LEGIO I MINERVIA




La Legio I Menervia era una legione che si pose sotto la speciale protezione di Minerva. Secondo Cassius Dio (164 - 235), la I Minervia venne fondata dall'imperatore Domiziano (51 - 96) nell'anno 82, tanto è vero che nella primavera successiva, Domiziano scatenò una guerra contro il popolo Germanico dei Chatti.

Infatti si può ricollegare collegare il reclutamento di questa legione con il trasferimento della XXI Rapax da Bonna (moderna Bonn) a Mogontiacum (Mainz) nel 83.

La nuova legione venne stanziata a Bonn, nella provincia della Germania Inferiore, una marcia di un giorno a sud della sua capitale Colonia. Il nome completo della legione sembra essere stato I Flavia Minervia: Flavia è il nome di famiglia di Domiziano, Minerva era la divinità a cui era particolarmente devoto. 

Secondo le monete del III secolo, l' emblema era una statua di questa Dea guerriera. Un altro emblema era il Capricorno, il segno dello zodiaco che è governato da Minerva.

Poco tempo dopo la sua fondazione, la legio ricevette un nuovo nome. Nel 89 il governatore della Germania Superiore, Lucio Antonio Saturnino, si ribellò e l' esercito della Germania Inferiore (I Minervia, VI Victrix, X Gemina, XXII Primigenia) corse a sud, a Magonza, e sconfisse il ribelle. Per questo ad ogni legione che partecipò al combattimento venne assegnato il titolo di Pia Fidelis Domitiana (fedele a Domiziano). 

Nel 90-92 la Legio I ebbe come Legatus legionis Quinto Sosio Senecione,  Quando l'imperatore venne assassinato nel 96, il termine domitiana venne abbandonato, e così il nome Flavia. Pertanto il nome completo della legione divenne I Minervia Pia Fidelis. 

Durante il regno di Traiano, la I Minervia combatté contro i Daci (101-106) e una iscrizione ritrovata ci informa che fece parte di un esercito formato dalla VI Victrix e dalla X Gemina di Neuss e Nijmegen. Quinto Sosio Senecione partecipò poi alla conquista della Dacia, accompagnando l'imperatore Traiano durante la prima (101-102) e seconda campagna militare (105-106), sempre con la I Minervia, meritandosi gli ornamenta triumphalia. 

TOMBA DI MATERNUS VETERANO DELLA I MINERVIA
Negli ultimi anni della guerra, la I Minervia fu comandata dal futuro imperatore Adriano.
L' emblema della legione è visibile sulla famosa colonna di Traiano a Roma, il monumento alla vittoria eretto dopo la conquista di Dacia.

La legione ritornò sul Reno al termine della guerra, perché il suo comandante (di cui ignoriamo il nome) stazionò nella Germania Inferiore nell'anno 112.

Dobbiamo al geografo greco Tolomeo di Alessandria un'interessante notizia sulla legione, perchè cita "Bonn della I legione minerviana", divenuta un importante insediamento civile a causa della presenza di una grande unità militare. Altri esempi di questo periodo sono Léon nella Hispania Tarraconensis, che deriva dalla parola "legione", e Xanten, che è stata chiamato semplicemente "la trentesima", dopo la XXX Ulpia Victrix.

La XXX Ulpia Victrix,  fondata nel 105 dall'imperatore Traiano, divenne la I legione gemella della Minervia. Le due unità spesso funzionavano insieme. Le iscrizioni dell'area fluviale olandese dimostrano che talvolta hanno lavorato insieme a progetti di costruzione, e diverse iscrizioni menzionano semplicemente "l'esercito della Germania Inferior" (exercitus Germanicus Inferior, spesso abbreviato in EXGERINF).

Diverse iscrizioni attestano la loro attività. Molti legionari avevano compiti militari, come il centurione responsabile della guarnigione di Divitia (Deutz), il forte sulla riva orientale del Reno. Alcuni legionari della I Minervia erano beneficarii, il che significa che un ufficiale (o il governatore) li aveva liberati dei loro doveri ordinari dando uno stipendio maggiore e un compito speciale, di solito burocratico.

LEGIFM (LEGIO I FLAVIA MINERVIA)
Potrebbero essere stati inviati in diverse parti della Germania Inferiore, e almeno uno di loro è noto per aver visitato il Cananefates, popolo tribale della zona ovest della Germania Inferiore che viveva vicino alla foce del Reno a Voorburg.

Alcune vessillazioni della I legione mineraria vennero utilizzate nelle cave di pietra, il che è molto interessante perché questa attività era solitamente riservata agli schiavi.

Un'altra vessillazione edificò un forno a calce nelle montagne dell' Eifel. Queste attività non erano certo rare, ma è degno di nota che i legionari di I Minervia servissero così frequentemente come operai. I loro compagni-soldanti della XXX Ulpia Victrix vennero invece usati soprattutto in compiti burocratici. Potrebbe derivare da una semplice divisione del lavoro, soprattutto dal momento che altri forni della I Minervia sono localizzati vicino Nijmegen, che è vicino a Xanten e lontano da Bonn.

