PORTA IANUARIA (Roma Quadrata)



PRESUNTA POSIZIONE DELLA PORTA IANUARIA AL FORO ROMANO

Porta Januaria, detta anche Janualis, o Jani Gemini o Trigonia, era situata allo sbocco dell'Argiletum nel Foro Romano, quindi tra la Curia, il Comitium e la Basilica Aemilia, la cui collocazione però è molto incerta, e soprattutto ipotizzata per deduzione.

PRESUNTO PERIMETRO DELLA ROMA QUADRATA
L'Argileto, (Argiletum), era una antichissima strada romana che collegava il quartiere della suburra al foro romano. Corrispondeva alle attuali via Leonina e via della Madonna dei Monti.

Si suppone infatti che se la Mugonia era verso il colle Velia, cimitero della città e via di transito verso l'Esquilino e il Viminale,si ritiene che questa porta si dovesse aprire anche verso il Velabro, consentendo quindi l'accesso al Tevere, che rappresentava un'importantissima via di transito commerciale sia sul fiume che verso il mare. 

Questa porta, la Trigonia, probabilmente consentiva un ulteriore accesso al colle Querquetulano, il Celio e quindi verso il territorio dei Latini. Alcuni studiosi ritengono che fosse proprio la Trigonia, o comunque si sia chiamata, ad aprirsi verso il Celio, all'altezza della chiesa di San Gregorio.



I NOMI

ECATE TRIVIA
Ianuaria o Ianualis 

fa capire sia connessa al Dio Giano Ianuus), oppure alla Dea Ianua, anticamente moglie di Giano, tanto che le erme più antiche di Giano bifronte avevano un volto maschile ed uno femminile.

Ianua, scritta anticamente con la j, quindi Janua, significava "La Porta" pertanto inizio e fine di ogni cosa, infatti era considerata l'inizio e la fine dell'anno, ma pure come nascita e morte e così via.

Non a caso alla Madonna è stato stabilito l'appellativo di "Iuanua Coeli", che anticamente era "Ianua Caelestis", riferito alla Iuno italica (Giunone).

Si trattava della Iuno primigenia, che in uno specchio etrusco si vede allattare Iovis che è non suo consorte ma figlio. Ciò non toglie che a volte nei miti la Grande Madre sposava il figlio divenuto adulto e lo assurgeva in cielo.


Iani Gemini 

- era un altro nome della Porta, o Porta dei gemelli Giani, che potrebbero essere i due volti di Giano, ovvero Giano Bifronte, ambedue maschili o maschile e femminile, a seconda dell'epoca.

MADONNA TRINGOLATA COME UNA GRANDE MADRE

Trigonia 

Designa una forma a tre angoli, a tre valve, o a tre logge, oppure, se è una porta, potrebbe essere a tre fornici, ma per questo si usava il termine trigemina. Peraltro è difficile che al tempo della Roma Quadrata vi fosse tanto traffico da necessitare di una porta trigemina.

Filologicamente il nome della porta deriverebbe dalla sua forma, ma ovviamente una porta non può essere triangolare (trigono = con tre angoli), o per la distanza triangolare in cui era posta ad uguale distanza dalle altre due, e francamente ci sembra molto tirata. (Pandana Famianus Nardini Roma vetus lib).

Secondo Bartolomeo Marliano "Urbis Romae topographiae libri V" (1534) le porte Mugonia, la Trigonia e la Romana sarebbero state un'unica porta.

Ora Trigonia, o Triplice, o Trinitaria, o Trinità, il significato è lo stesso, è la Grande Madre Natura, la Grande Dea che dà la vita, il nutrimento e la morte.  come del resto Trigoria, una via di Roma che deriverebbe il nome dal latino "tres gores" (tre fiumi). Peccato però che in zona questi tre fiumi non ci siano mai stati.

Secondo altri Trigoria deriverebbe invece da un antico luogo sacro della zona dal nome greco "tricore" (edifici a tre corpi), oppure dal greco Τρι-οδια (Trivium). Ecco, questo sembra molto verosimile. Esisteva tra i romani il culto della Venere Trivia, ma anche della Ecate Trivia, si sa che ai trivi venivano collocati i santuari della ierodulia, la prostituzione sacra.

Del resto si dice che vi fosse nella Roma Quadrata una porta dedicata alla Mater Matuta. Sicuramente Trigonia è uno dei suoi appellativi, e la porta a lei dedicata era sicuramente la porta Trigonia.


BIBLIO

- Laura G.Cozzi - Le porte di Roma - F. Spinosi Ed. - Roma - 1968 -
- Mauro Quercioli - Le porte di Roma - Newton & Compton - Roma - 1997 -
- Filippo Coarelli - Guida archeologica di Roma - A. Mondadori Ed. - 1984 -





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