RELIGIONE ROMANA - MONOTEISMO (4/4)



MONOTEISMO - IL SIGNORE IDDIO

Le quattro fasi della religione



Il Monoteismo presuppone la credenza in un Dio solo, propria delle religioni che si chiamano monoteistiche e che sono, in ordine cronologico: il giudaismo, il cristianesimo e l’islamismo, nei quali il secondo è sorto dal primo, mentre il terzo presuppone entrambi.

La trasformazione del politeismo in monoteismo è considerato in genere un'evoluzione della mente umana, qualcuno invece, come il filosofo Ernst Cassirer, asserisce che la trasformazione della religione animistica in quella della Grande Madre, del politeismo e infine del monoteismo sarebbe invece una graduale involuzione.

L'assetto religioso dell'essere umano segue inevitabilmente la mente umana. L'umanità passò dalla famiglia alla tribù, al clan e alla comunità della polis. Man mano che il numero degli umani componenti un nucleo aumentava, necessitava di maggiore organizzazione e di una maggiore gerarchia.

All'inizio viveva liberamente nella natura (animismo), poi ebbe bisogno di una guida materna in una comunità ormai aggregata che proteggesse i piccoli (Dea Madre), poi ebbe bisogno di appoggiarsi a varie divinità che rappresentassero le tendenze e le capacità del gruppo più allargato (Politeismo), in seguito all'allargamento ulteriore del gruppo ebbe bisogno di una figura-guida dura e capace che destasse rispetto e timore (Monoteismo: Grande Padre).

Il passo successivo fu il potere laico unito al potere religioso, che invadeva ogni momento della giornata e occupava la vita. Importanti erano soprattutto il premio e il castigo, in questo mondo o in un mondo ulteriore. Anche questo fu visto come evoluzione da alcuni (i più) ed involuzione da altri.

PERSECUZIONE DEI CRISTIANI

Ma il passaggio da Politeismo a Monoteismo fu drammatico perchè mentre il politeismo ammette le divinità straniere e spesso le adotta o le assimila alle proprie, il monoteismo riconosce solo il proprio Dio e tende a distruggere qualsiasi altra divinità, sia nell'ambito dei culti politeisti che nell'ambito di altri culti monoteisti.

Il politeismo romano perseguitò i seguaci del monoteismo in quanto li videro un pericolo di destabilizzazione per lo stato. I cristiani vennero fortemente perseguitati e diffamati, accusati dell'incendio di Roma sotto Nerone e di operare rituali barbari e criminali come quello di nutrirsi dei bambini. I cristiani vennero pertanto perseguitati e uccisi brutalmente fino all'arrivo dell'imperatore Costantino che scelse il cristianesimo come religione di stato. Successivamente furono i pagani ad essere perseguitati affinchè si convertissero.

Il Monoteismo cristiano proveniente dall'oriente riconosceva il Dio unico del popolo ebraico distinto in tre entità: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Il bisogno di associare Gesù Cristo al Dio ebraico innominabile dette luogo a una divinità dualistica quando nel mondo più antico la divinità, ovvero la Dea Madre, era stata sempre Trinitaria; per farla assorbire si tentò allora di associare al padre e al figlio uno Spirito Santo là dove i fedeli si aspettavano almeno una madre.

Il Padre era la divinità invisibile e inconoscibile, il Figlio era Gesù il Cristo, cioè l'unto dal Signore, e lo Spirito Santo che era rappresentato da una colomba ad ali spiegate che discende dal cielo e che irraggia luce divina era... non si sa bene cosa.

PERSECUZIONE DEI PAGANI

Vennero demoliti i templi pagani e sorsero quelli cristiani, venne distrutto, si calcola, l'80% della letteratura romana in quanto pagana, pian piano la stessa città di Roma venne distrutta ricostruendola in tono molto minore, i tempi cambiarono, le invasioni barbare fecero il resto.

Venne il Medioevo, periodo oscuro per le arti e la civiltà, fino al '400 periodo di risveglio "umanesimo" e al Rinascimento, risveglio di tutte le arti. Il cristianesimo non fu indolore, non solo perchè si affermò con la violenza verso i pagani, ma perchè usò violenza anche verso i credenti, solo perchè ponevano seri dubbi sulla dottrina cristiana che mana mano veniva sancita e resa obbligatoria.

La Chiesa cattolica aveva stabilito che il Messia Gesù era una emanazione del Dio unico ebraico e che era sceso in terra per espiare i peccati degli uomini a posto loro e così salvarli dalla punizione divina. Però i cristiani non capivano e si chiedevano:
- Ma Gesù era Dio o era il Figlio di Dio?
- Se si era fatto uomo, provava tutte le sofferenze come un uomo o fingeva soltanto in quanto come Dio non poteva soffrire?
- Gesù era nato da una vergine, ma come poteva essere vergine la Madonna se l'imene era stato rotto dal parto?
Le domande si moltiplicavano e la Chiesa cercava di rispondere attraverso i suoi vescovi che venivano riuniti in Concilii (ne sono stati fatti oltre 200 ma la Chiesa ne riconosce validi solo 21), cioè per conciliare le dispute ed emettere dogmi incontrovertibili.

Spesso però i Concilii non fugavano i dubbi, perchè la Bibbia era oggetto di fede come i Vangeli ma a volte la Chiesa sosteneva cose che non esistevano nè nel Nuovo nè nel Vecchio Testamento. Così qualche credente protestò ad alta voce e qualcuno lo seguì. la chiesa emise dogmi e sacramenti ma furono oggetto di grandi discussioni perchè erano stati creati successivamente e a molti credenti sembravano un arbitrio.

PROCESSO DI ERESIA

Per giunta la classe sacerdotale aveva ormai poco in comune con il Cristo che predicava l'umiltà e la povertà. L'alto clero viveva in splendide ville, vestiva abiti sontuosi ed ostentavano ricchezze come un tempo a Roma potevano ostentarle solo i grandi generali romani.

Infatti le grandi famiglie romane, anzi le gens gloriose, cercavano di allevare figli combattenti che giungessero al trionfo, Ora invece le grandi famiglie romane si disputavano la gerarchia ecclesiastica mirando ad allevare figli che diventassero cardinali e magari Papa. In questo clima di denunce nacquero le "eresie", e i grandi nemici della Chiesa non furono più i pagani ma gli eretici cristiani.

La religione romana da politeista diverrà monoteista attraverso il Cristianesimo, una religione orientale concepita con mentalità orientale. Vi prevale il potere assoluto di un padre Potente e il sacrificio dolorosissimo fi un Figlio torturato e ucciso che va a fondersi con il padre in Gloria. Le Dee non esistono più.

Il Figlio è il Messia, un uomo mandato da Dio per morire sulla croce, cosa che miracolosamente avrebbe trasformato gli umani cattivi e disobbedienti in umani buoni e obbedienti. Però questo Messia doveva soprattutto risolvere il problema degli ebrei, e cioè la dominazione romana. I Messia crebbero e si moltiplicarono come funghi, dal tempo di Cristo fino ad oggi.



IL MESSIA

Il Messia dell'ebraismo è un re futuro che porterà la salvezza a Israele e all'umanità ed insegnerà la Torah. Il Messia è "l'unto del Signore". "Il Re unto", e si riferisce al leader umano e re ebraico che riscatterà Israele alla "Fine dei giorni" e che la condurrà verso un'era messianica di pace e prosperità per i vivi e i morti.

Il Messia ebraico si riferisce a un leader che governerà e unirà il popolo di Israele e che lo condurrà verso l'Era Messianica di pace globale e universale. Il Messia ebraico, a differenza di quello cristiano, non viene considerato divino e non corrisponde alla figura di Gesù di Nazaret ma ad un un Re che dovrà regnare sugli uomini.


Profezie di Isaia, Zaccaria, Ezechiele e Amos

Lui discenderà da Re Davide, attraverso la stirpe di Re Salomone, una volta diventato Re, i leader di altre nazioni lo eleggeranno a loro guida, su di lui si poserà lo spirito del Signore, di sapienza e di intelligenza; la malvagità e la tirannia non potranno resistere al suo comando. Le armi da guerra saranno distrutte.

L'intero mondo adorerà l'Unico Dio di Israele. Lui includerà e attrarrà persone di tutte le culture e nazioni. Tutti gli Israeliti saranno riportati alla loro madrepatria. Le città in rovina d'Israele saranno ripristinate o restaurate. Il popolo ebraico sperimenterà gioia eterna e felicità.

Lui prenderà le terre desolate e le renderà fruttuose. Il Sinedrio verrà ristabilito, il Tempio di Gerusalemme sarà ricostruito. Non vi sarà più fame o malattia, e la morte cesserà. Tutti i morti risorgeranno. Ma i Messia sono tanti. A quale credere?

I MESSIA

I MESSIA AL TEMPO DEI ROMANI

Apollonio di Tiana (I secolo)
Nasce in Cappadocia, provincia dell’Impero Romano, educato nel tempio di Asclepio a Egea, da adulto si ritira nel deserto, dove sconfigge i demoni. Predica amore e pace, fa guarigioni e miracoli, tra cui una risurrezione. Come Gesù è imputato di sedizione e di magia. È quindi processato per sedizione, ma riesce a sottrassi miracolosamente alla condanna. Apollonio non morì mai, ma ascese direttamente al cielo. La sua storia fu scritta agli inizi del III secolo da Filostrato, commissionata da Giulia Domna (170-217), moglie dell’Imperatore Lucio Settimio Severo, affascinata dalla figura di quest’uomo.

Atronge (I secolo)
Contemporaneo di Gesù, un pastore “molto alto con mani molto forti”. Aveva quattro fratelli, anche loro alti e forti. Posto a capo di un gruppo di ribelli, si è proclamato Messia, ha guidato una sollevazione popolare contro il re Erode Archelao, ha avuto la meglio, poi ha avuto la peggio. I suoi fratelli sono morti e lui è scomparso.

Menachem (I secolo)
Secondo Giuseppe Flavio figlio di Giuda di Galilea. Anche lui a capo di una rivolta di successo contro Agrippa II. Ma dopo una marcia su Gerusalemme alla guida di un gruppo molto combattivo, e la presa della fortezza Antonia, si proclama re di Israele e Messia. Allora Eleazar, un leader zelota rivale, organizza una congiura e lo uccide. Fine dei giochi.

Simon Mago (I secolo)
Lo credevano il Messia, lui sosteneva di incarnare lo Spirito Santo. Fu capo di una potente setta religiosa di tipo gnostico. Dalla Samaria viaggiò, predicò e praticò la magia. A Roma Pietro gli dette del peccatore blasfemo, avendogli offerto denaro per il potere di conferire lo Spirito Santo.
Sfidò Pietro ad ascendere al cielo e Simone si sollevò molto in alto. Pietro pregò il suo Messia di riportare a terra Simone: «Cadde dall’alto e si ruppe le gambe, allora la folla gli scagliò contro le pietre, rientrarono in casa e da quel momento in poi credettero a Pietro».
Per altri, volendo emulare la resurrezione di Gesù, si fece seppellire vivo per risorgere dopo tre giorni. Fu sepolto, ma non resuscitò. Simon Mago ebbe due successori Menandro e Saturnino, mentre i suoi seguaci furono definiti simoniani.

Simone (I secolo)
Scoperta da un antiquario giordano e comprata da un collezionista svizzero di origine ebraiche, la tavola di pietra parla di un certo Simone, condottiero ebreo che avrebbe scatenato una rivolta alla Morte di Erode per liberare Israele dal giogo romano, rivolta brutalmente soffocata dalle armate romane. Questo condottiero, sebbene ucciso, sarebbe risorto tre giorni dopo la morte e avrebbe aperto la strada della libertà al popolo di Israele: «In tre giorni tu saprai che il diavolo sarà sconfitto dalla giustizia» in altre righe si legge che il sangue e la morte del Messia sono la strada che porterà alla giustizia e in due altri versi successivi: «Dopo tre giorni tu rivivrai, Io, Gabriele, te lo comando»

Simone, figlio di Kokhba (II secolo)
Fondò perfino uno Stato nel 132 dove regnò per tre anni, prima di venire sconfitto dai Romani. Eusebio lo descrive malvagio e fortissimo.

Mosè di Creta (V secolo)
Nel V secolo si leva il movimento di Mosè di Creta che avrebbe condotto gli ebrei alla Terra promessa traversando il mare. I seguaci lo raggiunsero in cima a un promontorio, a Creta, da dove egli ordinò di gettarsi. Dio li avrebbe condotti in salvo: molti morirono nello schianto, altri affogati. Di lui non ci sono più notizie.

Isaac figlio di Abu Isa al-Isfahani (VIII secolo)
Era un sarto che non sapeva leggere nè scrivere. Si autoproclamò Messia, con la missione di dare agli ebrei una nazione indipendente dal regno persiano. A capo di un piccolo gruppo di ebrei, si lanciò contro il califfo, che lo sconfisse subito. Altre leggende narrano invece che vinse la battaglia e guidò la sua sparuta guarnigione per il mondo. I suoi seguaci, gli Issawiti, si astenevano dal vino e dalla carne.

Serene (VIII secolo)
Siriano, nato nel 703, sfidò alcune tradizioni rabbiniche su prescrizioni, usi, e abitudini legate alle feste. Si autoproclamò Messia, fece guerra al Talmud, promise la Terra Santa e dalla Spagna lo raggiunsero alcuni ebrei affascinati dalla sua predicazione. Fu catturato e portato di fronte al califfo Yazid II. Qui Serene ritrattò tutto e i suoi seguaci delusi tornarono alle loro terre.

Yudghan di Hamadan (IX secolo)
Il giovane Yudghan fondò, con altri sopravvissuti della setta di Abu Isa, un nuovo movimento. Si proclamò “profeta” e “maestro”, rinunciò a fare nuovi stati e visse in isolamento.

Nissim ben Abraham (XIII secolo)
Ad Avila, intorno al XIII secolo, Nissim ben Abraham, uomo semplice e ignorante, si proclamò Messia. Disse di aver cambiato personalità perchè un angelo gli aveva fatto rivelazioni importanti. Scrisse testi colti di cabala, commenti al Talmud, profezie. Secondo Nissim il Messia si sarebbe rivelato in un giorno del 1295, nella sinagoga di Avila. La gente accorse, ma nella sinagoga apparvero delle croci. Molti si scandalizzarono, altri si convertirono al cristianesimo e Nissim venne dimenticato.

Davide Alroy (XII secolo)
Nel 1160. Alroy nasce nel Kurdistan, ha una profonda conoscenza della cultura ebraica e islamica. Si leva contro il sultano segiuchide Muktafi, fa appello agli ebrei oppressi e si autoproclama Messia. Decide di partire all’attacco della cittadella di Amadia, viene sconfitto e ucciso.

Moses Botarel (XIV secolo)
Ispanico, con istruzione religiosa raffinatissima ma anche di medicina e filosofia. Fu un mago, attaccato agli amuleti e sosteneva che con il digiuno si diventava profeti. Disse che Elia lo aveva indicato come Messia. Alcuni lo accettarono, altri lo ignorarono.

IL CRISTO

MESSIA SUCCESSIVI AI ROMANI

Asher Laemmlein (XVI secolo)
Ebreo tedesco, convinto precursore del Messia, ne predicò la venuta. Gli ebrei dovevano pentirsi dei peccati e praticare la carità, ed entro sei mesi il Messia sarebbe apparso. Alcuni lo seguirono nei viaggi in Italia e in Germania. Ma il Messia non apparve e anche lui scomparve.

David Reubeni (XVI secolo)
Ebreo mistico e avventuriero, girò per Italia e Portogallo. Voleva riunire i grandi imperi cristiani (francese, etiope e Sacro Romano Impero) e uno strano regno di Habor per liberare il popolo israeliano dai turchi. Papa Clemente VII lo inviò al re del Portogallo Joao. Reubeni fece levare in armi gli ebrei forzati a diventare cattolici, contro l’Inquisizione. Joao lo cacciò, tornò in Italia, andò a Ratisbona per convincere l’imperatore Carlo V ad allearsi contro i turchi, ma fu arrestato e affidato all’Inquisizione spagnola. Di lui più nulla.

Sabbatai Zevi (XVII secolo)
Sefardita, viveva a Smirne, un portento della cabala. A 22 anni, nel 1648, si proclamò Messia, vanne cacciato e si rifugiò a Costantinopoli, un rabbino confermò il suo status di Messia, andò a Salonicco, dove predicò e venne cacciato di nuovo. Al Cairo e a Gerusalemme nel 1666, per i cristiani anno dell’Apocalisse. Col suo seguito tornò a Costantinopoli, dove il Sultano lo arrestò e lo obbligò a convertirsi all’Islam. In tanti raccolsero la sua eredità proclamandosi Messia.

Jacob Querido (XVII secolo)
Pretendente alla successione di Sabbatai Zevi di cui riteneva essere la reincarnazione, cercando di attirarne i seguaci. Ebbe largo seguito e poi nel 1687 si convertì all’Islam per un ruolo di rilievo nella Donmeh (comunità cripto-giudea convertita all’Islam). Guidò un pellegrinaggio alla Mecca, ma morì nel ritorno.

Miguel Cardoso (XVII secolo)
Medico di Livorno, verso la metà del 1600, fu raccomandato dal Granduca di Toscana al bey di Tripoli. Divenne ricco, sposò due donne e si dedicò alla cabala. Divenne un seguace di Sabbatai Zevi, ne diffuse le idee, venne cacciato da Tripoli. Vagò per il Nordafrica e si definì “Messia ben Efraim”, si stabilì al Cairo, come medico per il pascià. Morì ucciso per questioni di denaro con suo nipote.

Mordecai Mokia (XVII secolo)
Nato nel 1650, seguace di Sabbatai, che a suo dire fra tre anni sarebbe risorto, secondo lui Sabbatai era solo il Messia Efraitico, mentre lui era il Messia Davidico. Predicò la scoperta in Ungheria, Boemia, Moravia e in Italia, dove fu denunciato all’Inquisizione. Dovete tornare in Ungheria, riconosciuto pazzo.

Barukhia Russo (XVIII secolo)
Di Salonicco, ma di origine spagnola, un successore di Sabbatai Zevi. Diceva di essere il Messia e che Dio aveva creato il mondo, ma poi se ne era disinteressato. Esistevano due Torah: quella nota da emendare e una divina che Dio non aveva condiviso con gli uomini, dove era concesso mangiare carne non kosher e avere rapporti sessuali fuori dalla famiglia (orge, adulterio) e dentro (incesto). Morì nel 1720.

Jakob Franck (XVIII secolo)
Ucraino intrattenne rapporti con gli ebrei-finti-musulmani in Turchia a cui diceva di essere il Messia e la reincarnazione di re Davide. In Ucraina, nel 1755 si presenta come reincarnazione di Berechia. Intanto compiva miracoli e lanciava attacchi al giudaismo rabbinico, ma lo cacciano e perseguitano i suoi discepoli. Nel 1759 si converte al cristianesimo. Ma la falsa conversione sarà scoperta e, arrestato come eretico, finirà i giorni in cella.