MINERVA GIUSTINIANI
Secondo alcuni il tipo di lavoro seguiva i meriti, ma nulla lo prova e nemmeno era nel costume romano questo tipo di punizione.

Le legioni facevano tutto ciò che occorreva  e quindi lavori di qualsiasi tipo. Inoltre il lavoro pesante li teneva in allenamento. 

A volte, le vessillazioni venivano inviate all'estero. Si pensa vennero usate in Britannia, e certamente in Mauretania. 

Durante il regno di Lucio Vero, l'intera legione I Minervia servì nella campagna contro l'Impero dei Parti (162-166). 

Per rafforzare questa unità furono aggiunti i soldati della XXX Ulpia Victrix. 

Una iscrizione afferma che una vessillazione abbia combattuto nelle regioni del Caucaso e in Albania vicino al Mar Caspio. 

Comunque Bonn rimase la base di questa legione fino all' inizio del III secolo e secondo la colonna di Marco Aurelio, le sottounità furono coinvolte nelle guerre contro i Marcomanni (165-175 e 178-180). 

Altre vessillazioni possono aver preso parte alla campagna del governatore di Gallia Belgica, Didius Julianus, contro il Chauci nel 173. Nel 193 scoppiò una guerra civile nell' impero romano. La I legione Minervia si schierò subito con Lucio Settimio Severo (145 - 211), con un atto davvero coraggioso perché un altro pretendente, Clodio Albino (147-197), era più a portata di mano.

Nel 196/197, la legione fu coinvolta nella lotta tra questi due uomini. Vinse Settimio Severo e sicuramente premiò la legione, anche se non sappiamo in che modo. Durante il suo regno (198-211), vessillazioni delle due legioni dell' EXGERINF e delle due legioni della Germania Superior (VIII Augusta e la XXII Primigenia) servivano da guarnigione di Lione, capitale delle tre province galliche.

Tra il 211 e il 222 la legione venne titolata con un altro nome: Antoniniana, che era il nome di due imperatori: Caracalla (211-217) e Heliogabalus (218-222).

Il secondo candidato è più plausibile, perché il cognome sembra essere stato abbandonato quando è stato assassinato.
Su un altare dedicato nel 231, la legione si chiama I Minervia Pia Fidelis Severiana Alexandriana, che dimostra che l' imperatore Severo Alessandro dovette una certa gratitudine a questa unità.

I MINERVIA COL TITOLO "MAXIMIANA" ERASO
Severo Alessandro fu ucciso nel 235 e il suo trono fu preso da Massimino Trace. Probabilmente, la legio I ebbe un ruolo durante la successione, perché prese il titolo di I Minervia Maximiniana Pia Fidelis Antoniniana. Quindi di nuovo Antoniniana e in più il titolo di Maximiniana, titolo però defalcato quando Massimino venne ucciso nel 238.

La legione deve aver preso parte alle guerre civili del III secolo e fu nota per la sua fedeltà all' Impero gallico, che esisteva tra il 260 e il 274. Un' iscrizione di Sirmio dimostra che una vessillazione si trovava in quella città intorno al 260.

Nel IV secolo, la I legione Minerviana si trovava ancora a Bonn. Nel 351/353 la legione venne sconfitta dai Franchi e la guarnigione di Bonn venne distrutta, ma la legione tornò qualche anno dopo, quando il generale Giuliano (il futuro imperatore) ripristinò la frontiera del Reno. In quel momento, c' era un' altra unità con lo stesso nome, ma questo faceva parte delle forze mobili e non era di stanza vicino al Reno.

Nel 383 appoggia, insieme al resto delle guarnigioni della Germania e a quelle della Britannia, l’usurpatore Massimo (Comes Britanniarum), contro Graziano e Teodosio I, e non si esclude abbia anche appoggiato nel 407 l’ennesimo usurpatore proveniente dalla Britannia, Constantino III. Forse ritirata in Italia abbandonando le difese sul Reno, combatte le invasioni gotiche nel 401-402.


BIBLIO

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- Appiano - Historia Romana -
- Ioan Piso - Provincia Dacia - in Traiano ai confini dell'impero - a cura di Grigore Arbore Popescu - Milano - 1998 -
- A. Mocsy - Pannonia and Upper Moesia. A History of the middle Danube Provinces of the Roman Empire - London-Boston - 1974 -
- J.Fitz - Le province danubiane, in Storia dei Greci e dei Romani - vol.16 - I principi di Roma. Da Augusto ad Alessandro Severo - Milano - 2008 -
- Jacques Harmand - L'armee et le soldat a Rome - Paris - Picard - 1967 -


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