LUDUS MATUTINUS



LA FRECCIA MOSTRA IL LUDUS MATUTINUS, VICINO IL LUDUS MAGNUS

Il Ludus Matutinus si trovava con molta probabilità tra il tempio del Divo Claudio sul Celio e l'antica via del vicus Capitis Africae o Caput Africae, come lo chiamano altri, dove furono rintracciate le fondazioni ellittiche della cavea negli scavi effettuati nel 1938, ma a sua volta sembra essere stato realizzato sopra un edificio più antico, forse il ludus bestiarius citato da Seneca.

Fu Giulio Cesare a creare un'organizzazione dei Ludus: una scuola di gladiatori a Ravenna che potevano essere allenati da cavalieri e senatori. Più tardi, gli imperatori accentuarono il monopolio dei munera, così a Roma tutti i giochi erano offerti al popolo dall'imperatore. Nelle province invece era riservato a cittadini ricchi ed i giochi erano dedicati all’imperatore, non più alla memoria di un defunto. A Roma venne istituita sin dal I sec. un'organizzazione per la produzione dei giochi.

Vi era una ratio a muneribus, una specie di Ministero dei Giochi, che aveva poteri finanziari ed organizzativi per le venationes (combattimenti con e tra animali) e i munera (combattimenti gladiatori); vi era poi la ratio summi choragi, che soprintendeva alle macchine ed ai costumi degli spettacoli, un esponente della classe equestre era a capo del Ludus Magnus, la principale scuola gladiatoria di Roma. Le altre scuole gladiatorie in Italia e nell'impero erano dirette da funzionari chiamati procuratores familiarum gladiatoriarum.

Per consentire gli spettacoli imperiali, quattro ludi vennero creati per addestrare i combattenti delle arene, ciascuna sotto la direzione di un procuratore di rango equestre nominato dall'imperatore. Il Matutinus Ludus fu istituito da Domiziano per addestrare i combattenti specializzati nei giochi con animali selvatici, noto come venationes, pertanto l'accademia di allenamento ufficiale per i cacciatori e gli animali combattenti nelle arene di Roma.  Il nome della scuola si riferisce alla programmazione tradizionale di spettacoli con animali al mattino, seguita da combattimenti dei gladiatori nel pomeriggio. Niente da stupirsi, a Roma c'erano sempre feste, o processionni, o spettacoli, o fiere, non ci si poteva di certo annoiare.

Il Matutinus Ludus era situato nella parte orientale del quartiere Anfiteatro Flavio, appena a sud del più grande Ludus Magnus, il principale campo di addestramento per gladiatori.


 Tipi di combattenti

 I combattenti erano addestrati in apposite scuole con una serie di competenze per i diversi tipi di giochi.

-  Venatores erano cacciatori esperti che hanno partecipato alla caccia in scena nelle arene.
-  Bestiari erano combattenti che hanno affrontato animali direttamente nei combattimenti trovati, singolarmente o in gruppi.

RAPPRESENTAZIONE DEI GIOCHI VENATORI
Sia venatores e bestiari erano principalmente tratti dalle fila degli schiavi, tranne alcuni uomini liberi che stipulavano un contratto dietro pagamento, magari perchè avevano debiti, o per arricchirsi, perchè rischiavano molto ma erano pagati molto bene, inoltre diventavano famosi e a loro si aprivano le porte delle case patrizie, non escluse le camere delle matrone. La damnatio ad bestias, era invece una condanna a morte, in genere riservata ai traditori dello stato, in cui i condannati venivano introdotti nell'arena senza alcuna difesa per essere sbranati dalle fiere.

Anche se addestrati in tecniche di combattimento, sia bestiari che venatores erano considerati inferiori ai gladiatori, la più alta classe di combattenti. I Venatores indossavano tuniche brevi, nascondendo armi leggere sul braccio o sul tronco, anche se a volte combattevano nudi. I Bestiari combattevano una varietà di animali, di solito con armi e armature, spesso volontari e pagati. Di solito indossavano fasce di cuoio sulle braccia e sulle gambe, o, talvolta, lastre al torace o armature. Il tipo di armatura e le armi cambiavano a seconda del gioco ed eventuali allestimenti speciali o ostacoli costituiti nell'arena.



TIPI DI LUDUS

Nei tempi cambiarono i modi e le mode. Durante i primi esempi di uccisioni di animali nel periodo repubblicano, gli animali erano incatenati. Negli ultimi decenni della Repubblica, gli animali vennero sciolti, e difese speciali vennero costruite per la sicurezza del pubblico. Gli anfiteatri avevano la seduta rialzata sopra l'area del pavimento dell'arena e grate e reti giravano tutt'intorno. Nel Colosseo, il muro intorno all'arena era alto 13 m, fatto di pietra liscia, affinchè gli animali non potessero arrampicarsi sul muro. Inoltre, le reti vennero erette intorno all'arena per precauzione.

