DEMETRIOS PALEOLOGO (Usurpatore: 1449-1460)



DEMETRIO PALEOLOGO DI BENOZZO GOZZOLI

Nome: Demetrios Paleologo, Demetrio Paleologo
Nascita: 1407
Morte: 1470
Padre: Giovanni VIII
Fratelli: Tommaso e Giovanni VIII
I moglie: la figlia di Kantakouzenos Strabomyte
II moglie: la figlia di Kantakouzenos Strabomytes, la "basilissa Zoe"
III moglie: Theodora Asanina
Figlia: Helena
Dinastia: Paleologa

Demetrio ambì sempre al trono imperiale che sentiva suo di diritto in quanto figlio dell'Imperatore bizantino Manuele II Paleologo e fratello più anziano quindi con pieno diritto di successione. Egli non aveva un buon carattere perchè litigioso e testardo, però aveva anche dei tratti particolarmente simpatici perchè se la cavò sempre proprio con quelli che avrebbero potuto eliminarlo o portarlo alla disperazione. Invece fu spesso risparmiato e pure aiutato proprio dai suoi nemici.

L'imperatore Manuele II Paleologo, il padre di Demetrios,  (r. 1391-1425) aveva sei figli, il figlio maggiore di Manuel, John, come di diritto, fu elevato a co-imperatore e designato a succedere a Manuele come unico imperatore alla sua morte. Il secondo figlio maggiore, Theodore, lo fece Despota della Morea e il terzo maggiore, Andronikos, Despota di Salonicco nel 1408 a soli otto anni. 

I figli minori di Manuel: Costantino, Demetrios (nato nel 1407) e Tommaso, vennero tenuti a Costantinopoli poiché non era rimasta altra terra per loro, ma con la distinzione di Porphyrogennetos ("nato nella porpora"; cioè nel palazzo imperiale durante il regno del padre).

Demetrios venne poi nominato despota dell'isola di Lemnos nel 1422 da Manuel, ma non soddisfatto rifiutò di vivere sull'isola, fuggendo alla corte del re Sigismondo d'Ungheria nel 1423 chiedendo protezione dai suoi fratelli, e tornò a Costantinopoli solo nel 1427.

Nel 1437, Demetrios accompagnò Giovanni VIII a Firenze, per unificare il credo cattolico romano e quello Ortodosso orientale affinchè l'Europa occidentale agisse in difesa del suo impero al collasso, minacciato dall'impero ottomano. Anche se era contrario all'unione delle chiese, Demetrio accompagnò Giovanni che non osava lasciarlo a est senza di lui. 

Lasciò invece Costantino, il fratello più fidato ed erede favorito, come reggente a Costantinopoli.
Il Concilio di Firenze ottenne l'unione delle chiese, ma durò diversi anni, e Giovanni tornò a Costantinopoli nel 1440, ma la notizia che le chiese erano state unificate suscitò il risentimento della popolazione, che si sentiva tradita da Giovanni.

TOMMASO PALEOLOGO

Nel 1442, Demetrios aveva formato un esercito, col supporto dei turchi, che si opponeva all'unione delle Chiese cattolica e ortodossa, muovendo contro il fratello Giovanni VIII, ma furono respinti e Demetrios fu imprigionato, in seguito liberato.

Teodoro e l'imperatore Giovanni VIII morìrono nel 1448. I possibili successori furono Costantino, Demetrio e Tommaso. John non aveva designato un erede, anche se favoriva Costantino, così prevalse la volontà della madre, Helena Dragaš, che preferiva Costantino.

Helena si riservò il diritto di agire come reggente fino all'arrivo di suo figlio maggiore, Costantino, bloccando il tentativo di Demetrios di conquistare il trono. Tommaso accettò la nomina di Costantino e Demetrio infine si unì a proclamare Costantino suo nuovo imperatore e la nomina fu accettata anche dal sultano Murad II.

Giovanni VIII aveva nominato Tommaso, il fratello minore di Demetrio, Despota della Morea, e Costantino voleva che i fratelli governassero insieme, ma i due despoti litigavano spesso. Demetrios tentò di espandere il despotato, e sposò Theodora Asanina, figlia di Paul Asan.

A causa dell'assedio ottomano di Costantinopoli, Costantino XI inviò un messaggio urgente alla Morea, chiedendo aiuto per Costantinopoli, che però cadde il 29 maggio 1453. Dopo la Caduta di Costantinopoli, la morte di Costantino XI e la fine dell'Impero bizantino il 29 maggio 1453, il sultano ottomano Mehmed II concesse a Thomas e Demetrios di continuare a governare come vassalli ottomani nella Morea.
 
Alcuni Moreot volevano proclamare Demetrios, il fratello più anziano di Costantino XI, come successore di Costantino. Thomas sperava in una campagna per ripristinare l'impero, con il sostegno dal Papato e dell'Europa occidentale. I continui litigi con Demetrios, che sosteneva invece gli ottomani,
spinsero il sultano a invadere e conquistare la Morea nel 1460.

Tommaso fuggì in esilio, Demetrio fu catturato nella capitale del dispotato, Mystras, si arrese agli Ottomani il 29 maggio 1460, e Mehmed gli concesse terre in Tracia e alcune isole, il che
permise a Demetrios di vivere in tranquillità fino a quando non fu privato delle sue terre e delle sue entrate nel 1467 a seguito di accuse contro suo cognato.

Quando gli emissari di Tommaso e Demetrio visitarono il Sultano ad Adrianopoli mesi dopo la caduta di Costantinopoli, il Sultano non chiese la resa del territorio, ma solo che i despoti pagassero un tributo annuale di 10.000 ducati. Poco dopo però, il sultano gli concesse una tenuta ad Adrianopoli, dove visse con sua moglie, Theodora Asanina. Dopo la morte della sua unica figlia, Helena, nel 1469, Demetrios si ritirò e si fece monaco, morendo un anno dopo nel 1470.

