CULTO DI MANIA





LA MANIA ETRUSCA

La Dea Mania è una divinità molteplice, e non facile da interpretare, perchè tra le altre cose personificava la Follia. Di derivazione etrusca, nella mitologia, insieme a Mantus, suo paredro, governava il mondo dei morti. Spesso viene assimilata alle Erinni: infatti, come loro, tormentava gli spiriti degli umani colpevoli di gravi reati.

Nella mitologia etrusca (e pure romana), Mania (o Manea) veniva ritenuta la madre di fantasmi, dei non-morti, e di altri spiriti della notte, una dea oscura citata solo da Plinio e Plutarco, così come era ritenuta madre dei Lares e dei Manes. Il suo nome rimanda a Mana Genita, una Dea oscura citata solo da Plinio e Plutarco.



LA MANIA GRECA 

La Mania greca è spesso associata alla Dea greca Lissa, rappresentata da Euripide nell' "Eracle" come una Furia che per ordine di Era, Iride conduce al cospetto di Eracle perché se ne impossessi; così l'eroe, impazzito per furore, uccide moglie e figli.

Le Maniae (divinità, al singolare: Mania), nell'antica religione greca, erano un gruppo di spiriti personificanti la follia e la frenesia degli impulsi incontrollabili. Operavano in stretto contatto con Lissa, lo spirito di rabbia incontenibile. Nella mitologia greca, è la Dea della follia e
Pausania ci informa che le era dedicato un santuario in Arcadia, tra Megalopoli e Messene.



LA MANIA ROMANA

Nella mitologia romana Mania (Manea) è la Dea degli Spiriti e del caos. Varrone la identifica con la Madre dei Lari, Mater Larum, romana Dea ctonia identificata con Mania da Varrone, per cui le dà una connotazione più positiva. 

Venne identificata anche con Larunda, la ninfa a cui Giove fece tagliare la lingua per aver svelato a Giunone una sua infedeltà. Larunda somiglia pertanto a Tacita, anche lei muta, pertanto Dea che conserva i Sacri Misteri e i giuramenti, ma pure a Regina dell'oltretomba in quanto inviata nel mondo dei morti. A condurla è Mercurio che di lei si invaghisce e ne ottiene due figli.

MERCURIO RIEMERGE VITTORIOSO DALLA PORTA DELL'ADE

LA FOLLIA

Per gli antichi romani esistevano, come per i sogni, due sorgenti, una derivava dagli uomini e una derivava dagli Dei. Pertanto occorreva porgere attenzione a ciò che dicevano i folli, perchè per loro traite potevano parlare gli Dei Immortali.



SE NE DEDUCE CHE

- La Dea conserva un segreto,
- E' regina del mondo dei morti,
- Gestisce un grande segreto conosciuto da pochi,
- Su questo segreto sono improntati i Sacri Misteri,
- E' la Dea che si accoppia con Mercurio, colui che fa da tramite tra uomini e Dei, e che conduce, in qualità di psicopompo, le anime nell'Aldilà,
- E' la Dea che può procurare la follia, e ricorda Atteone che ha osato svelare la Diana Nuda.

Pertanto la Dea Mania è colei che può svelare il segreto della morte e del dopomorte, cosa che può donare l'intelligenza di Mercurio, la conoscenza del regno dei morti, oppure la follia di che non ne sopporta la visione.



BIBLIO

- Giovanni Colonna - "Sacred Architecture and the Religion of the Etruscans" - in The Religion of the Etruscans - University of Texas Press - 2006 -
- Lattanzio - Divinae institutiones - I -
- George Dumezil - La religione romana arcaica (La religion romaine archaïque, avec un'appendice sur la religion des Étrusques - Parigi - Payot - 1964) - Milano - Rizzoli - 1977 -
- Mary Beard, John North e Simon Price - Religions of Rome: A History - Cambridge University Press - 1998 -


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