Álvaro Theiss (XX secolo)
In Brasile un nuovo Messia si fa chiamare Inri Cristo (Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum). Si proclama la vera reincarnazione di Gesù Cristo ed emissario del Padre Eterno, non fa miracoli, ma dice di redimere le anime e pregare per la salvezza e la pace nel mondo invocando “suo” Padre Dio. Fin da bambino sentiva una voce potente nella sua testa, obbediente ha lasciato la casa a tredici anni. A ventuno si presenta come “Iuri de Nostradamus”, poi si fa chiamare Inri Cristo, con una tunica bianca e una corona di finte spine sul capo. Ha un sito web per la predicazione, molto sensibile al femminile, circondandosi di “angeli femminili” pronte a seguirlo.

Josè Luis de Jesus Miranda (XX secolo)
Nato nel 1946 a Porto Rico, è il fondatore della chiesa “Creciendo en Gracia”, un movimento che insegna la “dottrina della grazia”, sostenendo di essere Gesù Cristo nel suo secondo avvento, ma è pure l’Anticristo, per cui si è fatto tatuare il numero 666 sul braccio, il “numero della bestia” e lo stesso fanno i suoi seguaci. Considerandosi l’unico Messia, apostrofa con violenza la Chiesa cattolica, protestante, evangelica, ortodossa e copta. La setta di Miranda ha quasi 300 congregazioni in tutto il mondo, con un seguito di quasi 2 milioni di adepti. E' morto nel 2013 per tumore, ma i fedeli dicono che si è trasformato in immortale.

Menachem Mendel Schneerson (XX secolo)
Siamo nel 1980, in Ucraina, dove si pregava e si aspettava il nuovo Cristo. Tutti aspettavano che Menachem Mendel, il loro Rebbe, rivelasse il nome del Messia. E invece morì nel 1994 senza aprire bocca. Secondo i suoi discepoli non volle spiegare che il Messia era lui, e si rivelerà, un giorno, quando il tempo sarà venuto.

Reverendo Moon (XX secolo)
Sun Myung Moon, nato nel 1920 in Corea del Nord, gli apparve Gesù dandogli il compito di Messia e nel '46 inizia la predicazione. Fonda la chiesa Kang Hei, accusato di spionaggio per la Corea del Sud, è rinchiuso in campo di lavoro per 5 anni, ma scappa in Corea del Sud, poi va a Seoul e fonda la Chiesa “Associazione Spirituale per l’Unificazione del Mondo Cristiano”. Nel 1972 si trasferisce in USA, per la riunificazione di tutte le Chiese e la mancata “famiglia originale” di Adamo ed Eva. Così si sposa, mette al mondo 14 figli, organizza matrimoni di massa negli stadi e fa i soldi, acquista un quotidiano, fonda un'Università, apre un hotel e molte ditte distributrici di sushi per ristoranti giapponesi. Condannato per evasione fiscale, passa 13 mesi in carcere. Nel '94 dichiara terminata l’esperienza della Chiesa dell’Unificazione, ma continua a celebrare matrimoni di massa, invitando ad aderire alla “Federazione delle Famiglie per la Pace e l’Unificazione Mondiale”. Nel 2003 giustifica l’Olocausto verso gli ebrei come punizione per aver ucciso Gesù. Nel 2006 torna in Corea del Sud, muore di polmonite nel 2012.

Vissarion (XX secolo)
Vissarion, Sergej Anatol’evič Torop, messia cosacco, nasce in Russia e diventa poliziotto. Negli anni Novanta fonda una confessione religiosa, come incarnazione di Gesù Cristo poichè una notte è stato “visitato” dallo Spirito Santo che gli ha rivelato la sua vera identità. Nel 1991 predica il primo sermone nella Russia siberiana meridionale. Nel 1994 fonda una comunità ai piedi del monte Sukhoi (Siberia centrale). Il movimento cresce, con una trentina di comunità, templi e sacerdoti che impartiscono il battesimo e celebrano matrimoni. Sono vietati alcol, tabacco e carne. I vissarionovcy festeggiano il Natale il 14 gennaio alle ore 14, in ricordo del giorno e dell’ora di nascita del loro messia, aspettando la fine del mondo che Vissarion ha profetizzato più volte.

GIOVANNA D'ARCO

ERESIE AL TEMPO DEI ROMANI

Le prime eresie cristiane, che iniziarono fin dal primo secolo dopo Cristo, vennero considerate eterodosse, cioè diverse, ma una volta che il Cristianesimo ebbe raggiunto un certo consolidamento e istituzionalizzazione, vennero giudicate eretiche e condannate come tali. Erezia deriva dal greco αἵρεσις (hàiresis), che significa scelta, quindi l'eresia è di chi sceglie una sola parte della verità, rifiutando di accettarla in tutta la sua interezza e complessità.

Affermativi
Nome dato nel tribunale dell'inquisizione romana agli eretici che confessano di propria bocca o sono convinti di essere intimamente colpevoli dell’errore del quale sono accusati o che, essendo dal detto tribunale interrogali giusta le forme, persistono con pertinacia nel loro errore. Costoro sono quelli i quali incorrevano pene capitali. Per costituzione di Carlo V del 1540 dovevano essere abbruciati, e le sentenze che perciò si eseguivano si chiamavano in lspagna Auto da fé.Solitamente, gli eretici recidivi e impenitenti erano condannati al rogo dove bruciavano vivi, mentre i pentiti venivano dapprima uccisi, e in seguito i loro corpi venivano bruciati.



.:: I SECOLO ::.

ADRIANISTI (I secolo)
Teodoreto è il solo autore che parli degli Adrianisti, che egli annovera tra gli eretici che uscirono dalla setta di Simon Mago.

APOLLONIO (o Apollo) di Efeso (o di Corinto) (I secolo)
Nato ad Alessandria, uomo erudito e celebre predicatore, citato negli Atti degli Apostoli 18, 24 e da San Paolo in due lettere (Prima ai Corinzi 16, 12 e a Tito 3, 13), operava il battesimo di ravvedimento, come San Giovanni Battista, obbligando San Paolo a sconfessare il suo operato.

APOLLONIO di Tiana (I IV secolo)
Apollonio di Diana, filosofo neopitagorico dell'Anatolia: da giovane fu attratto dalla scuola pitagorica, e anche, secondo alcuni autori, dalle filosofie dei bramini indiani. Oggetto di biografie di scrittori pagani, come Filostrato che ne scrisse su richiesta di Giulia Domna (170-217), moglie di Settimio Severo, che si disse esagerarono le sue virtù, i suoi miracoli e le sue capacità riformatrici, perchè simile a Cristo (detto il "Cristo pagano"), e tale da indurre ad un suo culto nel III secolo. Nei secoli successivi fu un riferimento per alchimisti ed occultisti.

CATABATTESIMO (I - V secolo)
Si sviluppò in Asia minore l'eresia catabattista i cui seguaci erano accusati di adorare divinità pagane, o un Cristo deformato in rospo; di avere commerci illeciti con mostri degli abissi, di annegare neonati e altre calunnie. Del resto nelle prime comunità cristiane il battesimo si faceva per immersione totale e i catabattisti individuavano le acque superiori nell’abisso.
Dalla biografia del Cristo l’episodio della guarigione del cieco nato (Giovanni 9,1-12), fa loro capire che la natura umana è corrotta fin dal principio e bisognosa del dono salvifico delle acque. Il Cristo è inteso come bátrachos (rana, anfibio, dotato con vita doppia, acquatica e terrestre), disceso dalle “acque superiori” sulla terra per redimere gli umani e poi tornare al mare (superiore). Il Cristo bátrachos era una metafora, ma quando nel movimento iniziarono ad adorare immagini con fattezze di anfibio, suscitarono l’orrore e lo sdegno dei cristiani.

CERDONE (I II secolo)
teologo gnostico siro, allievo di Simon Mago. Sostenne che il Dio degli Ebrei, era il creatore del mondo diverso dal Dio annunciato da Gesù Cristo, il Dio sconosciuto ed il Dio di amore.

CERINTIANESIMO (I secolo)
Il mondo era stato creato da una potenza inferiore, molto lontana da Dio che è inconoscibile. Gesù è un profeta, nato da Giuseppe e Maria (che non è vergine). Cristo sarebbe sceso su di lui sotto forma di colomba al momento del battesimo, facendogli conoscere Dio Padre e risalendo in cielo prima della Passione. Dopo la resurrezione sarebbe giunto il regno terreno di Cristo.

CLEOBIANI (I secolo)
Eretici, discepoli di un certo Cleobio, fedele compagno di Simone il mago.

DOCETISMO (I - IV secolo)
Nega che nel Cristo uomo esistesse la natura umana: da ciò la negazione della sofferenza (con la passione e la morte) nell'esperienza terrena di Gesù.

DOSITENISMO (I - X secolo)
Ebbero come capo Dositeo, predicatore palestinese contemporaneo di Gesù, considerato un eretico dagli autori cristiani, mentre per altri la sua dottrina presenta affinità con lo gnosticismo configurandolo precristiano. Dositeo, forse precedente a Simon Mago, formò una setta gnostico-giudaica prima dell'era cristiana, quindi non classificabile eretico, però Origene pensò che facesse parte della schiera di falsi profeti contemporanei a Gesù, ma è probabile che confondesse due persone con lo stesso nome. I suoi seguaci, con il nome di dositeani, pare siano sopravvissuti in Egitto fino al X secolo.

ELCASAITI (I IV secolo)
Setta giudeo-cristiana a carattere magico-astrologico, sorse in Giordania, fondata da Elkesai di origine persiana. Avevano il Libro di Elkesai, che credevano consegnato ad Elkesai da un angelo che si proclamava Figlio di Dio ed era accompagnato da sua sorella, lo Spirito Santo. Alcibiade di Apamea (Siria), un elcasaita, diffuse la setta a Roma nel III secolo.
Credevano in un Dio creatore e che l'umanità e le sofferenze di Gesù Cristo erano apparenti. Rifiutavano gli scritti di San Paolo e praticavano la circoncisione, credevano negli influssi astrali e che il battesimo potesse essere praticato più volte come rito purificatore e taumaturgico. Sopravvissero fino alla fine del IV secolo.

NAZAREI O NAZARENI (I - II secolo)
Setta giudeo-cristiana che viveva vicino al fiume Giordano e faceva voto di castità e astinenza, facendosi crescere i capelli durante il periodo del voto. Come le altre sette giudeo-cristiane, seguivano in parte la legge mosaica, come la circoncisione e l'osservanza del sabato, ma accettarono la figura di Gesù Cristo come Messia, nato dalla Vergine. Il loro rifiuto nei confronti di San Paolo, invece, fu totale ed il loro libro di riferimento era il Vangelo degli Ebrei, qualche volta denominato Vangelo dei Nazareni.
Qualche volta gli stessi Mandei sono stati denominati nazareni.

GIOVANNA D'ARCO

.:: II SECOLO ::.


ADOZIONISMO (II secolo, VIII secolo e XII secolo)
Vede in Cristo solo uno strumento storico, subordinato alla potenza del Padre. Simile al Subordinazionismo, per la quale il Figlio è subordinato al Padre. Estesa in Spagna nel sec. VIII, secondo cui Cristo, come uomo, non è vero figlio di Dio, ma solo suo figlio adottivo. I principali rappresentanti furono Elipando, arcivescovo di Toledo, e Felice, vescovo di Urgel. Richiamati all'ortodossia da papa Adriano I fin dal 785, furono condannati dal Concilio di Francoforte (794).

APELLITI (II secolo)
Apelle, discepolo di Marcione, capo degli Apelliti, riconosceva un principio eterno e necessario, al quale associava degli Angeli, dei quali l' uno, detto Angelo del fuoco creatore del mondo, fatto da lui malvagio, come era desso, a Gesù Cristo non dava un corpo reale, ma un corpo celeste ed aereo,
formato di parti tratte da tutti i cieli, per i quali era palesato nello scendere in terra, e che aveva restituito
nel suo ritorno; sicché il solo spirito era rientrato in cielo. Negava anche la risurrezione della carne.

ARABI (II secolo)
ritenevano che le anime degli uomini morissero coi loro corpi per risorgere con essi nell' ultimo giorno: sicché non negavano l' esistenza d' un' altra vita dopo di questa, ma l'accordavano in altro modo. Da questa eresia furono detti Thaumatopsychitae, cioè anime mortali.

ARTORITRITI (II secolo)
Setta dell'ambiente montanista, citata da Filastrio, Epifanio e Agostino: quest'ultimo riferisce che il nome della setta derivava dalla consuetudine di offrire ritualmente in dono pane (in greco artos) e formaggio (in greco tyros) di pecora.

ASCITI o ASCOIMOlTI (II secolo)
Movimento di eretici sorti nella Galazia verso il 171. Essi dicevansi pieni del Paracielo di Montano; avevano estasi mistiche nelle chiese, dove avevano una pelle di becco piena di vino, intorno alla quale giravano in processione. Da ciò presero il loro nome dal greco aaxos’, otre o pelle di becco. Purtroppo non si conoscono i loro scritti, che vennero distrutti, ma solo quello che dissero di loro i clericali canonici, per cui non sapremo mai la verità su molti degli eretici.

ASCODROBI (II secolo)
di cui parla s. Girolamo dicendo che a parte Ancira di Galatia, non disseminarono in altri luoghi i loro errori.

ASCODROPITI (II secolo)
Eretici del ramo dei rnarcossiani. Rigettavano i sacramenti, sosteneano che le cose spirituali non
possono venir cornunicate per mezzo di cose visibili e corporee, e diceano, che la perfetta redenzione consiste nel conoscere l' universo.

ASCODRUTI o ASCODRUTI o ASCODROPITI. o ASCOFITI (II secolo)
Eretici, che sorsero nel secolo secondo. Rompevano i vasi sacri e non ammettevano l'Antico Testamento, rifiutavano i sacramenti. dicevano che le cose spirituali non possono essere comunicate per mezzo di cose visibili e corporee; e stabilivano la perfetta redenzione nella cognizione dell' universo.

ASCOEITI (II secolo)
Rompevano costoro i Vasi sacri, non ammettevano l'Antico Testamento, non adottavano la necessità delle buone opere, che disprezzavano, dicendo che a conseguire la Santità è sufficiente la grazia di Dio, ed asserendo che ogni sfera del mondo é governata da un angelo.

ASCOFILI (II secolo)
Gli Ascofili pubblicarono la loro eresia nel 173. Si chiamavano anche asceli, ossia esercitanti, rompevano i vasi sacri in odio alle offerte fatte nelle chiese, e delle buone opere, e ne mostravano assoluto disprezzo, insegnando che bastava ad esser santi la cognizione di Dio. Oltre a tutti questi errori, pensavano anche che ogni sfera del mondo fosse governata da un angelo. In realtà criticavano le offerte perchè supponevano che ai poveri andasse poco o niente.

ALOGI (II secolo)
Da alfa privativo e logos verbo: coloro che negano la parola. Protestarono per l'abuso che i Montanisti facevano del Paraclito promesso nelle loro visioni e profezie, per cui negavano il Vangelo di Giovanni che prediceva l'arrivo dello Spirito Santo e l'Apocalisse per la sua descrizione della Gerusalemme Paradisiaca e del regno dei mille anni. Gli Alogi attribuivano questi due libri a Cerinto.

AKTOTIRIXI (II secolo)
o Artotyrites. (Stor. Eccl.) Setta di eretici i quali usavano pane e cacio nell'Eucaristia, o forse il pane cotto con del formaggio perchè, dicevano essi, i primi uomini offriva-no a Dio non solamente i frutti della terra, ma anche delle loro greggi.

ASCODROPlTI (II secolo)
Eretici del ramo dei marcossiani. Rigettavano i sacramenti, sostenevano che le cose spirituali non possono venir comunicate per mezzo di cose visibili e corporee, e dicevano, che la perfetta redenzione consiste nel conoscere l' universo.

ASCOFITI (II secolo)
Eretici, che rompevano i vasi sacri, non ammettevano l'antico Testamento, non adottavano la necessità delle buone opere, che disprezzavano , dicendo che a conseguire la santità è sufficiente la cognizione di Dio, e asserendo che ogni sfera del mondo è governata da un angelo.

BARBELOGNOSTICI - (II III secolo) 
setta gnostica la cui speculazione moveva da un grande Eone femminile, Barbelon. Dalla rivelazione del Padre a Barbelon scaturiva un pleroma di 30 Eoni. La passione femminile del Pleroma, un'altra forma di Barbelon decade dal Pleroma, e genera un demiurgo maligno creatore del mondo e un elemento spirituale resta imprigionato nella materia.

BARDESANISTI (II IV V secolo)
Dalla dottrina di Bardesane il male sulla Terra è una reazione accidentale della materia e tutta la vita è produzione degli eoni maschi e femmine. Dal principio di ogni sostanza, e dalla sua consorte, procedevano Cristo, uno Spirito Santo femmina e gli spiriti creati nei 4 elementi nel numero di 8, ossia la pienezza divina le cui visibili copie egli trovava nel sole, luna e stelle; e perciò a questi attribuiva tutti i cambiamenti delta natura e degli umani destini. Lo Spirito Santo femmina, fecondato dal Figliuolo del Vivente sarebbe il liberatore del mondo. L'anima umana, della natura degli eoni, era confinata nel corpo materiale solamente in pena della sua caduta, ma non soggetta al dominio delle stelle.

BASILIANI o BASILIDIANI (II secolo)
Basilide, di Alessandria d’Egitto, fu un maestro gnostico che fondò una setta a cui insegnò che Gesù non aveva cioè un corpo in carne e ossa. Infatti, durante la salita al Calvario, prese facilmente l’aspetto di Simone Cireneo, col quale fece cambio di posto. Il poveretto si ritrovò la croce sulle spalle e finì crocefisso. Gesù intanto si era mescolato tra la folla. Dopo aver assistito di nascosto alla sua presunta morte, salì in cielo senza essere riconosciuto.

BASMOTEI (II secolo)
Eretici così chiamati dal nome del loro capo che si chiamava Basmoteo. Costoro giudaizzavano, santificando il giorno del sabato in opposizione al precetto della Chiesa di santificare la domenica.

CAINITI (II secolo)
I Cainiti, o Caianiti, seta gnostica che credeva il Dio del Vecchio Testamento inferiore al Dio Supremo. Secondo Ireneo rispettavano tutti i personaggi negativi del Vecchio Testamento, come Esaù, Cam, gli abitanti di Sodoma e Gomorra, Giuda Iscariota e Caino, da cui la setta prese il nome, poiché avevano sofferto ed erano stati maledetti da Hysteraa, il Demiurgo, il Dio crudele veterotestamentario.
Essi ritenevano che Giuda Iscariota fosse l'unico discepolo a cui Gesù avesse dato una dottrina segreta, da tramandare agli eletti. Scrissero il Vangelo di Giuda in cui viene spiegato come Giuda avesse tradito Gesù in quanto agente del Demiurgo. L'opera di Giuda fu fondamentale, in quanto il Demiurgo voleva impedire la Passione di Gesù e la salvezza della razza umana. I cainiti credevano che la salvezza passasse anche per il rifiuto del Decalogo di Mosè, pertanto praticavano tutti quegli atti che potessero contravvenire alla Legge. Nel III secolo non esistevano più.