Poco dopo la caduta di Costantinopoli, scoppiò una rivolta degli immigrati albanesi contro i despoti della Morea. Gli albanesi avevano rispettato i primi despoti, come Costantino e Teodoro, ma disprezzavano i due attuali despoti. Non potendo sconfiggere gli albanesi da soli, i despoti si appellarono agli ottomani. Mehmed II inviò un esercito ma la ribellione fu completamente schiacciata solo nel 1454, in cambio Mehmed aumentò a Thomas e Demetrios il tributo di 10.000 ducati a 12.000 ducati all'anno ma era impossibile soddisfare tale richiesta.

GIOVANNI VIII PALEOLOGO

LA CROCIATA

Nel settembre 1453, Papa Niccolò V lanciò la II Crociata "Etsi ecclesia Christi", che invitò i cristiani di tutto l'occidente a prendere la croce, ovvero le armi. e intraprendere una crociata per recuperare Costantinopoli. 

La risposta fu straordinaria: i governanti più potenti d'Europa presero la croce (non su di sè ma sugli altri, visto che portavano guerra), e tra questi Filippo il Buono di Borgogna e Alfonso il Magnanimo d'Aragona e Napoli che promise di guidare personalmente una schiera di 50.000 uomini e 400 navi contro gli Ottomani. A Francoforte, l'Imperatore del Sacro Romano Impero Federico III riunì un consiglio di principi tedeschi e propose che 40.000 uomini fossero inviati in Ungheria.

Ma non partì alcuna crociata per combattere gli ottomani. I due despoti, aspettando tali aiuti ed essendo piuttosto scarsi in denaro non pagavano il tributo annuale agli ottomani da tre anni. Mehmed infine perse la pazienza e inviò un esercito ottomano che nel 1458, entrò nella Morea e la conquistò.

Non appena Mehmed lasciò la Morea, i due fratelli ripresero a litigare tra loro. Demetrios era sempre più filo-ottomano dato che Mehmed gli aveva promesso che avrebbe sposato sua figlia Helena, mentre Thomas sperava sempre nell'occidentale. Nel 1459, Tommaso si ribellò contro Demetrio e gli Ottomani, unendosi a degli albanesi.

Poichè Demetrios aveva più mezzi e più soldati, Thomas e gli albanesi chiesero aiuto all'Occidente. Poi Tommaso inviò a Roma 16 soldati turchi catturati, per convincere il Papa che era impegnato in una guerra santa contro i musulmani. Il Papa commosso gli inviò 300 soldati italiani, ma la Crociata alla fine non si fece.

Il sultano radunò di nuovo il suo esercito nel 1460 e Demetrios si arrese agli ottomani senza combattere, avendo già mandato in salvo la sua famiglia in Monemvasia. Mystras cadde nelle mani degli ottomani, i pochi luoghi della Morea che avevano resistito al sultano vennero devastati, gli uomini massacrati e le donne e i bambini portati via.

Nel 1460 Mehmed II arrivò di persona fuori Mystras, invitando il despota terrorizzato nella sua tenda. Gli chiese di richiamare sua moglie Theodora e la sua unica figlia, Helena, dal loro rifugio a Monemvasia e di consegnarli al sultano, poi gli dette dei doni e promise un appannaggio in Tracia per la perdita della Morea. Teodora ed Elena furono affidate ad alcuni eunuchi e Demetrios fu obbligato ad accompagnare Mehmed mentre andava a sottomettere il resto della Morea.

L'appannaggio promesso fu mantenuto e Demetrios visse a Enos per sette anni, insieme a sua moglie Teodora e suo fratello, Matteo Paleologo Asen, però si scoprì che aveva permesso ai suoi sottoposti di ingannare il governo su alcune entrate. Indignato Mehmed II privò Demetrios dei suoi territori e delle sue entrate. 

Demetrio, Teodora e Matteo furono cacciati, ma Mehmed fornì a lui e alla moglie una piccola tenuta ad Adrianopoli, dove all'epoca viveva la loro figlia Helena. Dal momento che il sultano temeva che Helena, descritta come vivace, potesse tentare di avvelenarlo, non l'aveva mai presa nel suo harem. Helena aveva la sua proprietà e il suo appannaggio fornita da Mehmed, ma le era stato proibito di sposarsi. 

Dopo che Helena è morta per cause sconosciute nel 1469, Demetrio e Teodora dal dolore che si ritirarono alla vita monastica, e Demetrio si fece monaco. Morì nel 1470 senza discendenti. Teodora gli sopravvisse di poche settimane.


BIBLIO

- Gilliland Wright, Diana - "La Fiera di Agios Demetrios del 26 ottobre 1449: Relazioni bizantino-veneziane e questioni legate alla terra nella metà del secolo" - 2013 -
- Harris, Jonathan - La fine di Bisanzio - New Haven: Yale University Press. - 2010 -
- Nicol, Donald M. - "La visione bizantina dell'Europa occidentale" - Studi greci, romani e bizantini - 1967 -
- A. Pernice - Giovanni VIII Paleologo, imperatore d’Oriente - Enciclopedia Italiana, Enciclopedia Treccani - 1933 -
- Paleologo, ultimo imperatore dei romani - Cambridge: Cambridge University Press -
- Runciman, Steven - Capitale perduta di Bisanzio: la storia di Mistra e del Peloponneso - New York: Tauris Parke Paperbacks - 2009 -


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