I COLORI DEI ROMANI




Dai romani veniva chiamato "color austerus" un colore carico. "color florido" veniva invece detto da Plinio per opposizione all'austerus cioè al troppo carico, come ad esempio il minio. Inoltre si distinguevano i colori naturali da quelli ottenuti con procedimenti artificiali o miscugli.

I romani davano un'infinità di nomi ai colori, per esempio distinguevano un nero lucente, nigrum, da un nero opaco o ater, al pari del bianco che rendevano con due termini: albus, per il bianco opaco e candidus, per il bianco lucente.

Il colore era alla base di tutto, per colorare le colonne dei templi, le statue, gli affreschi che adornavano le pareti e pure i soffitti, ma pure i mobili della casa, che spesso erano dipinti. Naturalmente erano colorate anche le coperte, i tappeti, i cuscini, le stoffe delle tende e delle vesti, le borse, i ventagli e pure gli ombrellini.

Un ulteriore colore riguardava il trucco delle donne e la tintura dei loro capelli. Roma era un tripudio di colori, speso così accesi che a volte ci farebbero arricciare il naso. Certo l'arredamento e l'architettura moderni sono molto parchi nei colori, anzi i colori sono praticamente assenti e noi lo troviamo elegante.

Dimentichiamo però che i colori sono fonte ed espressione di emozione. Greci, egizi, etruschi e romani amavano colorare il loro mondo perchè erano molto più emotivi di noi. Forse dovremmo tornare ad un mondo meno mentale e più istintuale, tanto più che i romani riuscivano ad essere organizzatissimi pur essendo più istintuali di noi.


Ed ecco alcuni colori dell'epoca:

Color acerampelinus - Color di foglia di vite che si secca. Giovenale: "Et acerampelinas veteres donaverit ipsi".

Color aerugo o aeruca - Color verderame, si otteneva sia traendolo dalla cottura dei minerali, sia mettendo pezzi di rame nell'aceto, e aggiungendovi a volte sale e soda.

Color albus - Simbolo della purità. Nei conviti e nelle feste per allegrezza si vestivano di bianco. Con una pietra bianca si segnavano i giorni felici e con nera tristi. Un uomo onesto "homo albus" e un cattivo "homo niger." Orazio dà veste bianca alla Fede. La toga de Romani era ordinariamente bianca alba, il color albus era di un bianco deciso ma opaco. Nei giorni trionfali si indossavano ancora più "candidae togae" e bianco era l'abito dei candidati. Prima della cerimonia virile i giovinetti vestivano la pretesta cioè toga bianca con fettucce di porpora. La trabea dei cavalieri era un mantello militare bianco ornato di porpora e il sagum, la veste militare dei soldati, era di lana bianca. Gli abiti dei sacerdoti e dei poeti erano bianchi e bianche erano le vesti di Giove, il mantello d'Apollo e quello di Bacco. Plutarco dice però che a suo tempo in occasione dei funerali le donne si vestivano di bianco. Il bianco si otteneva con calce spenta diluita in acqua, però erano di maggior pregio le terre di Milo e di Samo, la creta argentaria, il paraetonium (proveniente dall'Egitto, da Cirene e da Creta); molto grasso e levigato, era contraffatto a Roma con la creta cimolia (proveniente dall'Umbria), la creta selinusia e la cerussa o biacca di piombo. 

Color armenium - azzurro d'Armenia, menzionato fra i colores floridi.

Color auripigmentum - giallo, era dato dall'orpimento, che si trovava in natura nelle miniere d'oro e d'argento dell'Asia Minore; specie della Siria.



Color amethrstinus - Color d'ametisto. Tende al porporino: "hic purpureos amethistos".

Color amygdalinus - Color di mandorla, di castagna, di ghianda.

Color ater - Color di carbone spento. Virgilio chiamò "ater cinis" e "atra" la favilla. Era un nero piuttosto opaco.

Color aureus - Color d'oro. Si usa anche per significare purissimo "Di qui gens aurea saeculum aureum alle genti prime".

Color badius - Color baio. Ne parla Plinio.

Color baeticus - Color rosso. Si dà alla lana di Spagna o betica. Marziale lo dà alla chioma della sua amica "Quae crine vincit vellus"


NOMI CHE I ROMANI DAVANO A DETERMINATE COLORAZIONI
Color blatteus - Color di tignuola. Si prende per rosso e Vopisco in Aureliano "Concessit ut blatteas matronae haberent ".

Color caeruleus - Colore azzurro imitante il cielo. Le acque del mare han lo stesso colore così si disse mare caeruleum furono detti caerulei. Il color ceruleo veniva usato da alcuni in tempo di lutto. 

Color caesitius o caesicius - Voce di Plauto, lo spiegata come candidissimo.