CARPOCRAZIANI (II secolo)
Da Carpocrate (Alessandria d'Egitto, ... – 138), filosofo e predicatore egiziano di lingua greca, vissuto sotto l'Impero Romano, fondatore di una scuola di ispirazione gnostica cristiana caratterizzata da un'etica "libertina" ed edonista.

CATAFIGI (II secolo)
o Cataphrjgae, o Calaphiyges. (Stor. Kccl ) Eretici cosi chiamali perché i loro capì vennero dalla Frìgia. Essi seguivano gli errori di Montano che riguardavano per vero profeta. Non davano minor credenza agli oracoli delle due profetesse Priscilla e Massimilla. Uno de’ loro principali errori era il credere che lo Spirito Santo avesse abbandonato la Chiesa.

COLARBASIANI (II secolo)
I Colarbasiani, seguaci di Colarbaso il capo da cui prendevano il nome, ritenevano che tutta la verità fosse nascosta fra le pieghe dell'alfabeto greco, in una sorta di cabala cristiana.

COLLIRIDIANISMO (II secolo)
O colliridianesimo, un culto cristiano giudicato eretico da vari Padri della Chiesa, tra cui san Giovanni Damasceno. Gli appartenenti adoravano Maria, madre di Gesù, come una divinità. Nel Panarion, scritto nel 375 da Epifanio di Salamina, si parla anche delle "colliridiane", donne d'Arabia che, nell'adorare la figura di Maria con specifici riti, le offrivano pane o piccole torte fatte di pane. Sempre nel Panarion, si sostiene che il culto nacque in Tracia e in Scizia, ma anche dalla Siria o dall'Asia Minore.

DOCETI o DOCITI (II secolo)
Docelae , Docetes. ( Stor. Eccl.) Eretici seguaci di Giulio Cassiano, il primo eretico della setta di Valentino e poi eresiarca, asserendo che il mistero dell’ incarnazione del divino Verbo era successo solamente in apparenza e non in realtà, e che il corpo di Gesù Cristo era fantastico e ideale, che non aveva patito, nè era morto.

EBIONITI GIUDAIZZANTI (II secolo)
Fedeli di orientamento giudaizzante, dapprima considerati scismatici dal filosofo Giustino, e quindi eretici da diversi padri della Chiesa, poiché rifiutavano la predicazione e l'ispirazione divina dell'apostolato di Paolo di Tarso.

EBIONITI GNOSTICI (II secolo)
Rifiutavano ogni distinzione tra il Demiurgo Geova e il Dio Supremo. la materia è eterna ed è emanazione della Divinità; la Creazione è la trasformazione della materia. Il Logos, o Sophia non era una diversa Persona come nella teologia cristiana. Sophia produsse il mondo tramite una successiva evoluzione di sizigie. Questo universo era diviso in due regni, quello del bene e quello del male.
Il Figlio di Dio dominava sul regno del bene, un essere a metà fra Dio e la creazione, né uguale né comparabile con il Padre. Adamo fu il portatore della I rivelazione, Mosè della II, Cristo della III, quella perfetta. L'uomo si sarebbe salvato grazie alla conoscenza (gnosi), credendo in Dio, il Maestro, e venendo battezzato per la remissione dei peccati. Cristo sarebbe tornato per trionfare sull'Anticristo e la luce avrebbe disperso le tenebre.

ELCESANITI (II secolo)
Eretici dell' Arabia presso la Palestina. Il loro capo Elcesai o Elxai viveva sotto Traiano e, benchè giudeo non osservava la legge giudaica. Spacciavasi per inspirato, ammetteva soltanto parte dell' uno e dell'altro Testamento ed obbligava i suoi settari a prender moglie. Si poteva, senza peccato, cedere alla persecuzione, dissimular la propria fede, adorar gl'idoli, purché il cuore a tutto ciò non pigliasse parte.

ELCESEI (II secolo)
Appartenenti a una setta giudeo-cristiana, formatasi ai margini delle sette degli ebioniti e degli esseni, Epifanio afferma che costoro furono ingannati da un falso profeta di nome Elci e che due donne della sua famiglia venivano adorate come dee. Per il resto erano simili agli Ebioniti.

ENCRATISMO (II secolo)
Una setta che propugna la continenza, fu fondata da Taziano (v.), e continuata da Giulio Cassiano e da Severo (onde il nome di "severiani"). In realtà è una dottrina che condannava l'uso di cibi animali, del vino, delle nozze e della procreazione: dottrine già combattute in I Timoteo. L'insegnamento di Taziano è collegato all'ascetismo che vede nella materia il male e nella creazione l'opera di potenze avverse a Dio. L'encratismo, che si diffuse largamente specie in Oriente, e che si manifesta in parecchi scritti apocrifi (dal Vangelo secondo gli Egiziani agli Atti di Paolo) si ricollega allo gnosticismo.

ERACLEONITI (II secolo)
Seguaci di Eracleone il quale, in accordo con il suo maestro Valentino, pensava che gli uomini avessero una triplice natura: tutti terreni per la loro comune discendenza da Adamo. ma alcuni sarebbero differenti perché avevano ricevuto una natura psichica dal Demiurgo e tra gli psichici solo alcuni hanno una natura spirituale a loro attribuita da Sophia.

ERMOGENISMO (II e III secolo)
sosteneva l'eternità della materia, principio ed essenza del male, anche se plasmata da Dio: da essa hanno origine le anime e a essa ritornano se nella loro esistenza terrena non sanno accogliere in sé lo spirito divino, che le rende immortali. Fu confutato da Teofilo d'Antiochia e da Tertulliano.

MANDEI (II secolo- fino ad oggi)
Detti anche Cristiani di San Giovanni, movimento d'origine gnostica tuttora esistente (60 - 70000), che vivono a Nasiriya. Dai Mussulmani in Mesopotamia nel 636, furono inizialmente rispettati, identificati come i misteriosi Sabei citati dal Corano, ma poi dovettero emigrare nella zona paludosa della Mesopotamia meridionale, dove vivono ancora oggi, dopo le persecuzioni di Saddam Hussein.
Contrappongono un Dio supremo del Mondo del Bene e della Luce, circondato da angeli, con la Gnosi di Vita, al mondo delle Male e delle tenebre, abitato da demoni, con Ruha, lo spirito malvagio. Tengono in grande considerazione il Giovanni Battista mentre separano il Gesù terreno, un mistificatore, dal Cristo spirituale, battezzato nel Giordano. L'uomo vive nelle tenebre, che abbandona nella morte, quando ogni anima passa vari stadi fino alla luce. Un messaggero traghetterà le anime dal mondo dell'oscurità al regno della luce alla fine del mondo e allora esisterà solo il regno della luce e la sofferenza sarà finita. Credono in Adamo ed Eva, ma Eva fu un regalo del Dio della Luce per Adamo. Celebrano la domenica, il funerale, la festa dei morti e il battesimo. Non hanno monumenti di culto, sono sacre le acque del Tigri e per loro sono importanti la preghiera, il digiuno e il prendersi cura degli altri. Ogni mandeo viene battezzato più volte in acque correnti, ma il battesimo ogni domenica avvicina di più al regno della luce che dà la la guarigione dalle malattie e la cacciata dei demoni. Il simbolo della religione Mandea è un bastone a forma di croce su cui è posato un drappo bianco, simbolo del battesimo nel Tigri.

MARCELLIANITI (II secolo)
Eretici del secondo secolo, de' quali si fa menzione nel libro di Origene contro Celso. Essi seguivano i dogmi di certa femmina chiamata Marcella.

MARCIONISMO (II secolo)
Marcione (85-160) fondò una vera e propria Chiesa scismatica basata sulla contrapposizione fra Antico Testamento e Nuovo Testamento: al "Dio giusto" della storia ebraica si contrappone il "Dio sommo e buono" che ha inviato suo figlio Gesù per la salvezza di tutti.

MENANDRIANI (II secolo)
Seguaci dell'eretico gnostico Menandro Samaritano, discepolo di Simone Mago e maestro di Saturnino e Basilide; si proclamava inviato dagli eoni per la salvezza degli uomini. Menandro non si identificava con il Sommo Bene ma come una manifestazione del Dio primordiale. Egli sosteneva di essere stato mandato dal cielo per insegnare la magia, attraverso la quale gli uomini avrebbero sconfitto gli angeli cattivi e raggiunto l'immortalità: «Egli afferma che la prima Potenza è sconosciuta a tutti; egli poi è il Salvatore mandato dagli invisibili per la salvezza degli uomini. Il mondo è stato fatto dagli angeli, che egli, come Simone, dice emessi dal Pensiero. Grazie alla magia da lui insegnata è data la conoscenza per poter vincere gli stessi angeli che hanno creato il mondo.» (Ireneo, Contro le eresie, I 23, 5)

MODALISMO (II III secolo)
Dottrina per cui le tre persone divine sarebbero solo tre aspetti dell'unica divinità. È una forma del monarchismo, corrente che mirava a conservare intatta ed illimitata la "monarchia" di Dio (la sua assoluta unicità), interpretando perciò la persona di Gesù Cristo come un essere umano che ospitava in sé la forza divina.

MONARCHIANISMO (II III secolo)
Pensiero teologico eretico che accentuava l'unità di Dio e del suo governo sul mondo. Inizia in Asia Minore, con Noeto, che predicò a Smirne tra il 180 e il 200. Respingendo la dottrina del Logos, caldeggiata dagli apologisti greci, egli partiva dall'affermazione che Dio è unico; quindi se Cristo è Dio, egli è uno col Padre; se ha sofferto, essendo Dio, chi ha sofferto è il Padre (patripassianismo). L'eresia di Noeto fu introdotta in Roma dal suo discepolo Epigono, al quale si unì Cleomene. Il solo Tertulliano ci parla di Prassea, che avrebbe persuaso il papa a condannare il montanismo già accolto con simpatia e a considerare invece con favore il patripassianismo.

MONTANISMO (II secolo)
Nasce in Frigia da Montano, ex sacerdote della Dea Cibele, con grande importanza attribuita al profetismo; attesa imminente della parusia (ovvero il ritorno definitivo di Cristo sulla Terra); ascesi e rigorismo (soprattutto in materia sessuale). A causa di queste diversità si accentuò il contrasto tra la Chiesa cristiana ufficiale e la Chiesa montanista carismatica, nella quale avevano un ruolo importante sia i profeti che le donne.

NAASSENI (II secolo)
I Naasseni (da Nahas, il termine ebraico per serpente) erano adoratori del serpente come simbolo della saggezza che il Dio degli ebrei tentò di nascondere agli uomini.

NITTAGI (II secolo)
Nome dato a certi eretici , che condannavano l'uso di vegliar la notte per cantar le lodi di Dio.

OFITI (II secolo)
Con la denominazione di Ofiti (greco antico: ὄφις, "serpente") o Naasseni (ebraico: nâhâsh, "serpente") si individuano tutti i sistemi gnostici, che veneravano il Serpente corruttore di Adamo ed Eva, ritenuto elargitore agli uomini della conoscenza del Bene e del Male preclusa dal Dio del Vecchio Testamento, creatore del mondo, ma, ritenuto dalla gnosi, inferiore al Dio supremo.

ORBIBARIANI (II secolo)
Una setta di vagabondi della fine del XII secolo secondo cui bisogna accettare la gioia e il tormento: una specie di stoicismo.

PATERNIANI (II IV secolo)
Credevano che la parte inferiore del corpo fosse stata creata dal diavolo, e quindi potevano peccare senza problemi (Agostino).

PATRIZIANI (II secolo) 
setta fondata da un certo Patrizio, che, secondo Filastrio, detestava la carne come prodotta dal diavolo. Essi arrivavano quindi al punto di darsi la morte nel desiderio di liberarsi dalla carne.

PEPUZIANI (II secolo)
Eretici simili ai montanisti credevano in un Dio buono e uno malvagio.

PRISCILLA o PRISCA (II secolo)
Profetessa montanista, iniziò a predicare assieme a Montano e a Massimilla nel 156 in Frigia. Esaltò il concetto di castità come preparazione all'estasi, ma i detrattori cattolici fecero girare voce che ella fosse stata precedentemente sposata. Un giorno Priscilla, stando a Pepuza, sognò che Cristo, sotto forma di donna, fosse venuto vicino a lei, infondendole saggezza e rivelandole la santità del luogo. Il ruolo prevalente che queste donne avevano nel movimento montanista suscitavano contestazioni dai cristiani ortodossi.

SATURNINO (II secolo)
Saturnino fu uno dei primi gnostici, allievo di Simon Mago e di Menandro, ma la sua dottrina si differenziava per l'aspetto anti-giudaico. Visse e predicò ad Antiochia «Saturnino come Menandro dichiara che c'è un solo Padre a tutti sconosciuto, che ha fatto angeli, arcangeli, potenze, dominazioni. Il mondo e tutto quanto vi è contenuto è stato creato da sette angeli. Anche l'uomo è creazione degli angeli.» Saturnino identificò il Dio dell'Antico Testamento con uno degli arconti creatori del mondo, il più potente, e che il Padre aveva mandato sulla terra il Cristo per distruggerlo. Il Cristo, però, venne in terra solo apparentemente. Il suo scopo era di farci capire che la salvezza consisteva nel liberare lo spirito dal corpo che lo imprigionava e gli impediva di tornare al Padre. Per questo motivo Saturnino rifiutava tutto ciò che era materiale, conduceva una vita dedicata all'ascesi e praticava la castità.

SEVERIANI (II secolo)
appartenenti alla setta eretica degli encratiti, costituita alla fine del II secolo da Taziano, e successivamente guidata dallo gnostico Severo donde il nome.

SIMMACHIANI (II secolo)
essi negavano ii giudizio finale, e si abbandonavano ad ogni sorta di vizi, ma non sembra che Simmaco ne sia stato il capo.

SUBORDINAZIONISMO (II III secolo)
Il movimento concepiva la subordinazione del Cristo (Figlio) al Padre (Dio). Sostenuto da alcuni apologeti del II-III secolo, influenzando alcuni pensatori cristiani, da Origene fino ad Ario.

TAZIANI (II secolo)
Seguaci di Taziano, scrittore cristiano nato in Assiria (Mesopotamia), eretico per le chiese greca e latina, è lo stesso autore di una apologia che gli valse di essere considerato un padre della Chiesa. È anche l'autore del Diatessaron, la prima concordanza dei Vangeli, che in Siria e non solo ha goduto di straordinaria fortuna.

TESSARADECATILI-QUARTODECIMANI (II III secolo)
(Dal gr . Tessara quattro , e deca dieci) Eretici asiatici, dai Latini chiamati Quartodecimani, i quali sostenevano doversi festeggiare la Pasqua, e dunque porre fine al digiuno quaresimale, nel XIV giorno di aprile come gli ebrei. Le comunità asiatiche della Cilicia, della Siria e della Mesopotamia, a differenza della primitiva comunità cristiana, festeggiavano la Pasqua secondo il computo ebraico il 14 nisan (da cui «quartodecimani», «quattordicesimi»), in qualunque giorno della settimana cadesse, mentre gli altri cristiani celebravano la Pasqua solo di domenica, giorno della Risurrezione di Gesù.

VALENTINIANI (II secolo)
Furono i seguaci del vescovo gnostico Valentino. Predicavano come liberare il proprio pneuma con lo studio di testi sacri e con cerimonie quali unzione e la camera nuziale, quest'ultima celebrata con baci sulla bocca come descritto nel Vangelo di Filippo. Tra i discepoli di Valentino si ricordano Marco, Eracleone e Tolomeo, per il ramo latino della dottrina, e Teodoto di Bisanzio per il ramo greco. Anche il famoso filosofo e teologo Origene venne influenzato da queste correnti di pensiero. Nell'arco di due secoli i seguaci o rientrarono nell'ortodossia cristiana o confluirono nel manicheismo.

ODIERNI MANDEI

.:: III SECOLO ::.


ACQUARIAM, Aguarii o Acquari (III secolo)
Eretici del III secolo. i quali offrivano soltanto acqua nel sacrificio della messa e pretendevano di consacrare con l’acqua sola. Giudicavano l'acqua coeterna a DIO. S. Cipriano li confutò nella sua lettera Baron. all’an. 257.

ADOZIONISMO (III secolo)
Promosso da Paolo di Samosata, Gesù è sottoposto a Dio ma diventa Dio col battesimo nel fiume Giordano, secondo altri, dopo la resurrezione. Cristo fu, in un certo senso, divinizzato dallo Spirito Santo ottenendo la capacità di fare miracoli senza per questo diventare Dio.

AGRIPIANI (III secolo)
Ci fu controversia su chi si convertiva dopo essere stato scismatico o eretico. Se prima di aderire alla nuova dottrina, erano stati cristiani, la disciplina ecclesiastica ammetteva il loro ritorno nella comunità, dopo adeguata penitenza per i peccati, ma per coloro che erano stati battezzati al di fuori della Chiesa occorreva secondo Agrippino, capo degli Agripiani, un ribattezzo poiché gli eretici, non avendo la vera fede, non potevano assolvere al compito, essendo l'acqua da loro benedetta incapace di mondare gli uomini dal peccato originale. Da taluni fu giudicato eretico.

APOCARITI (III secolo)
Questo nome significa: eminenti nella bontà. Per certi versi sembrarono un ramo di Manicheismo; si fecero conoscere nell'anno 279.

ARTEMONIANI (III secolo)
Eretici discepoli di Artemone, il quale sosteneva che Gesù Cristo era un semplice uomo, superiore peraltro a tutti i profeti, e che la dottrina degli apostoli durò soltanto fino al tempo del Pontefice Zeffirino: eresie che vennero condannate solennemente dai concilii di Nicea, di Efeso e di Calcedonia.

ASTINENTI (III secolo)
Si erano espansi nelle Gallie e in Spagna. Non approvavano il matrimonio, nè l' uso del vino e della carne, riguardavano lo Spirito Santo come una creatura.

ATOCHIANI (III secolo)
Eretici del terzo secolo, insegnavano che tutti i peccati sono eguali in quanto figli dell'ignoranza, e che l'anima umana muore col corpo.

BRACHITI (III secolo)
Brachitae, Brachites. (Stor. Eccl.) Eretici che seguivano e dottrine di Manes e degli Gnostici, e si è loro dato questo nome perchè Manes loro maestro, scorticato vivo per ordine del Re di Persia, diffuse tutto il suo sangue. Negavano la divinità di Gesù Cristo.

ERMEONITI (III secolo)
Seguaci di un certo Ermogene, ispirati dai Seleuciani.

ESQUINITI (III secolo)
Seguaci di Esquinio, derivati dai Montanisti, erano contro la Trinità delle persone del Padre, del Figliolo e dello Spirito Santo.

