiarsi il corpo con olio di cedro del Libano, che rende la pelle elastica.olio di oliva, lavanda, rosmarino.
  • Alcioneo - orzo, lenticchie, rape, lupini, bulbi di iris abbrustoliti e tritati, mescolati al miele, a polvere di corna di cervo, a sterco di uccelli marini (alcioni) e ad altri ingredienti per preparare maschere di bellezza sbiancanti ed emollienti.
  • olio di sesamo, olio di mandorle, olio d'oliva, olio di palma.
  • gommoresina del galbano e lavanda.
  • miele, latte fresco e farina d'orzo.
  • latte d'asina e miele.
  • cera d'api, olio d'oliva, miele e talco profumato alla lavanda.
  • olio di oliva, cera vergine, olio di mandorle e profumo di lavanda.
  • latte d'asina, miele di dattero, gelsomino, rose e vino aromatizzato con cannella e rosmarino.
  • olio d'olivo o di sesamo e mirra.


Per togliere il trucco
  • latte d'asina, menta e miele.
  • olio di ricino, timo e menta.
  • olio d'oliva, acqua di malva e di melissa.


Bagno
  • rosmarino cotto in acqua, il tutto allungato con acqua fredda.
  • timo, mirra, origano, lavanda, cannella cotti in acqua.
  • latte di capra, piante di palude, lavanda, menta, rosmarino, semi di finocchio macinati e bicarbonato.
  • latte d'asina, petali di rose, cannella e sale.
  • latte d'asina con rose, gigli, mirto, alloro, rosmarino e basilico.


Sbiancare la pelle
  • bulbi di narciso macerati in acqua e limone.
  • polvere di alabastro, olio di oliva e bicarbonato.
  • per combattere le lentiggini gocce di limone con sale.
  • per macchie dell'età fiele di toro.
  • gocce di limone, mirra, polvere di alabastro, olio di mandorle.
  • urina di bambino, natrun e olio d'oliva.
  • grasso di maiale, polvere di alabastro e limone.


Antirughe
  • cera d'api, incenso, olio di oliva e latte fresco.
  • chiara d'uovo, fogli di menta e miele.
  • zucca gialla lessata nel latte.
  • olio di mandorle, olio d'oliva, grani d’incenso e bacche di ginepro.
  • testicoli di toro, chiara d'uovo, sterco di scrofa gravida e acqua di palude.
  • midollo di bue, olio d'olivo, foglie di finocchio selvatico, chiara d'uovo.
  • grasso di serpente, sale, miele e cera d'api


Astringente
  • papaveri macerati in acqua gelida come astringente sulla pelle.
  • aphronitum - a base di soda e goce di limone.
  • struthium - estratto dalla radice della saponaria, con aceto e miele.
  • liscivia - ottenuta da cenere di faggio e usata anche per lavarsi.
  • argilla sciolta nel latte con cenere di faggio e corna macinate.
  • Passato di ceci, limone e latte.


Per i capelli
  • succo di mele e aceto.
  • tuorlo d'uovo, aceto e fiori di iris.
  • latte, aceto e tuorlo d'uovo.
  • miele, olio d'oliva, vaniglia, cannella, aceto.


Alito cattivo
  • masticare rametti di mirto.
  • bicarbonato di sodio e foglie di alloro.
  • menta e bicarbonato.
  • pasticche di mirto, lentisco, finocchio, liquirizia.
  • foglie di malobathrum ed anice.
  • mirra, menta e cannella.


Depilazione
  • per depilarsi olio d'oliva, pece e soda.
  • pece greca sciolta in olio con resine e soda.
  • noci bollenti sulla pelle (lo usava Cesare)


Altro
  • per piaghe lasciate da foruncoli o altro placenta di mucca o di agnello.
  • per togliere i foruncoli burro rancido e limone.



BIBLIO

- Arnaldo Marcone - Storia dell'agricoltura romana - Carocci - 2004 -
- Carlo Carena - Lucio Giunio Moderato Columella - L'arte dell'agricoltura e Libro sugli alberi - Torino - Einaudi - 1977 -
- Q. Sereno Sammonico - La medicina in Roma antica - Il liber medicinalis di Quinto Sereno Sammonico - a cura di Cesare Ruffato - Utet - Torino - 1996 -
- Elisa Romano - Medici e filosofi. Letteratura medica e società altoimperiale - Palermo - Il grifo - 1991 -
- Leonardo Magini - Sciamani a Roma antica. I romani e il mondo magico - editori Castelvecchi - 2015 -
- Scriptores rei rusticae, seu Cato, Varro, Columella, Palladius Rutilius Taurus, Venetiis, apud Nicolaum Ienson - editio princeps - 1472 -


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