Color caesius - Color glauco, celeste chiaro, sono gli occhi di Minerva "caesios oculos Minervae". 
Giunone essendo Dea dell'aria si veste di celeste. 

Color candidus - Color candido. Diverso dal bianco albus. Lo dice Servio, manda non so qual fulgore non così il bianco che non so che di pallidezza. Insomma è un bianco lucido. Il color candido nelle vesti dei Romani formato di certa argilla atta a imbiancare con lustro però detta "cretatae". E Persio chiama l'ambizione dei Romani "cretata ambitio". 

Color canusinus - Color fosco ossia rossiccio in latino rutilus o rufus. Tali erano le lame di Canosa Canusium in Puglia. 



Color cerinus - Color di cera.

Color cillius - Color d'asino. 

Color cinnabaris - Colore cinabro o vermiglione brillante che è un solfuro doppio di mercurio e si trova nativo nelle miniere, è chiamato minium da Vitruvio e Plinio.

Color coccineus - Color di porpora. Voce generica di veste tinta in cocco. È confusamente detto o puniceus o purpureus. 

Color colossinus o colossenus - Colore che tende al porporino. Viene dal fior ciclamino che il volgo dice pure porcino. 

Color concluliatus - Colore più pallido del porporino. 

Color Chrysocolla - comprendente la malachite e lo spato verde. Cibele Dea della Terra veste di verde.

Color croceus - Color di zafferano. S'intende giallo. Cerere bionda veste di giallo. Teocrito: "flavi croci" Ovidio lo chiamò "puniceo croci punicei". Color da lui dato all'aurora "croceo velatur amictu."

Color cumatilis - È lo stesso che marino o ceruleo. 


Color ferrugineus - Color di ferro rugginoso. Virgilio disse i giacinti ferruginei cioè lugubri perchè Apollo piange Giacinto.

Color flammeus - Color di fiamma. La moglie del Flamine si copriva il capo con tal colore. Pallade oltre al color celeste si trova anche con colore di fuoco per mostrarla guerriera. 

Color flavus - Color biondo proprio delle spighe mature. Virgilio disse flava l'olivo e Pacuvio l'acqua e la polvere. Dal che pare che s'intendesse il flavo un color composto di verde rosso e bianco.

Color fulvus - Color misto di rosso e verde. In alcun prevale il rosso in altri il verde. L'epiteto di fulvo si dà in latino all'aquila, all'aspide, all'oro, al leone, al metallo.

Color fuscus - Color fosco non è propriamente nero naturale ma mero misto col rossigno e partecipa del castaneo. 

Color galbinus - Color verde ma pallido e delicato non conveniente ad uomini maturi. Partecipa dell'aureo. 

Color gilvus - Color cinericcio. Quello degli asini pessimo nei cavalli (Virgilio). 

Color glaucus - E' lo stesso che caesius.

Color helvus - Colore tra il bianco e il rosso. Le uve nè rosse nè nere si dicono helvolae.

Color laracinthinus - Color di giacinto. Alcuni lo fanno ceruleo altri porporino. Virgilio chiama il giacinto "suave rubens" e altro "ferrugineus" cioè scuro accostantesi al porporino.

Color Ivalinus - Color di vetro. Si accosta al verde.

Color lomentum - un azzurro poco pregiato. 

Color losginus - Color porporino o giacintino. Inclina più alla porpora che al cocco. Viene da un frutto della Galazia. 

Color impluviatus - Colore che tende al nero. Per Nonio è un colore tendente al fumo.

Color leucophaeus - Colore tra il bianco e il nero. Nonio: è artefatto ma come quel delle pecore. 

Color lividus - Color livido tra il nero e il piombino. Si trasporta al fisico quando alcuno cadendo si ammacca ed al morale per invidia dei beni altrui. 

Color laridus - Color pallidissimo. Si appropria al morto, alla morte, a Plutone. Orazio disse "Laridus orcus"


Color litteus - Color rosso misto al bianco. 

Color melinus - Color rossigno un po' pallido come nei pomi maturi.  

Color niger - Color nero voce di Plauto. È diverso dall'altro. Erodiano descrivendo i funerali di Settimio Severo pone le donne in bianco ammanto e a sinistra il senato romano vestito a nero. Trajano per la morte di Plotina sua moglie andò nove giorni vestito di nero. Era un colore nero molto intenso e lucido.

Color pleaeus - Colore tra il nero ed il bianco ma in cui prevale il nero. Plutarco dice che Antioco alla morte del fratello depose la porpora e prese veste phaea. Questo aggiunto si diede al pane scuro. 

Color phoeniceus - Color castagno come i frutti delle palme. Si usa nei cavalli e nei capelli.

Color prasinus - Color verde come il porro. Si adopera per le vesti. È uno dei quattro colori delle fazioni nei giochi del Circo. 