EUNUCHI (III secolo)
La pratica della castrazione a fini religiosi si diffuse nel Cristianesimo e Origene (185– 254) come riferisce Eusebio di Cesarea, per sfuggire alle tentazioni delle giovani nella sua «scuola catechetica» di Alessandria, si era autoevirato secondo il Vangelo di Matteo: «...e vi sono eunuchi che si sono fatti eunuchi da se stessi, per il regno dei cieli». Il suo discepolo Valesio si autoevirò e chiese di diventare sacerdote, ma la Chiesa che lo condannò per eresia, allora egli fondò la setta dei valesiani.

EUTCHITI (III secolo)
La loro aspirazione era vivere senza dispiacere nella gioia. Credevano che le anime fossero collocate nei corpi solo per onorare gli angioli che ne erano i creatori, e che le anime non dovevano rattristarsi di nulla, e rallegrarsi nei delitti e nelle virtù, per non disonorare gli angioli nell' opera del corpo che essi
avevano creato. Questi eretici derivavano dalla setta dei Menandriti, nata da quella di Simone il Mago; Essi credevano poi che Gesù Cristo non era figlio del gran Dio, ma d'un Dio sconosciuto.

FIBIONITI (III secolo)
Setta gnostica estremista, di Alessandria d'Egitto, una setta a sfondo religioso-sessuale, non rara nel panorama gnostico. Credevano che il Logos, o Sostanza Divina, fosse sparso in tutto il cosmo ed in particolare nella carne delle creature viventi, per cui vedevano il mondo come una prigione, creata dal male, e che la Sostanza Divina (psyche) fosse intrappolata nelle creature e nel cibo, soprattutto nella carne: la loro missione era quindi di riunirla, interrompendo il passaggio da una vita all'altra della Sostanza, che avveniva attraverso l'atto sessuale. La procreazione era per loro un crimine.

GERACITI (III secolo)
Eretici dei quali fu capo Gerace o Geraea, medico di professione, nativo di Leonzio o Leontopoli
nell'Egitto. Era uomo d'esemplare austerità di vita, istrutto nelle scienze degli Egizi e dei Greci, di molti studi sulla Scrittura d' insinuante e persuasiva facondia. Sembra essere stato Gerace un de' discepoli di Manete, cioè Mani, ma egli seguì regole proprie. Rifiutava il matrimonio, negava le resurrezione della carne, riteneva i neonati morti non poter andare nel regno dei cieli perchè non avevano completato la loro anima, e tutti loro si astenevano da carni e da vino.

MANICHEISMO (III secolo)
Religione autonoma fondata in Persia dal predicatore Mani che contrappone su uno stesso piano il Male (le Tenebre, il Diavolo) e il Bene (la Luce, Dio): il dio venerato dalle religioni sarebbe in realtà un demonio, mentre il vero dio sarebbe un deus absconditus. Il manicheismo prevede un ascetismo rigoroso sessuale e alimentare, proibisce il matrimonio e alcune bevande. La chiesa manichea è composta dai "perfetti" (gli asceti, che costituiscono la vera e propria Chiesa) e dagli "imperfetti" (uditori o catecumeni).

MILLERANISMO ANTICO (III secolo)
Prevedeva che il regno di Cristo in gloria si verificasse fra una prima resurrezione, che sarebbe solo dei giusti, e una seconda, riservata ai dannati. A questa seguirebbe dunque il giudizio universale con l'assegnazione delle pene e dei godimenti eterni.

MILLERANISMO RECENTE
- Premillenarismo - si attende la venuta del Cristo prima del millennio (parusia intermedia), che potrà instaurarsi solo grazie a tale nuovo avvento. (Mille non più mille)
- Postmillenarismo da un'interpretazione dell'Apocalisse di Giovanni che prevede la seconda venuta di Cristo dopo il "Millennium", un'epoca d'oro in cui prospera l'etica cristiana. Gesù Cristo creerà il suo regno sulla terra, riempirà il mondo con il Vangelo predicato dalla chiesa, le darà il potere dello Spirito e le farà disciplinare tutte le nazioni, di modo che la stragrande maggioranza degli uomini verranno salvati. La fede, la giustizia, la pace e la prosperità prevarranno sugli affari e Gesù Cristo ritornerà visibile e corporeo, con la risurrezione generale e il giudizio finale a cui seguirà l'ordine eterno.
- L'Amilienarismo sostiene che i mille anni menzionati nell'Apocalisse sono un numero simbolico, e non letterale. Crede che questo millennio sia già iniziato e sia identico alla dispensa della Chiesa o concluso con la distruzione di Gerusalemme nel 70. Considera il regno di Cristo del millennio come spirituale e alla fine dell'epoca della chiesa, avrà luogo la seconda venuta di Cristo, per il giudizio finale e per stabilire un regno fisico permanente.
- Il Preeterismo considera che il libro di Daniele citi fatti già avvenuti nel II secolo a.c.. Anche il Discorso sul Monte degli Ulivi, come i passaggi apocalittici del Nuovo Testamento, incluso il libro dell'Apocalisse, tratta della caduta di Gerusalemme durante la I guerra giudeo-romana e la distruzione del Tempio nell'anno 70. La predetta Grande Tribolazione fu in questo periodo. E' la fine dell'Antica Alleanza e l'avvento della Nuova Alleanza.

NOVAZIANISMO (III secolo)
Prese nome da Novaziano. presbitero, teologo e fondatore del movimento dei Novazianisti, che si creò antipapa dal 251 al 258. Voleva escludere dalla Chiesa i cristiani che durante le persecuzioni erano stati spinti a sacrificare agli idoli (lapsi), ma la sua posizione non fu condivisa dalla Chiesa che ammise la riammissione dopo un periodo di penitenza. Novaziano si fece sostenne però una linea molto intransigente, finchè non venne scomunicato nel 251. Novaziano ed i suoi seguaci predicavano il rigorismo dottrinale e un rinnovamento spirituale all'interno della Chiesa.

PATRIPASSIANISMO (III secolo)
Il patripassianismo era una variante del monarchianismo modalista. Il suo concetto base derivava dalla negazione della Trinità: poiché il Figlio era solo un "modo" scelto dal Padre per manifestarsi agli uomini, fu in realtà il Padre ad incarnarsi, a soffrire e patire la Passione. Tutto ciò venne sintetizzato dalla frase di Tertulliano su Prassea, che lo scrittore cartaginese accusò di patripassianismo: "Patrem cruci fixit", cioè "ha crocefisso il Padre".

PAULIANISTI (III secolo)
Paolo di Samosata, vescovo d' Antiochia, rinnovö l' eresia di Sabellio, e insegnö che le tre Persone della Trinitå non erano che tre diverse denominazioni della divinitå; che Geså Cristo non era che un puro uomo, distinto sopra degli altri per le sue eminenti virtü. Benché condannato da due Concili, persistette nell'errore. I suoi seguaci alterarono talmente la forma del battesimo, che il Concilio di Nicea trovò necessario ribattezzare quelli battezzati da questi eretici.

PROCLINIANITI (III secolo)
Seguaci di un certo Proclino, forse allievo di Seleuco.

SABELLIANI (III secolo)
Da Sabellio che aderì al monarchianismo (che negava la trinità delle persone divine) e sostenne la dottrina secondo cui il Figlio e lo Spirito Santo non sarebbero persone distinte ma soltanto modi di manifestarsi dell'unico Dio, il Padre. I suoi seguaci furono detti sabelliani o modalisti, o patripassiani, perché erano condotti a ritenere che non Gesù Cristo come persona distinta ma il Padre stesso avesse subito la passione.

SELEUCIANI (III secolo)
Accettavano che Dio fosse incorporeo, ma credevano che la materia fosse eterna quanto Dio: entrambi erano generatori del Male. Credevano che:- Gli uomini erano stati creati non da Dio, ma dagli angeli, da elementi materiali, il fuoco e l'aria.
- Cristo non sedeva alla destra del Padre perché aveva lasciato il Suo corpo nel sole (fuoco).
- Rifiutavano il battesimo perché nel Vangelo di Matteo (3,11), Giovanni Battista dice: Colui che viene dopo di me .. vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.
- Il mondo attuale era l'inferno.

THNEFOPSICHITI (III secolo)
Simili alla Setta degli arabici i quali insegnavano che l'anima nasce e muore con il corpo, ma che risusciterå con esso. Nel concilio tenuto dagli Arabici Origene li convinse, onde abiurarono l' errore e tornarono al cattolicismo.

VALESIANI (III secolo)
Valesio, ad imitazione d'Origene, si mutilò per salvarsi dalle tentazioni e divenne esempio per i suoi seguaci, rispondendo all'esortazione del versetto del Vangelo di Matteo: «...e vi sono eunuchi che si sono fatti eunuchi da se stessi, per il regno dei cieli».

EUNUCHI PER IL REGNO DEI CIELI

.:: IV SECOLO ::.


ABELIANI (IV secolo)
Setta eretica sviluppatasi nell’Africa settentrionale, ma già estinta da tempo all'epoca di Agostino. I suoi membri erano sostenitori dell’assoluta continenza sessuale. Derivavano il loro nome da Abele che, secondo delle tradizioni rabbiniche, era stato sposato con la gemella di suo fratello Caino, senza mai avere avuto rapporti sessuali con lei.

ACACIANI (IV secolo)
Eretici, discepoli di Acaeio, vescovo di Cesarea, che professava l'arianesimo. Era di grande talento ma di poco carattere. Sotto l'Imperatore Costanzo ei fu ariano deciso; nel regno di Gioviano tornò alla Chiesa Callolica, e sotto Valente di nuovo all' arianismo.

ADELOFAGI (IV secolo)
Setta eretica i cui adepti mangiavano in solitudine e non credevano nella divinità dello Spirito santo.

AGNOETI e AGNOETAE (IV secolo)
Prendono nome dal termine "Ignorare" ignorare; vi ebbero più eretici che portarono questo nome. I primi sono i proseliti di Teofronta di Cappadocia, sostenevano che Dio non avea niente di determinato e certo nella sua scienza, perchè non poteva conoscere le cose passate che mercè il soccorso della memoria, e le future, se non mediante una cognizione vaga, quale è la prescienza.

AGONISTICI (IV secolo)
o Agonisti, Agonisliques. (Stor. £ccl.) Eretici della setta di Donato, i quali erano mandati dal loro capo per i paesi e per le citta ad assoggettare i popoli alle loro opinioni, esercitando delle violenze contro i cattolici. In realtà predicavano e confutavano.

ANOMEI (IV secolo)
Gli Anomei Aeziani, o Eunomiani, furono una corrente dell'Arianesimo, antitrinitari, che ritenevano Gesù di natura diversa da quella di Dio; essi credevano nelle opinioni di Ario, come le aveva formulate originariamente, e rigettavano le successive, che aveva adottato per essere riammesso tra i trinitari. Gli Anomei affermarono che il Figlio aveva una sostanza diversa, ma pure una volontà diversa da quella del Padre, I nomi "Aeziani" ed "Eunomiani" derivano dai due principali esponenti di questa corrente, Aezio di Celesiria ed Eunomio di Cizico. I Semi-ariani condannarono gli Anomei nel concilio di Seleucia, gli Anomei condannarono i Semi-ariani nei concili di Costantinopoli e di Antiochia.

ANTIDICOMARIANITI (IV secolo)
È nome dato da S. Epifanio (Panarion haer. 78) a una setta arabica da lui confutata, e in genere agli avversari della verginità perpetua di Maria madre di Gesù Cristo.

APOLLINARISMO (IV secolo)
Questa dottrina fu opera del vescovo Apollinare di Laodicea (310-390), un teologo che si era distinto nella lotta contro l’Arianesimo. Per cercare di salvaguardare la divinità della persona di Cristo, negata dall'Arianesimo, Apollinare sosteneva l’unica natura (mìa phoesis) di Gesù, secondo la quale il Verbo Divino si sarebbe unito in Gesù Cristo ad un'umanità incompleta, cioè ad un'umanità dotata dell'anima vegetativa ed animale ma priva dell'anima razionale: il Verbo Divino avrebbe sostituito in Gesù Cristo quest'anima razionale assente.

ARCONTICI (IV secolo)
Setta gnostica del presbitero palestinese Pietro da Cabarbaricha, che, scomunicato, trovò rifugio in una comunità ebionita. La dottrina si basava su un cosmo formato da 8 cieli. I primi 7 governati ciascuno da un arconte, coadiuvato da angeli e carcerieri di anime. Nell'VIII cielo dimorava Sophia, la Madre di Luce.
Il più potente degli arconti era Sabaoth, Dio dei giudei e padre del demonio che aveva il potere sul VII cielo. Gli uomini vennero generati dall'unione tra il demonio ed Eva. Da essi nacquero i capostipiti dell'umanità: Abele e Caino. Le anime degli uomini, per raggiungere la Madre Suprema dovevano arrivare alla conoscenza (gnosi) per sfuggire a Sabaoth, che li teneva imprigionati sulla terra.

ARIANESIMO (IV secolo)

L'Arianesimo è il movimento di Ario, sacerdote di Alessandria d'Egitto (256-336), per cui la figura del Padre deve collocarsi in posizione preminente nella Trinità, subordinando il Figlio al Padre, riducendo Gesù alla dimensione umana, con un rapporto di somiglianza con quella divina. Per Ario è "increato" soltanto il Padre, l'unico e vero Dio: quindi Gesù non può essere considerato Dio, anche se, in quanto suo figlio, partecipa alla grazia divina. Pertanto il Verbo (o "Logos") non è vero Dio.

AUDIANI ò ANTROPOMORFITI (IV secolo)
Seguaci di Audio, interpretavano la Bibbia in senso letterale e non come la interpretava la Chiesa, celebrò la pasqua come i giudei bel XIV giorno, sosteneva che poichè "Dio creò l'uomo a sua immagine", egli doveva avere forma umana. Per queste ragioni Epifanio lo registra nel suo Panarion contro gli eretici, ma (haer. LXX); ma con simpatia per il suo rigorismo morale.

AUDIENI (IV secolo)
Settarii che ebbero a loro capo un certo Audeo. Era celebre per la sua fede e per lo zelo della gloria di Dio. Ma ebbe la disgrazia di separarsi dalla Chiesa. Dopo la sua morte la Setta fu governata da pochi Vescovi, stabiliti da lui. Ma questi essendo morti, gli Audieni si ridussero a
pocbissimo numero; così lo scisma scomparve insensibilmentc.

BARSAMIANI o SEMIDULITI (VI secolo) 
seguaci delle dottrine dei Gaianiti e dei Teodosiani..

BOBOSIACI (IV secolo)
Eretici che erano nel IV secolo della stessa setta dei Fotiniani, come rilevato dal secondo Concilio d'Arles. Essi battezzavano in nome della Santissima Trinità.

COLLUTIANI (IV secolo)
Eretici del secolo IV, seguaci di Colluto, prete alessandrino che insegnò non essere Dio creatore dei cattivi e dei mali che affliggono l'uomo, per cui fu condannato in un sinodo.

CRISTOLITI (IV secolo)
separavano in Gesù Cristo la divinitå dalla umanitå. Dicevano che il Figliuol di Dio, risorgendo, avea lasciato corpo e anima nell'inferno ed era salito al Cielo colla sola divinitå. L'unico scrittore antico che
abbia parlato di questa setta è s. Giovanni Damasceno.

DONATISMO (IV secolo)
Prende nome da Donato di Case Nere e si sviluppa in Africa criticando i vescovi che non avevano resistito alle persecuzioni di Diocleziano consegnando ai romani i libri sacri. Per i donatisti i sacramenti amministrati da questi sacerdoti non sarebbero validi e andavano risomministrati.
La dottrina, combattuta dai Papi e da Sant'Agostino, divenne anche rivoluzionaria con rivendicazioni sociali, come la cancellazione dei debiti e il terrorismo ai padroni terrieri.
Nacque una Chiesa scismatica africana di fanatici che cercavano il martirio e organizzavano suicidi di massa, buttandosi dai burroni o facendosi bruciare vivi sui roghi. Nel 411, l'imperatore Onorio li dichiarò fuorilegge.

EUDOSSIANI (IV secolo)
O Eudoxiani, eranö eretici che seguivano gli Aeziani e gli Eunomiani, sostenendo che il Figlio aveva una volonta differente dal Padre, e che era stato fatto dal nulla. Questi eretici presero il loro nome da Eu-
dossio, patriarca d'Alessandria e di Costantinopoli, gran difensore degli Ariani.

EUNOMIANI (IV secolo)
Gli Eunomiani non volendo soffrir l'errore degli Agnoiti cacciarono Teofronta l'Agnoeta dalla loro comunione. Sorsero nella Chiesa verso il 370, essendo imperatore Valente. Essi non battezzarono in nome della Trinità, ma in quello della morte di Gesù Cristo. Vantavasi di conoscere Iddio tanto
come Iddio conosceva sé stesso. Secondo loro il Figlio di Dio non era Dio che di nome, che non si era unito sostanzia mente all'umanità se non per la sua virtù e le sue operationi.

EUNOMOFRONIANl (IV secolo)
eretici del IV secolo, a cui si dette tale nome in quanto avevano unito gli errori di Eunomio con quelli di
Teofrone.

EUSEBIANI (IV secolo)
eretici ariani difensori di Ario. Eusebio finse di abiurare al concilio di Nicea, per non dar sospetto all'imperatore Costantino; si fece poi eleggere vescovo di Costantinopoli, discepolo di Ario ne proseguì l'eresia con seguito degli eusebiani, Disprezzò tutte le scomuniche inflittegli e morì impunito nello scisma e nell'eresia.

EUSTAZIANI (IV secolo)
Da Eustazio vescovo di Sebaste in Armenia, deposto da suo padre Eulogio, arcivescovo di Cesarea in Cappadocia, condannava il matrimonio e divideva le mogli dai mariti, i figli dai padri e i domestici dai padroni e i preti ammogliati. I cristiani dovevano avere invece solo beni in comune. Vennero condannati nel Concilio di Gangra in Paflagonia.

EUTICHIANI (IV secolo)
Seguaci del teologo e monaco Eutiche, che radicalizzò la divinità del Cristo dandogli un ruolo predominante sull'umanità, affermando che dopo l'unione di Dio con la natura umana (l'incarnazione) fosse prevalsa la natura divina, contraddicendo però la natura ipostatica propugnata ad Efeso. Venne condannato come eretico dal Concilio di Calcedonia.

GIOVIANISTI (IV secolo)
Seguaci di Gioviano, oppositore all'ascetismo monastico, soprattutto femminile, propugnato da San Girolamo. Gioviano affermava che, agli occhi di Dio, non c'erano diversità tra una vergine e una moglie e il digiuno non era meglio del cibarsi in modo giusto. Bastava che ogni azione, seppur peccaminosa, si chiudesse rendendo grazie a Dio: il fatto di essere battezzati rendeva immuni dal peccato. Gioviano negava la verginità di Maria, affermando che la sua purezza fosse andata persa con il parto. Fu condannato nel 390 da un concilio a Roma e da un sinodo a Milano voluto dal vescovo Sant'Ambrogio.

