BURGUNDI (Nemici di Roma)



RE GUNDOBALDO

I Burgundi (lat. Burgundii e Burgundiones), erano una prima tribù germanica, forse in origine affine ai Vandali e probabilmente proveniente dalla Scandinavia, stanziati nel I sec. in Pomerania e nella zona della Netze e della Vistola, migrarono poi verso sud insieme ai Vandali.

Secondo alcuni studiosi si trattava di un gruppo storico che viveva nell'Europa centrale, migrati dall'isola scandinava di Bornholm (un'isola del Mar Baltico) fino al bacino della Vistola nel III secolo d.c. Probabilmente furono menzionati già al tempo dell'Impero Romano come residenti in una parte della regione della Germania che ora fa parte della Polonia.

Comparvero nella regione del medio Reno, vicino all'Impero Romano, e in seguito furono trasferiti nell'impero, nelle Alpi occidentali e nella Gallia orientale - 290 c. - I Burgundi sono menzionati per la prima volta insieme agli Alamanni nell'XI panegirico all'imperatore Massimiano (250-310) donato a Treviri, in Germania, nel 291, e si riferiscono a eventi che devono essere accaduti tra il 248 e il 291, e pare siano rimasti vicini per secoli. 

- Nel 411 un gruppo borgognone si era stabilito sul Reno, tra Franchi e Alamanni, controllando le città di Worms e Spira (oggi in Germania) e Strasburgo (oggi in Francia). 

- Nel 436, essendo essi confinati nella provincia Belgica, il Generale Flavio Ezio (Aëtius) nel 436, con l’aiuto di mercenari unni li sconfisse sul Reno, e poi nel 443 ristabilì i Burgundi all'interno dell'impero, nell'est della Gallia.

Questo dominio gallico divenne il Regno dei Burgundi, nella regione delle Alpi occidentali e, in seguito, una componente dell'impero dei Franchi. Il nome di questo regno sopravvive nella denominazione regionale, Borgogna, che è una regione della Francia moderna, ma che rappresenta solo una parte di quel regno.

Poi Ezio stesso permise a una parte di loro d’insediarsi nella Sapaudia (circondario di Ginevra e regione del Rodano fino al Lago di Neuenburg), come confederati e poi in piena indipendenza. Romanizzatisi in tempi abbastanza veloci e convertiti al cattolicesimo, i Burgundi persero nel tempo le loro caratteristiche germaniche.

RE CLODOVEO E CLOTILDE

RE GIUKI

Il primo re dei Burgundi documentato, fu Gjúki (Gebicca), che visse alla fine del IV secolo a est del Reno. Essendo uno dei primi re dei Nibelunghi, il clan è chiamato Gjúkungar. Nell'Edda, lo storico islandese Snorri Sturluson dice che Gjúki era il padre dei figli Gunnar e Hogni e di una figlia Gudrun. Gotthorm (uccisore di Sigurd) è il figliastro del precedente matrimonio di sua moglie Grimhild .

Nel 406 gli Alani, i Vandali, gli Svevi e forse i Burgundi traversarono il Reno e invasero la Gallia romana, stabilendosi come federati nella provincia romana della Germania Secunda. una provincia romana dall'85 d.c. finchè fu ribattezzata Germania Seconda nel IV secolo, sulla riva occidentale del Reno al confine con il Mare del Nord.

GRIMILDE E SIGFRIDO

RE GUNTHER

Nel 411 d.c., il re borgognone Gunther (o Gundahar o Gundicar) in collaborazione con Goar, re degli Alani, dopo la sconfitta dell'usurpatore Costantino III, fece proclamare Giovino, a Magonza nel 411, imperatore fantoccio sostenuto dal re dei Burgundi e dal re degli Alani. Giovino, sostenuto da alcuni nobili gallo-romani locali sopravvissuti alla sconfitta di Costantino, mantenne la sua posizione in Gallia per due anni, tanto da emettere monete che lo mostravano con il diadema imperiale.

Con il pretesto dell'autorità imperiale di Giovino, Gunther e i suoi Burgundi si stabilirono sulla riva sinistra del Reno (lato romano) tra il fiume Lauter e il Nahe, dove fondarono un regno con l'antico insediamento gallico romanizzato di Borbetomagus (Worms) come capitale. Conquistarono così Borbetomagus, Spira e Strasburgo e l'imperatore Onorio in seguito, per forza di cose, concesse loro ufficialmente la terra.

Lo storico Olimpiodoro di Tebe cita anche un Guntiarios che fu chiamato "comandante dei Burgundi" durante la Germania Secunda. Nonostante il nuovo status di foederati, le incursioni borgognone nell'alta Gallia Belgica romana proseguirono per cui nel 436, il generale romano Flavio Ezio con l'esercito romano e i mercenari unni, travolsero il regno nel 437. Gunther fu ucciso nel i combattimenti insieme alla maggior parte dei Burgundi. La campagna fu l'origine del poema medioevale dei Nibelunghi.

I VISIGOTI

RE GUNDERIC

Il successore di Gunther fu re Gunderic, o Gundioc che prese il trono nel 437. Dopo il 443, i restanti Burgundi furono reinsediati da Ezio nella regione dell'attuale Francia nord-orientale, sempre come foederati, nella provincia romana di Maxima Sequanorum, dove una tribù gallica abitava nell'alto bacino del fiume Arar (Saône), nella valle del Doubs e nel Giura durante il periodo romano.

Tentando di estendere il loro regno lungo il Rodano entrarono in conflitto con i Visigoti nel sud. Ne approfittò il generale romano Ezio che si alleò con Gunderic nel 451 contro Attila, capo degli Unni, nella vincente Battaglia delle pianure catalane.



RE GUNDOBALDO

Alla fine del V sec. il regno fu diviso ai 3 figli di Gunderic: Gundobald, residente a Vienne, Godigiselo a Ginevra e Chilperico a Lione. Il re franco Clodoveo, avendo sposato Clotilde, figlia di Chilperico, ebbe il pretesto per intervenire contro gli altri due fratelli; Godigiselo fu vinto presso Digione (500), ma Gundobaldo convinse Clodoveo a ritirarsi dalle terre dei Burgundi ed eliminato Godigiselo, restò unico re.

Gundobaldo, alleato poi di Clodoveo contro i Visigoti, vinse con lui nella battaglia di Vouillé (507), e poi nell’avanzata nella Settimania; ma intervenne Teodorico e, ritiratosi Clodoveo, il Regno fu invaso dai discendenti di Gundobaldo e nel 534 gli eredi di Clodoveo lo soppressero, ma ne restò un territorio col suo nome, chiamato Borgogna, entro il Regno franco.



LE LEGGI

I Burgundi emisero tre codici di leggi, il Liber Constitutionum sive Lex Gundobada ("Il libro della costituzione o Legge di Gundobado"), conosciuta anche come Lex Burgundionum, pubblicata tra il 483 e il 516, principalmente da Gundobado e da suo figlio Sigismondo.

Siccome la legge non era uguale per tutti Gundobado emanò anche una serie di leggi per i sudditi romani del regno burgundo, la Lex Romana Burgundionum ("Legge Romana dei Burgundi").


BIBLIO

- Ammiano Marcellino - Rerum gestarum - libri XXXI -
- Plinio il Vecchio - Naturalis historia -
- Tacito - De origine et situ Germanorum -
- Katherine Fischer Drew - The Burgundian Code - Filadelfia - University of Pennsylvania Press - 1972 -
- Saitta, B - I Burgundi. 413-534 - Viella - 2006 -


1 comment:

Anonimo ha detto...

GG

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