LUCIO CINCIO ALIMENTO - L. CINCIUS ALIMENTUS




Nome: Lucius Cincius Alimentus
Nascita: II secolo
Morte: III secolo
Professione: Storico e giurista romano 


Lucius Cincius Alimentus, vissuto agli inizi del III secolo a.c. fu un celebrato annalista romano, nonchè giurista e ufficiale provinciale. Viene ricordato soprattutto come uno dei fondatori della storiografia romana, anche se purtroppo i suoi Annales sono andati perduti e si conoscono solo attraverso i frammenti del suo lavoro riportati da altri autori.

L. Cincius Alimentus faceva parte della gens plebea Cincia e servì come pretore in Sicilia nel 209 o 210 a.c., come comandante di due legioni. In qualità di senatore romano, la sua più importante legislazione fu quella della "Legge Cincia", che sancì l'accettazione di un pagamento in cambio di servizi legali, insomma i giudici e gli avvocati si pagavano.

Alimentus venne catturato in una delle sue battaglie durante la II Guerra Punica e passò anni come prigioniero del generale cartaginese Annibale, il quale, secondo il successivo racconto di Alimento, confidò al Romano i dettagli della sua traversata delle Alpi.

Cincio è attestato per l'ultima volta come inviato nel 208 a.c. Lo studioso Bruce W. Frier, professore universitario di Classici e Legislatura Roma, nota che nessuno degli inviati fu più sentito nei documenti scritti e sostiene che la legazione potrebbe essere stata catturata mentre si trovava a Bruttium, per cui il rilascio di Alimentus risulterebbe così dal trattato di pace dopo Zama.

T.P. Wiseman ritiene probabile che Cincio abbia scritto "una guida simile a Pausania alle antichità del Campidoglio (se non dell'intera città)", comprendente una raccolta di iscrizioni antiche, e ne fa anche un giurista con l'opera "De officio iurisconsulti".



LE OPERE

L. Cincius Alimentus scrisse principalmente in greco. e i suoi Annals furono scritti non più tardi del 202 a.c..

PASSAGGIO DELLE ALPI DI ANNIBALE

ANNALS

Il suo maggior lavoro furoni gli Annals, in latino Annales, o Storia Romana, seguendo Q. Fabius Pictor nella traduzione degli annali del pontifex maximus e di altre fonti romane per presentare una narrazione greca in prosa, anno per anno, della storia romana. L'opera è andata perduta, ma è stata lodata da Dionisio di Alicarnasso e Polibio, ed è stata spesso citata da Festo.

Lo storico danese Barthold Georg Niebuhr, uno dei maggiori storici dell'antica Roma, ha elogiato anche la metodologia di Alimentus, descrivendolo come un investigatore critico dell'antichità che ha gettato luce sulla storia del suo paese attraverso ricerche tra i suoi monumenti antichi. In particolare, Alimentus ha un resoconto molto meno trionfale delle prime relazioni tra i romani e i primi latini rispetto alla maggior parte degli storici.

Uno dei frammenti superstiti di Alimentus fa risalire la fondazione di Roma al IV anno della XII Olimpiade (729/728 a.c.). Per spiegare la discrepanza tra questa e la solita data del 753,  Niebuhr ipotizzò che gli storici romani potessero aver posseduto una documentazione che poneva la fondazione 132 anni prima del regno di Tarquinio il Vecchio, che riformò il calendario romano. 

Alimentus potrebbe aver convertito quei primi 132 anni di dieci mesi in 110 anni di dodici mesi prima di calcolare la sua data, sebbene l'antico calendario romano avesse arrotondato i suoi anni con un periodo invernale di lunghezza variabile.



ALTRE OPERE

Sembra che dei suoi Annali facessero parte il racconto del suo stato di prigioniero di Annibale nella II Guerra Punica e la biografia del grande filosofo siceliota Gorgia che, a differenza di alcuni filosofi successivi come Platone, riconosce l'importanza dell'arte.
Infatti Gorgia sostiene che se esistesse l'essere, l'arte sarebbe solo una sua imitazione imperfetta, ma siccome l'essere non esiste, l'artista è un creatore di mondi. Quindi l'artista è colui che riesce ad ingannare gli spettatori facendoli partecipi delle proprie opere, mentre lo spettatore più "saggio" è colui che sa farsi ingannare.

Altre opere a lui attribuite:

- De Officio Iurisconsulti (Sull'ufficio del giureconsulto), contenente almeno due libri;

- De Verbis Priscis (un libro sull'etimologia);

- De Consulum Potestate (un libro Sul potere dei consoli);

- De Comitiis (un libro Sulle Assemblee);

- De Fastis (un libro Sulle feste), la paternità del libro è stata attribuita a lui come a Lucio Cincio;

- Mystagogicon (un libro sull'iniziazione ai misteri);

- De Re Militari (un lungo lavoro Sulle questioni militari) che abbraccia diversi libri. Nell'ultimo, è noto per aver discusso dei prelievi militari e delle "leggi feziali" (ius fetiale) come i riti religiosi coinvolti nella dichiarazione di guerra.

Alcuni di questi titoli sono stati attribuiti all'antiquario Cincius che presumibilmente scrisse durante il regno di Augusto, circa 200 anni dopo. Alcuni studiosi propongono che entrambe le figure fossero in realtà un'unica persona confusa dagli scrittori successivi.


BIBLIO

- Aulus Gellius - Noctes Atticae - XVI -
- Graves, John Thomas - "Alimentus, L. Cincius" - In William Smith (ed.) - Dictionary of Greek and Roman - 1877 -
- Smith, William, ed. - Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology - 1870 -
- J.G.F. Powell - "Dialogues and Treatises," in A Companion to Latin Literature - edited by Stephen Harrison - Blackwell - 2005 -
- C. Barbagallo - Il problema delle origini di Roma da Vico a noi - Milano - 1926 -
- Conte, Gian Biagio - Latin Literature - Baltimore: Johns Hopkins University Press - 1999 -
- Frier, Bruce W. - Libri Annales Pontificum Maximorum: The Origins of the Annalistic Tradition - University of Michigan Press - 1999 -


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