IPSISTARI (IV secolo)

Hypsistarii (St. Eccl.) Da hypsistos, altissimo. Eretici che professavano di adorare 1’ Altissimo al modo de’ Pagani, de’ Giudei e de’ Cri.stiani. Lo adoravano coi Cristiani , rispettavano il fuoco coi Gentili, ed osservavano il sabato cogli Ebrei e la distinzione tra cose monde e immonde.

LAMPEZIANI (IV secolo)
Eretici che impugnarono i voti religiosi, secondo san Giovanni Damasceno, furono i Lampeziani, "tutta mala gente, che amava la libertà delle passioni e le felicità terrene". Il desiderio di essere felici e soddisfatti era di per sè eretico.

MACEDONIANISMO (IV secolo)
Un'eresia di Macedonio di Costantinopoli che sosteneva che lo Spirito Santo non è la terza persona della trinità, non ha la stessa dignità e divinità del Padre e del Figlio, che è una creatura di Dio, superiore agli angeli, ma non Dio e subordinato al Padre e al Figlio. La condanna definitiva della teorie venne sancita dal Concilio di Costantinopoli del 381.

MARCELLIANI (IV secolo)
Seguaci di Marcello, vescovo di Ancira (Ankara), le cui dottrine trinitarie, secondo cui alla fine del mondo il Figlio e lo Spirito sarebbero assorbite nell’unica persona di Dio, di cui sono manifestazioni, furono condannate come eretiche da papa Damaso nel 380.

MELEZIANI (IV secolo)
Seguaci di Melezio, vescovo di Licopoli nel Basso Egitto, che durante la persecuzione si arrogò di ordinare preti e vescovi senza considerare il diritto della sede di Alessandria di ordinare vescovi per tutto l'Egitto, né quello dei vescovi stessi. Quattro di essi dal carcere dov'erano stati rinchiusi scrissero a Melezio per protestare. Ma nel 306 Pietro, vescovo di Alessandria, regolava la riammissione nella Chiesa dei lapsi. Melezio protestò, venne condannato ai lavori forzati nelle miniere, ma benché scomunicato, continuò a fare ordinazioni considerandosi capo di una "chiesa dei martiri" e che, come arcivescovo della Tebaide, era indipendente dal patriarcato alessandrino. L'anno dopo (325) il concilio di Nicea riconobbe valide le sue ordinazioni. Confusi con gli ariani, i meleziani non lasciarono tracce.

MESSALIANI (IV V secolo)
I Messaliani o Massaliani o Euchiti furono i seguaci di una confessione cristiana diffusa in Mesopotamia, Siria e costa meridionale dell'Anatolia, apparsa dopo Costantino I e scomparsa nel V secolo. Condannati come eretici dal concilio di Efeso del 431, secondo alcuni autori influenzarono i Bogomili in Tracia nel X secolo. Non si tagliavano mai i capelli e credevano che, a causa del peccato originale, ogni uomo venisse al mondo legato a un demone, il quale non sarebbe potuto esser scacciato grazie ai sacramenti, ma solo con una costante e continua preghiera.
METANGISMONITI (IV secolo)
Come riportato da Filastrio e da Agostino, i metangismoniti risolvevano le discussioni sul rapporto tra il Figlio ed il Padre nella Trinità, ipotizzando che il Figlio fosse presente nel Padre, come un vaso poteva essere contenuto all'interno di un altro vaso, e proprio dal greco metangismòn, cioè porre un vaso dentro l'altro, deriva il nome della setta.

OROGENISMO (IV secolo)
Dal pensatore cristiano del I secolo Origene Adamantio il quale riteneva che le anime dei viventi preesistessero alla propria nascita. Nel IV secolo il monaco Evagrio Pontico ne diffuse l'idea nel movimento monastico orientale. Per gli origenisti Dio nella sua bontà non avrebbe permesso l'esistenza dell'inferno come proclamato dalla chiesa cattolica. In Palestina le sue idee vennero condannate, in un sinodo del 543, Origene venne dichiarato eretico, con conseguenze devastanti per la sua immensa opera.
Gli origenisti sostenevano: che Cristo si fece simile successivamente a tutte le creature celesti, che venne formato prima che si unisse con la sua anima, che nella successione di mondi, sarebbe stato crocifisso per i demoni, che Dio creò tutto ciò che era in suo potere di creare. Queste idee non erano di Origene, ma gli vennero attribuite dai seguaci.

POLEMIANI (IV secolo)
eretici che comparvero verso il 373, e che avevano per capo un Certo Polemio, difensore di Apolliuare. II Suo principale errore era la commistione che diceva essersi fatta del Verbo e della carne. I suoi discepoli vennero confusi cogli Apollinaristi.

PNEUMATOMACHI (IV secolo)
o Pneumatici, (avversari dello Spirito Santo), è probabile che la crisi, per cui e pneumatomachi e ortodossi chiarirono le posizioni reciproche, si sia avuta al momento dell'urto tra S. Basilio il Grande ed Eustazio di Antiochia.

PRISCILLIANESIMO (IV secolo)
Dal vescovo spagnolo Priscilliano, giustiziato con sei seguaci a Treviri nel 385 su ordine dell'imperatore Magno Massimo, denunciato dai vescovi spagnoli. Il Priscillianesimo, che si diffuse solo in Spagna e Aquitania, sopravvisse fino al VI secolo, specie in Galizia. Essa auspicava: un ascetismo estremo,
il dualismo manicheo, le tre persone divine solo aspetti provvisori dell’unica divinità, la negazione della carnalità di Gesù, la rivendicazione sociale e la credenza nell'Astrologia.

PROTOTTISTI (IV secolo)
eretici Origenisti, i quali sostenevano che le anime erano state create prima dei corpi.

SABATARI (IV secolo)

I sabatari, una setta del IV secolo fondata da Sabbathius, sostenevano che si devesse celebrare la Pasqua con gli ebrei il XIV giorno della luna di marzo.

SEMIARIANI (IV secolo)
Il Semiarianesimo è stata una corrente dell'Arianesimo, ma si distinguevano dagli altri Ariani in quanto ritenevano « il Figlio simile al Padre ma non per proprietà di natura, bensì per dono di grazia, nei limiti, cioè, in cui la Creatura può essere paragonata al Creatore »
Secondo l'Arianesimo la natura divina del Figlio è inferiore a quella di Dio e, pertanto un tempo il Verbo di Dio non è esistito e dunque è stato creato; inoltre il Figlio sarebbe di «sostanza simile» al Padre invece che «della stessa sostanza» del Padre.

SEMIDULITI o BARSANIANI (IV secolo)
Questi eretici usavano prendere ritualmente con la punta delle dita un po’ di fior di farina e se lo portavano alla bocca come dono di Dio a mo' di comunione.

TASCODRUGITES (IV IX secolo)
I Tascodrugites furono una setta attiva in Galatia nel IV e V secolo, fino al IX secolo. Provenivano da gnostici, cristiani eterodossi o Montanisti. Rifiutavano i sacramenti, la rivelazione divina e pure la Bibbia. Talvolta negavano l'incarnazione di Cristo.
 
NOLI ME TANGERE

.:: V SECOLO ::.


ACEFALI (V secolo)
Cosi chiamavansi coloro che non vollero seguire nè S. Cirillo nè Giovanni d’ Antiochia nella condanna di Nestcrio emanata nel concilio Efesino. Alcuni eretici eulichiaui del V sec. che combattendo la distinzione delle due nature in Cristo seguitarono gli errori di Pietro Mungo, vescovo di Alessandria, e poi l'abbandonarono perchè avea finto di sottoscrivere alla decisione del cono, di Calcedonio.
Gli eretici acefali furono condannati nel concilio di CP. del 536.

ANTIPELAGIANESIMO (V secolo)
Corrente teologica sviluppatasi nei monasteri della Provenza come reazione all’estremismo agostiniano circa la predestinazione e l’assoluta gratuità della salvezza. I semipelagiani, pur non negando la necessità della grazia, ammettevano che l’uomo può cominciare, senza la grazia, l’opera della conversione e salvezza (initium fidei).

ANTITATTI (V secolo)
o Antitacti, (Teol. e Stor. Eccl.). Eretici che benché ammettessero un Dio buono e giusto e creatore dell’universo, sostenevano tuttavia che il bene e il male era l’opera d'un cattivo principio, che per ingannare gli uomini aveva stabilito come bene ciò che era male, e per male ciò che era bene, in conseguenza credevano che per ritornare all’ordine primitivo delle cose bisognava fare il contrario di ciò che prescrivono le leggi divine ed umane.

CELICOLI (V secolo)
Eretici adoratori del Cielo o degli astri, che professavano una religione mista di giudaismo e di paganesimo, consideravano il battesimo alla maniera di Donatisti, e negata la soggezione al giudeo e
al sinedrio, sceglievano tra loro i capi che chiamavano Anziani. Vennero condannati come eretici dall'imperatore.

EUTICHIANI (V secolo)
Da Eutiche, abate di un monastero di Costantinopoli, sosteneva non esservi che una natura in Gesù Cristo, ovvero la natura divina; che la natura umana era Stata assorbita dalla divina; di modo che la divinità aveva sofferto la fame, la sete, la morte, ed era risorta nel terzo giorno; che i corpi dopo la resurrezione sarebbero invisibili e più sottili dell' aria e del vento.

MONOFISISMO (V secolo)

Secondo questa dottrina del vescovo di Costantinopoli Eutiche, Gesù possedeva una sola natura (mónos + physis), frutto dell'assorbimento di quella umana in quella divina, quindi solo apparente. Questa dottrina fu condannata dal IV Concilio ecumenico di Calcedonia (453) ma è tuttora seguita dalla Chiesa dei Copti d'Abissinia e dai Giacobiti di Siria.

MONOTELISMO o MONOTELETISMO (V VII secolo)
La dottrina affermava l'esistenza in Gesù di una sola volontà: la volontà umana, fisica, di Gesù sarebbe stata determinata nel suo agire terreno dalla volontà divina, i monoteliti ritenevano infatti che la natura umana fosse subordinata a quella divina, pur distinguendo fra le due nature.
Formulato per la prima volta da Severo d'Antiochia nel V secolo, fu rielaborato nel VII secolo dal patriarca di Costantinopoli Sergio, per ricomporre l'unità fra ortodossia e monofisismo. Il III Concilio di Costantinopoli affermò l’esistenza in Cristo di due distinte volontà, ciascuna secondo la sua natura, ma sempre concordi, perché uniti in Gesù Cristo.

NESTORIANESIMO (V secolo)
Dottrina del monaco Nestorio, patriarca di Costantinopoli, per cui Cristo è formato da due nature distinte, unite solo da un'unione morale; la Madonna può essere chiamata soltanto "madre di Cristo" e non "madre di Dio"; il Verbo divino non può essersi incarnato e morto sulla Croce. La dottrina venne condannata dal Concilio di Efeso del 431. I nestoriani si rifugiarono in Persia, fondando la Chiesa Nestoriana, svolsero una grande attività missionaria in India e in Cina finché non li abbatterono le persecuzioni dei mongoli musulmani.

PELAGIANESIMO (V secolo)
Fu un movimento diffuso dal monaco bretone Pelagio in Africa e in Palestina con una dottrina ascetica che mira al "perfezionismo", che considera l'uomo libero dagli effetti del peccato originale e perciò capace di operare la salvezza con le sue sole forze. Secondo Pelagio la stessa Grazia divina non sarebbe altro che il libero arbitrio e la redenzione di Cristo un semplice appello a fare il bene.

PREDESTINAZIONISMO (V secolo)
Dottrina secondo la quale tanto la salvezza quanto la dannazione eterna dell’uomo dipendono solo dalla volontà di Dio; in opposizione a tale dottrina (sostenuta da Lutero, da Zwingli e soprattutto da Calvino) la teologia cattolica credeva nell’universalità della redenzione e la possibilità della grazia e giustificazione per tutti gli uomini.

PSATRIANI (V secolo)
Per l'arianesimo il Figlio non era stato generato da Dio, ma creato da esso: sorse quindi la questione se Dio potesse essere chiamato "Padre" pur non avendo generato. Doroteo di Antiochia sosteneva che Dio non fosse stato né potesse essere chiamato "Padre" prima dell'esistenza del Figlio; al contrario, Marino di Tracia sosteneva che Dio era sempre stato "Padre", anche prima dell'esistenza del Figlio. I seguaci di Marino presero il nome di "psatiriani", in quanto uno dei loro più devoti membri era un certo Theoctistus (Teoctisto), un siriano che vendeva torte (Psathyropoles).

SOLDANI o SOLDINI (V secolo)
Eretici e scismatici greci, così nominati da Soldino loro capo, il quale viveva verso il secolo V. Essi hanno cambiato la materia del sacrificio della Messa. I loro preti offrono Oro, i diaconi incenso e i suddiaconi mirra. e ciò in commemorazione dei tre doni Che i Magi offrirono a Cristo.




.:: VI SECOLO ::.


AGNOITI e AGNOITE (VI secolo)
Una seconda classe d’Agnoeti, gli Agnoiti, si elevò nel 535 ed ebbe a capo Temislio diacono della chiesa d’Alessandria. Ritenevano che Gesù Cristo ignorasse il giorno del giudizio, prendendo alla lettera le parole del vangelo dove Gesù Cristo, voleva solamente far intendere a' suoi apostoli che indarno lo interrogavano sul giorno del giudizio finale, poiché questo non entrava negli oggetti di sua missione, ma era riserbato interamente al Padre.

ALOGI o ALOGIANI (VI secolo )
Negavano essere Gesù Cristo il verbo eterno. Essi rigettavano il Vangelo e 1’ Apocalisse di S. Gio- vanni. Furono combattuti da S. Agostino al quarto concilio di Toledo.

ARTODOCETI (VI secolo)
Setta d’ Eretici che seguivano la dottrina di Gajano Vescovo eretico di Alessandria, onde furono detti anche Gajaniti e Fantasiasti, e sostenevano che il corpo di Gesù Cristo incorruttibile ed impassibile non aveva potuto soggiacere alla morte.

BARALOTTI (VI secolo)
eretici di Bologna fra i quali tutto era in comune, persino le mogli ed i figli. Ebbero anche il nome di obbedienti, per la facilita onde acconsentivano ad ogni maniera di dissolutezza.

CRISTOLITI (VI secolo) 
negavano la divinità di Gesù Criſto, e dicevano che Gesù alla sua morte, allorchè discese all'inferno, vi lasciò il corpo e risalì in Cielo solo con lo Spirito.

ESOCIONITI (VI secolo)
Exocionilae , Exocionites. (Stor. Eccl.). Eretici seguaci d’ Arno, che tenevano i loro conciliaboli in un borgo dì Costantinopoli, detto Exocionium.

GIACOBITI (VI secolo)
Seguaci della Chiesa monofisita di Siria fondata da Giacobbe Baradeo, vescovo d’Edessa; si dicono Siri ortodossi. Seguono il monofisismo verbale o moderato, e rigettano perciò il Concilio di Calcedonia e i concili successivi.
La Chiesa giacobita, perseguitata dagli imperatori ortodossi, accolse con favore l’occupazione persiana, poi quella araba, e la riconquista bizantina (X sec.) l’avvento dei Turchi Selgiuchidi. Divisa da vari scismi a partire dal XIII sec., cercò nel XV e XVI sec. di riunirsi a Roma ma fallirono e sopravvivono ancora in gruppi isolati.

ISOCRISTI (VI secolo)
Isochristi, Isochristis. (Stor. Ecel.) Eretici di un ramo degli Origenisti, che sostenevano dover nella risurrezione esser gli Apostoli ad onorali e ricompensali.

PROCLIANITI (VI secolo)
un ramo della setta di Montano, Che avevano una venerazione per Proclo, difensore di Montano. Essi
sostenevano tenacemente che Gesù Cristo non aveva una carne se non in apparenza.

SEMIDALIANI (VI secolo)

Eretici che comparvero verso il 530. Essi erano discepoli di Semidalio , filosofo d'oriente e seguace dell'eresia di Severo. Asserivano che il Corpo di Cristo era corrutlibile e soggetto a passioni
carnali.

TEISTI (VI secolo)
eretici che riguardano Gesù Cristo come semplice uomo, e lo Spirito Santo come un attributo della Divinità ma non riconoscevano altro Dio che Dio Padre.

TEMISLIANI (VI secolo)
presero il nome di Temisliani daTemigio Alellandrino Diacono, che insegnò. nel 566, che Gesù Cristo ignorava il giorno del Giudizio Universale.

AUTODAFE'

.:: VII SECOLO ::.


AGIONITI (VII secolo)
o Agionitae o Agionites. Setta di libertini comparsa nel VII. secolo della Cliiesa. Pretendevano che il matrimonio e la castità fossero suggestioni del cattivo principio. Davansi in conseguenza ad ogni sorta di abbominazioni.

EICETI (VII secolo)
Eretici che professavano la vita monastica e tenean la danza il miglior modo di onorare Iddio, fondandosi sull'esempio degli Israeliti, che, passato l'eritreo, mostrarono a Dio la lor gratitudine con cantare e danzare.

ELICITI (VII secolo)
eretici dei popoli della Media, glorificavano continuamente Dio con canti e balli simili alle danze arabe dei sufi.

ETNOFRONI (VII secolo)
eretici che univano le cerimonie del paganesimo alla professione del cristianesimo. Ne parla S. Giovanni Damasceno.

ISSAWITI (VII - VIII secolo)
Seguaci di Abu Issa, accettano sia Gesù che Maometto come veri profeti, ma solo per il loro popolo. Ritenuto veritiero da autori musulmani, ed ha anche introdotto alcune modifiche alla legge ebraica, vietando il consumo di carne e vino, e il divorzio, anche in caso di adulterio. Avrebbe anche istituito 7 preghiere al giorno, basandosi sulla lettura letterale di un versetto biblico. Per altri avrebbe aggiunto queste sette preghiere ai servizi di preghiera mattutini, pomeridiani e serali in vigore nel giudaismo rabbinico.

PAULICIANESIMO (VII secolo)
Setta ereticale, ispirata a un dualismo manicheo che contrapponeva il Dio celeste al Creatore, respingeva il Vecchio Testamento, negava l’Incarnazione. Sorse in Armenia e in Siria diffondendosi in Frigia e in Bulgaria: ne fu organizzatore il siro Costantino, che si ispirava all’apostolo Paolo. La setta fiorì fino al x sec., eccetto in Bulgaria dove durò più a lungo, forse prolungandosi nei bogomili.

TONDRACHIANI (dal VII al XII secolo) 
Diffusa nell'Armenia indipendente, dichiarata eretica dalla chiesa armena.
Dichiarazioni dei Detrattori :Ci disprezzano e disprezzano la fede rivelata da Dio, considerano idolatria l'adorazione della Croce e delle sacre immagini, negano l'ordinazione che gli Apostoli hanno ricevuto da Cristo, negano la Comunione, il Battesimo, il Matrimonio, il Magagh (sacrificio rituale ancora praticato in Armenia) come pratica ebraica e la genuflessione, non rispettano la Domenica, vivono in modo promiscuo (accusa rivolta a tutti gli eretici).



