SOTTO BATTISTERO LATERANENSE



INTERNI DEL BATTISTERO

Si ritiene che la prima costruzione del battistero fosse semplicemente l'adattamento di uno degli ambienti dell'area termale di una domus romana che si suppone essere la Domus faustiana, di proprietà di Fausta, l'infelice moglie di Costantino che egli fece uccidere immergendola nell'acqua bollente della vasca termale. 

L'edificio risalente ad epoca ignota, venne riadattato dunque al tempo di Costantino, che ne volle fare un battistero, chiamato così San Giovanni in Fonte al Laterano, destinato alla celebrazione del battesimo per totale immersione, battesimo istituito da Giovanni Battista come "battesimo di acqua" e segno di conversione e di preparazione per accettare colui che battezzerà "in Spirito Santo e fuoco", ma anche il Cristo si farà battezzare da Giovanni per motivi non del tutto chiari.

Si presuppone anche se non ve ne è assoluta certezza, che il monumento sia stato voluto da Costantino, visto che si usufruì dei beni della moglie, e che presentasse già una forma ottagonale con colonne angolari, anche se alcuni parlano invece di una pianta quadrata. La sua edificazione sarebbe avvenuta
tra il 320 e il 325 d.c..

Comunque il monumento venne ricostruito per volontà di Papa Sisto III (?-440), dal 432 al 440 circa con l’aggiunta di un colonnato interno, rendendo difficile distinguere la costruzione costantiniana di in un unico grande vano ottagonale corrispondente all’involucro murario esterno attuale, coperto a cupola o con un tetto ligneo.

ESTERNI DEL BATTISTERO

Era occupato quasi interamente da una vasca alimentata dall’acqua che fuoriusciva da sette sculture in argento a forma di cervo (poi rubate dai Vandali di Gensenico nel 455), per consentire il rito dell’immersione. “Battistero” deriva infatti da baptistérion, che in greco significa “piscina”. L'edificio ha una forma ottagonale con colonne angolari ed era sopra un sistema termale, forse quello di un palazzo imperiale. 

Ora la costruzione di Costantino è difficile da distinguere, ma probabilmente la sala ottagonale era larga circa 20 metri (corrispondente all’attuale muro esterno) e in realtà era stata eretta sopra delle terme, forse del palazzo imperiale, o della Domus Faustae, una ricca abitazione situata nella zona del Laterano, la cui proprietà è stata attribuita dagli storici a Fausta, moglie dell’imperatore Costantino.

Sotto papa Ilario, nel V secolo, furono aggiunte le tre cappelle dedicate a Giovanni Battista, Santa Croce e Giovanni apostolo ed evangelista. Nel VII secolo venne aggiunta la cappella di San Venanzio. Vi si trovano mosaici a sfondo dorato.

Dopo un periodo di abbandono dovuto alla residenza del Papa in Avignone, poi in Vaticano, i restauri iniziarono nel XVI secolo, con una nuova porta d’ingresso, in sostituzione della cappella nord (quella di Santa Croce). L’arredamento interno è stato rinnovato nel XVII secolo.

RESTI DELLE TERME LIMITROFE

DESCRIZIONE

L’interno presenta un anello scandito da otto colonne di porfido, tutte di spoglio, qui poste da papa Sisto III. che sorreggono un architrave sormontato da tiburio (elemento architettonico che copre la cupola senza gravarvi) e che lo isolano dal corridoio circolare più esterno. 

Un recinto rotondo circonda il fonte battesimale, costituito da un sarcofago di basalto verde egiziano già usato per battesimi ad immersione. In questo edificio sacro, che faceva parte della residenza pontificia, ogni anno, alla vigilia di Pasqua, i papi somministravano il battesimo ai catacumeni.

BASAMENTO E COLONNA DI RECUPERO
La vasca che occupava un’abside del frigidarium termale dell’edificio precedente, venne trasformato nella piscina battesimale ad immersione del battistero. L’acqua che alimentava la piscina sgorgava dalle bocche di sette cervi in argento, sottratti poi dai Vandali di Gensenico nel 455 e sostituiti da quelli attuali nel 1967 da Papa Paolo VI Montini, che fece riportare alla luce le terme sottostanti.

L'atrio in facciata presenta un portico costruito con materiale di spoglio romano: due colonne di porfido con capitelli compositi e due lesene ioniche in marmo bianco con capitelli corinzi, sovrastate da architrave e cornice.

L'architrave (divisa in tre blocchi e utilizzata da Sisto III anche per il colonnato intorno alla vasca battesimale), proviene molto probabilmente dal quadriportico del Tempio di Adriano (Piazza di Pietra).

L’attuale edificio corrisponde principalmente alla ricostruzione del V secolo, con la sua pianta ottagonale, un tetto a cupola sostenuto da due file di colonne. La più bassa fila di colonne è di porfido rosso con capitelli in marmo incisi e una trabeazione che celebra il battesimo, tutti materiali di spoglio. La fila superiore è costituita da sottili colonne.

COME POTEVA RISULTARE IN EPOCA COSTANTINIANA

Nell’abside ovest scomparsa, c’era un mosaico con due pastori. L’abside absidale ospitava due piccole cappelle nel XII secolo. All’interno del Battistero, sotto la cupola, si trova il bacino battesimale circondato dal colonnato ottagonale e da un deambulatorio, coperto da una volta.

LESENA CON BASE AMBEDUE DI RECUPERO
Dalle tre cappelle del V secolo, solo quella situata ad est, è accessibile da una porta in bronzo originariamente collocata alla sommità della Scala Santa, che conduceva i pellegrini al palazzo pontificio. La chiesa conserva la sua forma originale di croce greca. Il mosaico della volta risale al regno di Papa Sisto III.