A volte, gli animali venivano abbattuti dagli arcieri in quanto in preda al panico cominciavano a correre incessantemente intorno al piano dell'arena. Di certo uomini e animali dovevano soffrire parecchio nell'insensibilità generale, ma purtroppo ancora oggi accade nelle civiltà evolute. Altre volte, elaborati scenici e piante venivano utilizzati per una caccia più difficile, a piedi o a cavallo, spesso con una muta di cani che assistevano i cacciatori.

I combattimenti bestiari venivano organizzati contro grandi orsi o addirittura elefanti. I combattenti utilizzavano lance, pugnali, fruste, e altre armi. Gli ostacoli usati nell'arena per schivare l'attacco di un animale erano muri, tornelli girevoli (cockleae), o un cesto con chiodi sporgenti (uno ericius). I bestiarius qualificati affrontavano avversari impossibili, tipo stordire un orso con i pugni o confondere un leone gettando il mantello sulla testa.
Non mancavano le corride in cui i tori venivano pungolati da lancieri fino a che non si infuriavano, poi dei taurarii, come i toreri spagnoli, affrontavano i tori a piedi, con una picca o una lancia. Altre corride erano come quelle dell'antica Creta, in cui gli uomini disarmati a cavallo saltavano sul toro per abbatterlo con un movimento rotatorio al collo. Non risulta però che a Creta ci fosse anche l'uccisione del toro.

Un ulteriore esempio dei pericoli con animali da combattimento fu la prodezza di un gladiatore che chiese la libertà durante il regno di Nerone, affrontando un elefante da solo, ma non si conosce l'esito della sfida. La maggior parte delle partite erano tra due animali potenti, ad esempio, il leone contro tigre, l'elefante contro rinoceronte, orso contro toro. Altre volte, le partite erano diseguali e in gran parte per lo spettacolo puro, come ad esempio il rilascio tigri contro cervi. C'erano anche combattimenti bizzarri utilizzando ippopotami, coccodrilli, contro grandi felini e orsi. Esotici tagli di carne provenienti da animali rari venivano venduti poi alle cucine dei ricchi buongustai di Roma. In alcune gare, gli animali venivano sciolti, mentre in altri restavano incatenati.

 Nell'arena veniva utilizzato ogni tipo di animale: elefanti, orsi, leoni, tigri e molto altro, catturati e portati a Roma da ogni parte dell'impero. Venivano tenuti in gabbie in vari posti, tra cui il Vivarium al margine orientale della città.

 In caso di necessità gli animali venivano portati dai venatores dal Vivarium alle gabbie negli edifici vicino al Colosseo. Gli animali traversavano poi un tunnel di collegamento alle celle situate sotto il piano dell'arena del Colosseo. Venivano quindi issati al piano dell'arena mediante montacarichi, ma non sempre perchè per i più grandi animali non poteva esserci macchinario abbastanza grande.

 Un altro edificio vicino al Colosseo è stato lo Spoliarum. Questo edificio era la camera mortuaria in cui erano custoditi i corpi dei gladiatori e gli animali, prima di essere portati all'Esquilino per l'Ustrinum.



I LUDI NEL CALENDARIO

Ludi Romani (data del I evento: 366 ac), 4-19 Settembre
Ludi Plebei (c. 218 ac),   4-17  Novembre
Ludi Apollinares (208 ac),  6-13  Luglio
Ludi Ceriales (202 ac),  12-19 Aprile
Ludi Megalenses (191 ac),  4-10  Aprile
Ludi Florales (173 ac),  28 Aprile -3 Maggio
Ludi Victoriae Sullanae (81 ac), 26 Ottobre - 1Novembre
Ludi Victoriae Caesaris (46 ac), 20-30 Luglio
Ludi Fortunae Reducis (11 ac),  3-12 Octobre
Ludi Palatini,  17-19  Gennaio
Ludi Martialis,  12  May  e 1 Agosto
Ludi per il compleanno dell'imperatore
Ludi per la ricorrenza della salita al trono dell'imperatore.



BIBLIO

- Aulo Gellio - Noctes Atticae - II, 24 -
- Sesto Pompeo Festo - Ludos Magnos - De verborum significatu -
- Alison Futrell - The Roman Games: A Sourcebook - Blackwell - 2006 -
- Cassio Dione - Geoffrey S. Sumi - Ceremony and Power: Performing Politics in Rome between Republic and Empire - University of Michigan Press - 2005 -




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