.:: VIII SECOLO ::.


ADALBERTO (VIII secolo)
o Adelberto o Aldeberto, gallese, diceva che un angelo gli aveva recato reliquie di santità meravigliosa, traendosi dietro non poche donne e una moltitudine di contadini che lo ritenevano santo e taumaturgo. Dei vescovi corrotti gli avevano conferito l’episcopato, distribuendo al popolo le sue unghie ed i suoi capelli a cui si rendevano gli stessi onori che alle reliquie di S. Pietro. Innalzava piccole croci e piccoli oratori nelle campagne, presso alle fontane, dove adunavasi il popolo a pregare, in onta all’antiche chiese. Quando il popolo andava a confessarsi, diceva: "lo so i vostri peccati, i vostri più segreti pensieri mi sono noti, non v’ha bisogno di confessarvi; i vostri peccati sono rimossi." Venne fatto imprigionare da S. Bonifazio.

AGONTCLITI (VIII secolo)
o Agonycliti , Agonyclites. ( Stor. Eccl. ) Sorta d’ Eretici la di cui massima distinzione era di non inginocchiarsi mai, ma dire tutte le orazioni in piedi (all'uso pagano).

ALBANESI (VIII secolo)

simili ai Manichei, piantarono la loro setta nell' Albania, poiché convengono fra di loro ne' punti principali di dottrina.

BAGNOLI o BAGNOLIAM (VIII secolo)
Eretici del secolo VIII, ma nel secolo XIII si diede questo nome ad una setta di Catari.

CONCORDESI (VIII secolo)
Detti anche Cazocliesi, eretici del secolo Vili, cosi chiamati in Linguadoca: essi rigettavano il Vecchio Testamento.

CONDORMIENTI (VIII secolo)
I primi sorsero in Germania nel secolo XIII ed ebber come capo capo un Toledano. Si riunivano presso
Colonia, ove sembra adorassero un'immagine di Lucifero e ne ricevessero gli oracoli; del che non si hanno bastevoli prove, La leggenda soggiunge che. avendovi un ecclesiastico portato Eucaristia, quell'idolo cadde infranto in mille pezzi; ma ciò ha tutta l'aria d' una storiella popolare. Sembra dormissero costoro in una medesima stanza maschi e femmine indistintamente.

ICONOCLASTIA (VIII secolo)
Distruttori di immagini sacre, con riferimento ai seguaci e rappresentanti di un movimento iconoclasta che nell’Impero bizantino avversò, nei sec. 8° e 9°, il culto e l’uso delle sacre immagini.

ERESIA CATARA

.:: VIII SECOLO ::.


ICONOCLASTI (VIII secolo)
Iconoclastae, Iconoclastes. (Sti Eccl.). Eretici del secolo VIII, sostenuti da Leone detto 1’Armeno, che spezzavano le sacre immagini nelle chiese, perseguitandone gli adoratori.




.:: IX SECOLO ::.


ABRAMIANI (IX secolo)
Eretici del principio del secolo nono, nel tempo in cui Niceforo governava l'impero di. Oriente, e Carlo Magno quello di Occidente

ASTATI (IX secolo)
Eretici ettari di certo Sergio il quale rinnovellava gli errori de' manichei. L’imperatore Michele Curopalate li represse con leggi severe.


BAANITI (IX secolo)
Eretici del secolo IX, i quali abbracciarono le eresie dei manichei. II loro capo si chiamava Baanes, o Baani,

BARBELIOTI, BARBORIAM o BARBORIANI (IX secolo)
Setta di gnostici, abbracciarono alcuni tratti della dottrina dei manichei.

ELUSIANI (IX SECOLO)
Si dice che invocassero i demoni, vennero scomunicati.




.:: X SECOLO ::.


BOGOMILISMO (X - XIII secolo)
setta cristiano-gnostica derivata dalla setta dei Pauliciani, trasferiti nella Tracia e in Bulgaria. Successivamente si sviluppò nel XIII secolo anche in Serbia e Bosnia. Il bogomilismo fu uno sviluppo del dualismo orientale, che riteneva la realtà retta dai principi del Bene e del Male, ed influenzò la nascita del movimento dei catari.

ENRICIANI (X secolo)
Eretici francesi guidati da un Enrico monaco o eremita, di nascita italiano. Predicò successivamente a Losanna, a Bordeaux, e a Tolosa, dove fu confutato da s. Bernardo. Costretto a fuggire, venne catturato e condotto dinanzi a papa Eugenio III, nel concilio di Reims: per i suoi errori venne messo in carcere, in cui mori. Egli rigettava il battesimo ai bambini, i sacramenti e i riti della chiesa.

PATARI (X - XI secolo)
Sorse in Lombardia all'epoca delle lotte per le investiture religiose tra papato e impero. I chierici e i laici condannavano il clero, colpevole di simonia e concubinato, incitandolo alla difesa dei più deboli. A Milano il predicatore Arialdo da Carimate esortava i fedeli a non partecipare alle funzioni officiate da ecclesiastici corrotti. Nel 1061 Papa Alessandro II, uno dei massimi rappresentanti della Pataria, appoggiò i Patari contro l'arcivescovo di Milano Guido da Velate, accusato di simonia e scomunicato nel 1066. Grazie alle riforme di Alessandro II, molte delle rivendicazioni dei Patari vennero riconosciute e gli esponenti patarini più estremisti furono allontanati dal movimento, che fu attivo fino alla fine del secolo e poi si esaurì.

WALFREDIANI (X secolo)
Ebbero come guida quel Walfredo che nel secolo decimo sosteneva che l' anima moriva col corpo, e che ambedue sarebbero risorti nell'ultimo giorno.




.:: XI SECOLO ::.


LUCIFERIANI (XI e XIII secolo)
Fra i catari, taluni speculavano sulle origini e sul destino di Lucifero: vedendo in lui un angelo ingiustamente cacciato dal cielo, supponevano che vi sarebbe ritornato con i suoi fedeli a riprendere il suo posto. Tali teorie si trovano diffuse soprattutto nella Germania settentrionale; Alberico monaco di Trois-Fontaines attribuisce l'origine d'una di tali sette a uno stregone di Maastricht.




.:: XII SECOLO ::.


ALBIGESI (XII secolo)
Dicevano che Gesù Cristo non era vero Dio nè vero uomo; che la Chiesa non poteva scomunicare chicchessìa; che i preti cattivi non consacravano; che Dio era l'autore del peccato e non l’uomo; che non si doveva fabbricar templi ai santi nè frequentarli; che per salvarsi bastava confessare i peccati senza penitenza; che i corpi non resusciterebbero; che il paradiso e l'inferno erano un nulla e che quelli che conoscevano Dio come lo conoscevano loro, portavano il paradiso nei cuori; mentre gli altri macchiati di peccato mortale vi portavano l'inferno. Ridevano del purgatorio, delle preghiere per i morti, delle immagini, della croce, delle cerimonie della Chiesa. Avevano una gerarchia di diaconi, di preti, di vescovi e un papa con sede in Bulgaria. Vi era tra loro: i perfetti che non mangiavano carni nè uova nè formaggio, vivevano nella continenza e non giuravano mai, e i credenti, dalla vita sregolata, certi di salvarsi mercè la fede dei perfetti.
Gli Albigesi furono condannati: nel 1176, nel 1179, nel 1214, nel 1228. La crociala che si predicò contro gli Albigesi, l’ inquisizione stabilita contro loro a Tolosa, la morte del giovine Baimondo, conte di Tolosa, loro proiettore (1249) concorsero a distruggerli o ricondurre alla Chiesa taluni, e altri ai Valdesi.

AMALRICIANI (XII secolo)
Fondato dal teologo francese Amalrico di Bène, in un villaggio di Chartres. Per l'Apocatastasi alla fine dei tempi tutte le creature saranno reintegrate nel divino, compresi Satana e la morte, e le pene infernali non sono definitive. Dio e l'universo sono una cosa sola, per cui negano la transustanziazione. Lo Spirito Santo si sarebbe incarnato in ogni uomo, perciò i sacramenti sono inutili. L'illuminazione è conoscenza, il che sarebbe lo stesso paradiso, mentre l'inferno sarebbe l'ignoranza. Nel 1204 le sue dottrine furono condannate dall'università di Parigi e Amalrico dovette tornare a Parigi e abiurare. La sua morte sopravvenne per l'umiliazione subita, o per avvelenamento. Nel 1209 Guglielmo Alifax, cofondatore del movimento amalriciano e tredici prelati loro seguaci vennero arrestati; quattro prelati abiurarono, mentre gli altri furono bruciati vivi alle porte di Parigi. Nel 1210, a seguito di scomunica le ossa di Amalrico furono esumate e gettate in terra non consacrata. Gli Amalriciani, furono condannati formalmente dal IV Concilio Laterano nel 1215, e dichiarati eretici.

APOSTOLICI (XII secolo) 
Gli Apostolici furono un movimento fondato in Italia settentrionale da Gherardo Segarelli, di Segalara in territorio di Parma. Proveniente da una famiglia modesta e privo di istruzione, chiese di entrare nell'ordine francescano di Parma, ma la sua richiesta venne respinta. Deluso dall'atteggiamento poco evangelico dei frati decise di dedicarsi alla restaurazione dell'interpretazione apostolica della vita. Dopo la sua messa a morte come eretico, la maggior parte dello spirito del suo movimento continuò a sopravvivere in quello dei Dolciniani.

ARNALDISTI (XII secolo)
Arnaldo da Brescia, allievo di Abelardo, contro le ricchezze e la corruzione della Chiesa.

BAGNOLESI (XII secolo)
Eresia di derivazione catara, con strage dei Bagnolesi nel mantovano, in Veneto e in Emilia da parte della Chiesa.

BANDI (XII secolo)
eretici del XII secolo.

BEGHINE e BEGARDI (XII secolo)
Associazioni religiose al di fuori della Chiesa cattolica per una vita monastica senza voti. Sorsero nelle Fiandre nel 1150 e si diffusero in Germania, Francia e Italia. Caddero in eresia per l'interpretazione letterale delle Sacre Scritture. Nelle Fiandre le Beghine, donne che vivevano da sole, che non avevano rinunciato alle proprietà, vedove o non maritate, si dedicavano alla preghiera e alle opere di bene senza aver preso i voti. Nel XIII secolo, la dottrina fu più mistica e meno basata sul lavoro manuale; spesso le beghine finivano per chiedere l'elemosina. Marguerite Porete, una beghina francese, fu bruciata sul rogo a Parigi nel 1310 per eresia. Nel 1311, papa Clemente V accusò le beghine di diffondere l'eresia, e furono represse. Riabilitate nel XV secolo da Eugenio IV. sopravvissero fino al XX secolo in Belgio, in comunità che contavano quasi un migliaio di membri nel 1905; poi scomparvero.
I Begardi, uomini con le stesse motivazioni delle Beghine non possedevano proprietà private. Ogni gruppo aveva una cassa comune e i fratelli abitavano sotto lo stesso tetto, e mangiavano allo stesso tavolo. Le loro attività furono proibite dal sinodo di Béziers (1299). Nel XIV secolo furono più volte condannati dalla Santa Sede, dai vescovi e dall'Inquisizione. Prima della fine del Medioevo, le comunità dei begardi decadde.

CATARI ( XII - XIII secolo)
Il movimento dei catari, sorto in diversi punti d'Europa, voleva creare una nuova Chiesa. Credevano in un Re d'amore (Dio) e un re del male (Rex mundi) che si contendevano il dominio delle anime umane. Il Dio-creatore dell'Antico Testamento era il Dio malvagio, Satana. Rifiutavano di mangiare carne e uova e rinunciavano al sesso, anche il matrimonio era peccato poiché aumentava il numero degli schiavi di Satana. Contro di loro papa Innocenzo III bandì nel 1208 una crociata di sterminio.
Nel 1244, la caduta dell'ultima roccaforte di Montségur determinò la fine del catarismo. Più di 200 persone furono arse vive nel 1244 in una località che porta ancora il nome di Pratz dels crematz (prato dei cremati). Nella seconda metà del XIII secolo la repressione colpì anche i catari d'Italia, La comunità catara lombarda, assediata a Sirmione, venne liquidata con un rogo collettivo nel 1278, all'arena di Verona. Nei primi decenni del Trecento, in Italia come in Provenza, il Catarismo terminò per estinzione fisica dei seguaci.

COTERELLI (XII secolo)
Eretici, assassini e scherani che vendeano il braccio e la vita a sbramare la crudeltå dei petrobrusiani e degli albigesi; aveano altri nomi, di catari, corrieri, ec. Campo delle lor violenze furono la Linguadoca
e la Guascogna, sotto il regno di Luigi VII, verso il cadere del XII secolo Alessandro Ill li percosse di scomunica, cedé indulgenze a chiunque li combattesse, minacciò di censura chi prestasse loro favore o usasse riguardo; dicesi net Berry ne sieno stati distrutti Oltre a settemila.

DEMONIACI (XII secolo)
Daemoniwd , Demomaqufs. (Stor. EecI) Da daimott, demonio, genio. Setta di Eretici i quali credevano che tutti si sarebbero salvati alla fine del mondo, compresi i demoni.

DEONNARJ (XII secolo)
Furono scoperti in Vezalay (Francia) alcuni Eretici Valdesi detti Deonarj, e Publicani. Molti se ne convertirono, e gli ostinati furono condannati al fuoco.

ENRICIANI (XII secolo)
Così chiamati dal nome di un amico di Pietro di Bruys, il monaco Enrico, nemici della gerarchia e d’ogni manifestazione esterna di culto, compresi i sacramenti, condannati nel 1134.

PATARINI (XII secolo)
Predicavano la rinuncia della Chiesa alla ricchezza, l'abbandono del potere temporale, la predicazione estesa ai laici, la non validità dei sacramenti amministrati da un clero non degno, la confessione praticata tra fedeli e non ai sacerdoti.

PETROBRUSIANI (XII secolo)

Rifiutavano il battesimo dei bambini perché solo la fede personale può condurre a Dio, negavano la transustanziazione e i sacramenti. Le chiese non servivano, la Chiesa di Dio non è costituita da pietre ma dall'unione dei fedeli. La croce non era simbolo sacro perché lo strumento della morte del Cristo non può essere adorato né venerato; le croci dovevano essere distrutte.
Papa Innocenzo II nel sinodo plenario in Laterano del 1139, affermò il primato del vescovo di Roma su tutta la Chiesa ed annunciò la deposizione dei seguaci del suo ex rivale, la scomunica di Ruggero II di Sicilia e la condanna dei seguaci eretici di Pietro di Bruys (Petrobrussiani) e di Arnaldo da Brescia, stabilendo che il braccio secolare intervenisse contro di essi.

POPLICANI (XII secolo)
comparvero in Francia verso il 1195, alcuni pensano siano un ramo dei Pauliciani c che
il volgo li cliiamasse Poplicani, per corruzione. Altri pensano derivino dal nome di Pobblicani o Pablicani, vennero sterminati col resto degli Albigesi,

VALDESI (XII secolo)

Il valdismo è una confessione oggi protestante sorta come movimento pauperistico per la predicazione, subito proibita dalla Chiesa cattolica, nel 1184 fu scomunicata e dopo secoli di resistenza, nel 1532 aderì alla Riforma protestante calvinista. I valdesi d'Italia e Svizzera sono riuniti nella Chiesa evangelica valdese, dal 1975 integrata con la Chiesa metodista italiana nell'Unione delle Chiese metodiste e valdesi. La corrente valdese nasce da contadini e poveri, che precede di poco Francesco d'Assisi che supplicò per dodici anni il papa di approvare l'ordine evitandogli il rogo. Valdo di Lione nel 1173, con un gruppo di seguaci, con voto di castità e vestiti di stracci, predicò il messaggio evangelico. Papa Alessandro III apprezzò il vivere poveramente (il loro) ma proibì la predicazione, consentita solo a chierici ed ecclesiastici.
Valdo continuò l'insegnamento finchè nel 1184, con la bolla "Ad abolendam", papa Lucio III scomunicò i valdesi per la predicazione in pubblico. Il movimento si espanse in Francia, Italia, Germania, Svizzera, Austria, Spagna, Ungheria, Polonia e Boemia. Dalla morte di Valdo molti gruppi rifiutarono le gerarchie ecclesiastiche, e quando il Concilio Lateranense IV, nel 1215, emanò la transustanziazione (presenza "sostanziale" del Cristo nell'eucaristia), la rifiutarono e vennero duramente perseguitati anche nei secoli successivi.
Nel XVI secolo i Valdesi aderirono alla Riforma protestante calvinista nel 1532 col sinodo di Chanforan, ecco Voltaire sulla persecuzione del 1545: «Poco prima della morte di Francesco I alcuni membri del Parlamento di Provenza, sobillati dagli ecclesiastici contro gli abitanti di Mérindol e di Cabrières, chiesero al re dei soldati per appoggiare l'esecuzione di diciannove persone di questi paesi, da loro condannate: invece ne fecero sgozzare 6000, senza risparmiare né donne, né vecchi, né bambini; ridussero in cenere trenta villaggi. Queste popolazioni avevano il torto di essere valdesi. Da 300 anni vivevano in deserti e montagne che avevano reso fertili con un lavoro incredibile. Non si difesero: furono sgozzati come degli animali in fuga, che si spingono in un recinto e si uccidono.» (Voltaire, Trattato sulla tolleranza)
Nel 1561 un migliaio di Valdesi furono massacrati dalle truppe del Regno di Napoli con l'appoggio dell'Inquisizione di Roma. Nel 1655 il Duca di Savoia Carlo Emanuele II inviò gli armigeri a "ristabilire l'ordine per propagare la fede ed estirpare gli eretici". I valligiani ospitarono senza sospetti gli armigeri nelle loro case ma nel Sabato Santo diedero inizio al massacro passato alla storia come Pasque piemontesi, con atrocità contro donne e bambini.
Oliver Cromwell intervenne perché finisse la distruzione del popolo valdese. Il duca di Savoia dovette concedere la Grazia nel 1655. Ma nel 1685 Luigi XIV, revocò la libertà di culto dei valdesi sotto sovranità francese e anche Vittorio Amedeo di Savoia rimise la cattolicizzazione forzata, la demolizione dei luoghi di culto valdese, la cacciata di pastori e maestri, rapimento di bambini per "battezzarli" ed educarli (come servi) alla "vera fede cattolica" per cancellare l'identità valdese.
Nel 1848 da Carlo Alberto vennero concessi i diritti civili e politici ai valdesi. Nel 1979 si uniscono metodisti e valdesi in un'unica comunità. I valdesi hanno sempre favorito la laicità dello Stato e la separazione tra Stato e Chiesa, contrari all'esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche, e di ogni simbolo religioso in luoghi pubblici. Favoriscono il dibattito su omosessualità, aborto, testamento biologico ed eutanasia, e sostengono la libertà personale nelle decisioni. La Chiesa valdese si è espressa a favore della ricerca sulle cellule staminali, del biotestamento, consente le coppie dello stesso sesso, e s'impegna nella lotta all'omofobia e nel supporto alla comunità LGBT. Oggi i valdesi in Piemonte contano 41 Chiese (120 in tutta Italia).