Su uno sfondo dorato, l’Agnus Dei è accompagnato da animali e piante, gli affreschi interni con scene della vita di Costantino risalgono a Papa Urbano VIII, nella prima metà del XVII secolo. L’esterno in mattoni è decorato con un fregio di Francesco Borromini nel 1657.

Benché sia fantasiosa la narrazione del battesimo di Costantino amministrato dal papa Silvestro I (314-335) nel Laterano, si suppone, ma senza nessuna certezza, che l’imperatore abbia voluto, tra il 320 e il 325, che a fianco della basilica sorgesse il monumentale battistero.

La leggenda del battesimo di Costantino è raffigurata all’interno del battistero stesso, nel bassorilievo in bronzo del XVII secolo posto sulla vasca battesimale come rovescio del battesimo di Cristo nel Giordano, come anche negli affreschi del transetto della basilica lateranense.

ENTRATA ORIGINALE DEL BATTISTERO CON LE DUE COLONNE ROMANE


IL BATTESIMO DI COSTANTINO

- La chiesa cattolica infatti sostiene che Costantino fu battezzato in Laterano a Roma, da papa Silvestro, nel 313. Lo afferma l’epigrafe del basamento dell’obelisco di Piazza S. Giovanni in Laterano COSTANTINUS PER CRVCEM VICTOR A S. SILVESTRO HIC BAPTIZATVS CRVCIS GLORIAM PROPAGAVIT COSTANTINO (Costantino, dopo aver vinto per mezzo della croce, qui battezzato da San Silvestro, propagò la gloria della croce). Ma il vescovo di Roma di quel tempo non era Silvestro, ma Melchiade (311-314) e le scritture del basamento dell'obelisco furono dettate da papa Sisto V.

- Anche nella Donazione di Costantino, contenuta nelle false Decretali, ormai universalmente ritenuta falsa, si legge ancora che l’imperatore fu battezzato da papa Silvestro nel Laterano a Roma ma nel 314. 

- Eusebio di Cesarea nella "Vita di Costantino", sostiene che si sia battezzato in punto di morte: “Io avevo in mente di ricevere il battesimo nelle acque del fiume Giordano, nelle quali il Salvatore si dice abbia ricevuto il lavacro per nostro modello; ma Dio, che sa quel che conviene, già da ora ce ne giudica degni. Che se il Signore della vita e della morte voglia che ancora io viva qui, ed è stato deciso una volta per sempre che così per il resto della mia vita io venga annoverato nel gregge del popolo di Dio e partecipi alle orazioni in comune, stando nella ecclesia insieme con tutti gli altri, avrò assegnato a me stesso le leggi di vita convenienti a Dio”.

- Un'altra tesi cattolica, sostiene che “fu Silvestro ad impartire il battesimo a Costantino, non a Roma e non a Nicomedia, ma a Gerusalemme in Palestina dal papa Silvestro in occasione della consacrazione della chiesa del Santo Sepolcro voluta da S. Elena sul Calvario".


- La chiesa-ortodossa afferma che Costantino fu battezzato a Nicodemia di Bitinia dal vescovo di corte ariano Eusebio di Nicomedia. Il biografo ufficiale di Costantino, il vescovo Eusebio di Cesarea, scrive che nel 337 l’imperatore si ammalò a Nicomedia già in procinto di una spedizione militare contro re Sapore II. Si recò allora alle terme di Ancirone, ma si aggravò e, dopo essere stato battezzato da Eusebio di Nicomedia, morì improvvisamente il 27 maggio del 337.

- Recentemente Mons G.B. Proja, canonico della Basilica Lateranense di Roma ha fatto battezzare Costantino, non in punto di morte, il 27 maggio 337, ma cinque giorni prima, il 22 maggio del 337: “(Costantino) ebbe desiderio di ricevere il Battesimo ed anzi voleva recarsi per questo al Giordano; ma non se ne fece nulla. Le preoccupazioni per l’impero lo tenevano legato. Fu però battezzato qualche giorno prima di morire (22-V-337) dal vescovo Eusebio di Cesarea ad Arcione, sobborgo di Nicomedia." 

VASCA TERMALE ROMANA II SECOLO

LA VERITA'

Costantino rifiutò durante tutta la sua vita il battesimo, in quanto il battesimo gli era giuridicamente e moralmente vietato dal Diritto Romano, per la modifica alla Costituzione Imperiale Romana introdotta dall’Imperatore Diocleziano. Costantino fu il fondatore della propria chiesa, una chiesa Cattolica, risultante di tutte la grandi religioni dell’impero. 

Egli era pari agli Dei e non poteva adorare un unico Dio, perchè avrebbe negato tutti gli altri; aveva legalizzato il cristianesimo e l'aveva dichiarato religione di stato, ma non aveva abolito il paganesimo.
Quando poi al battesimo “in articolo mortis” è inconcepibile perchè veniva conferito per immersione totale, quindi impensabile per un moribondo.

Costantino non ricevette il battesimo, nè in vita nè in punto di morte, come tutti gli altri membri della sua famiglia che, in forza del Diritto Romano, godettero onori divini come Dei. sia i suoi quattro figli maschi, che la madre Elena, la sorellastra Flavia Giulia Costanza e le due sue figlie Costanza ed Elena, andata sposa quest’ultima all’imperatore Giuliano l’Apostata.


BIBLIO

- Philippe Lauer - Le palais de Latran. Étude historique et archéologique - Paris - 1911 -
- Olof Brandt - Il Battistero lateranense dell'imperatore Costantino e l'architettura contemporanea - Late antiquity - 2001 -
- Giovanni Pelliccioni - Le nuove scoperte sulle origini del Battistero Lateranense - Edizioni Musei Vaticani - 1973 -



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