Color pressus - Colore più bello nella porpora. Si dice anche mirtheus. Servio e Isidoro: "myrtheum quern in purpura pressum vocazzatis". 

Color pullus - Color nero simile alla terra. È quello della schiena della lepre. Si usava nel corruccio e le vesti erano pullae color puniceus. 

Color di sangue - Si confonde dagli autori col phoeniceus. 

Color purpureus - Color di porpora o rosso purpureo, il più pregiato era ricavato dal corpo del murice. In realtà si trattava di un rosso violaceo molto intenso. Il rosso più color fiamma era invece dato da un ossido di manganese.  

Color ravus - Color giallo carico. Orazio lo applica ad una lupa. 

Color robeus o rubeus - Color rosso. Il più comune derivava dalla "robbia", pianta delle zone boschive del Mediterraneo dal cui rizoma, un fusto carnoso orizzontale, si estraeva il colore.

Color roseus - Color di rosa. S'intende delle rose che biancheggiano a differenza delle altre che rosseggiano. 

Color rubidus - Color nerissimo. 

Color rufus - Color rossigno. Conviene distinguerlo da ruber. È lo stesso in latino rusus e rutilus. Le cagne che si sacrificavano dai Romani a placar la Canicola non si disser mai rubrae ma risae. Così la barba o rufa o rutila non mai rubra. Al contrario il sangue sempre ruber. 

Color russeus o russus - Rosso ignobile. Catullo disse "russeam gingivam". Si trova anche "russea facies" "russea tunica" "russea fasciola". Fu uno dei quattro colori nelle quattro fazioni ai giochi del circo color sandaracinus. 

Color saphirus - Colore azzurro oltremare, si otteneva impastando polvere di lapislazzulo.

Color sandraca - È un minerale di color giallo d'arancio assai vivo. 

Color sandreinus - Color simile al cocco. Da sandra.

Color sil caeruleum - Color cobalto, citato da Plinio, che si trovava nelle miniere di oro e d'argento.

Color silis ochra - la sostanza più usata fin dall'età più antica fu l'ocra, perossido di ferro idrato, con molte varietà di colore; era considerata migliore l'attica, che era imitata con creta colorata mediante succo di zafferano o decozione di fiori gialli analoghi (violacciocca, erba guada) che davano tinture molto diffuse. 


Color spadiceus - Color bajo. 

Color suasus - Color fatto collo stillicidio di fumo su veste bianca. 

Color subaquilus - Color fosco tendente al nero. 

Color venetus - Color azzurro. È uno dei quattro colori delle quattro fazioni dei giochi del Circo Propriamente è il color d acqua o di vetro. Sesto Pompeo vestì del colore del mare dopo la vittoria navale contro Augusto immaginandosi, dice Dione, d'esser figlio di Nettuno. Augusto donò una veste di color di mare a Marco Agrippa che aveva sconfitto l'armata navale di Pompeo.

Color verus - È lo stesso che color porporino. 

Color verde mare - Nettuno e le Nereidi vestivano color verde mare come i capelli dei Fiumi e delle Ninfe. 

Color vestorianum o puteolanum caeruleum - azzurro, così chiamato poichè un tal Vestorius ne fondò a Pozzuoli una fabbrica; ad Efeso e a Pompei si sono trovati blocchi di questo colore, un composto cristallino contenente silice, ossido di calcio e ossido di rame ottenuto con quarzo fuso e carbonati di rame e di calcio, oltre a carbonato di sodio e potassio usato come fondente.

Color viridis - Color verde o d'erba. Tra gli uccelli è proprio del pappagallo. Per lo più le vesti delle Naiadi son verdi.


BIBLIO

- Ranuccio Bianchi Bandinelli, Mario Torelli - L'arte dell'antichità classica - Etruria-Roma - Utet - Torino 1976 -
- R. Fusco - Luminescenza, lucentezza e trasparenza - Note sullo stile dei rivestimenti parietali in marmo di età neroniana - (TAVV. VIII, IX) -
- Paul Zanker - Arte romana - Bari - Economica Laterza - 2008 -
- Filippo Coarelli - Storia dell'arte romana. Le origini di Roma - Milano - ed. Jaca Book -
- Eugenio La Rocca - Affreschi romani dalle raccolte dell'Antiquarium comunale - Assessorato antichità, belle arti e problemi della cultura - Roma - 1976 -


3 comment:

Unknown on 1 dicembre 2019 alle ore 09:48 ha detto...

Buongiorno,
complimenti per l'interessantissimo articolo!
sarebbe possibile averne la bibliografia?
grazie
cordiali saluti
Fabrizio

Unknown on 17 febbraio 2021 alle ore 18:38 ha detto...

Meraviglioso.

Anonimo ha detto...

Buongiorno
Anche il colore isabellinus è di origine romana cioè veniva usato dagli antichi romani? Grazie

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