.:: XIII SECOLO ::.


APOSTOLICI (XIII secolo)
comunità religiosa guidata da Gherardo Segarelli, promotore dell'Ordo Apostolorum. Vent'anni di predicazione del Segarelli accrebbero i suoi seguaci, e le "sorelle" apostoliche. Seguivano solo i precetti evangelici, non avevano dimora fissa, e nemmeno un capo che comandasse. Nel1286, papa Onorio IV emanò una bolla d'interdizione, invitando i vescovi a farli entrare negli ordini approvati. Nel 1290, Niccolò IV aprì le persecuzioni, ma nonostante la morte del Segarelli, bruciato vivo come eretico nel 1300, il movimento non cessò e continuò, in forma più violenta, sotto fra' Dolcino, fino al 1307, anno in cui gli Apostolici vennero disfatti, e fra' Dolcino condannato al rogo. Da quel giorno l'ordine cessò di esistere.

GAZARI (XIII secolo)
eretici comparsi in Dalmazia intorno al 1200, che erano tra l'altro contro il matrimonio.

GNOSIMACHI (XIII secolo)
Gnosimaches. (St. Eccl.) Eretici che impugnavano la scienza della Sacra Scrittura, chiamandola semplice curiosità pur essendo le sole opere buone esser necessarie per salvarsi.

LIBERO SPIRITO (XIII secolo)
Il Libero Spirito è un movimento cristiano laico dell'Europa settentrionale nei secoli XIII e XIV.
dichiarato eretico da papa Clemente V al Concilio di Vienne. L'eresia fu denunziata da Santa Chiara da Montefalco e inquisita da Ubertino da Casale, che definisce la setta "sentina omnium vitiorum". Anche Angela da Foligno, nelle sue Instructiones, confuta le teorie dello Spiritus Libertatis. Il movimento fiorì durante la cattività avignonese, con la Guerra dei Cent'anni, la Peste Nera, l'inizio dell'Inquisizione, la distruzione dei Templari e le lotte interne della Chiesa.
C'era una forte sensazione di fine del mondo e la questione della spiritualità dell'uomo e della sua salvezza diventava pressante. Non trovando risposte spirituali nel cattolicesimo romano, i movimenti "dissidenti" sorsero in tutta Europa predicando una visione alternativa del cristianesimo. Quasi tutti furono perseguitati come eretici dall'autorità temporale della chiesa, dai signori e dai tribunali civili dell'epoca.

ROSACROCE (XIII secolo)
I Rosacroce nascono nel 1200. Taluni fanno risalire la fondazione a Raimondo IV conte di Tolosa (1042-1105), uno dei capi della prima Crociata. La «rosa» veniva cantata dagli Iniziati sia orientali sia occidentali quale simbolica mèta da raggiungere, come nel caso dei «Fratelli della Rosa+Croce».
Michael Maier (1568-1622) affermò che la Confraternita si costituì in Germania, per opera del leggendario Christian Rosenkreutz. Nel 1614 i Rosacroce pubblicarono il manifesto «Fama Fraternitatis». Il gruppo aveva per sigillo un cerchio con una croce.
Nonostante le pretese scoperte di “camere segrete”, di pergamene chiamate “T”, e di cavalieri fossili con lampade sempre accese, quest’antica associazione e i suoi scopi sono ancor oggi un mistero. Pretesi templari e falsi rosacroce, insieme a pochi genuini cabalisti furono talora mandati al rogo, e qualche disgraziato teosofo o alchimista interrogato e messo alla tortura; confessioni illusorie furono anche estorte loro coi mezzi più feroci, ma la vera Società rimane quello che è sempre stata, ignota a tutti.

SPIRITO DI LIBERTA' (XIII secolo)
Il Libero Spirito in Umbria ebbe a capo Bentivenga da Gubbio, che fondò una setta chiamata Spirito di libertà i cui adepti sostenevano di essere impeccabili, cioè di non peccare pur compiendo azioni solitamente considerate peccaminose, in quanto investiti dallo Spirito Santo.

SPIRITUALI (XIII - XIV secolo)
sorse in due contesti molto diversi:
- Nell'attuale Francia meridionale, con la predicazione del frate Pietro di Giovanni Olivi, condannato da morto da papa Giovanni XXII, ormai una delle autorità principali dei Francescani (difensori della povertà di Cristo nella disputa contro i Domenicani) ma anche sostenitori dell'imperatore Ludovico il Bavaro che aveva deposto papa Giovanni XXII con l'accusa di eresia, nominando il francescano spirituale, Pietro Rainalducci come antipapa. La tomba dell'Olivi venne distrutta nel 1318 su ordine del Papa, i suoi resti dispersi e diverse frasi della Lectura super Apocalypsim condannate come eretiche nel 1326.
- Gli eremi dispersi tra le montagne dell'Italia centrale, i cui frati si riferivano ad Angelo Clareno, futuro fondatore dell'ordine dei Fraticelli e a Pietro da Macerata, che difese l'ordine degli Spirituali davanti a papa Benedetto XI. Tuttavia, l'inquisitore domenicano fra Tommaso d'Aversa ordinò il suo arresto e Fra Pietro riuscì a scappare ritirandosi nell'eremo di San Angelo della Versa, dove morì.
Due contesti con una forte attesa apocalittica dell'Anticristo e del rinnovamento della Chiesa, la critica contro le autorità della Chiesa, soprattutto contro papa Bonifacio VIII, e per imporre al francescanesimo uno stile di vita più povero ed eremitico.




.:: XIV SECOLO ::.


ADIAFORISTI (XIV secolo)
o indifferenti, una setta di luterani moderati che si mostravano indifferenti al comportamento dei vescovi che pertanto non disconoscevano ma nemmeno riconoscevano.

ANTIDIAFORISTI (XIV secolo)
Cioè opposti agli Adiaforisli od indifferenti. Tale era il nome che avevano nel XIV, una setta di rigidi Luterani che rigettavano la giurisdizione dei Vescovi, siccome lassista, delle cerimonie ecclesiastiche.

ARMENI (XIV secolo)
Questa eresia non riconosceva la nascita divina di Cristo.

BARLAAMITI (XIV secolo)
Ebbero come fondatore Barlaam eretico del XIV secolo.

CAVALIERI TEMPLARI (XIV secolo)
Jacques de Molay, ultimo Gran Maestro, Geoffrey de Charnay, arsi vivi, nel 1314.

DOLCIANI (XIV secolo)
Fra Dolcino, predicatore millenarista italiano, capo e fondatore del movimento dei dolciniani. Accusato di eresia dall'Inquisizione, arso sul rogo nel 1307.

FRATICELLI (XIV XV secolo)
Detti pure Fratelli della vita povera, i frati francescani che si ribellarono ai superiori e alla gerarchia ecclesiastica, dalla "Sancta Romana" del 1317 che stabiliva pesanti censure contro chi sosteneva la assoluta povertà nell'Ordine francescano. I Fraticelli si separarono dall'ordine, e in seguito alle scomuniche vennero posti al di fuori della Chiesa e nel 1318, a Marsiglia, i primi Spirituali vennero condannati al rogo. In Italia, i fraticelli ebbero come capisaldi Cupramontana, Maiolati Spontini nell'Anconetano, e Fossombrone nel Pesarese. Anche il frate osservante Giacomo della Marca inviato a predicare contro di loro, fallì. Fu allora organizzata una crociata militare che finì con la condanna a morte sul rogo di due fraticelli a Fabriano nei primi anni del XV secolo.

FRATICELLI DE OPINIONE o MICHELSTI (XIV secolo)
Erano i seguaci di Michele da Cesena, rifugiato a Monaco presso l'imperatore Ludovico il Bavaro dopo la sua fuga da Avignone nel 1328. Per questo motivo essi sono noti anche come Michelisti. Essi vennero detti "Fraticelli de opinione" perché, come per altro aveva fatto tutto l'Ordine francescano prima di scontrarsi con papa Giovanni XXII, difendevano la tesi (opinio) della assoluta povertà di Gesù Cristo e degli apostoli, contro le bolle dottrinali di Giovanni XXII, da loro accusato di essere eretico.

LOLLARDI (XIV XV secolo)

"I salmodiatori" anche detti alessiani, gruppo religioso belga, derivante dai beghini, sorto ad Anversa, durante una forte pestilenza. Si dedicarono alla cura degli appestati, al seppellimento dei cadaveri e al conforto degli infermi mediante preghiere e canti religiosi.

ONFALOFISICI (XIV secolo)
Nascono nel 1331 come movimento pauperistico che condannava la ricchezza della Chiesa. -Vennero condannate 10 sue proposizioni. Da essi discesero i bogomili o pauliciani della Bulgaria.

PREDESTINAZIONISTI (XIV XV secolo)
credevano che tanto la salvezza quanto la dannazione eterna dell’uomo dipendono esclusivamente dalla volontà di Dio) di Gotescalco, ripreso nel 14° e 15° sec. da J. Wycliffe e da J. Hus.

SACRAMENTARISMO (XIV secolo)
Movimento di opposizione nei Paesi Bassi alla fine del Medioevo, alla teologia eucaristica alla transustanziazione ed alla messa come ripetizione del sacrificio di Cristo, dando alla comunione, la cena del Signore, un carattere simbolico e commemorativo. Botulf Botulfsson, sacramentista, venne arso vivo nel 1311.




.:: XV SECOLO ::.


ADESSENARII (XV secolo)
Eretici, che ammettono la presenza reale di Gesù Cristo nell' Eucaristia, ma in un senso contrario alla fede ortodossa. Costoro si conoscono piuttosto sotto il nome d'impanatori. Dottrina sostenuta anche da Lutero e condannata dal Concilio di Trento (1545-1563), che spiega la presenza reale di Gesù Cristo nell’Eucaristia non mediante la transustanziazione, bensì come unione ipostatica del corpo e del sangue di Gesù Cristo con il pane e il vino, la cui sostanza rimarrebbe tuttavia immutata. Gl'impanatori adessenarii sono divisi nell' opinione: alcuni sostengono essere il corpo di Gesù nei pane; altri intorno al pane, altri sopra; altri sotto il pane. Naturalmente questo è ciò che dicono i loro detrattori che hanno avuto cura di distruggere i loro libri.

ANTITATTICI (XV secolo)
Gli gnostici antitattici consideravano il Creatore della Bibbia un demiurgo malvagio e ingannatore, perciò si impegnavano a raggiungere il paradiso (il pleroma) facendo il contrario di quanto è ordinato agli uomini nei comandamenti.

FOSSARIANI (XV secolo)
Fu dato questo nome ad una setta di eretici sparsi in Boemia nel secolo XV, perchè si ritiravano nelle fosse e nelle caverne, per sfogare le loro empietà e commettere le più turpi azioni (cercavano di sfuggire ai persecutori). Essi disprezzavano le principali cerimonie della Chiesa, i suoi ministri, le sue decisioni, i sacramenti; ed erano tanto pervicaci nei loco errori, che nemmeno i più crudeli tormenti potevano ridurti alla fede. Si spensero con le persecuzioni.

HUSSITI (XV secolo)
sorto in Boemia nel XV secolo, precursori, insieme ai lollardi di John Wyclif, della Riforma protestante. Durante il Concilio di Costanza, Jan Hus fu condannato al rogo nel 1415. Seguirono moti di protesta e 452 nobili boemi e moravi inviarono una formale nota contro l'accusa di eresia che aveva condannato Hus. La popolazione considerò Hus come un martire e dalle proteste prese origine il movimento nazionalistico ceco.
Nel 1420 furono stilati i Quattro articoli di Praga, del credo hussita:
- Libertà per preti e laici di predicare le Sacre Scritture in lingua locale.
- Comunione eucaristica anche con vino e pane, per adulti e bambini.
- Espropriazione dei beni ecclesiastici, povertà del clero e rinuncia ai beni materiali.
- Pene esemplari per i peccati mortali commessi da membri del clero.

UNIONE DEI FRATELLI BOEMI (XV secolo)
Sono un gruppo religioso cristiano originatosi dal movimento hussita a Kunvald, in Boemia, nel 1457-1462. dopo anni di persecuzioni e migrazioni, venne ricostituito da Nikolaus Ludwig von Zinzendorf nel 1727. Rappresentano la prima e più antica confessione protestante tuttora esistente e in passato erano conosciuti soprattutto come Fratelli boemi. Il nome originale di questa chiesa cristiana era Unitas Fratrum e viene utilizzato ancora oggi.

PORTA MAGICA DI PIAZZA VITTORIO A ROMA, RITENUTA ALLUSIVA AI ROSACROCE



ERESIE SUCCESSIVE ALL'IMPERO ROMANO


.:: XVI SECOLO ::.


ADIAFORISTI o ADIAFOIUTI (XVI secolo)
Detti gli indifferenti. Nome dato nel sccolo XVI agli Interani moderati, aderenti a Melantone, che sottoscrissero l' Interim pubblicato da Carlo V, nella dicta di Augusta.

AMISH (XVI secolo)
Gli amish sono una comunità cristiana nata in Svizzera nel XVI secolo e stabilitasi negli USA nel XVIII secolo, fondata dal riformatore protestante svizzero Jakob Ammann, da cui prende il nome. Con una media di sette figli per famiglia, sono tra le popolazioni a maggior incremento demografico del mondo: tra il 1992 e il 2013 sono aumentati del 120%, mentre la popolazione statunitense è cresciuta del 23%.
Gli amish provengono dal movimento anabattista e si rifanno alla Confessione di fede di Dordrecht del 1632.

ANABATTISTI (XVI secolo)
L'anabattismo nacque a Zurigo nel 1525, quando Conrad Grebel amministrò il primo ribattesimo della storia, stabilendo l'ingresso volontario e consapevole nella comunità. Ripudiavano l'attività politica, l’usura, la guerra, la violenza, il servizio militare, le cariche che comportino violenza o giudizi, il battesimo degli infanti in favore del battesimo dei credenti. Chiedevano la comunione dei beni, separazione tra Stato e Chiesa, Cristo unico capo della Chiesa, credevano che lo Spirito Santo renda capace il credente d'interpretare la Bibbia, con predominio del Nuovo Testamento sull'Antico. Perseguitati in Svizzera, si dispersero in Germania, Austria, Boemia e Moravia, Transilvania, Ucraina (1780) e negli Stati Uniti (1874). Nel 1525 venne proibito il battesimo degli adulti ma il gruppo di Grebel continuò la predicazione, le persecuzioni non risparmiarono donne, vecchi e bambini. Nel 1527 ad Augusta vi fu il sinodo Anabattista: i leader furono trucidati, per cui fu chiamato il Sinodo dei Martiri. Nel 1529, l'Imperatore Carlo V promulgò l'Editto di Spira: «Chiunque ribattezza o si fa ribattezzare dopo aver raggiunto l'età della ragione, uomo o donna che sia, deve essere condannato a morte, sia con la spada, sia con il fuoco, sia con ogni altro mezzo, senza alcun processo preliminare».
L'autore della "Confessione di Schleitheim" Michael Sattler, fu arrestato con sua moglie nel 1527, a Tottenburg, vicino Norimberga: dopo avergli tagliato la lingua, lo arsero sul rogo. La rivolta anabattista in Vestfalia, nel 1534 fu soffocata con un massacro generale. A Münster ci sono tre gabbie di ferro appese al campanile della chiesa di San Lamberto da quasi 500 anni. In origine contenevano i corpi di tre uomini torturati e giustiziati pubblicamente, appartenenti all'Anabattismo, un'esperienza da non dimenticare del movimento di protesta della Riforma.

ANTIDEMONIACI (XVI secolo)(Stor. Eccl.) 
Setta di Eretici dei seguaci di di Lutero, chiamati ancora Confessionisti, i quali negavano l’esistenza dei demoni.

ANTINOMIANI (XVI secolo)
Così definì Lutero i seguaci del suo discepolo Johann Agricola, che, in contrasto con il maestro, sosteneva l'abolizione dell'antica legge mosaica e quindi anche dei dieci comandamenti. L'eresia era sorta fin dai primi tempi del cristianesimo presso gli gnostici e i nicolaiti, per i quali anche gli atti moralmente più indegni avevano perso ogni peccaminosità, essendo stata abolita la legge antica.

BACOLARI (XVI secolo)
Una setta proveniente dal movimento degli Anabattisti, nel secolo XVI.

BAIANESIMO (XVI secolo)
Il Baianismo è un'ideologia teologica cattolica che si diffuse nei Paesi Bassi meridionali nel XVI secolo dall'Università di Lovanio, sviluppato e insegnato da Michael Baius detto Baius, influente docente dell'università. Condannato nel 1567 da papa Pio V, e nonostante la pubblica ritrattazione di Michel de Bay, le proposte del baianismo furono riprese da Giansenio, discepolo di Baius, che diede vita a quello che oggi è conosciuto come giansenismo.

BASSIANI (XVI secolo)
Movimento eretico con a capo Lando Bassiano.

BATTISTI (XVI secolo)
Il battismo è costituito da un gruppo di denominazioni cristiane riformate, nate nell'alveo del protestantesimo anglosassone, che affondano le proprie radici storiche nel puritanesimo inglese del XVII secolo. Esso è così chiamato per la pratica del battesimo dei credenti che l'assimilava al precedente movimento anabattista. I battisti sono una delle principali comunioni di chiese protestanti del mondo, infatti attualmente circa 170 milioni di persone si identificano come Battiste.

CLANCULARJ (XVI secolo)
che sostennero la sola fede interna e nascosta bastare per l’acquisto dell’eterna salute, l’esterno culto nei templi e l’esterna confessione della fede non servire a nulla; e però richiesti se erano anabattisti, poterlo impunemente negare.

COMUNICANTI (XVI secolo)
setta di anabattisti, appellati dallo avere stabilita tra loro la comunanza delle mogli e della prole, a
imitazione de' nieolaiti.

FRATELLI DI MORAVIA (XVI secolo)
Hutter, discepolo dell'anabattista Stork, fondò la la "Società dei fratelli di Moravia" che insegnava:
- Dio aveva scelto la Moravia come terra promessa a cui avrebbe insegnato il vero culto;
- Separarsi dal capo o trascurare le leggi del condottiero d'Israele è dannazione;
- Sono empie tutte le società che non pongono i beni in comune; il purgatorio è invenzione;
- Gesù Cristo non è Dio, ma profeta; il suo corpo non è presente nell'Eucaristia;
- I cristiani non devono riconoscere altri magistrati fuorché i pastori ecclesiastici;
- Gli atti religiosi esteriori sono contrari al cristianesimo, la messa è invenzione del demonio, non si conservano immagini perchè Dio lo ha proibito; l'invocazione de canti è ingiuria a Dio;
- I non ribattezzati sono infedeli, i matrimoni contratti prima della nuova rigenerazione annullati;
- il battesimo non cancella il peccato originale, nè conferisce la grazia; è solo un segno di assoggettamento alla Chiesa;
Essi abitavano in campagna, in terre affittate per coltivarle. Tutti stavano in silenzio, sia lavorando la terra che in refettorio. La Cena si faceva due volle all'anno per la pubblica comunione.

GEORGIANI (XVI secolo)
I georgiani negarono la risurrezione della carne: detti davidici, perché Giorgio lor capo si era chiamato il secondo Davide, come Lutero si era detto il terzo Elia, ed il secondo Enoch.

ILLUMINATI (XVI secolo)
Movimento religioso spagnolo mistico e pacifico, ma perseguitato per eresia dall'Inquisizione spagnola. Ebbe origine in piccole città del centro della Castiglia nel 1511, e fu condannato dall'inquisizione spagnola nel 1525. Molti seguaci vennero perseguitati in quanto conversos (giudei convertiti al cristianesimo) o moriscos (mori convertiti), altri vennero incarcerati e/o condannati a morte.
Il movimento si ispirava al quietismo mistico, al colloquio con la propria anima, in contatto diretto con Dio attraverso lo Spirito Santo mediante visioni ed esperienze mistiche. Pur professando un rinnovamento spirituale della Chiesa, non fu mai avverso all'organizzazione ecclesiastica.
Tra i primi animatori vi fu una María de Santo Domingo, nota come la Beata de Piedrahita che teneva colloqui con Gesù e la Vergine Maria. Alcuni mistici come Santa Teresa d'Avila furono inizialmente sospettati di far parte degli illuminati. Anche Ignazio di Loyola, mentre studiava a Salamanca nel 1527, venne condotto presso una commissione ecclesiastica e accusato di simpatia verso di loro.

LIBERTINI (XVI secolo)
Essi pensano che esistendo un solo Spirito, eterno e divino, animatore di tutti gli esseri, anche tutte le azioni umane sono attribuibili a questo Spirito, quindi nessuna è riprovevole. La religione fa sentire direttamente all'uomo la presenza dello Spirito mediante la sua contemplazione: chi pratica questa, è libero di agire secondo il proprio arbitrio. La redenzione apportata da Gesù Cristo tende a ristabilire lo stato d'innocenza in cui era Adamo. Non esiste né resurrezione dei corpi, né giudizio finale. Secondo siffatti principî i libertini regolavano anche la loro vita.

MELCHIORITI (XVI secolo)
Nacque a Strasburgo nel 1543 e si diffuse nella Germania settentrionale, in Livonia e in Svezia. Hofmann, il loro fondatore, sosteneva il diritto degli individui ispirati a interpretare il senso riposto della Scrittura e annunciava l’imminenza del millennio; arrestato a Strasburgo, morì dopo un decennio di detenzione.

METAMORFISTl (XVI secolo)
Metamorphistae, Metamorphistes. (St. Ecc.) Eretici derivati dai Calvinisti, i quali opinarono che il corpo di Gesù Cristo nel salire al cielo fu trasformato in Dio. Alla testa di tali eretici fu Daniele Carnerio, o, come vogliono altri, Camerio.

SACRAMENTARISMO (XVI secolo)
o sacramentismo, movimento di opposizione, nei Paesi Bassi alla fine del Medioevo, alla tradizionale teologia eucaristica e alle relative pratiche devozioni, consistente nel rifiuto della dottrina della transustanziazione e della messa come ripetizione del sacrificio di Cristo, dando alla comunione, la cena del Signore, un carattere simbolico e commemorativo.

SOCIETA' DEI MENNONITI (XVI secolo)
Menno Simons, discepolo di Stork, fondò la Società dei Mennoniti e fu un riformatore olandese (eretico per i cattolici). Nel 1536 abbandonò la Chiesa cattolica e si fece ribattezzare divenendo una figura importante all'interno del mondo anabattista. Al 1544 risalgono alcune lettere in cui si riferisce agli anabattisti olandesi chiamandoli Mennoniti. Morì nel 1561 e venne seppellito nel suo giardino. Da ricordare l'enfasi posta da Simons su temi quali il pacifismo e la nonviolenza.

SOCINIANESIMO (XVI secolo)
Fondato da Fausto Socini (1539-1604) la cui teologia derivava da una critica filologica e razionalistica della Bibbia. Secondo Socini Dio si fa conoscere mediante la parola e prevalentemente attraverso Cristo, a cui competerebbe l'appellativo di Dio perché è il più eccellente rappresentante dell'umanità, restringendo la distanza tra uomo e Dio e negando il peccato originale, di conseguenza la salvezza da parte di Gesù si esplica, non espiando il peccato, ma come esempio di amore che indurrebbe Dio al perdono. I dettami del socinianesimo erano un'applicazione dello spirito critico ai fatti religiosi, una svalutazione della dimensione dogmatica, sostenendo un ideale di cristianesimo razionale, pacifista e umanitario basato sull'etica.

STEBLERI (XVI secolo)
in base al comandamento di Cristo di amare anche i propri nemici condannarono assolutamente nei Cristiani l’uso delle armi, anche del caso di una giusta difesa.

VALENTINI (XVI secolo)
Da Valentino Gentile contro cui Calvino aveva scritto un libello " Impietas Valentini Gentili " che egli aveva puntualmente ribattuto con la sua enorme preparazione e intelligenza che gli valse la pena di morte.




.:: XVII SECOLO ::.


ANTITRINITARI (XVII secolo)
Negavano la dottrina della Trinità di Dio, considerata ortodossia dalla maggior parte delle confessioni cristiane. Esistono tutt'oggi gruppi cristiani non trinitari, come i mormoni ed i Testimoni di Geova, che rigettano la dottrina della Trinità e unicità di Dio come definita dal primo concilio di Nicea (325) e dal concilio di Costantinopoli (381), in relazione alla controversia ariana.
Gli antitrinitari dicono che biblicamente non esiste concetto di Trinità (dottrina dedotta dagli uomini) ma un solo Dio Padre il quale è Spirito, un Figlio poi manifestatosi in carne (Gesù Cristo) e lo Spirito Santo quale forza di cui si serve Dio per operare. Vi sono stati e vi sono numerosi altri punti di vista sulle relazioni intercorrenti tra Padre, Figlio e Spirito Santo (bollati come eretici dai trinitari che a loro volta erano considerati eretici).

ERASTIANESIMO (XVII secolo)
O erastianismo, dal suo autore Tommaso Erasto, è una dottrina filosofica che sostiene la superiorità dello Stato in materia religiosa sulla Chiesa. Lo Stato risulterebbe depositario sulla terra di autorità ultima sull'espressione e sulla pratica delle credenze religiose e dell'organizzazione ecclesiastica, per cui lo Stato avrebbe il diritto di intervenire e di imporre la sua volontà negli affari della Chiesa.

ERMIMIANI (XVII secolo)
eretici olandesi.

GIANSEINISTI (XVII - XVIII secolo)
Il giansenismo è una dottrina teologica nato da un movimento religioso e politico e filosofico, che si sviluppa soprattutto in Francia, in risposta all'assolutismo della Chiesa. I giansenisti assumevano raramente questo nome, ritenendosi solo cattolici. In comune hanno la volontà di aderire alla dottrina di sant'Agostino sulla grazia concepita come possibilità umana, per fare il bene e ottenere la salvezza. Secondo loro, questo sarebbe possibile solo per grazia divina. I giansenisti si distinguono anche per il loro rigore spirituale e la loro ostilità verso la compagnia di Gesù (gesuiti) e verso il potere troppo grande della Santa Sede. Entro la fine del XVII secolo, questo potere spirituale è accoppiato con un aspetto temporale e politico.

GOMARISTI (XVII secolo)
eretici olandesi

HUTERITI (XVII secolo)
In Moravia gli anabattisti presero il nome di hutteriti, da Jacob Hutter, predicatore itinerante tirolese, bruciato pubblicamente a Innsbruck nel 1536 per ordine dell'arciduca d'Austria Ferdinando I. Le comunità agricole hutterite erano basate sulla comunanza dei beni, con comunità-fattorie autosufficienti di circa 300 membri, in taluni casi fino a mille, con campi, boschi, stagni, affittati dai nobili del luogo; avevano anche laboratori artigianali che producevano lana, filati, mobili, pelletterie, vino, birra e animali da macello. 
Parte dei beni veniva venduta per finanziare le missioni. I signori feudali però non difesero queste comunità dall'esosità fiscale del governo di Vienna, finché nel 1622 furono spogliate delle loro proprietà e vennero cacciate dalla Moravia. Agli Huteriti si unirono gli antitrinitari italiani che migrarono in Transilvania, Ucraina, Russia e infine Canada e USA (Sud Dakota) dove tuttora vivono.

LABADISMO (XVII secolo)
comunità cristiana dei Paesi Bassi e della Germania. Fondata dal pastore calvinista francese Jean de Labadie e di tendenza illuminista, non ebbe mai più di qualche migliaio di membri e scomparve intorno al 1732.

LAICOCEFALI (XVII secolo)
eretici i quali avevano un capo laico, da cui laicocefali, credevano che Dio poteva e voleva ingannare gli uomini, e che qualche volta gli ingannava Laicocefali.

MAMMILLARI (XVII)
Nacquero da uno scisma interno agli anabattisti di Harlem, su una questione riguardante la libertà presa da un giovane che aveva palpato il seno alla ragazza che intendeva sposare. Mentre gli anabattisti sostenevano la necessità della scomunica, altri ritenevano che la sua colpa non fosse grave e meritasse il perdono. Nella rottura che ne derivò gli «indulgenti» furono chiamati "mammillari".

QUACCHERI OGGI

QUACCHERI (XVII secolo)
Movimento nato in Inghilterra appartenente al calvinismo puritano, che sostiene il sacerdozio di tutti i credenti. In origine si definivano "figli della Luce". Rifiutavano gerarchie ecclesiastiche, sacramenti, servizio militare, guerre, lotta di classe, giuramenti, divise, schiavitù, consumo di alcolici e titoli onorifici. Usavano il tu anziché il voi, e si definivano "Società degli amici". Il fondatore, George Fox, a 23 anni (1647) capì che l'uomo deve essere guidato da una "luce divina" interiore e non da un libro, anche se Bibbia, o da ministri, né da riti come il battesimo o la cena del Signore, inferiori alla "luce interiore" che Egli aveva realizzato. Si mise a predicare e in tre anni si potevano contare 50.000 quaccheri raddoppiando a fine secolo. Fox, per la sua attività evangelica scontò otto anni di prigione; nel 1653 venne condannato a morte, salvato dall'intervento di personalità straniere. Gli succedette William Penn, che fondò uno stato "quacchero" nel 1682, chiamato da re Giacomo II Pennsylvania, dal nome di Penn. Nel 1693, propose l'istituzione di un Parlamento con rappresentanti di tutte le nazioni europee. Il movimento si diffuse per tutta l'America battendosi per l'abolizione della schiavitù, l'istruzione popolare e le riforme nelle carceri e nei manicomi; nella I e II guerra mondiale si conquistarono il premio Nobel per la pace, nel 1947.

PELAGINI (XVII secolo)
un ordine spirituale, vicino al quietismo, i cui membri si riunivano presso l'oratorio di Santa Pelagia da cui il nome. Il movimento fu stroncato dai roghi dell'Inquisizione, che avviò un processo nel 1655, conclusosi con una dura condanna nel marzo 1657. Casolo morì durante il processo nel giugno 1656. Alcuni seguaci di quest'ultimo si unirono a Francesco Giuseppe Borri, che prese la guida del nuovo gruppo. Nuovo duro intervento dell'Inquisizione, Borri fu condannato a morte in contumacia, gli altri membri a pene detentive.

QUIETISMO o MOLINOSISMO (XVII secolo)
Dottrina mistica per indicare la strada verso Dio, con uno stato di quiete passiva e fiduciosa dell'anima, di serenità e di unione in Dio, per cui l'anima raggiunge una indifferenza mistica, fino a negare le pratiche e le liturgie della religione tradizionale. Ebbe origine in Italia dal teologo spagnolo Miguel de Molinos. Il quietismo è raggiungibile grazie a un profondo  "desiderio di Dio", e di unione che porta alla fine del percorso mistico e alla cessazione delle pratiche che hanno permesso il percorso. Venne condannata come eresia da papa Innocenzo XI nel 1687. Riprese in Francia dieci anni più tardi con Madame Jeanne Guyon e la sua opera "Moyen court et très facile de faire oraison". Il 1699 papa Innocenzo XII, con "Cum alias", la condannò, ma la Chiesa cattolica condannava come eresia qualunque dottrina non promulgata dalla Chiesa stessa.

TACITURNI (XVII secolo)
discendevano dagli  anabattisti, che si negavano ogniqualvolta erano interrogati su la religione e sul partito da prendersi, persuasi d’essere arrivati a quei tempi tristi e difficili predetti da S. Paolo nei quali doveva essere chiusa la porta del vangelo. 




.:: XVIII SECOLO ::.

COMUNITA' DI HERMHUT (XVIII secolo)
Nikolaus Ludwig von Zinzendorf, attorno al 1722 nella sua tenuta sassone si insediò una comunità di moraviani cechi con i quali fondò la comunità di Herrnhut: nel 1727 ne assunse la guida e tentò di introdurvi la riforma pietista luterana, ma incontrò profonde resistenze nella comunità riguardo all'adozione integrale della Confessione di Augusta.
In seguito all'intervento della Chiesa luterana locale, nel 1736 venne esiliato ma l'anno successivo divenne vescovo dei Fratelli boemi: in tale veste si adoperò a diffondere la propria Chiesa anche in altri paesi (Groenlandia, Africa, Medio Oriente, India, Americhe).

DEISTI (XVIII e XIX secolo)
Il deismo dà per certa l'esistenza di un Essere Supremo, creatore e regolatore delle leggi dell'universo, indispensabile a spiegarne l'ordine, l'armonia e la regolarità. Nega però la necessità di una rivelazione, dalla quale prescinde ritenendo sia per gli incolti. A seconda dei casi ammette o meno una provvidenza, che agisce nella storia oltre le azioni dell'uomo. La negazione della rivelazione comporta il rifiuto di qualsiasi dogma, testo sacro o autorità religiosa. La ragione consente all'uomo di elaborare una religione naturale e razionale completa e autosufficiente, capace di spiegare il mondo e l'uomo.




.:: XIX SECOLO ::.

POSTMILLENARISMO (XIX XX XXI secolo)
Il postmillenarismo fu una credenza teologica dominante tra i protestanti americani che promossero riforme nel XIX e XX secolo, come l'abolizionismo e il Vangelo sociale, movimento protestante prominente agli inizi del XX secolo negli USA e in Canada. Divenne la base del movimento "Ricostruzionismo Cristiano", ovvero la Teonomia che considera il Dio della Bibbia come unica fonte dell'etica. Il teologo protestante e apologeta Cornelius Van Til sostiene come non esista alternativa alla teonomia se non l'autonomia (facoltà dell'essere umano di stabilire da sè le regole di comportamento).
La teonomia presuppone che Dio abbia rivelato nelle Sacre Scritture le regole universali a cui gli umani devono conformarsi per vivere secondo giustizia, e come tale è stata elaborata dalla tradizione calvinista.
Il millenarismo nel secolo XXI si manifesta anche in movimenti religiosi come il Rastafarianesimo e quelli che vogliono il cristianesimo originario, come i Testimoni di Geova, gli Avventisti del VII giorno, la Chiesa cristiana millenarista, la Chiesa del Regno di Dio, i Davidiani, la House of Yahweh, la Chiesa Cattolica-Apostolica e la Chiesa Neo-Apostolica.

I TREMANTI (XIX secolo)
I “tremanti” formarono verso il 1750 una setta di quaccheri negli Stati Uniti. Molto carismatici, avevano una danza speciale per riuscire ad essere “pieni di Spirito Santo”. Questa danza agli inizi sembrava banale. “Lo Spirito Santo” e il fervore pio di questi eretici facevano però sì che i ballerini, invasi da frenesia, non muovessero più le gambe da una parte all’altra, mentre erano i loro vestiti, camicie e pantaloni, che iniziavano a volare ovunque. “Non è necessario specificare le conseguenze”, scrive con pudore l’abate Pluquet. Si sa invece che i quaccheri fossero estremamente pudichi e perfino bigotti rispetto al sesso, quindi l'abate era sicuramente di grande inventiva e non in buona fede.




.:: XX SECOLO ::.

ARIOSOFIA (XX secolo)
L'ariosofia (o gnosticismo iperboreo) movimento religioso sorto in Germania all’inizio del '900 con le pubblicazioni di alcuni teosofi come Guido von List e Jörg Lanz von Liebenfels per: 
- ottenere il trionfo degli ariani sulle altre razze umane attraverso vie mistiche e politiche, 
- recuperare l’antica religione ariana per far tornare alla purezza originaria i popoli germanici, 
- ritrovare la Terra originaria degli iperborei, uomini divini dai quali gli stessi ariani discenderebbero.
Von List giunse predisse imminente l'avvento di un “forte disceso dall’alto” che avrebbe svolto il ruolo di messia e salvatore degli ariani: costui avrebbe dato avvio alla rinascita dell’età dell’oro ariana. Le sette segrete ariosofe riconobbero ben presto in Adolf Hitler l'Avatar che doveva opporsi al nemico ebraico e materialistico del Kali Yuga. Su questo la Chiesa cattolica non si espresse mai.

CHIESA CATTOLICA GUGLIELMINA (odierna nel Varesotto)
Una chiesa dei giorni nostri che sostiene di essere la continuatrice degli insegnamenti di Guglielma la Boema, la cui seguace, Maifreda da Pirovano, venne arsa viva nel 1300. Andrea Saramita  è stato un teologo italiano esponente della corrente guglielmita, condannato anch'egli al rogo nel 1300 per eresia dalla Chiesa Cattolica. La chiesa ha oggi un "Matriarcato di occidente" guidato dalla papessa e matriarca Kyara van Ellinkhuizen.


BIBLIO

- Hefele-Leclercq - Storia dei concilii - Parigi - 1907 -
- Duchesne - Histoire ancienne de l'Église - II - Parigi - 1907 -
- Bethune-Baker - An Introduction to the early history of Christian doctrine - Londra - 1923 -
- J. Tixeront - Storia dei dogmi - Parigi - 1915 -
- Pseudo-Tertulliano - Adversus omnes haereses -
- Manuale introduttivo alla Storia del cristianesimo - I - Foglino - 1925 -
- S. Pétrement - Le Dieu séparé. Les origines du gnosticisme - Paris - 1984 -
- Robert I. Moore - The Birth of popular Heresy - University of Toronto Press - 1995 -
- Ernst Cassirer - Linguaggio e mito. Contributo al problema dei nomi degli dei - Milano - Il saggiatore - 1961 -


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